13th Gennaio 1998
L’auto bianco e nera si era fermata davanti al locale con il vetro della finestra distrutto,
mentre tutto intorno si era formata una enorme folla di curiosi
-Ben arrivato ispettore- fece un tizio in uniforme, appena uscito dal locale tutto
Impacciato.
-Allora agente Shepherd, cosa è successo?- Fece l’ispettore appena
Uscito dalla macchina e aver raggiunto il suo subalterno.
-Vede ispettore, sembra che il proprietario del negozio abbia subito
Un furto…- fece l’agente mentre l’ispettore lo guardava come ad incitarlo a continuare.
-…e sembra dalla descrizione che il ladro sia…- a quel punto fu l’ispettore a fermarlo come se
sapesse già il continuo del racconto.
-Dov’è il proprietario?- -è dentro, venga-.
Il proprietario stava intanto dentro il negozio, intento a contare quanti soldi avesse
Perduto.
-Buongiorno, sono l’ispettore Smith, mi può raccontare cosa le è successo?-
-Buongiorno ispettore… be è successo tutto all’improvviso, un ragazzino dopo aver ordinato
Un bicchiere di latte mi ha puntato alla gola un coltello, costringendomi a dargli
l’incasso della giornata…- L’ispettore rimase ad ascoltare l’uomo in silenzio senza lasciarsi
sfuggire neanche una parola, finchè dopo che ebbe concluso il racconto, accennò una domanda
-Per caso il ragazzino porta dei capelli arancioni rasati a zero ed ha una cicatrice sulla guancia
sinistra?- -Esatto- rispose l’uomo sorpreso.
-Ispettore, deve essere lo stesso delle tre rapine precedenti- Urlò l’agente
Shepherd nonostante il suo superiore si trovasse accanto a lui.
-Torniamo alla centrale… la ringraziamo della disponibilità-
-Di nulla… ma! Un secondo… volevo dirle che… anche se le sembrerà assurdo,
Poco prima di ordinare, mi è sembrato di vederlo mentre piegava un cucchiaio con una sola
Mano e senza sforzo-
-Non sia ridicolo, sarebbe impossibile persino per un adulto
Si figuri per un bambino-.
Intanto a diversi chilometri di distanza il “bambino” correva verso una meta precisa
Con il bottino in tasca; non era mai stato un ragazzo arrogante ne tanto meno ladro
Ma dopo che le condizioni di salute della madre si erano aggravate non aveva trovato altra
Soluzione che rubare.
Con i soldi rubati era riuscito a far ricoverare la madre in uno degli ospedali più grandi del paese
(anche se essendo ,un paese particolarmente povero, era piuttosto modesto), ovviamente non
Aveva informato la madre del suo nuovo “lavoro”, altrimenti lo avrebbe rimproverato
E lo avrebbe costretto a riportare indietro i soldi.
Dopo pochi minuti raggiunse l’ospedale e si diresse alla camera della madre (Mooolto
Modesto dato che non esistevano neanche gli orari di visita), ma una volta entrato
La trovò vuota.
-Jake!- Lo chiamò qualcuno alle sue spalle, si girò e vide Betty, un infermiera che provava una certa
simpatia per lui.
-Cosa succede?! Dov’è mia madre?!- Chiese preoccupato il piccolo.
La ragazza gli si avvicinò trattenendo a stento le lacrime e disse solo tre parole
-Mi dispiace Jake- Non c’era bisogno di aggiungere altro
Seppure era un bambino aveva capito tutto. |