Allora
gente!Ho finito da poco Deathly Hallows!E' stupendo, il mio preferito
in assoluto!Come al solito Zia Jo non mi ha deluso. Mamma mia, quella
donna è un genio!Comunque, visto che sono rimasta affascinata
dall'epilogo, che a dire il vero avrei preferito più lungo,ho
deciso di scrivere questa Shot su Rose e Scorpius. Questo è
una specie di preludio. Qualche anno prima dell'epilogo. Ora, forse
alcuni non saranno del mio stesso parere per la caratterizzazione di
Scorpius, ma per me lui non assomiglia per niente di carattere a
Draco. Anzi, l'opposto se possibile. Cavolo, ci voleva un Malfoy che
rompe la tradizione Serpeverde no? ^_^
Comunque
spero vi piaccia.
xxx
Marty
Could
it be Magic
“Baby I want you come, come,
come into my arms
Let me feel the wonder of all of you
Could it be magic now, now, now and
hold on fast
Could this be the magic at last”
Could it be magic-Take That
Ron camminava spedito per i corridoi
del Ministero tirandosi dietro una bambina di circa 8 anni con i
capelli di un rosso così acceso che si sarebbero potuti vedere
ad un chilometro di distanza.
Era decisamente seccato.
Hermione era ancora in riunione ed era
lei che avrebbe dovuto tenere Rose quella mattina, mentre lui era al
lavoro. Non che avere con se la bambina lo scocciasse. Anzi, Ron
adorava sua figlia.
Solo che il Ministero non era
esattamente il parco giochi ideale per una bambina di otto anni.
Oltretutto tutti i membri della famiglia sembravano essersi
volatilizzati, tanto che Ron cominciava a sospettare che stessero
organizzando qualcosa per il suo compleanno di domani.
E dire che aveva espressamente detto
che non voleva nessuna festa!Che parenti degeneri.
“Papi, dove andiamo?”
“Nel mio ufficio piccolina, papà
ha del lavoro da sbrigare.”
La bambina annuì seriamente come
se avesse capito già che lavoro aspettava il padre.
“Vai a catturare i cattivi?”
Ron rise, girandosi un attimo a
guardare sua figlia che lo fissava con gli occhi spalancati. Aveva
gli occhi esattamente uguali a quelli di Hermione ed era anche
sveglia come lei. In effetti l'unica cosa che aveva preso dal padre
erano i capelli rosso fiammante.
“No, piccola, oggi no. I cattivi
hanno fatto sciopero oggi.”
“Ma papi, i cattivi non possono
fare sciopero, non è un vero lavoro e poi per che cosa
dovrebbero protestare scusa?”
Come volevasi dimostrare, l'aveva
smontato in un attimo. Del resto,non è cosa da tutti sapere
cos'è uno sciopero ad otto anni.
“Hei Weasley, non sapevo che oggi
fosse la giornata del papà.”
Ron cercò di controllarsi,
doveva dare il buon esempio alla bambina, no? Non poteva mica saltare
addosso a quel pallone gonfiato e riempirlo di botte davanti a tutti.
Hermione l'avrebbe ucciso.
Alzò con calma gli occhi sul
nuovo venuto che esibiva un sorrisetto insopportabilmente
strafottente.
Draco Malfoy non sembrava cambiato di
una virgola dagli anni della scuola. Si era solo fatto più
alto e meno dispettoso, ma restava sempre un grandissimo
rompiscatole.
Prima che Ron potesse rispondergli a
tono però un ragazzino biondo che doveva avere all'incirca la
stessa età di sua figlia, si avvicinò a Draco e gli
tirò l'orlo della giacca.
“Papà, io dovrei andare in
bagno. Mi accompagni?”
Ron sorrise, cogliendo la palla al
balzo.
“Hei Malfoy, non sapevo
che oggi fosse la giornata del papà anche per te.”
Draco Malfoy arrossì di rabbia.
Non poteva permettere a un Weasley di insultarlo in quel modo.
Si chinò su figlio e gli diede
un leggero scappellotto.
“Scorpius, quante volte ti ho
detto che devi imparare ad essere autonomo!?E di non importunarmi
mentre sto parlando con altri signori?!Ma insomma, perché devi
assomigliare in tutto e per tutto a tua madre?!Ora sta buono qui.”
Il bambino chiamato Scorpius si
imbronciò ma annuì al padre, massaggiandosi la testa.
“Malfoy!Non si trattano così
i bambini, non te l'hanno insegnato?”
“Weasley, faresti meglio a tenere
quella fogna chiusa, solo perché non siamo più nemici
non significa che ho smesso di odiarti!”
“Oh, che paura!Ma senti un po',
come fai tu ad avere un figlio?No, perché mi sembra davvero
strano che qualche donna abbia deciso di sposarti,
volontariamente...”
“Beh, io almeno me la sono
trovata da solo la moglie, invece tu avevi quella zannuta della
Granger che ti sbavava dietro dal primo anno!L'unica, che potrebbe
sbavare sopra ad un tipo come te!”
“Malfoy, insulta pure me, ma non
provare a insultare Hermione altrimenti ti spacco quel bel faccino
che ti ritrovi. Poveraccio tuo figlio, costretto a sopportarti dalla
mattina alla sera!”
“Non preoccuparti, Weasley se io
avessi avuto te come figlio avrei preferito darti in adozione
piuttosto che tenermi una specie di dalmata bianco e rosso.”
“Ora basta, mi sono stancato di
ascoltare le tue ciance da poppante, andiamo Rose!”
Ron, ancora fumante di rabbia si giro a
guardare sua figlia,o meglio, il posto dove avrebbe dovuto esserci
sua figlia. Impallidì.
“Rose?Piccola dove sei?Rose!?”
Malfoy se la rideva, tutto contento di
aver trovato un motivo per prendere ancora in giro Weasley.
“Ma come puoi perderti anche tua
figlia, sei patetico Weasley!Scorpius è molto più
ubbidiente!Vero Scorpius?”
Malfoy, se possibile, divenne ancora
più pallido, dopo aver scoperto che anche suo figlio era
sparito.
Ron e Draco si guardarono e iniziarono
subito a darsi la colpa a vicenda.
Proprio un bel modo di iniziare la
giornata.
***
Rose Weasley osservava con curiosità
il ragazzino davanti a lei. Sembrava essere perfino più
pallido di lei e aveva degli occhi di un azzurro così intenso
che sembrava di guardare il cielo.
Il bambino chiamato Scorpius volse lo
sguardo dal padre su di lei, e Rose fece finta di stare osservando il
muro accanto a lui, arrossendo.
Dopo qualche secondo, si decise a fare
un passo avanti e a tendergli la mano. Dopotutto non era mai una
cattiva cosa farsi nuovi amici, anche se suo padre non sembrava molto
amico del padre del ragazzino.
Scorpius esitò un po', lanciando
un occhiata al padre, ma poi prese la mano della ragazzina e la
strinse.
“Scorpius Malfoy.”
“Rose Weasley. Senti Scorpius, ho
sentito che dovresti andare in bagno. Se vuoi ti ci accompagno io, lo
so dov'è.”
Il ragazzo spalancò gli occhi
arrossendo e lanciando un altra furtiva occhiata al padre.
“Ehm, veramente no, non ti
preoccupare.”
“Ma dai, non ti vergognare!E' una
cosa normale. E poi loro sono troppo impegnati a litigare per
notarci. Su vieni!”
Rose iniziò a camminare spedita
verso la fine del corridoio mentre Scorpius esitava ancora un po'.
Poi il ragazzino si decise e lanciando
un ultima occhiata ai due uomini che stavano ancora litigando
accanitamente, raggiunse quella strana bambina.
“Hei, aspettami. Ma sei proprio
sicura di sapere dov'è?”
Lei si girò a guardarlo mentre
camminavano fianco a fianco.
“Ah, finalmente ce l'hai fatta a
deciderti!Ma certo che si, conosco questo piano benissimo perché
sia mamma che papà lavorano qui e ci vengo molto spesso con
loro. Invece tuo papà dove lavora?”
“Mio papà anche lavora
qui, però lui non mi porta mai con se. Dice che sono solo un
peso.”
Scorpius abbassò lo sguardo con
aria triste.
Sul viso di Rise apparve un espressione
indignata.
“Ma che padre degenere!Mio padre
non direbbe mai una cosa del genere! Comunque secondo me scherza.
Prova a chiederlo a tua madre, lei sicuramente lo sa.”
Il biondino annuì, decisamente
risollevato.
“Si, gliel'ho già chiesto
e mia mamma dice che papà è fatto un po' così,
però quando vuole sa essere un uomo d'oro. Mio padre dice che
io ho preso tutto da mia mamma mentre a lui gli assomiglio solo
fisicamente. Mia mamma lo comanda a bacchetta mio padre!”
Scorpius gonfiò il petto, fiero
di somigliare a sua madre. Suo padre era troppo freddo per i suoi
gusti. Rose gli sorrise caldamente, facendolo arrossire.
“Si, anche mia madre è
fatta così!Ed è strano perché lei è più
piccola di papà però riesce sempre a fargli fare quello
che vuole!Papi dice che io sono uguale a lei e che ho il suo stesso
cervello. E che a Hogwarts sarò sicuramente la migliore del
mio anno. Tu a che casa vorresti stare?Io sono quasi sicura che andrò
a Grifondoro, anche se mancano ancora quasi tre anni. Ci sono stati
tutti e due i miei genitori e anche i miei nonni e i miei zii.”
Scorpius si morse le labbra. Lui non
aveva idea in casa voleva stare.
“Ecco, mio padre dice che io devo
finire a Serpeverde, ma io non sono molto convinto di voler stare in
quella casa...Mio padre dice anche che Grifondoro è la casa
degli smidollati che si spacciano per coraggiosi, e che se finisco a
Grifondoro sarà molto arrabbiato.”
La ragazzina assunse un espressione
agguerrita. Ma come si permetteva quel signore antipatico di decidere
per il figlio!Ma che modi!
“Prima di tutto Grifondoro è
una grande casa, e non ci sono gli smidollati ma semplicemente gli
arditi e i puri di cuore. Secondo, non puoi lasciare che tuo padre
decida per te!Per me tu finirai a Grifondoro!Sei buono e gentile e
simpatico, coraggioso non lo so però sono sicura che non
andrai di certo a Serpeverde!”
Rose arrossì dopo la sua replica
appassionata. E anche Scorpius diventò di un bel color porpora
sulle sue guance pallide. Nessuno gli aveva mai fatto così
tanti complimenti
“Ehm, g-grazie. Manca molto al
bagno?”
“N-no. Ecco è proprio qui,
ti aspetto fuori.”
“Si, grazie”
Scorpius entrò nel bagno e Rose
si appoggiò alla parete con il cuore che le batteva forte. Che
diavolo le succedeva?Non aveva corso e a meno che non stava avendo un
infarto, il cuore non avrebbe dovuto minacciare di uscirle dal petto.
E poi le guance!Perché andavano a fuoco?
Ma non ebbe tempo di rifletterci ancora
su, perché una voce profonda la chiamò nel momento
stesso in cui Scorpius usciva dal bagno con un espressione
decisamente sollevata.
“ROSE!Che diavolo ci fai qui con
questo piccolo teppistello e perché ti sei allontanata da me
mentre stavo discutendo con quel signore?”
“Papà!Non è un
teppistello e per tua informazione-”
“SCORPIUS!Come hai osato
disubbidire ai miei ordini?”
“Ma papà-”
Ron si girò verso Draco, che
stava rimproverando il figlio, con espressione trionfante.
“Ah ah, avevo ragione!E' colpa di
tuo figlio che ha convinto mia figlia ad allontanarsi!Del resto non
mi sarei aspettato niente di meno da un Malfoy!”
“Ma come osi!Caso mai è
tua figlia che ha convinto mio figlio a disubbidire
agli ordini che gli avevo dato!”
“No, papà!E' colpa mia!”
Scorpius si era messo di fronte al
padre e aveva coraggiosamente alzato gli occhi.
“Ho convinto io Rose ad
allontanarsi per accompagnarmi in bagno, visto che non sapevo
dov'era...”
Rose lo guardò sorpresa. Perché
si stava prendendo la colpa?Non era certo lui che l'aveva convinta a
lasciare suo padre, semmai il contrario...
Ron lo guardò incerto da tutta
quella sincerità, ma poi sembrò convincersi che era
solo un modo per scampare la punizione, così riprese il
cipiglio arrabbiato e guardò Malfoy con aria di sfida.
L'uomo se ne stava a guardare scioccato
suo figlio, che aveva appena difeso una Weasley.
“Io te l'avevo detto. Mia figlia
non farebbe mai una cosa del genere!”
“Oh, io credo che invece lo
farebbe solo che stavolta c'è andato di mezzo mio figlio. E,
Scorpius, sta certo che la punizione arriverà, e anche
severa!Ti aspetta un'intera settimana senza Quiddich!”
Scorpius strabuzzò gli occhi. Un
intera settimana?Ma suo padre era diventato pazzo o cosa?
“Ma papà-”
“Solo una settimana!Ma io gliene
avrei date almeno due!E poi poi scusa, che razza di nome è
Scorpius?”
“E' un nome illustrissimo, caro
il mio plebeo. Non è colpa mia se tu non sai assolutamente
nulla di nomi....”
Rose guardò suo padre con aria
disperata, mentre lui si rimetteva a litigare con l'uomo biondo.
Voltò lo sguardo verso Scorpius
che se ne stava imbronciato a guardare i due litiganti.
“Scusa, mio padre non è
sempre così...comunque...”
La ragazzina fece un passo verso di
lui, arrossendo.
“...grazie per esserti preso la
colpa, è stato un gesto molto coraggioso.”
Si avvicinò al ragazzino e gli
diede un timido bacio sulla guancia, per poi scattare via arrossendo
e guardando il pavimento.
“Papà andiamo
dai!Altrimenti farai tardi!”
E così dicendo la bambina prese
una manona di sua padre e lo trascinò via.
“Rose ma che diavolo?!-”
“Sta zitto e cammina. Hai
litigato abbastanza per oggi!”
Scorpius li guardò allontanarsi,
rosso come un peperone e con un sorriso alquanto stupido sulle
labbra.
“M-ma f-figurati.”
Sussurrò debolmente benché
sapesse che lei ormai era troppo lontana per poterlo sentire.
“Scorpius che diavolo fai!Parlare
e andare in giro con una Weasley!Ma che male ho fatto io per avere un
figlio del genere?!”
Eppure, nonostante tutto quello che il
padre stava dicendo sui Weasley mentre lo trascinava via, Scorpius
non poté fare a meno di pensare che questi Weasley non erano
poi così male, specialmente se questa si chiamava Rose, aveva
una cascata di capelli rossi e due grandi occhioni castani.
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