Motionless [the waiting]
Motionless [ ...in a white Hell ]
Salve a tutte !
Fatemi gli auguri: questa è la mia trentesima fanfiction!!! XD
Eccomi tornata con una
one-shot, un po' particolare perché è un Tribute ad
Alphonse Elric , con un po' di AlXEd one-side.
Due motivi mi hanno spinta a pubblicare questa storia:
1) Dopo aver letto il
volume 12 non ho resistito! (per chi non lo ha letto è spoiler)
: l'incontro tra il corpo di Al e Ed è stato troppo puccioso!!!
2) Perché
vorrei realizzare delle fanfiction tribute sui miei personaggi
preferiti di FMA. A dir la verità -lo sapete- io amo
Edward e Roy, ma Al è tanto dolce e carino... e poi è un
personaggio che ispira...
Vorrei mettere in chiaro una cosa.
Recentemente ho scritto
"Anyone princess for us" che è stata vista come una Elricest, ma
attenzione! Elricest è quando i due fratellini si amano, e in
quella shot io ho "parlato" di Al innamorato di Ed, era una one-side!
Diverse persone sono
rimaste stupite dal fatto che avevo realizzato una fanfiction del
genere, ma lo dico e lo ripeto: io amo solo il RoyEd non mi piacciono
con nessun altro i due; ma ciò non significa che io non possa
scrivere one-side.
Detto questo ringrazio
profondamente chi ha letto le ultime shot che ho pubblicato: The fright
of closes doors, Anyone princess for us e White.
Grazie mille!!!
Una piccola nota sulla
storia: colui che parla con Al, i cui dialoghi sono nelle parentesi
quadre, è quell'essere indefinito che si trova nello spazio del
portale che dice di essere tutti e nessuno, forse Dio. Io ho immaginato
fosse un personaggio un po' cattivello...
Detto questo mi auguro che Al sia IC.
Dedicated to only and one: Meichan!!!
Non
immagini quanto sia stata felice di incontrarti!!! Spero che ci
rivedremo in altre occasioni ^____^
Mi dispiace non possiamo incontrarci all ' EUR...
Comunque spero ti piaccia il mio lavoro... anche se non ami particolarmente Al
Ti Voglio Tanto Bene!!!
~*~*~*~
Sto aspettando.
In uno spazio infinito, bianco, dove l'unica cosa presente è un
grande portale, dove non ci sono nè odori nè suoni, dove
tutto è immutabile, dove il tempo non scorre...
...sto aspettando.
[ Non ti sei stufato?]
Per me è una pena infernale stare qui, ma devo aspettare.
[ Cosa aspetti? ]
Non so cosa aspetto, non so nulla.
Io sono solo un corpo, separato dalla mente e dall'anima, non so nulla, nemmeno quale sia il mio nome, nulla...
Io so solo quello che sono: un essere sensibile, che può fare solo uso
dei propri sensi, che agisce e crede soltanto sensazioni, ho un
sesto senso e solo grazie a quello io sono qui, ad aspettare.
[ Perché? ]
Il mio
sesto senso mi dice che non devo muovermi da qui, devo rimanere fermo e
aspettare; cosa o chi non lo so, ma devo farmi coraggio e aspettare,
anche se questo per me è un' inferno.
Io che posso solo far uso dei sensi sono imprigionato in questo spazio
dove i miei sensi non servono assolutamente a nulla. Per tale ragione, per me
questo luogo è un'inferno.
[ Come ti senti? ]
Soffro.
Questo posto equivale a sofferenza per me, è un inferno bianco, che cerca di uccidermi stancandomi.
Sono stanco, molto stanco di questo luogo, stanco di aspettare e tutta
questa stanchezza è deleteria per me che sono solo un corpo, un
guscio abbandonato o forse perso nell'infinito.
[ Sembri un cadavere, non trovi? ]
La pelle è
secca, le ossa sembrano voler uscire dal mio corpo; i capelli io li
ricordavo corti, molto corti e ora scendono come un mantello sulla mia
schiena come per proteggermi, ma qui dove non vi è nè
freddo nè caldo, non hanno alcuna utilità.
Anche la mia colonna vertebrale si sta allungando, io sto crescendo, tutto muta in me ma nulla muta al di fuori.
E sento gli organi dentro me lamentarsi... avrei bisogno di mangiare,
lo stomaco invoca cibo ma non posso mangiare, non posso nemmeno bere,
chissà da quanto tempo non mangio e non bevo... dovrei essere
morto eppure non posso nemmeno morire.
Sento il bisogno di camminare, dovrei cercare di non atroffizzare i
miei muscoli, ma sono talmente stanco che non ci riesco e poi credo che
mi manchi qualcosa chiamata "volontà" e senza quella io non ho
forze.
[ Se vuoi smettere di soffrire potresti oltrepassare quella piccola porta davanti a te ]
Non ho voglio di aprire quella porta e poi io devo aspettare.
Se io aprissi quella porta sono sicuro che uscirei da questa
realtà che sta cercando di annullare la mia esistenza,
tutto cesserebbe, ecco cosa mi dice il mio sesto senso... ma non dice
solo questo.
Se io apro quella porta ho l'impressione che per me sia la fine e credo anche che ferirei qualcuno.
Tutta questa sofferenza un giorno terminerà se aspetto.
Potrò sentire sapori.
Potrò inebriarmi con profumi.
Potrò spezzare quest'incantesimo bianco e riempirmi gli occhi delle più svariate tonalità.
Potrò piangere per il dolore, ridere se toccato in parti
sensibili; se ci sarà freddo andrò a crogiolarmi al
caldo, se ci sarà caldo andrò a cercare fresche
acque oppure bramerò ventate di aria fresca.
Potrò allietare l'anima che ora mi manca ascoltando dolci
melodie, potrò cambiare umore a seconda dei suoni che mi
circondano e tapparmi le orecchie quando sentirò un urlo e
sobbarlzerò per un rumore improvviso.
Potrò tornare umano.
Potrò tornare alla vita.
[ Vale così tanto la pena vivere? ]
Vivere è meraviglioso!
[ Ma vivere comporta anche il soffrire ]
Certamente, si può soffrire, ma si può anche anche essere felici e poi...
... non credo che ci sia sofferenza maggiore di stare qui, dove l'ozio
ti divora, ti stanca e cerca di farti diventare come un vegetale.
[ Tu sei solo un corpo! Sai quanto dolorose siano le ferite dell'anima? ]
Appunto.
Sono solo un corpo, per questo ho bisogno di vita.
E' vero, non posso comprendere le ferite dell'anima, ma l'anima, la mente, il corpo, sono creati per vivere.
La loro esistenza non ha alcun senso se non vivono.
Qualcosa che esiste deve vivere... altrimenti non ha senso.
[ Ho sempre avuto ragione, voi esseri umani siete assurdi ]
Scusaci se non siamo Dei.
Ma non abbiamo voluto noi esser creati così.
< AL!!! ALPHONSE!!! >
Una voce.
Il silenzio si rompe.
Un grido.
I miei sensi si risvegliano.
Mi volto verso quella voce.
Un anima.
E' risucchiata da un'altro portale la sta portando via.
Mi avvicino nonostante il dolore alle gambe, nonostante non abbia volontà, nonostante io non sappia chi sia quell'anima.
< AL! VIENI! PRESTO VIENI >
Che la mia attesa sia finita?
Io conosco quell'anima?
Non ho ricordi, nulla, ma l'istinto mi dice che quella voce non mi è nuova.
E vorrei andare da quell'anima anche se non mi appartiene.
Quell'anima che mi tende la mano, disperatamente è importante.
Eppure nbon so chi sia.
E vorrei avere quell'anima dentro di me.
Vorrei diventare tutt'uno con quell'anima, sentirmi completo... si, con quell'anima lo sarei.
Io e lei un tutt'uno per sempre.
E anche se non so cosa sia la felicità, sò che sarei felice nell'essere un tutt'uno con lei.
E mi avvicino.
Lo guardo.
No, non sarei completo, senza la mia anima no... devo ignorare il mio istinto e i miei desideri.
Gli sorrido.
Vorrei almeno lui potesse essere felice, di solito donare un sorriso porta felicità... o almeno credo.
< Mi dispiace. Non posso venire, tu non sei la mia anima >
Il mio istinto mi dice che non è felice.
Voglio parlare ancora...
Voglio vedere qualcosa di diverso da questo bianco, lui...
E vorrei... toccarlo... abbracciarlo...
Ma non è un corpo.
Vita.
Forza nel suo sguardo.
Come lo vorrei io.
< Alphonse... >
Sono io?
Alphonse... mi piace... è un bel suono.
< ...te lo prometto verrò a prenderti. Aspettami! >
E stai per essere inghiottito, stai per ritornare al tuo corpo.
E se tu me lo chiedi, io lo farò.
La tua voce può ordinarmi qualsiasi cosa.
Farò di tutto per te...
... Mio Dio... ogni tua parola è un comandamento.
E mentre sta per inghiottirti Mio Dio, una lacrime scende sul mio volto.
[ Perché piangi? ]
< Nii-san... >
[ Lo conoscevi? ]
Non so chi sia, non so perché l'ho fatto, è stato l'istinto.
[ E non sai perché? ]
Ho perso il mio Dio.
[ Ma lui ha detto che tornerà a prenderti ]
No...
E' vero...
Mi ha chiesto di aspettarlo, mi ha promesso tornerà
[ Aspetterai? ]
Rimarrò qui seduto in questo inferno.
Non posso ignorare le sue parole.
Ora so chi mi ha chiesto di aspettare.
Per lui posso aspettare per l'eternità.
[ E ne vale la pena? ]
Che domande...
Lui per me è Dio.
[ Non credi di star bestemmiando? ]
No, assolutamente.
Un Dio è colui che dà la vita e la morte.
[ E che centra con lui? ]
Quando l'ho visto ho sentito la vita e mi sento morto ora che non c'è.
E l' aspetterò per sempre...
E quando riavrò la mia anima e lo rincontrerò io voglio abbracciarlo... riabbracciare la vita.
***
Giorni dopo, in un albergo, l'anima di Alphonse Elric rinchiusa in un'armatura, vegliava sul sonno del suo nii-san.
Ogni sera lo guardava dormire sopprimendo un desiderio.
Inutile perfino provare quel desiderio.
Non avrebbe potuto comunque realizzarlo; però faceva male
tenerlo dentro di sé, scelse allora di confidarsi con
l'oscurità.
Un dolce bisbiglio nella stanza, che non avrebbe potuto raggiungere le orecchie di Edward Elric.
< Il mio desiderio è abbracciarti col mio corpo nii-san.
Quando riavrò il mio corpo sarà la prima cosa che
farò >
Anche se distanti, corpo e anima, erano perfettamente concordi.
In fondo loro formavano un unico essere:
Alphonse Elric.
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Allora? Come vi è sembrata?
Per favore lasciatemi un commentino, io ci tengo tanto... anche perché mi ci sono impegnata.
Prima di lasciarvi volevo pubblicizzare una mia fanfiction (quella che
amo maggiormente e che ritengo sia il mio lavoro più importante
) per chi ha stomaci forti :
" Killing Loneliness "
Ringrazio di cuore chi l'ha letta e ha lasciato una recensione.
Se vorrete leggerla ne sarò davvero felice, ma ripeto: solo per chi ha stomaci forti.
Un bacio e see you later!
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