La prima volta di Scott

di Pqzqzy
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E se non fosse stato pronto?

E se avesse sbagliato qualcosa?

E se le avesse fatto del male?

Lei respirava appena ma nella sua testa quel rumore era quasi assordante. Lasciandosi guidare dall'istinto fece sciovolare una mano inesperta e insicura sul suo corpo, accarezzandone la pancia con timore che potesse farle male.

Da un momento all'altro sarebbero potuti spuntare gli artigli e questo non poteva permetterlo.

Sentiva i suoi lamenti quasi come se fossero i propri.

Il suo odore era forte e pungente ed era l'unico che in quel momento riusciva a percepire.

Poi chiuse gli occhi e iniziò.

Sul suo polso si disegnarono delle striature nere mentre assorbiva dolore dalla cagnolina indifesa, stesa di lato sul lettino della clinica veterinaria del dottor Deaton.

Il suo datore di lavoro era lì a fianco e lo guardava con un misto di orgoglio e commozione.

L'animale aveva un odore intenso, sapeva che il significato era l'incombere della sua morte ed era compito suo fare qualcosa per impedirlo.

Tremò sentendo quelle sensazioni estranee risalire lungo il proprio braccio.

Poi staccò la mano dalla pancia dell'animale, fissando il proprio palmo in preda allo stupore.

Avvertì una sensazione di calore fastidiosa sotto le palpebre, ma non se ne curò. In quel momento qualche lacrima erano un prezzo più che giusto da pagare per essere riuscito a fare tanto.

Sentì l'odore dell'animale cambiare e il battito rallentare quel tanto che bastava per poter supporre che fosse fuori pericolo.

-Che cosa è successo?- Chiese il ragazzo. Gli tremava la voce e non riusciva ad arrestare le lacrime che comparivano lente e ostinate.

-Hai appena compiuto una buona azione Scott.- Gli sorrise l'uomo, enigmatico come sempre. Accarezzò la cagnolina per tranquillizzarla, poggiandole poi lo stetoscopio sul petto per controllarne i battiti e la respirazione.

Sembrava quasi che stesse volontariamente distogliendo l'attenzione dal ragazzo per concedergli la privacy di cui aveva bisogno.

Lui si appoggiò con le spalle alla parete, continuando a spostare lo sguardo dalla sua mano all'animale a cui aveva appena salvato la vita. Si passò le dita fra i riccioli e inspirò profondamente.

Era davvero felice.


****Angolo dell'autore****
Chiedo scusa a tutti i fan di Scott e Allison che dovessero leggere questa storia, però è così che si è disegnata nella mia mente ed è così che dovevo descriverla. Spero vi piaccia :)





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