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^O^ tao a tutti! E ben tornati, dopo la mia prima one-shot ho deciso di
scrivere qualcosa di un po’ più lungo, ambientato ai giorni nostri, dove
compariranno su per giù tutti i personaggi di Naruto (si accettano suggerimenti
per l’introduzione di personaggi), per ora partiamo con un accenno di nauhina…
poi si vedrà come potrà andare avanti la storia (anche perchè io non ne ho gran
che idea), beh, buona lettura!
La ragazza dei ventagli
“SONO IN
FOTTUTISSIMO RITARDO!” esclamava chiudendosi il portone di casa alle spalle un
ragazzo dai capelli biondi. Era vestito con una giacca nera e una cravatta
arancione slacciata, che li penzolava malamente dal colletto alzato di una
camicia bianca ormai spiegazzata. Odiava vestirsi così, ma quel pomeriggio aveva
ricevuto un messaggio che non ammetteva repliche:
ci troviamo stasera davanti al
vecchio teatro, vestiti decentemente e togliti quella orribile tuta arancione da
addetti ai rifiuti, ci sarà da divertirci!
p.s.: devi essere
puntuale!!!
Cavolo, se c’era da
divertirsi, doveva assolutamente muoversi! Se arrivava in ritardo anche questa
volta lo avrebbero linciato!
Stava corredo perso
nei suoi pensieri lungo un marciapiede del centro, affollato dal solito traffico
pedonale della sera, cercando di farsi un nodo decente alla cravatta
stropicciata, quando andò a sbattere contro qualcuno
“oh, mi scusi, è
tutta colpa mia, stavo andando di fretta e non l’ho vista” disse una ragazza dai
capelli corvini massaggiandosi la sua testa in cerca del bernoccolo che si stava
già formando dolorosamente sul suo cranio.
“no, scusa te! Sono
in ritardo e nemmeno mi sono accorto dove stavo andando! Ma guarda! Tutta colpa
di questa stupida cravatta! Non riesco nemmeno a farmi ci un nodo! Forse mi
sarebbe più utile per impiccarmi!” disse il biondo che sorrideva mortificato
tastandosi la sua capa dura.
“emmh…se vuoi… ci
posso provare io, aiuto sempre mio cugino…” mormorò la mora nervosa, da quando
dava così tanta confidenza ad uno sconosciuto?
“lo faresti
davvero? Grazie! Sei la mia salvatrice!” disse il ragazzo felice di essersi
scontrato con una ragazza cosi gentile e… così carina…pensò soffermandosi con lo
sguardo sulle morbide e femminili curve della ragazza, quando arrivando ad
osservare le sue candide mani affaccendate con la sua cravatta si accorse
dell’orologio che la ragazza portava al polso fine e delicato…
“ OH NO! Se arrivo in ritardo un'altra volta
mi uccidono!” disse il ragazzo spiccando un salto e iniziando a correre.
“grazie per il tuo
aiuto e scusa ancora per la testata!” disse urlando tra la folla non so nemmeno come si chiama… pensò la
ragazza tristemente quando un ultimo eco la raggiunse appena udibile con la
confusione della folla.
“mi chiamo Naruto…
Naruto Uzumaki…” riuscì appena ad udire…
“io mi chiamo
Hinata… Hinata Hyuga…” mormorò rimasta ormai sola sul marciapiede invaso dalla
gente, che immersa nei propri pensieri e nei proprio discorsi la urtava e la
spingeva, fino a quando la vista del suo orologio da polso la riportò alla
realtà. Era in ritardo, in tremendo ritardo, quella sera aveva la prima del suo
spettacolo, ci lavorava ormai da un anno e se fosse arrivata in ritardo Tsunade,
la sua severa regista, l’avrebbe uccisa, e non in modo figurato. Si mise a
correre, lasciando un distratto pensiero a quel ragazzo, Naruto… che non avrebbe incontrato mai
più pensò, non sapendo in quel momento di essersi terribilmente
sbagliata…
“Eccomi! Ci sono…
ci sono…” ripeteva affannosamente un ragazzo biondo davanti a un gruppo di una
quindicina di ragazzi, vestiti in modo stranamente elegante per un gruppo di
adolescenti.
“ si ti abbiamo
visto Baka, meno male che ti avevo detto che dovevi essere puntuale, sei in
ritardo di mezz’ora!” lo sgridò Shikamaru con la sua solita aria
annoiata.
“ meno male che li
abbiamo dato appuntamento mezz’ora prima del previsto, senno ci saremo persi
l’inizio dello spettacolo, tanto si sa che Naruto arriva sempre in ritardo…”
ghignò un ragazzo con dei tatuaggi rossi sul viso, sistemandosi il nodo della
cravatta con aria furba.
“ Kiba fatti un
bagno anti-pulci e chiudi quella boccaccia!Questa non me la dovevate fare! Ma
guarda, io mi sono fatto una corsa a perdi fiato, ho quasi ucciso una poveretta
con una testata e non sono nemmeno in ritardo? NON E’ GIUSTO!!!” si lamentò
Naruto “ e poi… di che spettacolo stavate parlando?” chiese con aria
innocentemente ignorante mentre Kiba li tirava un pugno dritto in testa che fece
spuntare un bernoccolo proprio accanto a quello che si era fatto qualche minuto
fa.
“ ma come! Non ti
avevo detto che andavamo alla prima di uno spettacolo di teatro giapponese?”
disse con la sua solita non curanza Shikamaru.
“COSA?!? TEATRO
GIAPPONESE??? E questa dovrebbe essere una serata divertente!?! Io non ci
vengo!! Nemmeno se mi ci trascinate con la forza!!!” sbraitò Naruto sull’orlo
della disperazione attraendo gli sguardi preoccupati dei passanti.
“ e secondo te
perché ci siamo dai appuntamento davanti al teatro???” si intromise un ragazzo
con i capelli castani e con un paio di occhiali da sole, che portava nonostante
fosse sera.
“boh…che ne so
Shino… è un bel quartiere… magari vi piaceva ritrovarci in un bel posto….” Disse
il ragazzo, annuendo convinto della sua affermazione.
Un gocciolone
spuntò sulla testa degli amici, Naruto riservava sempre delle sorprese, peccato
che raramente fossero positive…
“ comunque io non
ci vengo” concluse il biondino sulla difensiva.
“e invece tu ci
vieni perchè visto che eri in ritardo come al solito, io ti ho anticipato il
biglietto e rivoglio indietro i miei soldi, perciò ora porti te e la tua
orribile cravatta arancione in quel teatro a vedere quel cavolo di spettacolo!”
affermò deciso un ragazzo coi capelli scuri, senza dubbio il più elegante del
gruppo, con fare sicuro ed autoritario.
“ok, ci vengo
giusto perchè non mi va ne di avere debiti con Sasuke ne di sprecare soldi
–ragionò fra se come se nessuno lo ascoltasse- però dopo andiamo a mangiare il
ramen!” disse con una strana luce negli occhi, fame probabilmente.
Irrecuperabile… pensarono all’unisono gli amici.
“E ora andiamo che
senno non abbiamo il tempo di comprare gli spuntini!” disse un ragazzo paffuto
che stava sgranocchiando l’ultima patatina di un pacchetto ormai
finito…
“Choji!” dissero
all’unisono gli amici con tono di rimprovero avviandosi verso il teatro tutti
insieme.
Spero che vi sia piaciuta almeno un po’,
ditemi se fa schifo o se vi è piaciuta, cosi vedo se continuarla o stopparla
qui, grazie anche solo per aver letto ^^ . A
presto
La vostra Ochiko-chan
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