as long as you love me.

di _itsharry
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Suonò la campanella e ognuno entrò nella propria classe. Io ero capitata nello stesso corso di Niall, il ragazzo biondo. Il quale si sedette affianco a me continuando a mostrare quel sorrisetto, i soliti sorrisetti finti, che io odio.

“allora... sei in prima giusto?” chiese con aria idiota.
“non era chiaro?” risposi io sfornando un sorriso.
“ci sono tante cose che devi sapere di questa scuola”
“ad esempio?” chiesi io curiosa.
“un giorno capirai, è difficile da spiegare”
annuii e poi tornai ad ascoltare la lezione.

Suonò l'intervallo e corsi a prendere i libri nell'armadietto per l'ora successiva.
L'armadietto non si apriva, continuavo a battere i pugni su di esso aspettandomi qualche risultato, ma niente. Rischiavo di fare tardi. Guardai un po' intorno, ognuno tornava nella propria classe e io ero ancora in mezzo al corridoio, disperata.

Ad un certo passò Zayn di fianco a me, senza degnarmi di uno sguardo mi sorpassò per raggiungere la sua classe. Dopo essere tornata in me ricominciai a picchiare l'armadietto.

“Che ci fai ancora qui? Muoviti” esclamò Harry passando alle mie spalle.
“aiutami, non riesco ad aprirlo”
“ah, primine..” diede un pugno al mio armadietto che subito si aprì.
Mi prendi in giro? Maledetto.

Presi i libri e non capivo dove dovevo andare, qual'era la mia classe.
“Hope, devi trovare la 1a b” ripetevo tra me e me.
Finalmente, dopo aver fatto il giro di tutta la scuola ecco spuntare la famosa aula.
“permesso, scusi il ritardo” entrai in classe abbassando lo sguardo.
Notai Alyson in fondo che mi sorrise invitandomi ad occupare il posto vuoto che le stava accanto.
“come fai di cognome tu?” chiese la prof.
“Calder” risposi tremolante.

Ora di storia, una noia mortale. Io continuavo a pensare a Zayn, a come si era comportato con me poco prima e al perché. Non riuscivo a trovare una risposta logica. Al supermercato era stato così gentile, invece qui non sembrava neanche lui. Stress scolastico?

Finita la scuola mi incamminai verso l'uscita, dovetti passare affianco a Zayn e al suo gruppetto di amici per trascinare Eleanor a casa.
“tu sei quella dei muffins?” mi domandò un ragazzo castano.
“è così che mi chiamano?” chiesi ridendo.
“non so, come ti chiami?” chiese avvicinandosi a me.
“Hope e tu?”
“Liam” disse sorridendomi.
“Liam, non dovevi andare?” interrompé Zayn.
“si, è stato un piacere Hope”
“anche per me” abbassai lo sguardo vergognata.
Zayn mi fissò un attimo e io mi girai dall'altra parte.
“andiamo?” insistetti io, richiamando l'attenzione di El.

“ehi...” mi sentii prendere la mano.
Zayn mi costrinse a voltarmi. Io abbassai lo sguardo. Iniziò a dondolare il braccio guardandomi e sorridendo. Poi mi ricordai di come si era comportato nei miei confronti e gli lasciai la mano.
Trascinai Eleanor fuori da lì, volevo tornare a casa.





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