Perchè una storia non basta

di Agnese_san
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Disclaimer: I personaggi non sono miei ma appartengono a Gosho Aoyama

 

Attesa

 

Ran era davanti al cancello della grande casa nel quartiere ricco della capitale del Giappone, Tokyo.

Aveva le mani coperte dai guanti e una morbida sciarpa rossa, che le aveva regalato shinichi a Natale, stretta attorno al collo. Il cappuccio nero con il pon-pon in testa.

Le ginocchia tremano per il freddo mentre muove lentamente gli stivali nella neve aspettando il ragazzo con il cuore in gola.

 

-          Perché ci mette tanto? – e ancora – e se gli fosse accaduto qualcosa? –

 

Si erano divisi subito dopo essere scesi dal treno dei misteri e lui gli aveva urlato di aspettarlo.

Dopo mezz’ora in cui la ragazza stava iniziando a congelarsi completamente mentre l’ansia cresceva sempre più e il cuore accelerava la sua corsa, Ran decise di entrare in casa spingendo il cancello e prendendo le chiavi di riserva nascose sotto il vaso a destra della porta.

 

La casa era calda e come sempre immensa, ma stranamente immersa nell’oscurità. Il tentativo di accenderle non servì a molto, probabilmente era saltata la corrente, peccato che la ragazza pensò subito a qualcosa di grave, se lo sentiva nelle ossa.

 

Inizio a dirigersi verso la camera di Shinichi lentamente, la conosceva a memoria quindi non aveva bisogno della torcia, ma quando sentì lo scricchiolio di una porta si bloccò , preoccupata di fare qualche passo in più nell’oscurità. La vista di un ombra che passava dalla porta del bagno ad una stanza li davanti la fece rabbrividire e inconsciamente la ragazza fece qualche passo indietro facendo scricchiolare le assi del pavimento e facendo volgere la figura nero verso di lei.

 

Con una faccia perplessa Shinichi illuminò Ran, che lanciò un urlo, con la torcia .

 

-che ci fai in casa mia? –

 

 Chiese incerto il ragazzo e il suo sopracciglio si alzò ancora di più quando Ran si lanciò singhiozzante fra le braccia.

 

-pensavo ti fosse successo qualcosa! –

 

Disse lei mentre la luce tornava nella casa. Shinichi la strinse a se con un sorriso non più perplesso ma rassicurante.

 

-          Te l’avevo detto che sarei tornato, no? – e poi aggiunse – grazie per avermi aspettato  ! –

 

 

Ed è tornata più in forma di prima (non è vero) la più pigra scrittrice della sezione :D

Ho promesso che avrei finito la raccolta quindi la finirò !!!(*Occhi che brillano*)

Ho pronte circa due o tre storie da secoli ma non le ho pubblicate perché … mi ero persa il quaderno su cui erano scritte  >.< e ovviamente non mi andava di riscriverle !!

Sembra stupido ma è così xD

 

Va un caloroso abbraccio a chi recensirà questa storia e chi mi ha seguito fino ad adesso nonostante tutto.

 

Kiss.Kiss.

Agnese_san

 





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