From Norway with...Love?-Diario di una crociera indimenticabile

di __mindgames
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Non so neanche chi me lo abbia fatto fare,di andare in crociera. Anzi no,penso proprio di saperlo: è un regalo dei miei amici,e quella buon’anima del mio migliore amico si è offerto di venire con me.  << Ti  farà bene >> ha commentato,<< ti distrarrai,sarai in mia compagnia,e finalmente ti toglierai dalla testa quello stupido! >>
Il problema è che non è così semplice la questione. Un cuore spezzato non si ricompone in 15 giorni,soprattutto quando i tuoi amici convinti di farti un regalo gradito ti regalano una crociera nel  posto in cui volevi  andare con lui.
Silvano è stato il mio primo grande amore,quello che a quanto pare non scordi mai. Dopo 2 anni e 7 mesi di amore,passeggiate al mare e vacanze mozzafiato lui ha però deciso di lasciarmi. Il motivo? Il mio netto rifiuto alla sua proposta di andare a vivere da lui a Roma. Non me la sono sentita di lasciare la mia bella Firenze,i miei studi e tutti i miei amici. Ho lasciato che questa storia mi si sbriciolasse tra le dita,senza riuscire a trovare una soluzione o una via di mezzo. Senza poter fermare Silvano dal farsi un’amante e poi lasciarmi,dopo una lite come non ne ho mai fatte. Il tutto una settimana prima del mio ventesimo compleanno.
Capirete dunque la mia faccia quando ho aperto la busta alla festa e ho scoperto il regalo. Io e Silvano,nei nostri momenti più bui,avevamo pensato di fuggire insieme e di andare in Norvegia,scappando da tutto e da tutti,e starcene seduti tutta la vita su di un molo a contemplare il sole di mezzanotte in estate e l’aurora boreale in inverno.  Ovviamente questo i miei amici lo sapevano,e avevano prenotato la crociera proprio perché ci potessi andare da sola con Silvano a realizzare il nostro piccolo sogno adolescenziale. Tornata a casa ho fatto colare tutto il mascara che mi ero messa in un fiume di tristi lacrime nere,continuando a urlare a mia sorella Laura che non sarei partita per quella vacanza per nessun motivo al mondo.
Cosa mi ha convinta a partire lo stesso? Il mio migliore amico Dante,appunto. Credo che prima o poi andrebbe fatta una statua a quel figliolo,che da 3 anni a questa parte asciuga tutte le mie lacrime e mette i miei problemi avanti ai suoi,comportandosi con me come con una sorella minore nonostante tra noi due sia lui quello più piccolo. Ci prendono spesso in giro scherzosamente dicendo che con questi nomi,Dante e Beatrice,ricordiamo molto la Divina Commedia,ma forse è proprio per questo che il destino ci ha fatti ritrovare insieme ed essere migliori amici. Lui è piombato in casa mia il giorno dopo il mio compleanno e,prendendo in mano la situazione come solo lui sa fare,è riuscito a convincermi a partire lo stesso,per quanto folle sia l’idea. << Andremo io e te insieme,e ci divertiremo,vedrai… Ti fidi di me,Bea? Ti ho mai fatto promesse che non ho mantenuto? >> Mi  sono mancate le parole per rispondergli e l’ho abbracciato forte,pensando che anche quella volta era stato lui a salvarmi dalla tristezza.
Ieri sera poi è venuto a dormire a casa mia,per poi partire insieme l’indomani,e mi ha consegnato questo quadernetto dalla copertina azzurra. Sulla copertina la sua grafia quasi femminile riporta le lettere del mio nome ben calcate con un pennarello nero.  È su questo quaderno che sto scrivendo stasera,mentre osservo il panorama appoggiata ad un tavolino del ponte semicoperto della nave. Mulini a vento,casette di legno e sterminati campi di tulipani mi stanno scorrendo davanti agli occhi,ma ancora non mi sento pronta a godere di tutte queste meraviglie. Ho lasciato apposta che Dante andasse fuori,nel ponte esterno,a riprendere tutto con la telecamera che gli ho regalato per il compleanno. Mi ha ringraziata non so quante volte,ma non capisce che è il minimo per ringraziarlo di tutto quello che fa per me. Anche oggi è stato un tesoro,mi ha guidata per gli aeroporti di Roma Fiumicino e Schiphol tenendomi per mano come se fossi una bambina,mentre io continuavo ad armeggiare col cellulare. Sono riuscita a scrivere un ultimo messaggio a Silvano,prima che Dante me lo “sequestrasse” adducendo come scusa che << è meglio se in questi giorni pensi di meno e ti distrai di più,e il cellulare non ti aiuterà a raggiungere tale obiettivo! >>. Gli ho scritto semplicemente che io lo aspetto,che quando vuole sa dove trovarmi e che aspetterò pure tutta l’eternità,se ciò servisse a riaverlo al mio fianco.
Siamo saliti su questa magnifica nave alle 12.30 di stamani,o almeno così c’è scritto sulla foto dell’imbarco,fatta con un’improbabile ciambella col nome della nave scritto sopra,che ovviamente Dante ha voluto subito comprare dai fotografi di bordo. La nave è senza dubbio bellissima,grandissima e sembra come una piccola città galleggiante. C’è un self service enorme,dove credo che già da domani(giornata che sarà totalmente dedicata alla navigazione verso Bergen,la prima tappa del mio viaggio) andrò a sfogare la tristezza in una bella montagna di cibo. Ci sono anche due ristoranti,una discoteca,un cinema in 4D(sì,di quelli con le poltroncine che si muovono) e i simulatori di formula uno e di minigolf. Credo che ci siano tante altre cose che ancora non sono riuscita a vedere,ma domani Dante ha già detto che vuole farmi fare un tour completo di questo piccolo mondo e quindi mi preparo a farmi guidare da lui,cercando di far fuggire i pensieri.
Adesso che Dante è tornato dal ponte esterno,però,ha già esordito con una delle sue idee. << Ti porto a teatro,lo spettacolo inizia tra 10 minuti! >>. Sapete cosa vuol dire questo? Che mi preparo psicologicamente ad una serata molto movimentata! Per oggi dunque chiudo qui con il resoconto di questa vacanza. Non so come,però,ma ho come l’impressione che questa vacanza sarà più un disperato tentativo di Dante di tirarmi su di morale… Ma come dice Lucio Battisti, lo scopriremo solo vivendo!




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