Ai Matrimoni Weasley
succedono sempre
cose imprevedibili…
“Certo che sei ancora piuttosto
in forma vecchio
mio eh? Hai vissuto con i Dursley per tutti quegli anni, hai scoperto
di essere un mago, hai combattuto contro un ungaro spinato,
hai mangiato i dolci di Hagrid, hai convissuto con la difficile
relazione Ron-Hermione, sei diventato capo degli Auror e non ultimo hai
sconfitto lord Voldemort e nonostante tutto
ciò sei sopravvissuto! E nel tuo abito da
cerimonia fai anche la tua sporca figura!” Harry
Potter si
sistemò il nodo alla cravatta e diede un ultimo sguardo
attraverso lo specchio, alla sua figura, e si apprestò ad
uscire dalla sua stanza al n. 12 di Grimmauld Place.
“Miseriaccia
Harry, dove sei? Ho bisogno del tuo aiuto con
questa cosa malefica, mi sta venendo un accidente!”
Harry sorrise. “Avrò anche
salvato il mondo
magico, ma ci sarà sempre qualcuno (Ron!) che
continuerà ad avere bisogno di me! ”
“Eccomi Ron,
vieni qui”
“Scusami ma
di solito queste cose le fa Hermione, e come tu
ben sai oggi è andata a dare una mano a quella sciagurata di
mia sorella”
“Eh bhe me
lo immagino, tranquillo Ron!”
“Harry sei
proprio sicuro sicuro che
oggi….?”
“Ron ancora
con questa storia?”
“Bhe facevo
un ultimo disperato tentativo, non si sa mai!Tu
lo sai, la storia ci insegna, ad ogni matrimonio Weasley
succedono cose
imprevedibili…”
“Si ma a
questo proprio no Ron! Pronto?”
“Certo!”
Ed insieme si
smaterializzarono.
Comparirono nel
giardino della Tana, tutto preparato a festa! Harry e
Ron avevano impiegato giorni interi a disinfestare nuovamente il
giardino dagli gnomi e come al solito erano assolutamente convinti che
quei “teneri” esserini non fossero stati
definitivamente debellati!
“Oh eccoli
finalmente i miei ragazzi!” Molly Weasley,
perfettamente agghindata per l'occasione, corse loro incontro tentando
di abbracciarli entrambi.
“Mamma, ti
prego, siamo cresciuti, come puoi ben vedere, non
siamo propriamente i tuoi ragazzi!”
“Oh Ron non
dire così, per me lo sarete
sempre!”
Harry sorrise,
perché in cuor suo sapeva quanto
l’aveva aiutato in vita sua l’avere accanto
l’intera famiglia Weasley. Che che se ne dicesse, quella era
la sua famiglia, l’aveva sempre considerata tale e
altrettanto facevano loro con lui. Avevano anche inserito una lancetta
dell’orologio di famiglia con il suo nome!
“Ron per tua
madre avrò sempre 11 anni e
sarò sempre il ragazzino che non sapeva dove si
trovava il binario 9 e ¾” disse Harry sorridendo
“Su su
andate a prepararvi che è quasi
tempo!” disse loro una agitatissima Molly.
“Harry se
non ti spiace vado a salutare un po’ di
gente, sai come si usa in queste situazioni, posso lasciarti
solo?”
“Certo Ron
non scapperò se è questo che
pensi!”
Ron fece una smorfia e
lasciò il suo amico nel bel mezzo del
giardino, intento a dare un’occhiata in giro.
“Non avrei
mai creduto di vederti qui oggi!”
attirato da quella
voce, che pareva rivolgersi a lui e solo a lui,
Harry si girò di 180 gradi e fu tanto sorpreso quanto la sua
interlocutrice
“Quanto
tempo! Perché non dovrei
esserci?”
“Mah data la
situazione pensavo …
“Tu
piuttosto che ci fai qui … oggi?”
“Mah data la
situazione pensavo..” fece lei come a
fargli il verso.
“L’avresti
mai detto San Potter?”
“No, mai! Se
qualcuno mi avesse dato per certo questo evento
quando ero ad Hogwarts, gli avrei sicuramente riso in faccia e avrei
chiamato il San Mungo per farlo venire a prendere!”
“E invece
sta succedendo davvero!” rispose lei
“Già.
Tu cosa ne pensi?”
“Penso che
sia una cosa bella, dopo tutto quello che
è successo in questi anni!”
“Bhe certo,
però voi due….
insomma…”
“Bhe ad
essere onesti, anche voi due…
insomma” rispose Harry, facendo a sua volta il verso a lei.
“Ah eccovi
finalmente” disse una terza voce alle
loro spalle.
“Malfoy”
“Potter”
“Vieni qui e
fatti abbracciare” disse Harry
cambiando subito il suo ghigno con uno splendido sorriso.
“Vacci
piano, potrei abituarmici Potter”
“Bhe mi sa
che così sarà Malfoy...”
“E tu vieni
qui, mia cara, anche tu meriti un
bell’abbraccio. Non è che Potter ti stava
importunando per caso?” disse Draco
“Ah Draco,
non cambierai mai! Lo sai che so difendermi da
sola!”
“Si, lo so
Pansy, ma le vecchie abitudini sono dure a
morire!”
Pansy Parkinson,
regina indiscussa della casa di Serpeverde ai tempi in
cui il trio magico la frequentava, fasciata nel suo splendido abito da
cerimonia nero, si diresse sorridente verso Draco e
l’abbracciò con affetto.
“Allora,
quando la smetterai di diventare sempre
più bella eh Pansy?”
“Quando tu
la smetterai di fare il galantuomo con ogni donna
Draco! Il che, credo, avverrà tra non meno di 15 minuti
vero?”
“Eh
già” rispose Draco, grattandosi
nervosamente la testa.
“Suvvia non
sarai nervoso Malfoy?”
“Chi io? Da
morire Potter! Ci pensi? Sto per sposare la
più piccola del clan Weasley, quindi oltre a lei
riceverò in dote 6 fratelli iperprotettivi, un
padre filobabbano, una madre asfissiante, una amica/futura cognata
so-tutto-io e da ultimo il migliore amico della sposa nonché
ex ragazzo salvatore del mondo! Che ne dici ho di che stare
tranquillo?”
“Si come si
suol dire sei “in
una botte di ferro
Draco!””
“Hey eccovi,
vi cercavo!” disse Ron un
po’ agitato
“Ron”disse
Draco
“Draco”
rispose Ron
“Pansy”
salutò Ron
“Weasley,
sai anche come mi chiamo?”
“Bhe sei la
testimone dello sposo, nonché sua ex
ragazza, penso che conoscere il tuo nome sia
d’obbligo!”
“Ah
già”sorrise forzatamente Pansy
“Hey Ron,
come tu ben sai tra me e Pansy è acqua
passata da un secolo oramai, non fare quella faccia!”
“Si si lo so
è che speravo ..”
“Ron ci hai
già provato con me stamani, questo
matrimonio si farà! Ne io porterò via tua
sorella, ne Parkinson qui presente è venuta per sedurre
Draco e convincerlo a non sposarsi con Ginny”
“Si, lo so,
scherzavo! E’ che, ne converrai anche
tu, è strano che due scelgano quali testimoni di nozze i
propri ex”
“Merlino mio
Weasley avevamo 16 anni, ora siamo un
po’ più vecchi, non pensi che sia ora di smetterla
nel considerare Potter e me come i “fidanzatini” di
tua sorella e Draco?”
“Roooooooooooooon
ancora con questa storia?”
“Hermione
scherzavo!” arrossì lui
“Lo spero
bene, o ti caverò gli occhi! Ragazzi, su
è ora di prendere ognuno il proprio posto, o Molly
ci farà una predica che non finisce
più!”
“Ok, allora
io vado al posto d’onore che mi
spetta” disse Draco avviandosi verso l’altare che
era stato approntato nel giardino di casa Weasley
‘Certo che Ron non
cambierà mai!
Ginny era la mia
ragazza, ai tempi di Hogwards, lo so, ma subito dopo la morte di
Silente, quando iniziò la guerra magica e noi ci lasciammo,
la nostra storia è ritornata sui binari
dell’amicizia e da li non è più
deragliata.
Ricordo ancora quel giorno, in cui stavamo festeggiando il
matrimonio di Bill e Fleur, in cui Pansy si presentò nel
giardino della Tana con Malfoy e chiedettero la protezione
dell’Ordine.
Ron lo stava per fare a pezzi e pure io! E
invece Draco spiegò che non voleva diventare mangiamorte e
che avrebbe collaborato con noi.
Certo
con Ginny ha collaborato... anche troppo con lui!
Ed ora si sposano.
Ed io e
la Parkinson siamo i loro testimoni di nozze. Non che mi dispiaccia,
amo Ginny come una sorella. E penso che altrettanto valga per la
Parkinson e Malfoy. So che è da un po’ che se ne
è andata da Londra, voleva dimenticare e far dimenticare
tutti i misfatti creati da suo padre e dalla sua famiglia di
mangiamorte.
Non
è riuscita a superare la fase di vergogna come invece ha
fatto subito Draco.
Bhe ad essere sinceri lui aveva Ginny ad
aiutarlo, lei credo non abbia nessuno.
Bhe non ha nessuno, è
venuta al matrimonio da sola!
Ok sembro Ron, sto farneticando sul
matrimonio di Ginny e non arrivo alle cose ovvie come fa lui
(specialmente quando si tratta di Hermione).
E’ preoccupante!
Ok
che siamo amici da secoli ma sto prendendo tutte le sue brutte
abitudini!
Almeno però io non ci ho messo 7 anni a
capire che ero innamorato come invece è successo a
lui! Non che ora lo sia, innamorato intendo, sono venuto da
solo al
matrimonio.
Tecnicamente sono venuto con Ron, ma solo perché
alla Tana c’era un sacco di gente e Ron ha chiesto di poter
dormire a casa mia.
L’ho
fatto per Gin, non meritava di sentirsi dire
“non sposarlo” fino all’ultimo secondo!
E
Ron ne sarebbe stato capacissimo! E tra l’altro, oramai Ron
lo fa più per abitudine che per altro.
Malfoy
è pian piano entrato a far parte della famiglia
Weasley. Certo non ha ancora la sua lancetta sull’orologio,
ma sicuramente dopo il matrimonio questa magicamente
verrà aggiunta alle altre.
Ron
oramai lo considera a pieno titolo il ragazzo di Ginny e lo
maltratta bonariamente solo per farla indispettire.
D’altro
canto anche Malfoy, ha pian piano perso quella sua
aurea da ricco bambino viziato.
Tempo fa ha fatto le sue
scelte, quelle giuste, e si è alleato coi
“buoni”.
E per vedere quanto sia cambiato, basta
notare che il matrimonio si svolge alla tana e non a Malfoy Manor.
Certo lui e Gin andranno a vivere li dopo il matrimonio, ma
sospetto che ci sarà un certo via vai di materializzazioni e
gufi tra le due case d’ora in poi.
“Hey Potter hai dei ripensamenti sulla tua ex?”
Pansy aveva bruscamente interrotto il filo dei pensieri di Harry
“No mia
cara, stavo solo facendo un riassunto mentale di
quanto siano cambiate le cose dall’ultimo matrimonio che si
è svolto in questo giardino”
“Eh
già lo ricordo bene, Draco non voleva
assolutamente presentarsi qui, ma l’ho convinto che era la
cosa migliore da fare, e alla luce dei fatti, so che è stata
la decisione giusta”
“Già…
“Hey a
proposito, non sono ne tua
ne cara
capito San
Potter?”
“E io non
sono affatto un Santo
anzi tutto il
contrario” le rispose a tono lui alzando un
sopracciglio
“Oh per
Merlino, ti fa male frequentare Draco, ora alzi il
sopracciglio come fa lui!”
“Avanti
Pansy andiamo a prendere i nostri posti, tra un
pochino Ginny farà la sua entrata e non sarebbe bello che i
testimoni le rubassero la scena!”
“Già
per una volta devo darti ragione, ma che non
accada mai più”
“Certo
certo. Una sola domanda prima di andare: Parkinson non
potevi metterti un vestito un po’ meno
lugubre?”
“No”
“Lo
immaginavo… ma non siamo mica ad un
funerale”
“Lo so ma
a me il nero piace!”
“Va bhe, ho
capito, non c’è storia con
te, andiamo ai nostri posti”
E così
senza neanche rendersene conto Harry le mise un
braccio dietro la schiena, come qualsiasi vecchio amico
avrebbe fatto per accompagnare un’amica.
Lei si
irrigidì quando sentì che Harry la
sfiorava, ma non disse niente e camminò dritta con lo
sguardo piantato davanti a se, pregando in cuor suo che il lungo
tappeto rosso che conduceva all’altare non fosse poi
così lungo.
Allo stesso tempo
Harry si era reso conto un secondo troppo tardi del
gesto.
La stava quasi
abbracciando e non era da lui.
Tra loro due non
c’era mai stata la confidenza tale da
potersi permettere un gesto tale, ma oramai lo aveva fatto e la cosa
non gli dispiaceva per cui meglio lasciare la sua mano li dove era,
dolcemente appoggiata sulle spalle di Pansy.
E
ti pareva che San Potter non trovasse qualcosa da ridire.
Pure il mio
vestito non gli va bene!
In fondo io ho sempre vestito di nero,
è il mio colore preferito!
Ho i capelli neri, la carnagione
chiara e il nero mi si addice moltissimo.
E poi è vestito di
nero pure lui, che vuole da me?
Pansy
è un matrimonio, tutti gli uomini si vestono di nero,
di blu o di grigio!
Certo,
va bhe, come non detto, parlo da sola e mi rispondo anche, la
frequentazione con tutti questi Weasley negli ultimi minuti mi ha fatto
male!
E poi che vuole San Potter con quel braccio sulla mia spalla,
come si permette…
Pansy non fare tante scene, ti
piace…
Si,
mi piace, mi fa sentire meno sola…
Raggiunsero Draco che
li guardò con il suo ghigno, ma non ci
fu più tempo per scherzare, in quel momento
l’organo incantato magicamente iniziò a suonare le
prime note dell’inno nuziale.
Ginny fece la sua
comparsa al braccio di papà Arthur avvolta
in uno splendido vestito color avorio che faceva ancora di
più risaltare la sua bellezza.
Avanzava sorridente,
felice di aver raggiunto la tanto sospirata meta,
quel matrimonio che avrebbe unito due famiglie altrimenti nemiche, che
avrebbe permesso a lei e Draco di coronare un sogno d’amore
lungo e travagliato.
Non era stato
così facile accettare di essere innamorata di
Draco Malfoy e a propria volta vedere il cambiamento che era scaturito
in lui.
Ma era felice,
perché oggi c’era profumo
d’amore nell’aria e sapeva che lei e
Draco ne erano completamente pervasi! Vide i suoi fratelli, Bill e
Fleur che teneva tra le braccia il primo nipotino Weasley, i gemelli
impeccabili nei loro abiti da cerimonia, anche se temeva che i fiori
che entrambi avevano all’occhiello potessero trasformarsi in
chissà che scherzo al primo malcapitato che avesse osato
avvicinarli!
Diede uno sguardo a
Ron passando, lui era vicino ad Hermione ed
entrambi sorridevano, con quel sorriso un po’ trasognante che
hanno le persone innamorate. Si tenevano per mano, e quando fu a
portata di vista lui le fece l’occhiolino come a dare
un’ulteriore benestare a questo matrimonio.
Li superò e
vide sua madre, già
sull’orlo di una crisi di pianto di felicità. Le
sorrise e rivolse il suo sguardo dall’altra parte dove
Narscissa Malfoy, unica parente ed ospite dal lato Malfoy le sorrideva
raggiante per lo splendido futuro che quella ragazza stava donando a
suo figlio.
E poi vide Harry, il
caro buon vecchio Harry Potter, il suo primo amore
e il suo più grande amico.
Era splendido nel suo
abito da cerimonia, e le sorrideva a sua volta.
Poco distante
c’era Pansy Parkinson, la più cara
amica di Draco. Anche lei le sorrise e le fece un cenno di saluto,
quasi a farle capire che anche lei approvava quella unione.
Infine i suoi occhi
incrociarono quelli di Draco e non se ne liberarono
più.
Arthur
consegnò sua figlia a Draco Malfoy e poco dopo la
loro unione venne suggellata con tutti i crismi.
“Non avrei
mai creduto di vedere Draco con un sorriso ebete
ed innamorato stampato in faccia ballare con la signora Molly
Weasley” disse Pansy avvicinandosi al tavolo un po’
appartato dove sedeva Harry.
“Io non
avrei mai creduto possibile anche solo avere una
conversazione civile con Draco ed invece ho fatto da testimone alle sue
nozze, quindi, mai dire mai, Pansy!”
“Già..
hai ragione”
“Dimmi
Pansy, dove ti sei andata a nascondere?”
“Sono qui
Potter possibile che tu non mi veda?”
rispose lei con fare stizzoso
“Intendevo
dove sei andata a vivere, sono anni che non ti si
vede più per Londra”
“Abito in
Scozia adesso”
“Direi
piuttosto “sono scappata a nascondermi in
Scozia adesso”” fece lui con una voce in falsetto
“Non sono
scappata, io non scappo!”
“Ah
no?”
“No!”
“Bhe e
perché sei andata li dove non conosci
nessuno quando qui ci sono tutti i tuoi amici?”
“Io adoro la
Scozia e … Amici? quali
amici?”
“Draco ad
esempio!”
“Direi
piuttosto Draco solamente! E lui era piuttosto
impegnato a convincere Ginny a sposarlo negli ultimi anni!”
“Ci siamo
noi!”
“Noi?”
“La smetti
di rispondere alle mie domande con altre
domande?”
“La smetti
di rispondere alle mie domande con altre
domande?” fece lei imitandolo
“Pansy non
cambierai mai!” disse lui scuotendo la
testa
“E secondo
te cosa dovrei cambiare?”
“Bhe
dovresti smetterla di nasconderti! Come ha fatto Draco!
Tu non sei tuo padre, tu hai combattuto per il bene, e hai
vinto”
“Lo so, ma
quando pronunci il cognome Parkinson di certo non
pensi a Pansy, ma al mio “caro” papà che
ha ucciso non so quanti babbani con l’attentato di cui
sicuramente ti ricordi!”
“E allora
cambia cognome!”
“Come?”
“Sposati!
“E con
chi?”
“Con
me!”
Entrambi si guardarono
stupiti. Quella conversazione aveva preso una
piega inaspettata ed entrambi ne ignoravano l’importanza!
“Come
prego?” chiese lei stupita!
“Cioè…
ehm.. no volevo dire…
“ ed ora che
le rispondo! Harry Potter sei un imbecille! che
ti è saltato in mente di dire con quel “con
me” si può sapere? Mi sono fatto prendere dalla
foga della conversazione! Pansy mi ha confuso! E ho parlato
senza riflettere. No, quello di solito è Ron che lo fa, non
io, il Salvatore del Mondo Magico! Ehy da quando ti vanti delle tue
imprese eh? Oh insomma Pansy mi sta guardando con una faccia
pericolosa, devo risponderle!
“Bhe un modo
per cambiare cognome c’è se
ti sposi!”
“Si, ma tu,
Potter, hai detto sposami”
“No, ho
detto con me”
“E non
significa sposami?”
“No, voleva
solo essere un suggerimento come un
altro”
“Ah”
“Ah”
fece eco lei.
“Lo stai
facendo di nuovo”
“Cosa?”
“Facendomi
il verso!”
“Potter, non
ho più 12 anni, non faccio
più il verso alle persone”
“Ah
no”
“Cosa?”
“Ecco vedi
hai risposto con una domanda, l’hai
rifatto!”
“Potter sei
insopportabile!”
“Sei venuta
tu a cercarmi”
“Solo
perché non conosco nessuno e Draco al
momento è impegnato”
“Conosci
Hermione, dormivi nella sua stanza quando vi siete
rifugiati qui”
“Si ma
è con Ron”
“Conosci i
Weasley”
“Si ma sono
impegnati con il matrimonio della loro
figlia”
“E allora
non ti resto che io!”
“Già”
“Hey, un
po’ più di allegria, in fondo
sono San Potter!”
Lei non
potè fare a meno di ridere “Già
il salvatore del mondo magico”
“Nonché,
oserei dire, delle ragazze tristi e sole
ai matrimoni”
“Ehi, non
sono triste e sola”
“Bhe sola
sicuramente, l’hai appena detto tu
stessa, triste altrettanto sicuramente, dato che sei venuta a parlare
con San Potter no?”
“Potter ti
fa male pure stare con la Granger, ragioni come un
pazzo da quando la frequenti spesso!”
“Ora
vediamo, mi fa male stare con Draco, mi fa male stare
con la Granger e quindi immagino anche coi rispettivi consorti, con chi
dovrei stare?”
“Non vorrei
che tu pensassi che io ti risponda con me
vero?”
“Nooo non
sia mai Pansy” e così dicendo
la afferrò per un braccio e la trascinò sulla
pista da ballo.
“E ora cosa
ti salta in mente San Potter?”
“Nulla, ma
visto che stava diventando una conversazione
pericolosa, ho preferito alleggerirla venendo a ballare”
“Però!!!
Stai diventando intelligente!!”
“Lo sono
sempre stato è che tu non te ne sei mai
accorta!”
e così
dicendo l’avvolse in un caldo abbraccio ed
iniziò a ballare un lento con lei.
“Da quando
Harry balla?” chiese Ginny rivolta a
Draco
“Dal Ballo
del Ceppo credo!”
“Scemo!
Intendevo, da quando Harry balla al mio matrimonio
con Pansy Parkinson?”
“Da
ora?”
“Draco sei
insopportabile!”
“Lo so ed
è per questo che mi adori
vero?”
“Sul serio
non vedo Harry ballare da decenni!”
“Bhe Pansy
gli avrà fatto cambiare
idea.” rispose distrattamente Draco
“Temo
proprio di si”
“Che vuoi
dire? Non penserai mica… naaaaaa
è impossibile!!”
“Perché
scusa?”
“Perché
lui è San Potter!”
“E lei
è Carlino Parkinson”
“Ok. ora che
si fa?”
“Come che si
fa?
“Non vorrai
mica lasciarli li!!!”
“Si
perché?”
“Ma dico io,
vuoi che il nostro matrimonio venga ricordato
per sempre come il giorno in cui quello sfregiato sfigato di San Potter
si è trovato la ragazza più bella, dopo
la qui presente sposa, e per di più Serpeverde ???”
“E
perché no? In fondo il matrimonio di Bill
e Fleur sarà sempre ricordato come il matrimonio
in cui tu sei passato dall’altra parte. Tu sai cosa dice
sempre mia madre? Ad ogni matrimonio Weasley succedono cose
imprevedibili…”
“Già
in fin dei conti hai ragione signora Malfoy..
ma resta il fatto che secondo me dovemmo parlare loro non
trovi?”
“Ok, io
ballo con Harry e tu con Pansy, e chiariamo il
tutto”
“Ok”
“Hey posso
avere l’onore di ballare con la mia
testimone?”
“Se tua
moglie non mi lancia una maledizione senza perdono
contro, penso che si possa anche fare”
“Tranquilla
Pansy, qui vedo qualcun altro pronto a fare la
stessa cosa..” disse Draco con il sopracciglio alzato
“Che stai
farneticando Draco?”
“Chi ? Io?
Nulla …”
“Draco
Malfoy non ci casco! Ti conosco da quando faticavi a
reggerti in piedi, dimmi subito a cosa stai pensando”
“Bhe direi
che tu e San Potter ve la cavate bene sulla pista
da ballo…”
“Si, se non
mi pesta i piedi è
bravissimo”
“..e anche
fuori dalla pista..”
“Cioè?”
“Bhe, state
bene insieme, tutti e due coi capelli scuri, un
po’ ombrosi entrambi, entrambi soli…”
“Io non sono
ombrosa”
“No infatti,
e io sono andato a vivere in Scozia hai
ragione…”
“Draco! Lo
sai perché sono andata li”
“Certo, ma
penso che sia ora di tornare”
“E
perché mai?”
“Perché
qui ci siamo noi?”
“Voi? Tu ti
sei appena sposato, Hermione e Ron lo faranno tra
un paio di mesi, e…”
“E quindi
c’è sempre Potter libero tutto
per te”
“Idiota”
“Smettila
Pansy, ho visto come lo guardavi durante la
cerimonia..”
“Io non
guardavo nessuno!!”
“Va bene
Pansy, come preferisci…”
“Argomento
chiuso?”
“Chiuso
Pansy” chiuso
solo perché so benissimo
che stai mentendo spudoratamente Pansy, ti conosco troppo bene e
capisco quando menti!
“Allora
signora Malfoy come va?”
“Divinamente!”
“Ah quindi
tu sei assolutamente felice di aver sposato Draco
Malfoy?”
“Certo,
è una sensazione meravigliosa Harry,
dovresti provare anche tu..”
“A sposare
Draco?”
“Scemo!
Suvvia ti ho visto prima con Pansy..”
“Ho ballato
con lei un paio di balli Ginny, nulla di
più”
“Si e hai
parlato con lei tutto il giorno, e non le toglievi
gli occhi di dosso per tutta la cerimonia”
“Ginny…
non farti strane idee, è solo
che è sola qui”
“E tu invece
sei con uno stuolo di fans che in questo momento
Ron sta tenendo buone?”
“Ginny
smettila”
“Ok come
vuoi Harry…” c’è
poco da fare, questo è cotto!
“Allora
mogliettina che dice San Potter?”
“E’
cotto anche se nega con ogni forza”
“E
Pansy?”
“Pure lei,
solo che la conosci, deve fare la primadonna. Non
sarà facile per lui farla capitolare”
“Non temere,
Signor Malfoy, nessuna è in grado di
resistere per molto al fascino di Harry Potter, credimi! E io
farò in modo di aiutare Pansy a capire che è ora
di cambiamenti nella sua vita!!”
“Che hai
intenzione di fare?”
“Seguimi e
impara marito mio”
“Ragazze su
tutte qui davanti per cortesia”
“Hermione,
Luna, Angelina, Alicya, su daiiiii”
“Eccociii”
“Non
volevate mica perdervi il lancio del boquet
vero?”
““Noooooo””
“Ma qui
manca qualcuno”
““Chi?””
“Pansyyyyy
dove pensi di andartene?”
“Io? Andavo
a salutare tuo padre Ginny…”
“Si, come
no, fila subito qui”
“No davvero
Ginny, io non ho nessuna intenzione di prendere
il mazzo di fiori”
“Si, si, lo
so, ma questa è la tradizione, tutte
le ragazze nubili devono concorrere”
“E va
bene..”
Pansy si
avvicinò sconsolata al gruppetto da dietro e li si
posizionò sicura che proprio li non avrebbe corso alcun
pericolo.
…. ma non
aveva fatto i conti con Ginny!
Perdonami
Hermione ma tanto tu ti sposerai comunque, a Pansy serve un
piccolo aiuto!
Una
piccola strizzatina d’occhi al marito che la guardava
sorridente e subito lanciò con tutta la sua forza di ex
giocatrice di quidditch il mazzo di fiori giusto nella direzione di
Pansy
Le
ragazze seguirono il piccolo bouquet per tutto il suo lungo
“viaggio” fino a vederlo andare a depositarsi tra
le mani di Pansy con lo sguardo più sorpreso che mai.
“E brava la
nostra Pansy ora non ti resta che accalappiare
quello giusto”
“Granger hai
qualcuno da presentarmi?”
“Mmmhhh…
no, penso che tu sia in grado di trovare
da sola la tua strada”
“Ginny
Weasley Malfoy questa me la
paghi…!!!!”
“Chi? Io?
cosa ho fatto??”
“Guarda che
non dimentico che eri bravissima a
quidditch”
“Suvvia
Pansy, io ho lanciato i fiori, se sono capitati a te
che sarà mai?”
“Già…”
“E brava
Pansy..”
“Ci sono
molte cose in cui sono brava Potter che
intendi?”
“Hai una
presa fantastica”
“Direi
piuttosto che Ginny ha una eccellente mira, mi ha
puntata fin dall’inizio”
“Bene, cosa
pensi di fare?”
“Li
metterò in un vaso appena arriverò
a casa..”
“Intendevo,
che dovrai sposarti entro
l’anno..”
“Semplici
sciocchezze!”
“E’
la tradizione!”
“Non credo
alle tradizioni!”
“Come sei
acida, si vede che sei sola come un cane!”
“Scusa tanto
Potter se mio padre non è morto per
difendermi come ha fatto il tuo e se io mi vergogno tanto per quel che
ha fatto!”
“Scusami non
intendevo offenderti o ferirti è che
certe volte mi dai sui nervi Pansy”
“E il resto
del tempo Potter??”
“Il resto
del tempo sono combattuto..”
“Combattuto?”
“Si, se
baciarti o no…”
“Ah
..”
“Ah..”
“E cosa
prevale?”
“Direi che
se tu non mi lanciassi un avada kedavra potrei
anche correre il rischio…”disse Harry
avvicinandosi di più alla ragazza.
“E da quando
una maledizione senza perdono spaventa San
Potter - il bambino che è sopravvissuto?” Rispose
una imbarazzatissima ma decisissima Pansy.
“Già!!!
Non ci avevo ancora pensato! IO sono
immune alle maledizioni senza perdono!”
“Che scemo
che sei!”
“Pensa
quanto tempo ho sprecato con te…”
disse Harry con fare teatrale.
“Se sono
così antipatica potevi dirlo subito
Potter” rispose Pansy un po’ delusa.
“Pansy
fermati! Intendevo tempo che ho sprecato chiedendomi
se baciarti o meno quando avrei potuto farlo senza correre nessun
rischio!” e detto questo la fece sedere sulle sue ginocchia e
l’abbracciò teneramente e le sfiorò le
labbra con un bacio.
“Harry?”
“Si?”
“Penso di
aver trovato una soluzione al mio
problema”
“Ah si?
“Si!”
“Quale?”
“Pansy
Potter non suona poi così male e non devo
nemmeno cambiare le iniziali ricamate sulla
biancheria…”
“Io odio la
Scozia Pansy”
“Va bhe
starò a Grimmauld Place, basta che tu
faccia star buono Dobby”
“Ridillo”
“Cosa? Che
starò a Grimmauld Place?”
“No! Harry.
Non mi avevi mai chiamato così in vita
tua!”
“C’è
sempre una prima volta
Harry.”
“Già
e ad ogni matrimonio Weasley succedono sempre
cose imprevedibili… futura Signora Potter ” e la
baciò di nuovo.
Ciao a tutti.
Rieccomi dopo tanto tempo con una one-shot un
po’ lunghina, ma che a me piace particolarmente. E’
già da un pochino che l’ho scritta, in preda alla
fissazione per la coppia P&P ovvero Parkinson e Potter. So che
non è molto usuale come ship ma a me quei due ispirano
tanto, che volete che vi dica. Spero che vi sia piaciuta, io mi sono
divertita tantissimo a scriverla.
Naturalmente i personaggi non mi appartengono, ma sono della Mitica
Signora J.K. Rowling, che con i suoi libri ci ha concesso di poter
sognare un pochino di più e non scrivo a scopo di lucro ma
solo per diletto.
TheWitch
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