AlexEfe
» Tepore prima dell'Alba.
Gaugamela, Pianepsionem (Πυανεψιών),
331 a.C.
Il campo giace; il vento sibila e scuote le tende, mentre le fiamme
ancora accese singhiozzano al passo con il soffio fresco.
I soldati riposano beati, altri insonni pensando al domani; le guardie
del Re hanno le palpebre pesanti, ma non possono venir meno al loro
importante compito.
Il tendone di Alessandro emana una luce soffusa e calda, e a tratti si
odono sussurri impercettibili; all'interno due paia d' occhi si
scrutano senza intralci, l'azzurro del cielo sereno contro il blu della
notte e il nero dell'oblio.
« Non guardarmi così, Efestione; riconosco di non saper
nasconderti nulla. »
« Qualcosa ti turba, mio Re. Se hai preoccupazioni da placare, sai di
poterne parlare con me. »
Alessandro osserva il viso placato del suo Generale, e ciò
basta
ad alleviargli gran parte dell'animo inquieto; Dario s'ostina ad
ostacolarlo e la bramata Babilonia era ad un passo dall'essere
conquistata.
Il Re macedone trova momentaneo conforto nello sguardo amabile di
Efestione, la cui premura è palpabile nell'aria appesantita
dall'essenza di incensi pungenti.
Sa di potersi confidare
con l'altra metà di sé stesso.
« Dimmi, Efestione: è peccato per un uomo considerarsi alla
pari di un Dio? »
Il Generale esita per un attimo; inclina il capo da un lato, i capelli
dorati gli accarezzano la guancia accaldata.
Infine sorride, come se mille parole fossero inutili.
« Immortale nelle pagine storiche come Achille e le sue imprese.
Così giovane e già mezzo mondo ai tuoi piedi.
Cosa
potresti invidiare agli Dei?»
Così quieto e diretto, sempre giusto in ogni circostanza;
gli Dei invidierebbero ad Alessandro il suo eròmenos.
« Caro, dolce Efestione; sii sempre al mio fianco e mai avrò incertezze.»
Ogni ulteriore parola, dunque, non ha più importanza.
Alessandro sfiora una ciocca dorata della lunga chioma di Efestione.
« Prega gli Dei per la battaglia di domani, mio Re. Mai ne avremo
bisogno come ora. »
I dorsi ruvidi delle mani di entrambi si scontrano lievemente; un
incontro fugaci di sguardi complici, poi il Generale scompare oltre le
tende rosse.
Il Re macedone invita quindi Morfeo ad accoglierlo serenamente.
350 parole}
Salve!
Sono nuova nel fandom, consideravo da un bel pò l'idea di
scrivere qualcosa su Alessandro ed Efestione e finalmente ho avuto il
coraggio di postare questa flash. Ho iniziato con un ipotetico incontro
tra i due la notte prima della battaglia di Gaugamela avvenuta all'alba del 1°
Ottobre 331( da qui il titolo) immergendoli in un atmosfera calda e quasi rarefatta; il
rapporto d'amore tra il Re macedone e il suo Generale è un dato
di fatto, una certezza storica, ma a me non piace esaltare l'amore con
termini smielati o parole scontate. Ho preferito sottolineare il loro
forte legame, un'amicizia senza eguali, accennando però ad un
sentimento più profondo e sentito quale l'amore.
Spero che questo esperimento sia stato gradito. E ultima cosa, le date e i luoghi sono ricerche superficiali da
non prendere alla lettera ^^"
Confido nelle vostre opinioni!
Un bacio,
M.
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