Genius 1: avventura
impossibile nel bagno di un aeroporto…
Ore 20:00…in casa gli
addobbi sono stati tutti sistemati, e sul tavolo è stata
già servita la cena,
che aspetta solo di essere consumata. Stefania se ne sta tranquilla in
camera
sua, quel giorno si sente particolarmente felice, perché
questo è il giorno che
compirà 17 anni. Fissa l’orologio con ansia, le
lancette del quadrante dell’orologio
segnano le 20:03. –dovrebbero essere qui a
momenti…- non fa in tempo a finire
la frase che suona il citofono. Sente la voce di sua madre dire
“salite”. Si
alza dal letto, infila le scarpe, e si precipita alla porta. Poco dopo
sente
suonare il campanello, sua madre è già pronta ad
aprire la porta, ma lei la
precede, mette una mano sulla maniglia…l’abbassa,
la porta si apre e un attimo
dopo e costretta a tenersi a qualcosa per non cadere, perché
“qualcuno” le è
praticamente saltato addosso e ora le si è aggrappata come
un Koala…-emh…tanti
auguri Stefy…- dice una ragazza ancora sulla porta
–grazie…Lucri…Michi ora ti
puoi staccare? O hai intenzione di restare in braccio a me per il resto
della
serata?- chiede Stefania mentre cerca di scollarsi di dosso
l’amica che intanto
continuava a ripetere –auguri, auguri, auguri…-
-si ho capito grazie!!- esclama
Stefania esasperata, mentre con lo sguardo cerca l’aiuto di
Lucrezia –io ho
provato a fermarla…ma è stato
inutile…- risponde Lucrezia mentre si leva il
giacchetto e lo poggia su una sedia. –venite a tavola che
è tutto pronto!!-
dice Silvia, la madre di Stefania, non appena sente quelle parole
Michela ha
lasciato Stefania ed è già seduta a tavola con
tanto di forchetta in una mano
–buon appetito!!-. Lucrezia e Stefania si guardano per un
momento scuotendo la
testa, poi raggiungono l’amica a tavola. La cena passa
piacevolmente tra
chiacchiere e risate. Poi tutte e tre se ne vanno in camera di
Stefania. –hai
qualche immagine nuova da farmi vedere?- domanda Michela che intanto ha
già
preso posto davanti al computer come suo solito
–umm…forse qualcosa dei tuoi
tesorini…- dice Stefania –SI! Dai fai vedere!!-.
Lucrezia incuriosita si
avvicina –e chi sarebbero i tuoi tesorini?- chiede divertita
–loro!- esclama
Michela indicando sul monitor del computer, quelli che sembrano essere
giocatori di tennis –belli!- esclama Lucrezia
–ééééé…lo
so…- dice Michi con
occhi sognanti. Poi con un dito indica un ragazzo con una bandana verde
–lui è
il mio preferito!!- -strano tipo…- è il commento
di Lucrezia. Mentre le tre
ragazze sono impegnate a fantasticare su quei tipi, la porta della
camera si
apre ed entra Silvia –Stefania…scusa puoi venire
un momento- dice prima di
uscire nuovamente, Stefania si alza e segue la madre fuori dalla
camera.
–dimmi- dice una volta arrivata in salotto
–ascolta…come sai domani noi
dovevamo raggiungere papà in Argentina- Stefania annuisce
con la testa
–purtroppo però poco fa mi è arrivata
una chiamata dal lavoro, e a quanto pare
domani non potrò partire…- -e allora?- -allora ho
deciso che andrai solo tu-.
Stefania ci mette un po’ per assimilare il significato di
quelle parole -…i…io?
Da sola? Fino in Argentina?- -si Stefania, ormai sei grande, e poi
papà ha un
regalo per te- quelle ultime parole servono a convincerla
“papà ha un regalo?
Chissà cosa…magari un altro gioco per la play che
qui in Italia non è ancora
uscito…” –e va bene!- esclama lei
battendo le mani –perfetto! Più tardi ti
aiuto a preparare i bagagli- -e domani io e Lucri ti accompagniamo
all’aeroporto-.
Stefania si volta di scatto e si ritrova Michi davanti, dietro di lei
c’è anche
Lucrezia –avete ascoltato?- -si! E abbiamo deciso che domani
ti accompagniamo
all’aeroporto- dice Michela, Stefania guarda in direzione di
Lucrezia –si per
me non ci sono problemi…- -bene! Allora grazie!- -a che ora
parti?- chiede
Michela, questa volta è la madre a rispondere, -verso le 10
di mattina-. Subito
Stefania e Michela si voltando verso Lucrezia –non importa
dai…cercherò di
svegliarmi prima domani- dice la ragazza mettendosi le mani in tasca.
Poi tutte
e tre ritornano in camera di Stefy, qui Michi si diletta in una serie
di
barzellette che fanno piegare in due dalle risate Stefania e Lucrezia.
–basta
ti prego! Ho le lacrime agli occhi!- esclama Stefania –come
basta? Ho appena
cominciato!- -oddio no! ti prego! Falle finire in fretta queste
barzellette!-
dice Lucrezia tirando una cuscinata in faccia a Michela. Tempo 10
secondi ed
ecco che per la stanza volano cuscini da tutte le parti. Michi si
è
praticamente buttata su Stefania e ora le sta premendo il cuscino sulla
faccia,
mentre con la mano libera le fa il solletico –ahahaha!...no
dai! Feeeermaaa!-
esclama Stefania cercando di liberarsi –allora ti arrendi?-
chiede Michela
senza allentare la presa –si! Va bene mi arrendo!-. Michela
allora allenta la
presa sul cuscino e Stefania può finalmente tornare a
respirare, poi sale sul
letto e mettendo le mani sui fianchi esclama –ed ecco a voi
la regina delle
cuscinate! Tutti voi dovete portarmi rispetto…e
venerarmi…come una dea!-
esclama aprendo le braccia, come se davanti a lei ci fosse una folla in
visibilio. –si certo come no…- dice Lucrezia
tirandola giù dal letto. –mi sa
che è pronta la torta- dice Stefania –davvero?-
Michela comincia ad annusare
l’aria –e si! Nell’aria
c’è un odorino delizioso!- esclama lei, poi si
volta
verso le due amiche con un sorrisetto stampato in faccia –chi
arriva per ultima
non becca nulla!- e mentre dice questo si è già
precipitata in salotto, seguita
a ruota da Stefania e Lucrezia. Al centro del tavolo, la torta con
tanto di 17
candeline sopra. Stefania prende posto dietro di essa e le due amiche
hai lati.
Silvia accende tutte le candeline, e mentre Michela e Lucrezia cantano
“tanti
auguri” Stefania si piega e soffia per spegnere il fuoco.
–dai esprimi un
desiderio!- dice Michela, Stefania chiude gli occhi e poco dopo li
riapre
–fatto!- -che hai desiderato?- -e mica te lo dico!-
-uffa…-. Silvia prende il
coltello e fa le porzioni poi le mette nei piattini e le sistema ognuna
davanti
alle tre amiche. Stefania sta tranquillamente mangiando la sua fetta di
torta
quando all’improvviso sente qualcosa di freddo e soffice
sulla faccia, Mentre
Michela scoppia a ridere –Michela….io ti strozzo!-
esclama pulendosi il viso
dalla panna –daiiii! Dovevo farlo!- -si…ma io ti
strozzo comunque!- dice
Stefania agitando le mani verso l’amica –no aiuto!-
Michela si è alzata da
tavola e ha cominciato a scappare, Stefania le si è fiondata
subito dietro
-vieni qui...che ti voglio abbracciare!! amichetta caaara!-. Lucrezia
intanto
assiste alla scena divertita, comodamente seduta sulla sedia, le gambe
accavallate e il piattino con la torta in una mano, la forchetta
nel'altra.
Sono le 23:00 quando
Michela e Lucrezia fanno gli ultimi auguri a Stefania -allora ci
vediamo domani
mattina all'areoporto- dice Stefania -si a domani! ciao!- risponde
Michela,
mentre Lucrezia chiama l'ascensore. Poco dopo la porta di casa di
Stefania si
chiude. -certo Michi che la torta in faccia te la potevi pure
risparmiare...-
dice Lucri mentre sono in ascensore -e no! e poi nn preoccuparti
perchè ho
intenzione di riservarti lo stesso trattamente il giorno del tuo
18°
compleanno...in quel caso però non mi limiterò ad
un pò di panna in faccia...-
dice Michela con sguardo perfido e un sorrisetto stampato in faccia
-non
pensarci nemmeno!- esclama Lucrezia terrorizzata -vaaaa bene!- dice
Michela ma
in mente non la pensa allo stesso modo.
Sotto ad aspettarle c'è
la
madre di Michela, Susanna. accompagnano prima Lucrezia a casa, e poco
prima che
il portone si richiuda dietro di lei Lucrezia sente Michela che dalla
macchina
le grida di non far tardi domani.
Sono le 8:30 quando
Stefania arriva all'areoporto,"orario perfetto" pensa la ragazza
guardando l'orologio che tiene al polso. Anche a quell'ora l'areoporto
di
Fiumicino è gremito di gente, Stefania comincia a guardarsi
intorno per vedere
se le amiche sono già arrivate. Proprio mentre cominciava a
temere che non
sarebbero venute, le vede appoggiate ad un muro, Michela sembra non
riuscire a
stare ferma, infatti continua a sollevarsi sulle punte dei piedi,
mentre con i
denti si tortura le unghie, Lucrezia invece ha la faccia di una che
è stata
buttata giù dal letto, e mentre con una mano tiene il
cellulare, con l'altra si
copre la bocca, che ogni tanto si apre in piccoli sbadigli. Solleva il
manico
della valigia e comincia a camminare verso di loro, agitando il braccio
nel
tentativo di farsi riconoscere. Michela è la prima ad
accorgersene e risponde
al saluto con entusiasmo agitando freneticamente le braccia e
sorridendo a 32
denti. -accidenti! non pensavo di trovarvi già qui!- esclama
Stefania una volta
raggiunte le amiche -dillo a questa qui, che per paura di fare tardi si
è
presentata a casa mia alle 7:15- dice Lucrezia indicando Michela.
Stefania
ride, Michela sbuffa. -Dai è meglio che entriamo- dice
Stefania, precendendo le
amiche dentro l'areoporto. Una volta dentro Lucrezia si guarda intorno
affascinata -mamma mia! è enorme! e poi guarda quanta
gente!- esclama
voltandosi a destra e a sinistra -non dirmi che è la prima
volta che entri in
un areoporto?- domanda Stefania stupida -e si, non ho mai preso
l'aereo-
risponde Lucrezia, a quel punto si intromette Michela che come al
solito sente
il bisogno di vantarsi dei suoi numerosi viaggi -io invece è
da quando sono
piccola che viaggio! sono sta in Francia, Spagna, Tunisia, Portoga....-
-non ci
interessa!- dicono Stefania e Lucrezia continuando a camminare e
lasciando
indietro Michela -ehi aspettate! restiamo vicine che se una di noi si
perde qua
dentro non la ritrovano nemmeno per Natale!- esclama Michela mentre
accelerà il
passo. Nonostante lo sforzo Stefania e Lucrezia non riescono a
trattenere le
risate, Michela allora soddisfatta mette le mani in tasca e raggiunge
le
amiche. Fortunatamente Stefania è già in possesso
del suo biglietto, quindi non
deve fare altro che lasciare il suo bagaglio e recarsi al cheak in.
-per
favore, mi aspettate un momento che devo andare in bagno?- domanda ad
un tratto
Michela -si ma fai in fretta-. Michela si avvia verso i bagni. Entra,
si
specchia e quella che vede riflessa non è lei, confusa si
stropiccia gli occhi
e quando li riapre dall'altra parte dello specchio, c'è la
solita Michela
-strano...me lo sarò immaginato-. In quel momento entra una
ragazza, apre la
porta di uno dei gabinetti entra e un attimo dopo scompare. Michela non
crede i
suoi occhi, un attimo prima vedeva le scarpe della ragazza e un attimo
dopo no.
Bussa alla porta -scusa...c'è nessuno?- da dentro il bagno
non giunge risposta,
Michela allora spinge la porta, e si accorge che non è stata
chiusa a chiave,
la apre, e vede che nel gabinetto non c'è nessuno -eppure io
l'ho vista!-,
comincia a tastare le pareti, poi si piega in ginocchio per controllare
anche
il pavimento, nulla sembra tutto normale, ma lei quella ragazza l'ha
vista
veramente e allora adesso dove è finita?. La porta del bagno
si apre ed entra
Lucrezia, che trova Michela per terra a quattro zampe davanti ad un
water
-Michela...che stai facendo?- domanda incredula -sto cercando una
ragazza-
risponde Michela come se fosse una cosa normale -e la cerchi dentro un
water?-
a quel punto Michela si alza e si gira verso Lucrezia -ascolta,
probabilmente
mi crederai una pazza, ma io l'ho vista! quella ragazza è
entrata qua dentro e
un attimo dopo non c'era più!- Michela indica il gabinetto
-hai ragione...sei
pazza!- -ma è la verità! devi credermi!- -senti
Michela, le persone non entrano
dentro a un bagno e poi scompagliono!-.
Stefania intanto seduta su
una sedia, batte nervosamente il piede a terra, continuando a fissare
l'orologio, 9:30, alla fine sbuffando si alza e si dirige anche lei
verso il
bagno. Una volta qui trova Michela in ginocchio che sembra cercare
qualcosa e
Lucrezia che appoggiata a un lavandino la fissa sconvolta. -che
succede?-
domanda Stefania, Lucrezia si volta verso di lei -Stefania! meno male!
fai
qualcosa perchè Michela è diventata tutta matta!-
esclama Lucrezia al limite
dell'esasperazione, Stefania si
inginocchia accanto a Michela -si può sapere che hai? hai
deciso di non farmi
più partire?- Michela allora si volta verso di lei e
l'afferra per le spalle
-Stefania! almeno tu devi credermi! io l'ho vista, quella ragazza
è davvero
entrata in questo bagno! poi non so come è scomparsa!-
mentre lo diceva
continuava a squotere Stefania -va bene, va bene! ti credo! ma ora
lasciami!-.
Le due ragazze si rialzarono in piedi, -quindi tu mi stai dicendo che
hai visto
una ragazza scomparire dentro al bagno?- chiese Stefania, Michela annui
decisa
-sto dicendo sul serio...guardate quella è la sua borsa!-
Michela indicà una
borsetta rosa in un angolo del lavandino. Lucrezia la prende e la apre,
-è
vuota- dice mostrando la borsa alle amiche -ma chi si porterebbe in
giro una
borsa vuota? e poi in un areoporto! senza nemmeno un documento o uno
straccio
di soldi!- esclama Michela -Michela...non è che hai trovato
questa borsa con
dentro dei soldi, e te li sei fregati inventandoti poi la storia della
ragazza
scomparsa?- -ma Stefania come ti viene in mente una cosa simile! io
rubare? ma
figurati!- Michela prende la sua di borsa e la porge a Stefania -ecco
verifica
tu stessa-, Stefania apre la borsa, dentro non c'è nulla di
strano, cellulare,
trucchi, portafoglio e documenti. Stefania prende la carta di
identità di
Michela e la apre, dentro la foto non è la solita, e
soprattutto non è Michela,
anche il nome è diverso, per il resto è tutto
uguale -Michela....da quando hai
rinnovato la tua carta di identita?- domanda Stefania -eh? da un
pò qua!-
Michela gli sfila il documento dalle mani -ma questa non sono io!- -e
lo vedo!-
-Marcovalerio....- -mo che centra tuo cugino scusa?- -quello li fruga
sempre
tra le mie cose! avrà trovato la mia carta
d'identità e l'avra modificata!-
-perchè ne è capace?- -oh si! quello sa fare
tutto!-. Lucrezia che in quel
momento se ne era rimasta in silenzio si avvicina alle amiche -sentite
questa
storia ha un che di misterioso, ma ora è meglio che usciamo
da qui, Stefania il
tuo aereo partirà tra poco- -hai ragione andiamo-. Stefania
si avvicina alla
porta e la spinge, ma questa rimane chiusa "oh dio, non dirmi che siamo
chiuse dentro!" pensa disperata, in quel momento si ricorda che
Lucrezia è
claustrofobica, un bel guaio dato che Lucrezia che si fa prendere dal
panico è
l'ultima cosa di cui hanno bisogno in quel momento. -che succede
Stefania?-
-nulla Lucrezia!, è solo che devo andare un attimo in
bagno!- disse Stefania
mentre indietreggia verso i gabinetti, senza farsi sentire da Lucrezia,
passò
accanto a Michela e le sussurrò nell'orecchio -vai davanti
alla porta e fai in
modo che Lucrezia non ci si avvicini!- la ragazza non capi il
significato di
quelle parole, però fece come le era stato chiesto e si
avvicinò alla porta.
-oh ma è chiusa!- esclamò. Da dentro il bagno
Stefania si passò una mano sul
volto, tirò la catena ed usci -Michela! ti avevo detto di
tenere la bocca
chiusa!- -ma perchè scusa?- -te lo sei scordato? Lucrezia
soffre di
claustrofobia!- -ah! allora è per questo che sta per terra
bianca come un
cadavere?- chiese Michela indicando Lucrezia svenuta per terra
-LUCREZIA!-
Stefania si inginocchiò accanto a lei -riprenditi! non
è il momento adatto per
svenire!- tuttavia Lucrezia non dava cenni di vita -Michela fai
qualcosa!!-
disse Stefania mentre sventolava Lucrezia nel tentativo di farla
riprendere.
Michela allora si mise davanti alla porta, fece un respiro profondo e
colpi la
porta con un pugno..... -Michela tutto bene?- chiese Stefania vedendo
che
l'amica era rimasta immobile, Michela si voltò verso di lei
con le lacrime agli
occhi -......DOLOOOOOOOOOOOOREEEEE!!-
****************
-capitano cosa è stato?-
-non ne ho idea!-
-forse una turbolenza
improvvisa!- -ma in questo momento non stiamo volando tra le nuvole!-
-mando subito le hostess
a tranquillizare i passeggeri-
**************
Michela cominciò a
rotolarsi a terra piangendo e strillando, mentre si massaggiava la
mano, ormai
gonfia come una mongolfiera. -che maleeeeee!- -Michela falla finita!-
urlò
Stefania -dove sono?....- -Lucrezia! ti sei ripresa!-
esclamò felice Stefania.
-ho sentito qualcuno urlare...- -era Michela...- Lucrezia si
tirò su reggendosi
sui gomiti, e vide Michela che inginocchiata a terra si dava dei
piccoli baci
sul dorso della mano -la mia povera mano...la mia delicatissima
mano...-
-perchè non provi a metterla sotto l'acqua fredda?- le
suggeri Lucrezia
-giusto!-. Michela si rialzò e si avvicinò ai
lavandini, qui si lavò la mano
con l'acqua gelida -ah...che sollievo...-. Quando però
alzò lo sguardo per
specchiarsi, indietreggiò spaventata -che ti prende?-
-la...nello
specchio...c'è qualcuno...- Michela indicò lo
specchio con un dito tremante.
Lucrezia e Stefania si avvicinarono, e nello stesso momento comparvero
altre
due figure. -ma che diavolo?....quelle non siamo noi!- -me ne sono
accorta
Stefania- disse Lucrezia -se questo è uno scherzo
è di pessimo gusto...- disse Michela.
Le figure dall'altra parte dello specchio erano tre ragazze come loro,
avevano
tutte e tre capelli castani e occhi marroni. Quella al centro, aveva i
capelli
molto lunghi, ed era vestita con una salopette jeans e una maglietta grigia a righe nere.
quella a destra aveva i
capelli di media
lunghezza, portava dei
pantaloncini corti e una maglietta grigia, in testa aveva un cappello.
infine
quella a sinistra aveva i capelli che le ricadevano sulle spalle,
portava una
minigonna e una camicetta, coperta da un golf bianco. Restarono a
fissarle per
un pò, poi Lucrezia e Michela si misero dietro a Stefania
-che state facendo?-
-abbiamo deciso, che tocca a te toccare lo specchio e vedere cosa
succede!- -e
quando lo avreste deciso?!-. Ma Lucrezia e Michela si erano
già chiuse dentro
uno dei gabinetti -scieme! uscite fuori!-. Da uno dei bagni Stefania
vide
uscire la mano di Michela con il pollice alzato -vai a quel paese
Michela...-.
Stefania tornò a guardare lo specchio, le tre ragazze erano
ancora li e la fissavano.
Un pò esitante Stefania avvicinò la mano allo
specchio, verso la ragazza che
era al centro. Non appena la sua mano toccò lo specchio, si
senti come
trascinare in avanti. Da dentro il bagno Michela e Lucrezia videro un
fascio di
luce, poi silenzio. Michela apri piano la porta -Stefania...- ma non
arrivò
risposta. Le due ragazze uscirono dal gabinetto, e videro che il bagno
era
vuoto -dov'è Stefania?- chiese Lucrezia -non lo so! sembra
sparita nel nulla!-
-guarda!- Lucrezia indicò lo specchio, ora c'erano solo due
figure, quella al
centro era sparita. Le due amiche si guardarono spaventate, poi Michela
come
spinta da una forza sconosciuta avvicinò la mano allo
specchio -ma cos....aiuto
il mio braccio si muove da solo!- esclamò mentre fissava la
sua mano
avvicinarsi allo specchio, toccò appena la ragazza a
sinistra e subito una luce
l'avvolse e scomparve anche lei. Lucrezia non credeva ai suoi occhi, le
sue due
amiche erano scomparse. e ora nello specchio era rimasta solo la
ragazza a
destra. Lucrezia si passò una mano fra i capelli
-beh...abbiamo fatto
30...tanto vale fare 31!-. La sua mano si poggiò sullo
specchio, esattamente
dove si trovava l'unica ragazza rimasta, sentì come se
qualcuno la spingesse in
avanti con forza sempre maggiore, poi più nulla.
|