Di storia, di amori e di date dimenticate di Trick (/viewuser.php?uid=21078)
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Note
dell'Autrice: A volte potrebbe cascarmi fra i personaggi
qualcuno
che non è proprio storico,
qualcuno che magari è un po' più il grande
romanzo di una grande
storia, o robe simili, tipo Achille, tipo Dracula, tipo
Gesù. Eh,
beh, capita. (:
*
Immagine
Anastasia
Romanova
152
parole
Il
mondo di suo padre e
degli uomini è un posto grande e grosso nel quale lei non
può
entrare. Non vuole nemmeno entrarci, Anastasia. È grigio e
pieno di
grida e rabbia, e a lei piacciono i giardini e le bambole.
Il
freddo dell'inverno
russo sa mordere fin dentro la carne e sputarti fuori ossa e polmoni
e reni, ma Anastasia è temprata al freddo. Le sue gote
diventano un
po' più rosse e il suo fiato sale in piccole nuvole di
vapore, ma
lei respira piano, coglie l'attimo in cui il gelo si trasforma in
torpore e ci si abitua a ogni cosa.
Ama
la neve, Anastasia,
e nel mondo degli uomini pieno di grida non c'è mai voluta
entrare.
Non
ci entrerà mai,
Anastasia, ma il suo piccolo corpo di bambina resterà per
sempre
stritolato dalle fauci di ghiaccio della sua Russia.
Stritolato
dal tempo.
Stritolato
dalla storia.
*
Immagine
Maria
MaddalenaxGiuda
175
parole
Al
di sotto del velo
leggero il viso di Maddalena è pallido e cereo. I denti
piantati nel
labbro, gli occhi serrati, e le dita artigliano la veste e le spalle
tremano, ed è terrore, è paura, è quel
passo in più che non
dovrebbe fare.
È
il peccato che
torna a prenderla.
«È
stata la scelta
più giusta».
Gli
occhi neri di Giuda
scintillano alla luce della torce che l'uomo stringe in mano. Legato
alla cintola, le trenta monete d'oro tintinnano nel loro sacchetto
porpora.
«Abbiamo
tradito il
nostro Maestro...» pigola appena, e il dolore le artiglia la
voce.
«Come abbiamo potuto...? Come ho potuto ascoltare la tua
voce...?».
Lui
le sfiora appena la
guancia, il suo polpastrello segue la linea della sua mandibola e poi
le alza il meno, ed è così fiero, Giuda,
è così sicuro di sé.
«Che
poteva mai darti,
Gesù?».
«Il
Paradiso... sarei
stata una fedele serva del Signore».
Il
sorriso di Giuda è
fatto di sola derisione.
«Serva?»
sibila sprezzante. «Mia cara... io posso regalarti la corona
dell'Inferno».
*
«La
gente spesso definisce impossibili cose che semplicemente non ha mai
visto».
DraculaxBella
Addormentata nel Bosco
121
parole
Ha
scalato le più
ripide e grigie mura del castello, arso terribili rovi, sconfitto
draghi e orchi e pantani malefici e crudeli, ed ora è
lì, davanti
al letto sul quale Aurora sconta il suo eterno sonno senza fine.
È
un Principe dal cuore impavido, lui, e lo sente battere d'amore
mentre si china sulle sue labbra...
È
questione di un
attimo prima che muoia: i feroci canini della fanciulla si conficcano
nella gola ardita del giovane, e la sua vita fugge lontana da
quell'antro dimenticato, lontana dal suo Principe Azzurro e dal suo
lieto fine.
Appoggiato
allo stipite della porta, Dracula ride col cuore che non ha mai avuto
mentre la sua meravigliosa creatura si ciba di favole e sangue.
*
Immagine
Cristoforo
ColomboxIsabella di Castiglia
161 parole
«Non
riuscite a immaginare, mia regina? Infinite distese di terra dorata,
ricchi mercati di spezie e sete, grandi fiumi dalle verdeggianti
golene... mia Regina, è tutto così vicino alle
nostre mani».
Isabella
si avvolge nelle coperte di lana, si solleva dal letto di Cristoforo
e si avvicina alla piccola finestra che si affaccia su Toledo. Gratta
l'intonaco con le dita e si morde l'interno della guancia. Quando si
rivolge a lui, la sua voce trema di rabbia.
«Porterete
un po' di Indie nella mia Spagna, messere Colombo?».
Lui
sogghigna nel letto e intreccia le braccia dietro al capo –
spavaldo, sicuro, uomo.
«Ogni
cosa per voi, mia Regina».
Lei
chiude gli occhi e ispira l'aria aspra della sua Castiglia.
Vorrei
essere io, quella che ruba le Indie e rende grande la Spagna.
«Neppure
Ferdinando ha mai capito».
Quello
che le fugge fra i denti non è che un sibilo.
«Come
avete detto?».
«Non
ho detto nulla».
Sono
solo una Regina, io.
*
«Devi
gettare il passato dietro di te prima di andare avanti».
BeatricexLucifero
112
parole
Non
si stupisce che Beatrice abbia rubato il cuore di quel ridicolo poeta
tanto in fretta. È riuscita a rubarlo anche a lui, che
banchetta con
cuori e anime dai tempi più antichi.
Beatrice
non è antica, ma ora è eterna, e tutta la sua
bellezza si è
serrata nel morso feroce della morte. Oh, quale dono... quale dannato
miracolo averla lì nelle bolge dell'Inferno.
La
guarda, Lucifero, la guarda con gli occhi che bruciano di bestemmia e
peccato, guarda la seta frusciante fasciarle le gambe e il sangue
colare dalle sue labbra e scivolarle fra i seni.
Ed
è il cuore di Dante, quello che finalmente si è
convinta a
mangiare.
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