Buona
sera carissimi lettori.
E' la prima volta che pubblico una cosa del
genere e sinceramente non so come definirla.
Non prendetela troppo sul serio. Dopo tutto sono
le mie mani che scrivono non la mia mente. Io la vedo così XD
Per cui fa nulla se nessuno se la fili *come
sempre le originali* :)
Un bacione
fat
p.s. non ce la faccio a fare
pubblicità alle persone che amo che tanto non guasterebbe,
per cui spero scusino la loro fat.
Tanto tanto affetto <3
p.s.
il "banner" l'ho fatto io. E' semplice quindi non dovrebbe fare
poi tanto schifo (?) a me per lo meno piace...almeno quello, anche se non capisco come farli più piccoli ç_ç
-.-"
p.p.s.
scusate eventuali errori.
“Fantasy”
Certe volte, non so
il perché,
ma la mente vaga,
vaga e finisce in quei luoghi sconfinati,
quei luoghi che non
vorresti mai abbandonare,
che non vorresti mai
far svanire, ma in cui non vorresti mai neanche
appartenere perché, paradossalmente,
non ci sei mai
stato.
Sarebbe come se se
qualcuno potesse trasformare la nostra
vita in un fiore.
Tutti potrebbero
notare la fragilità che nascondiamo dietro
quelle corazze in apparenza dure ed impossibili da scardinare
da
nulla e da nessuno.
Tutti
potrebbero carezzare la paura e tenerla
tra le dita, potrebbero assaporarla e trasformarla in consapevolezza,
la
consapevolezza che
l'amore serve a volte anche se non sempre, perché anche chi
sembra più forte, spesso in realtà è
il più
fragile fiore di
tutti.
Sarebbe come se
anche una misera erbaccia potrebbe divenire
un bel fiore solo perché osservato da punti di vista
differenti.
Sarebbe come se
tutti potessero vedere quello che sta dietro
le apparenze, quello che scriviamo imperterriti tra le righe,
ma
che nessuno
capisce o si vuol soffermare a capire, allora il mondo sarebbe
migliore,
sarebbe un mondo pieno di prati colorati
e felici.
Ma sarebbe solo un
mondo di finzioni, quello in cui non
potremmo mai vivere perché in realtà non ci
appartiene.
Sarebbe quel mondo
fittizio, pieno di illusioni e di sogni vani che verrebbero
subito infranti non appena si uscisse da quel
mondo tanto alla
Alice in cui si
era caduti.
Perché
nella realtà la maggior parte dei fiori sono marci e
non guardano in faccia nessuno.
Perché i
sentimenti ormai nella società non contano ed i desideri si
rivelano
spesso delle grosse nuvole di fumo, inconsistenti
e momentanee.
Perché
nella realtà non si va avanti se non aggrappandosi
alla propria fantasia, perché nella vita le uniche cose
certe, alla
fine sono
le speranze.
Perché
nella nostra esistenza di umani, l’unica cosa che
riusciamo a vedere chiaramente è il male che ci sta attorno.
E il bene?
Tutta quella
dolcezza sottesa dietro un gesto di disprezzo?
Chiunque
è capace di criticare, ma quanti sanno vedere oltre le
apparenze?
Quanti sanno osservare il modo in cui quel fiore
che abbiamo davanti
si inclina
mentre viene insultato?
Quanti?
E quanti riescono a
fare qualcosa per cambiare la situazione?
Parole banali,
forse, scontate, ma i piccoli volatili timidi che si nascondono
dietro un’anima forte, li avete mai visti librarsi
felici in aria?
Ma quel minuscolo
animaletto che saltella tra l’erba alta, lo avete notato?
E quello
più grande che lo rincorre per prenderlo e magari mangiarlo?
Forse no, forse si,
ma la vita scorre frenetica e spesso non c’è
tempo, né voglia
di realizzare le cose, tanto che, spesso, si
finisce per farsi
scivolare quelle
più importanti di mano.
Ma allora, anche
allora, l’unica via di uscita, qual è?
Forse quel piccolo
praticello di fronte a noi?
Forse quel misero
sorriso, anche tirato, che ci si apre davanti agli occhi?
Forse
quell’abbraccio mancato?
O semplicemente quel
grande sogno che è la fantasia?
Quel sogno che
rincorriamo e che non vivremo mai veramente perché non ci
appartiene,
Già
proprio quello in cui le persone sono fiori e le emozioni sono colori.
Proprio quello.
Ma è
davvero così impossibile arrivarci come sembra?
Forse, forse lo viviamo proprio in quelle odiose illusioni su cui
basiamo spesso
la vita.
Forse, forse lo
viviamo perché non sappiamo distinguere la
realtà dalla fantasia, perché la vita ci mette di
fronte ad
avvenimenti
così
fuori dagli schemi da farci pensare che la vita stessa sia un sogno?
E se fosse davvero
così?
E se ci
risvegliassimo in un mondo ancor peggiore di quello che viviamo?
Siamo davvero sicuri
che i sogni siano positivi e che invece la realtà sia
negativa?
E se provassimo
invece a non distinguere realtà e sogno e li rendessimo un
tutt’uno?
E che nome avrebbe
poi questo tutt’uno?
Ce lo siamo mai
chiesti?
Forse, forse sarebbe
proprio quella grande, grandissima palla di
“finzione”:
fantasia.
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