Un salutone speciale a ladyElric92 e alla mitica
Meme!
…Questa fic è merito vostro!
•°o.OI maghi dei fornelliO.o°•
Questa storia, ispirata a fatti realmente accaduti, è
ambientata alla fine della guerra tra Harry Potter e Lord Voldemort che ne
è uscito sconfitto. La guerra ha cambiato molte cose e ha creato nuove
amicizie…
In una calda giornata d’agosto il sole splendeva su
un’elegante, grande (diciamo pure enorme) dimora inglese.
Tutto sembrava calmo fino a quando un grido esasperato
giunse dalla cucina: "FINISCILAAA!!!".
Hermione Granger, in preda ad un attacco allergico,
fissava i suoi due migliori amici: Harry Potter e… Ron Weasley?
No, Draco Malfoy! (Altrimenti di chi poteva essere
l’enorme dimora?)
"Scusatemi ragazzi, ma non è mica colpa mia se non smetto
di starnutire!" protestò.
Draco le rivolse uno sguardo gelido "Questo non vuol dire
che tu non sia insopportabile!", come al solito intervenne Harry a mettere
pace tra i due "Dai, ora basta, lo vogliamo fare questo dolce o no?".
Così presero a radunare i vari ingredienti sul tavolo,
"Bene, abbiamo tutto" disse Draco "Cominciamo con 300 grammi di
farina".
Harry prese la confezione e la aprì, ma quando,
guardandosi intorno, non vide alcuna traccia di una bilancia, rivolse uno
sguardo interrogativo a Hermione.
"Non per fare la pignola, Draco, ma come li pesiamo 300
grammi di farina senza una bilancia?" chiese acida quest'ultima,
rivolgendosi verso il biondo.
Calò il silenzio.
Draco,non trovando una risposta,rivolse lo sguardo verso
Harry,sperando che al moro venisse un'intuizione geniale (sapeva che era
una speranza vana, ma valeva la pena tentare).
Harry,dal canto suo,teneva ancora il sacchetto della
farina in mano e guardava Hermione.
Hermione, infine, stava ancora aspettando una risposta da
Draco e lo guardava con occhi furiosi.
Harry, prima che l'amica cominciasse a sbraitare contro il
biondo, esordì con un poco convincente: "Nessun problema facciamo ad
occhio!".
Gli altri due si guardarono e, capendo che era l'unica
soluzione possibile, si rivolsero ad Harry rispondendogli in coro: "Allora
non fidiamoci di te!".
Harry mise il broncio, gli altri due iniziarono a ridere;
dopo un po'anche il moro si lasciò contagiare dalle risate, che cessarono
solo dopo alcuni minuti.
Quando si furono ripresi del tutto, cominciarono a versare
in una ciotola la farina, poi aggiunsero lo zucchero e le uova;
"Mescolo io! (etciù!)" disse Hermione entusiasta, ma Draco
subito la bloccò rivolgendogli uno dei suoi sguardi gelidi, che
accompagnava un "Direi che non è il caso… se non vogliamo che i tuoi
bacilli diventino l’ingrediente principale della torta!".
Ignorando l'espressione carica d'odio che la brunetta gli
rivolgeva, Malfoy si impossessò del cucchiaio di legno e cominciò a
mescolare con energia, muovendo il polso in un particolare movimento
ellittico.
Harry ed Hermione lo osservavano attentamente, non si
aspettavano che l’amico possedesse un segreto talento da
pasticcere…
"Così si eliminano i grumi" spiegò Draco agli altri due,
felice di mostrarsi superiore anche in quel campo.
Quando Harry si lasciò sfuggire un "Ma lo sai che sei
proprio bravo?", il biondo iniziò a sfoggiare una così vasta gamma di
sorrisi compiaciuti che gli altri due dovettero insistere parecchio per
farlo smettere;
alla fine lui si allontanò, offeso, per andare a scaldare
del burro lasciando l’impasto da mescolare ad un impegnatissimo Harry.
Poco dopo Draco tornò col burro e si riappropriò
dell’impasto mentre Hermione imburrava la teglia, unico compito che gli
altri si erano sentiti di assegnarle, e Harry versava lentamente del latte
nell’impasto.
"Ancora un po’…" disse Draco, "Ancora un
po'..."
"Nooo! Lo hai allagato! Tu non hai le mezze misure,
vero?!".
"Ooops" sussurrò Harry, mentre sul suo volto si formava
un'espressione imbarazzata.
"Non preoccupatevi" intervenne Hermione "basta aggiungere
ancora un po’ di farina…".
Andarono avanti così per un po’, fino a quando l’impasto
non raggiunse la giusta densità: a quel punto avevano raddoppiato la dose
di farina e triplicato quella di zucchero, ma questo non sembrava
preoccuparli molto.
"Ci siamo" disse Draco, massaggiandosi il braccio con cui
aveva mescolato, "ora dobbiamo solo grattugiare la buccia di un limone".
"Draco, tu hai una grattugia, vero?" chiese Harry
preoccupato, memore della situazione che si era creata per la mancanza
della bilancia, e della mancata sfuriata di Hermione.
"In effetti… no!"Disse debolmente Draco, sperando con
tutto se stesso (altra vana speranza) che l'amica non lo avesse
sentito.
Ma fu tutto inutile: la brunetta aveva assunto subito la
sua migliore espressione omicida, e aveva già cominciato a sbraitare
contro l'amico( "Bravo, e ora come lo grattiamo il limone?!"), ma
Harry,prontamente, tirò fuori la soluzione: "Ehi,perchè non proviamo a
grattare la scorza con un coltello?ci vorrà un po',però..."
Hermione parve calmarsi un po'a quella proposta, quindi
distolse l'attenzione da Malfoy, che nel frattempo si era fatto piccolo
piccolo in un angolo, prese un coltello e iniziò a grattare la scorza di
limone nella ciotola.
Dopo venti minuti era arrivata a grattare un centimetro
quadrato di scorza, ma non per questo si perse d’animo; i problemi
giunsero quando dovette andare a dar fondo al suo quinto pacchetto di
fazzolettini di carta lasciando limone e coltello ad Harry. Era appena
tornata in cucina dall’ingresso, dove aveva la borsa coi fazzoletti,
(viste le dimensioni della casa il tragitto aveva richiesto circa dieci
minuti, anche se fatto di corsa) quando ad Harry cadde il limone
nell’impasto.
Silenzio imbarazzato.
Nell'istante immediatamente successivo succedettero una
serie di cose:
Harry assunse la sua migliore espressione da angioletto,
poi sfoderò lo sguardo più dolce e supplichevole del suo
repertorio;
la vena posta sulla tempia di Draco iniziò a pulsare
velocemente, mentre un sopracciglio si inarcava, facendo assumere al
proprietario un'espressione raggelante.
Gli occhi di Hermione si trasformarono in due fessure,
mentre le sue labbra si contraevano fino a diventare una linea sottile
che, come Harry sapeva fin troppo bene, non prometteva niente di
buono.
Ad Harry sembrò perfino che i capelli dell'amica fossero
diventati più gonfi e ricci.
E poi...
Le urla di Draco infransero il silenzio, seguite a ruota
da quelle di Hermione.
Il povero Harry si rifugiò dietro il tavolo, mentre veniva
sovrastato dall'enorme quantità di ingiurie che i suoi 'migliori amici'
gli stavano lanciando.
Gli sembrava di distinguere dei comunissimi "Idiota! Incapace! Mani di pasta frolla! Ma come cavolo hai fatto a
sopravvivere per 17 anni contro Voldemort se non sai nemmeno grattugiare
un limone?! Mai pensato di usare quel piccolo neurone che vaga nella tua
testa?! Dovrei pietrificarti e buttarti di sotto da una rupe!" (che
carina, doveva essere quella simpaticona di Herm) uniti a degli insulti
più "particolari": "Razza di stupido Grifondoro!
Sporco mezzosangue! La prossima volta te lo faccio io il sectumsempra!
Sporco mezzosangue! Lo zio Voldy era l’unico che ti aveva capito davvero!
Sporco mezzosangue! Ora ti avadakedavrizzo!" (non aveva mai capito perché
Draco chiamasse mezzosangue chiunque lo facesse arrabbiare… mah… difetti
di famiglia!).
Aspettò con pazienza che i due finissero,dopodichè si
azzardò a far uscire lentamente la testa dal suo nascondiglio; constatando
che i due si erano un po' calmati, decise di porre una domanda a quella
che sembrava la più calma dei due: sfoderò un bel sorriso innocente e con
una vocetta angelica disse "Hermione...Posso leccare il
limone?"
L'espressione di Hermione passò dallo
sbigottito all'incredulo, dopodichè riassunse l'espressione omicida di
poco prima:
"NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!"
(gli uccellini sull’albero vicino alla finestra scapparono
terrorizzati, e i vetri delle finestre cominciarono a tremare
paurosamente)
"ti pregooooooooooo…." Cercò di convincerla il bambino
sopravvissuto.
"ti ho detto NO!" insistette la ragazza
"…daiiiiiiiii…"
"Vedi Herm, se gli dici no e basta non capirà mai… ci
vogliono maniere un pochino più… come dire… decise." suggerì Draco, con un
finto tono pacato; la vena sulla sua tempia, però, non aveva ancora
cessato di pulsare.
Quindi il biondo guardò Hermione e, con un cenno d'intesa,
i due estrassero la bacchetta (non si capisce perchè non l’avessero ancora
usata) e insieme gridarono "CRUCIOOO!".
Harry, per niente scosso (lui ai Crucio c’era abituato,
ormai), dopo qualche minuto si rialzò e…
"Ora lo posso leccare quel limone?"
Draco ed Hermione capirono che era inutile insistere e,
rivolgendosi uno sguardo rassegnato, lo lasciarono fare...
In fondo (ma molto in fondo) gli volevano bene!
Ancora una volta Draco diede prova della sua abilità da
pasticcere versando l’impasto nella teglia in maniera straordinariamente
omogenea, ma dopo...
"Herm, la puoi mettere tu in forno?"
"Meno male, mi aspettavo che tu non avessi nemmeno il
forno… Comunque va bene, ma perché dovrei farlo io?"
"Perché io mi brucio…" disse l’altro fissando intensamente
il pavimento.
Harry ed Hermione risero e quest’ultima infornò la
teglia.
Si stavano già dirigendo,in costume (presi dal guardaroba
degli ospiti di Draco… talmente grande da fare invidia a quello di
Armani!) verso la piscina quando sentirono dei passi nell’ingresso: mamma
Narcissa era tornata!
Prima che qualcuno potesse fermarla piombò in cucina, ma
alla vista di tutto il disordine che i tre avevano lasciato nella stanza,
strabuzzò gli occhi e… svenne!
Ma fu solo un attimo: subito dopo si alzò, i capelli e il
vestito miracolosamente in perfetto ordine, puntò il dito verso una
macchia particolarmente grossa sul lustro pavimento di marmo e gridò
"PULITEEEEE!".
Nessuno osò protestare.
Un secondo dopo il trio era impegnato a lanciare
incantesimi "Gratta e Netta" ovunque nella monumentale cucina e a
chiedersi come era possibile che un singolo dolce potesse creare tutta
quella sporcizia.
Finalmente finirono e poterono farsi un bagno in piscina
(se piscina si può definire uno specchio d’acqua delle dimensioni del lago
di Garda) e poi si abbuffarono del frutto del loro duro lavoro, tutti e
tre con un sorrisone soddisfatto stampato in faccia.
FINE ^^
E’ la nostra prima fic a sei mani, quindi siate
clementi!
Commentate commentate commentate!!!
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