Perchè Sono Contento che Ginny esca con Draco
Malfoy
Autrice: Sarea
Okelani
Traduttrice: Serena89
Disclaimer:
I personaggi
appartengono a JKRowling; la fanfiction originale è stata
scritta da Sarea Okelani e potete trovarla QUI
Rating: PG-13
Pairing:
Direi Draco/Ginny
Categoria:
Romance, Humor
Avvertimenti:
Ron POV
Ringraziamenti:
Sarea ringrazia
la sua Beta Reader, Jade Okelani che illumina il suo cammino. Io
ringrazio Sarea, che rallegra il mio con le sue stupende fic. E,
ovviamente, la mia beta caith_rikku
Se conoscete Hermione, sapete anche che, più di ogni altra
cosa,
è una persona ragionevole. Riesce ad essere razionale
persino
quando dovrebbe essere talmente incazzata da voler uccidere qualcuno.
Prendiamo, ad esempio, il caso di Malfoy e Ginny. Quando scoprimmo che
uscivano (Argh!) insieme, ovviamente, la giusta reazione sarebbe stata
correre in giro, urlare e sperare di far riacquistare la ragione a
Ginny. Harry era d'accordo con me. Eravamo entrambi sul punto di
iniziare, quando Hermione ci interruppe bruscamente e disse, con quella
sua irritante voce calma, che invece di comportarci come due trote
prepotenti (Oh, sì, disse proprio così!) dovevamo
considerare un approccio più razionale se volevamo che Ginny
ci
desse retta. Ho provato ad obbiettare, dicendo che Ginny mi avrebbe
dato retta comunque, perchè sono suo fratello maggiore e lei
fa
tesoro di ogni saggia parola che pronuncio, ma Hermione mi ha guardato
come se fossi matto.
"Se credi davvero che
lei non debba
uscire con Malfoy, allora dovresti esporle le tue ragioni -
sinceramente e senza urlare" disse.
"No che non dovrei!"
urlai " Ogni
essere vivente con due neuroni da sfregare insieme capisce
perchè
dovrebbe volerlo vedere sul fondo di un lago. Non starci insieme"
Hermione sospiro
"Ecco, questo non dirlo. E' un consiglio"
Ed io volevo davvero
dirlo, ma,
alla fine, ho dato retta ad Hermione e ho tentato di "ragionare" con
Ginny. E sapete cosa ho scoperto? Non si può "ragionare" con
lei. Quella ragazza è totalmente fuori di testa. Alla fine,
avevo trovato cinque solide ragioni per le quali non dovrebbe uscire
con il Perfido Malfoy.
1. E' un idiota
2. Ha i capelli da
femminuccia
3. Si veste come una
checca
4. Ha un talento
naturale per le
pozioni e le Arti Oscure, quindi è destinato ad avvelenarla
o
maledirla il giorno in cui lei lo farà arrabbiare, il che
succederà sicuramente, visto che è
particolarmente
portata ad infastidire le persone.
5. Suo padre era un
Mangiamorte ed anche lui lo diventerà.
Ed invece di essere
grata del mio aiuto, è andata su tutte
le furie e non m'ha parlato per una settimana E ha continuato a frequentare
quel segaiolo.
Comunque, ero convinto
che Ginny
avrebbe riacquistato la ragione, prima o poi. Dopo tutto, era una
Weasley, sangue del mio sangue. Ma le settimane passavano, e loro
continuavano a palparsi nei corridoi e a passare ogni Weekend ad
Hogsmeade insieme. Era disgustoso. La mia speranza che stesse solo
prendendo in giro Malfoy morì, lentamente, di una morte
dolorosa.
Oramai sono passati
due mesi, ed
Hermione dice che invece di andarmene in giro col muso lungo e sentirmi
depresso perchè mia sorella diventerà La Signora
Oscura
del Male, dovrei farmi venire in mente le ragioni per le quali dovrei
essere felice del loro rapporto.
Quindi, dopo lunghe
sessioni di riflessione, ho trovato 5 ragioni per le quali sono
contento che Ginny esca con Draco Malfoy.
1. Quando Grifondoro
sconfiggerà Serpeverde nella prima partita dell'anno, Malfoy
sarà umiliato non solo di fronte alla sua Casa (come ogni
anno),
ma anche di fronte alla sua ragazza. Ginny perderà il
rispetto
nei suoi confronti e lo mollerà.
2. Possiamo
infastidire Malfoy con
nuove, interessanti iniziative e lui non potrà reagire se
vuole
rimanere nelle grazie di Ginny.
3. Dovrà
rendersi ridicolo a
San Valentino per essere ciccio puccioso come tutti i ragazzi che
vogliono far felice la propria piccioncina, o subirne le conseguenze in
caso contrario.
4. Alla fine, si
lasceranno.
5. Mh. Non riesco a
trovarne altre, ma son sicuro che prima o poi mi verrà in
mente.
Hermione dice che ogni
volta che mi
sentirò giù per tutta la questione Ginny/Malfoy
mi
basterà leggere la mia lista per sentirmi meglio. Spero che
abbia ragione.
_-_-_
La
curva di Grifondoro esultò quando Ginny mise l'ennesima
Pluffa a
segno. Stava giocando come un'indemoniata. Devo ammetterlo, mi
aspettavo quasi che se la prendesse comoda, per il fatto che stiamo
giocando contro Serpeverde e tutto. Ero sicuro che non avrebbe voluto
imbarazzare il suo ragazzo, ma, a quanto pare, non avrei dovuto
preoccuparmene. Ginny stava segnando così tanto che la mia
nuova
preoccupazione era che venisse soprannominata Ingozza Pluffe. Eravamo
in vantaggio per 120 a 70, ed un momento dopo Harry impugnava il
boccino.
Mi sciacquai
allegramente sotto la
doccia, sicuro che Malfoy avrebbe considerato la sconfitta come un
affronto personale, visto che Ginny aveva giocato meglio di quanto non
l'abbia mai vista giocare - e contro niente meno che Serpeverde! E se
c'è una cosa che Malfoy odia, è perdere. Certo,
anche i
Weasley odiano perdere, come ha dimostrato oggi Ginny. Ovviamente,
nessun Malfoy al mondo vale una sconfitta.
L'aria negli
spogliatoi era
rovente, per via del vapore, così avvisai Harry che l'avrei
aspettato fuori. Ultimamente faceva qualcosa di nuovo ai suoi capelli
che richiedeva ore di perfezionamento, anche se io non vedevo la
differenza.
L'aria frizzantina del
campo di
Quiddich era rinfrescante, e quando sentii qualcuno discutere non ci
feci particolarmente caso. Poi sorrisi, riconoscendo Ginny in uno dei
due interlocutori. La sua voce proveniva dall'entrata dello spogliatoio
femminile, dove pensai di dirigermi e congratularmi con lei per la
stupenda partita.
Mi bloccai, comunque,
quando sentii un'altra voce che - decisamente - non apparteneva a
Natalie McDonald, la nostra cacciatrice.
E'
sbagliato origliare,
mi dissi, mentre mi appiattivo contro il muro, avvicinandomi per
sentire meglio.
"Ow" sentii dire
Malfoy
"Dannazione, sta un po' attenta. E' dove Potter mi ha colpito per
prendere il Boccino...ha i gomiti affilati"
"Credo che sia la
sconfitta, a
farti soffrire, più che il colpo di Harry", disse Ginny non
suonando per niente compassionevole.
SI! Stava succedendo.
Malfoy era irritato a causa della sconfitta e Ginny non aveva
intenzione di assecondarlo.
Comunque, che frignone. Ho visto tutto, e Harry non l'ha
colpito
più forte di quanto lui stesso non abbia colpito Harry.
"Tu credi, eh?" La
voce di Malfoy
era incredibilmente bassa, tanto che dovetti sforzarmi per sentirlo
"Credo di essere più addolorato per aver perso la nostra
piccola
scommessa. Avevo tante deliziose sorprese in serbo per te..." A stento
carpì quello che disse dopo, ma una volta afferrate le
parole
desiderai non averlo fatto "...ti saresti potuta persino divertire"
"Beh" disse Ginny,
dopo un breve
periodo in cui l'unico (tremendo) suono udibile era lo sbaciucchiarsi
dei due "Ho molti progetti per te, caro. Spero ti sia
ricordato di portare i giocattoli"
Giocattoli? Aspettate
un attimo, quali giocattoli? Soldatini di plastica*?
"Me ne sono ricordato"
rispose
Malfoy, in una voce che stentai a riconoscere. Sembrava che gli
avessero ficcato 10 rane giù per la gola. "Hai vinto
onestamente. Sono pronto a pagare i miei debiti"
"Non qui!"
squittì Ginny
ridendo "Più tardi, stanotte". Dopo di che fu la sua voce ad
abbassarsi ulteriormente, ed anche se non avrei voluto sentire quello
che disse, non potei evitarlo "In camera da letto"
Mi
allontanai velocemente, non preoccupandomi che mi potessero sentire.
Ew. Ewwww. EWWWWWW. Volevo strapparmi via le orecchie. Magari
Harry poteva Obliviarmi.
Non volevo sentire mia sorella dire quelle cose! E, soprattutto, non
volevo le dicesse a Malfoy. Con la punta
delle dita Mi massaggiai le tempie, che avevano iniziato
a pulsare preoccupantemente. Magari era un' aneurisma.
Cercando nello zaino, tirai fuori una piuma ed
un pezzo di carta ben piegato. Erano necessarie delle correzioni.
Perchè
Sono Contento che Ginny esca con Draco Malfoy
Quando
Grifondoro sconfiggerà Serpeverde nella prima partita
dell'anno,
Malfoy sarà umiliato non solo di fronte alla sua Casa (come
ogni
anno), ma anche di fronte alla sua ragazza. Ginny perderà il
rispetto nei suoi confronti e lo mollerà!
- Possiamo
infastidire Malfoy con nuove, interessanti iniziative e lui non
potrà reagire se vuole rimanere nelle grazie di Ginny.
- Dovrà rendersi ridicolo a San Valentino
per essere ciccio puccioso come
tutti i ragazzi che vogliono far felice la propria piccioncina, o
subirne le conseguenze in caso contrario.
- Alla fine, si lasceranno.
- Mh.
Non riesco a trovarne altre, ma son sicuro che prima o poi mi
verrà in mente.
_-_-_
Ok,
quindi Ginny e Malfoy non si sarebbero lasciati per via di una stupida
partita di Quiddich. Era abbastanza ovvio. L'ho preso in considerazione
solo perchè mi aggrappavo a questa ingenua speranza che la
loro
non fosse una vera
relazione.
Era solo un incubo dal quale presto mi sarei svegliato. Era anche
chiaro che Ginny non avrebbe mollato Malfoy solo perchè io
volevo che accadesse. Se fosse successo (Merlino, ti prego), sarebbe
stato a tempo debito.
Intanto, nulla mi vietava di divertirmi a spese di Malfoy. Dopo tutto,
che male c'era?
Gli altri ragazzi di Grifondoro erano più che felici di
aiutarmi. Beh, con un piccolo incentivo.
"Ginny!" esclamai, vedendola avvicinarsi "Da questa parte". Ero, con
alcuni amici, di fronte all'Entrata della Sala Grande. Stavamo,
appunto, per andare a pranzo.
"Ciao!" disse Ginny, procedendo lentamente verso di noi. Da quando
Ginny cammina così lentamente? Potevo vedere la bocca aperta
di
Dean Thomas mentre osservava le lunghe e nude gambe di mia sorella. La
gonna che stava indossando era indecente. Mi morsi la lingua, comunque,
poichè questo non avrebbe mai funzionato se Ginny fosse
stata in
collera con me.
Non troppo gentilmente, diedi una gomitata nelle costole a Dean, che
sospirò arcicontento. Non era mai uscito con Ginny, e tutti
sospettavamo che avesse ancora un debole per lei. Quando, per la prima
volta, Ginny mi aveva confessato, sul treno, tanti anni fa, di essere
interessata a Dean sotto quel punto di vista, immediatamente feci in
modo che Dean desistesse. Non ero sicuro che Ginny dicesse sul serio,
ma per
precauzione adempii ai miei doveri di fratello maggiore. Ed il
risultato è stato che Dean non ha mai invitato Ginny ad un
appuntamento e, ovviamente, mi pento amaramente di aver interferito.
Almeno ora starebbe frequentando un tipo decente come Dean, invece di
quel viscido, insopportabile—
"Ron?"
Forzai un sorriso "Sì, Gin?"
Ginny mi scrutò con un velo di curiosità
"C'è qualcosa che non va? Sembri strano"
"Quindi, ovviamente, non c'è niente che non vada"
ridacchiò Neville. Stava diventando sempre più
sfacciato,
quel Neville. Ma non abbastanza, poichè un'unica
occhiataccia
provocò un docile "Scusa Ron"
Non ebbi il tempo di replicare, poichè vidi avvicinarsi il
nostro bersaglio. Immediatamente lanciai il segnale
a Seamus. Lui annuì, avvicinandosi con cautela a Ginny, e
fingendo di inciampare. Si aggrappò alla vita di mia sorella
e
lei squittì, aggrappandosi a sua volta alle spalle di Seamus
per
non cadere. "Ooops" esclamò Seamus, sorridendo "Chiedo
perdono
per la mia goffaggine, madamigella". Solo Finningam poteva uscirsene
con
qualcosa del genere - che poi era il motivo per il quale era stato
scelto, dopo tutto.
Ginny non sospettava niente. "Tutto a posto, Seamus?" Non aveva ancora
tolto il braccio dalla vita di Ginny, ma lei non sembrava
preoccuparsene, essendo un gesto più amichevole che lascivo.
Era evidente dallo sguardo minaccioso stampato sul volto di Malfoy,
mentre si avvicinava, che a lui
importava. Non riuscivo a non ridacchiare
"Hey Malfoy" Lo accolsi giubilante. Potevo permettermi di essere
generoso. L'avevo visto raramente così cinereo, con le
labbra
serrate in un espressione di disappunto.
Ginny si girò sorpresa, "Ciao Draco" disse radiante,
sollevandosi per dargli un leggero bacio sulla guancia. La mascella di
Malfoy tremava pericolosamente mentre osservava, di proposito, il
braccio di Seamus, ma Ginny non sembrava accorgersene. Seamus, in ogni
caso, se ne accorse ed, al primo sguardo, si allontanò
bruscamente da Ginny. Senza aggiungere altro, Malfoy la
trascinò verso la Sala Grande, dove senza dubbio si
sarebbe
seduta al
tavolo di Serpeverde per imboccarlo, come spesso faceva. Urgh.
Riserbai una speciale occhiataccia a Seamus, lanciandogli il suo
Galeone "Non che te lo sia meritato" borbottai
"Ehi, ho rischiato seriamente
la vita,
per te, e questo è tutto il ringraziamento che devo
aspettarmi?"
si lamentò "Quello che ho fatto valeva molto più
di un
misero galeone. Quando si tratta di infastidire Malfoy, lo sai, sono
sempre disponibile ma ho avuto l'impressione che volesse magicamente
staccarmi il braccio. All'istante"
"Ah, non avrebbe fatto nulla del genere", tentai di glissare,
benchè non ne fossi proprio sicuro. Dopo tutto, chi
meglio di me poteva sapere che Malfoy era in grado di compiere azioni
davvero malefiche?
"Già, beh, la prossima volta lasciami fuori", disse Seamus
intascando il Galeone e facendo spallucce "Non mi dispiace osservare,
ma mi chiamo fuori dal gioco pratico"
Malfoy mise il broncio durante tutto il pranzo, sembrando
particolarmente infastidito. Lui e Ginny lasciarono presto la sala.
Mentre mi recavo alla lezione di Erbologia, notai che Ginny si
precipitava fuori da un'aula vuota e sembrava più scomposta
di quanto non fosse a pranzo. Due secondi dopo anche Malfoy
uscì
dalla suddetta aula, la cravatta di traverso e i suoi capelli,
normalmente impeccabili, completamente arruffati. Aveva un sorrisetto
compiaciuto stampato in faccia, e decisamente
non sembrava più così infastidito.
Ecco, vedendolo quasi mi tornò su il pranzo. E mentre la
Professoressa Sprite tirava avanti una noiosa litania sugli effetti
delle foglie di Yewlus, io aggiornai la famosa pergamena.
Perchè Sono Contento
che Ginny esca con Draco Malfoy
1. Quando
Grifondoro sconfiggerà Serpeverde nella prima partita
dell'anno, Malfoy
sarà umiliato non solo di fronte alla sua Casa (come ogni
anno), ma
anche di fronte alla sua ragazza. Ginny perderà il rispetto
nei suoi
confronti e lo mollerà.
2.
Possiamo infastidire Malfoy con nuove, interessanti iniziative e lui
non potrà reagire se vuole rimanere nelle grazie di Ginny.
3.
Dovrà rendersi ridicolo a San Valentino per essere ciccio
puccioso come
tutti i ragazzi che vogliono far felice la propria piccioncina, o
subirne le conseguenze in caso contrario.
4.
Alla fine, si lasceranno.
5. Mh. Non riesco a trovarne
altre, ma son sicuro che prima o poi mi verrà in mente.
_-_-_
Il giorno temuto era arrivato.
"Felice San Valentino" disse allegramente Mandy Brocklehurst, saltandomi addosso e stampandomi
un bacio sulle labbra.
"Er...yeah" dissi a malincuore. Odio questa festività;
semplicemente non potevo mostrare entusiasmo per farfalle e cuoricini.
Non c'era nessun'altro periodo dell'anno che, come San Valentino,
dimostrasse quanto la rappresentanza maschile fosse deficiente.
"Felice...ehr...beh, ecco è per te" e così
dicendo le
porsi una rosa. Io e Mandy ci frequentavamo da poco, quindi non era
necessario donarle qualcosa di troppo spettacolare. Infatti, se lo
avessi fatto, lei avrebbe creduto che volevo saltare le tappe e mi
avrebbe mollato. Almeno, stando a quello che mi avevano suggerito le
altre ragazze. Ero su un percorso minato. Un passo falso, e sarebbe
stata la fine. Non mi sorprende che un quarto dei ragazzi abbiano
preferito fingersi malati, invece che presentarsi in classe oggi.
"Adoro il rosa" esclamò Mandy, circondandomi con le braccia.
Wow. Mi
aveva cucinato dei
biscotti, che mi porse con un sorriso raggiante. Erano duri come rocce.
Forse potevo usarli come fermacarte. Ficcai il pacchetto nella borsa,
dicendole che li avrei assaporati quando sarei stato solo e avrei
sentito la sua mancanza. La giornata procedeva splendidamente. Si stava
dimostrando uno dei San Valentino meno imbarazzanti della mia vita.
Oltretutto, dovevamo aggiungere il piccolo piacere di vedere Malfoy
rendersi ridicolo di fronte a tutta la scuola. O, in caso contrario,
vedere Ginny che gli dava il ben servito. Una vittoria certa in
entrambi i casi.
Tutto era possibile. Malfoy non dava l'impressione di essere uno di
quelli che corteggiano le ragazze con le classiche serenate da San
Valentino; o, comunque, non mi pareva di ricordare avesse fatto nulla
del genere per le sue vecchie fiamme. Sicuramente a quelle Serpeverde
andava bene l'idea che lui fosse il classico cattivo ragazzo, e
così poteva fare quello che gli
pareva. Ma Ginny non era certo una di quelle ragazze.
Non lo era, vero?
A cena, ogni ragazza era carica di regali di San Valentino. Avevo visto
i miei poveri, tristi compagni rendersi ridicoli pur di compiacere le
proprie valentine
recitavano
poesie, si mostravano felici quando ricevevano mutande con motivi a
fiori e cuoricini, cantavano stupide canzoni d'amore e devozione. Tutti
noi guardavamo i nostri orologi con disperata e crescente trepidazione.
Avrebbe mai
avuto fine questo
giorno?
A differenza delle altre ragazze, Ginny non era carica di regali. I
suoi capelli non erano pieni di cuori luccicanti. Sulle sue unghie non
c'era smalto rosa, rosso e bianco. Nessuno le aveva cantato canzoni o
recitato poesie. Per quello che ne sapevo, Malfoy si era comportato
come al solito, ignorando bellamente la giornata. Insomma, non si era
reso ridicolo come una scimmia in calore di fronte ai suoi pari, pur di
conquistare l'amore della sua bella. Infatti, non era nemmeno in sala
per cena.
Mi aspettavo di vedere Ginny nera di rabbia, come minimo. O delusa. O
in un mare di lacrime. Invece sembrava raggiante. Non che avesse detto
una parola, ma potevo vederlo chiaramente. E potevano anche le altre
ragazze.
"Allora, Ginny, che ti ha preso Draco?" chiese Calì Patil.
Lasciatevelo dire, solo una ragazza poteva uscirsene con questa
disumana schiettezza e passarla liscia. Se avesse tentato un ragazzo,
si sarebbe trovato con qualche organo vitale in meno, il giorno dopo.
"Un biglietto", rispose Ginny con aria sognante.
Un Biglietto? Un biglietto?
Un misero, schifosissimo, semplice bigliettino e mia sorella aveva quella espressione?
Era impazzita? Era sotto l'Imperius
di Malfoy? Le sue aspirazioni erano tanto basse? Non credeva, forse, di
meritare qualcosina in più?
Seamus, come gli altri ragazzi che assistevano allo spettacolino, non
riuscì a sopportare oltre e disse in tono sarcastico "E
cos'era, fatto d'oro?"
"No" rispose Gin con la stessa aria sognante. "Era solo il classico
biglietto di San Valentino"
"Cosa diceva?" chiese, con un pizzico di impazienza, Susan Bones. E
comunque che diavolo ci faceva Susan Bones al nostro tavolo? E fu
così che mi resi conto che non solo Susan, ma molte
ragazze delle altre Case erano state attirate dalla
curiosità al
nostro tavolo.
"
" C'era scritto - ha detto - quello"
sussurò Ginny, per poi arrossire visibilmente.
Tutte le altre rimasero a bocca aperta dallo stupore. E tutti noi
ragazzi ci guardavamo in faccia, completamente disorientati. Malfoy
aveva detto...quello?
Ovviamente, nessuno di noi aveva la benchè minima idea di
cosa quello
fosse, benchè fossimo infastiditi dal fatto che,
apparentemente, questo magico quello
era un segreto che Malfoy aveva gelosamente custodito, senza degnarsi
di
condividerlo col resto della popolazione maschile, il bastardo. Se
l'era cavata mandando a Ginny un'inutile cartolina, l'aveva
fatta
sembrare come il gatto che ha mangiato il topo e ne aveva
reso
l'invidia di tutte le ragazze che la circondavano. Dopo la
dichiarazione di Ginny, infatti, tutte le altre ragazze osservavano con
occhio critico il loro look sbrilluccicoso, tutti i regali che gli
erano stati donati, tutti gli sforzi che avevamo fatto per loro, e
trovavano tutto assolutamente incomparabile.
"Posso vedere" chiese, trepidante, Mandy e la mia fronte produsse un
sonoro SDANG! mentre colpiva il tavolo. Non che qualcuno ci avesse
fatto caso.
"Beh...va bene". Ginny raggiunse lo zaino e ne tirò fuori
un'elegante busta color panna. Perfetto, quel segaiolo era persino
riuscito ad evitare i classici colori di San Valentino.
Mandy aprì il biglietto esclamando "E' assolutamente
meraviglioso!"
"E l'ha scritto a mano!" strepitò qualcun'altro "Non era
stampata sul biglietto, quindi lui intendeva davvero ciò che
ha
scritto"
"E' una frase così semplice. Non ha nemmeno scritto i vostri
nomi, non ne ha avuto bisogno. Ci siete solo tu, e lui"
piagnucolò Lavanda "E' proprio come in un romanzo d'amore!"
"Sei così fortunata, Gin" disse qualche ragazza che non
credevo nemmeno frequentasse
Hogwarts.
Mentre le ragazze sbavavano sullo stupido biglietto di Malfoy ed i
ragazzi fumavano di rabbia, riuscì a cogliere uno stralcio
di
quello che Malfoy aveva scritto. Diceva, molto semplicemente:
Ti amo.
Oh, cazzo.
Perchè Sono Contento
che Ginny esca con Draco Malfoy
1. Quando
Grifondoro sconfiggerà Serpeverde nella prima partita
dell'anno, Malfoy
sarà umiliato non solo di fronte alla sua Casa (come ogni
anno), ma
anche di fronte alla sua ragazza. Ginny perderà il rispetto
nei suoi
confronti e lo mollerà.
2.
Possiamo infastidire Malfoy con nuove, interessanti iniziative e lui
non potrà reagire se vuole rimanere nelle grazie di Ginny.
3.
Dovrà rendersi ridicolo a San Valentino per essere ciccio
puccioso come
tutti i ragazzi che vogliono far felice la propria piccioncina, o
subirne le conseguenze in caso contrario.
4.
Alla fine, si lasceranno.
5.
Mh. Non riesco a trovarne altre, ma son sicuro che prima o poi mi
verrà in mente.
_-_-_
Devo
confessarlo: di tutte le ragioni che avevo trovato per essere felice
della relazione tra Ginny e Malfoy, la numero quattro era sempre stata
la mia preferita. Mi piaceva perchè non ammetteva
compromessi.
Era Così sicura. Sembrava una conclusione inevitabile. La
numero
quattro aveva resistito quando le altre erano crollate, come uomini
esposti al vento gelido della steppa. La numero quattro era la mia
roccia.
Quindi potete immaginare il mio dolore, quando
fui costretto a cacciare la piuma e barrarla come le altre prima di lei.
Perchè Sono Contento
che Ginny esca con Draco Malfoy
1. Quando
Grifondoro sconfiggerà Serpeverde nella prima partita
dell'anno, Malfoy
sarà umiliato non solo di fronte alla sua Casa (come ogni
anno), ma
anche di fronte alla sua ragazza. Ginny perderà il rispetto
nei suoi
confronti e lo mollerà.
2.
Possiamo infastidire Malfoy con nuove, interessanti iniziative e lui
non potrà reagire se vuole rimanere nelle grazie di Ginny.
3.
Dovrà rendersi ridicolo a San Valentino per essere ciccio
puccioso come
tutti i ragazzi che vogliono far felice la propria piccioncina, o
subirne le conseguenze in caso contrario.
4. Alla fine, si lasceranno.
5.
Mh. Non riesco a trovarne altre, ma son sicuro che prima o poi mi
verrà in mente.
Lavanda disse che era stato uno dei più bei matrimoni al
quale
avesse mai assistito. La cerimonia aveva preso luogo in uno dei
giardini di rose di Malfoy, e la sposa era a piedi nudi. Mamma piangeva
come una fontana, e non era l'unica. Voglio dire, cosa rende donne e
matrimoni come una valle di lacrime? Se solo stessero piangendo per la
ragione a causa della quale IO
avrei pianto, se fossi il tipo di uomo che piange ai matrimoni. Ma no.
Loro erano felici.
Persino Harry ed Hermione, i traditori, avevano accolto Malfoy a
braccia aperte.
"E' ovvio che lui la AMA, Ron" disse Hermione, con esasperazione "Non
credi che sia ora di accettarlo?"
"Quello che non posso accettare," dissi (piuttosto drammaticamente)
"è che tu mi abbia mentito"
"Ti ho mentito?" ripetè Hermione, sembrando piuttosto
sorpresa
"Quando? Oh. Senti, quando ho detto che credevo che Ginny fosse ancora
vergine, e non era ipocrita indossare l'abito bianco..."
"Non quello!" l'interruppi, a mia volta esasperato. Non ero tanto
ottuso. Ginny e Malfoy avevano vissuto insieme per quasi due anni.
Benchè coltivassi l'idea che si augurassero la buona notte
con
un casto bacio, per poi ritirarsi in camere separate ogni sera, non ci
credevo veramente. Beh, qualche volta, forse, ma solo per il bene della
mia salute mentale. "Intendevo, questo!"
e, così dicendo, cacciai un logoro pezzo di pergamena.
"E cosa dovrebbe essere, di grazia?". Hermione me lo strappò
di
mano. I suoi occhi lo osservarono attentamente, mentre incrociavo con
le braccia con indignazione. E poi fece qualcosa che mi sorprese. Rise.
"Oh, Ron" disse, asciugandosi le lacrime agli occhi con un fazzoletto.
"Che c'è?" domandai. "Me l'hai detto tu, Hermione. Avevi
detto
che se scrivevo tutto, mi avrebbe fatto sentire meglio. Beh, non mi
sento per niente meglio! Quando le prime tre non funzionarono, non
persi la speranza. Avevo la numero quattro. La numero quattro mi ha
aiutato a superare tanti momenti difficili. Ed ora, anche lei mi ha
abbandonato!"
"Beh" disse Hermione, ripiegando attentamente la pergamena. Non rideva
più. "Non ti ha davvero
abbandonato. Solo un matrimonio su tre resiste al divorzio, in questi
giorni e..."
Le lanciai un'occhiataccia. "Sono sposati
adesso. E non ho intenzione di sperare che il matrimonio di mia sorella
fallisca. Durante tutto questo tempo hanno avuto più di
un'occasione per lasciarsi e, credimi, sarei stato felice come una
pasqua, ma ora lui...è parte della famiglia" quasi mi
strozzai
nel pronunciarlo, ma intendevo davvero ciò che avevo detto.
"Oh, Ron" disse Hermione, questa volta trattenendo le lacrime. Mi
gettò le braccia al collo, e potevo sentirla tirar su col
naso.
Persino Hermione
stava piangendo. Vi dirò, c'è qualcosa di strano
nei matrimoni. "Sono così contenta che tu dica questo"
"Su, su" tentai, imbarazzato. Dov'era Harry? Magari potevo provare ad
appiopparla a lui.
Hermione tirò nuovamente su col naso, dopo di che si
allontanò, con mio gran sollievo. I suoi occhi erano gonfi,
ed
il naso rosso. Chiaramente, avrei dovuto usare un Gratta e Netta sul
mantello, prima di restituirlo al negozio. Intanto, Hermione rimise la
pergamena ripiegata nella tasca del mio mantello.
"Hai ancora una ragione da eliminare", disse sorridendo. "Non sei mai
riuscito a trovare la quinta"
"Non avevo bisogno della quinta ragione. Avevo la numero quattro"
borbottai.
Lei sorrise, dandomi dei colpetti affettuosi sulla mano. "Credo che ti
verrà in mente qualcosa. Ho fiducia in te"
Portai gli occhi al cielo, e mi misi in cerca di un bar. La numero
quattro meritava un addio decente.
_-_-_
Passai le dita attraverso i
soffici capelli di Jamie, fingendo di cercare qualcosa "Aha!" dissi
"Credo di averne trovato uno."
"Fa vedere! Fa vedere!". Jamie mi saltellava in grembo, impaziente, e
non era precisamente la cosa più piacevole del mondo,
considerando che stava diventando piuttosto pesante per essere un
bambino di quattro anni.
"Vuoi che te lo strappi via? Farà male", lo avvertii.
Riuscivo a
vedere il sorriso di Ginny, mentre mescolava ai fornelli qualcosa
dal profumino delizioso.
"Okay", disse Jamie, quasi impercettibilmente.
"Lo farò molto velocemente", dissi e tirai via un capello.
Jamie si grattò la testa, dopo di che si girò
verso di me
tirandosi sulla ginocchia (ancora in braccio a me). Gli mostrai il
capello, tenendoglielo fisso di fronte. Strinse gli occhi, per
osservare meglio. "Vedi? Decisamente: rosa"
"Non mi sembra rosa", constatò, suonando incerto.
"Beh, però ha senso. Pensa ai capelli di tua madre, e poi a
quelli di tuo padre. Quando con le tempere mescoli quei colori, non
esce rosa? E' solo una questione di tempo, prima che tutti i tuoi
capelli diventino di un acceso color rosa"
"No! Mamma, io non voglio i capelli rosa!" strillò Jamie,
colpendomi sul naso.
"Niente mani!" urlò Ginny.
"Owww" biascicai, trattenendo a malapena parole che le orecchie di un
bambino non dovrebbero sentire.
Jamie iniziò a piangere. "Mi prenderanno tutti in giro!"
"Zio Ron sta solo scherzando, tesoro" disse Ginny, guardandomi
esasperato. Oh, certo. Anche lei si stava divertendo come tutti, ma ora
era colpa mia.
"Mi stai facendo uno scherzo, zio?" Jamie mi guardò con quei
suoi occhioni grigi, ora pieni di lacrime. Mi sentii alle corde.
"Ovviamente. Nessuno dei miei nipoti se ne andrà in giro con
i
capelli rosa" dissi burbero, e gli occhi di Jamie si asciugarono
all'istante.
"Ho fame" annunciò.
"Ai vostri ordini, altezza. Il pranzo sarà servito a
momenti" disse Ginny, portando gli occhi al cielo.
"Mamma prepara un'ottima zuppa di pomodoro", mi confidò
Jame,
saltando via dal mio grembo per poi sedersi al suo posto.
"E' perchè uso i pomodori freschi del nostro orto, non
è
vero tesoro?" disse Ginny, riponendo una piccola scodella fumante
davanti a Jamie, e due più grandi davanti a noi. "E' meglio
se
ci soffi un po' sopra; scotta"
"Oh, non scotterà più quando avrò
finito di sistemarla" pigolò allegramente Jamie.
"Sistemarla?" fu la mia muta domanda. Lei indicò Jamie, e
notai
che il bambino stava immergendo nella zuppa, con abbondanti
cucchiaiate, del formaggio grattugiato. Dopo di che afferrò
dei
cracker, e li sminuzzò per poi farli cadere a loro volta nel
piatto. Mescolò il tutto fino a quando non ne aveva creato
una
massa omogenea.
Ginny si accomodò, preparando la sua salsa in maniera
simile. Io
la preferivo semplice. Era davvero la più deliziosa zuppa di
pomodoro che avessi mai assaggiato. "E' grandiosa, Gin"
"Oddio - mi sono dimenticata il pane nel forno!" si mosse, con la
chiara intenzione di alzarsi ma le intimai di star ferma.
"Sei sul punto di cacciar fuori quel bambino da un momento all'altro"
dissi "Lo prendo io". Ginny mi guardò male, come,
d'altronde, fa
con tutti quelli che osano alludere al fatto che sembra portarsi dietro
un enorme pallone da spiaggia, non un bambino. Non ricordo che con
Jamie fosse diventata così grossa.
"Ti starebbe proprio bene, se lo facessi" disse "Scommetto che non
avresti la più pallida idea di cosa fare"
"Chiamerei Malfoy, ovviamente" dissi, posando il pane sul ripiano e
tagliandolo.
"Perchè, così sareste in due a correre in giro,
senza la
più pallida idea di cosa fare?" ridacchiò lei.
Portai il pane a tavola. "Malfoy ha esperienza. L'ha già
fatto una volta"
"Burro", disse Jamie, masticando zuppa, formaggio e crackers.
"Che fine hanno fatto le buone maniere?" lo rimproverò Ginny
"Non parlare a bocca piena, e chiedi "per favore" quando vuoi qualcosa"
Jamie mandò giù il boccone, poi disse "Burro, per
favore"
"Draco è stato completamente inutile, la volta scorsa",
riprese Ginny "Era più spaventato di quanto non fossi io"
"Sai, son momenti che mettono a dura prova i nervi di un uomo" feci
sulla difensiva.
Portai il burro a tavola, e Ginny ne spalmò un po' su una
fetta
di pane per il figlio. Mangiammo in confortevole silenzio fino a quando
i piatti furono vuoti. Jamie se ne andò a giocare, mentre io
aiutai Ginny a sparecchiare.
"Quando torna Malfoy?" chiesi
"Stasera", rispose Ginny, massaggiandosi la schiena. "E' stato via per
più di una settimana. Mi manca"
"Non vi siete mai sentiti?" esclamai, piuttosto sorpreso.
"Sì, ci sentiamo via camino ogni sera, ma non è
la stessa
cosa. E' diverso quando lui è qui e può..." Ginny
parve
ricordare improvvisamente con chi stesse parlando, e si
fermò,
mentre le sue guance si coloravano di un tenue rosa. "Comunque sia,
tornerà stasera", rispose spicciola, ma il suo volto era
luminoso. "Ora, devo lavare i piatti"
"Non possono occuparsene gli elfi domestici?". Mi ci era voluto un po'
per abituarmi all'idea che mia sorella avesse della servitù,
ma
tutto sommato ero felice che ci fosse qualcuno che l'aiutasse a
prendersi cura della casa, specialmente nelle sue condizioni.
"Non mi dispiace farlo da me" disse, sorridendo "Ma non dirlo a Draco"
Pulii ancora un po' i piatti e lucidai il tavolo. La spazzatura
finì nel cestino, e, come d'impulso, presi, dalla tasca, il
malconcio pezzo di pergamena che ormai mi portavo dietro da
anni.
Lo aprii, osservando l'ultima frase. Come al solito, mi donò
un
sorriso facendomi sentire meglio, proprio come aveva detto Hermione.
Ovviamente, non avrei dovuto dubitarne; lei non sbagliava mai.
Ed, essendo Hermione, probabilmente sapeva anche che, un giorno, non ne
avrei più avuto bisogno. Osservai, da sopra la spalla, mia
sorella: stava sorridendo, e canticchiava tra se e se mentre
sciacquava i piatti. Gettai la pergamena nel cestino, insieme alle
bucce di pomodoro, alle croste di pane che Jamie non aveva voluto
mangiare, e ai resti del formaggio.
Perchè Sono Contento
che Ginny esca con Draco Malfoy
1. Quando
Grifondoro sconfiggerà Serpeverde nella prima partita
dell'anno, Malfoy
sarà umiliato non solo di fronte alla sua Casa (come ogni
anno), ma
anche di fronte alla sua ragazza. Ginny perderà il rispetto
nei suoi
confronti e lo mollerà.
2.
Possiamo infastidire Malfoy con nuove, interessanti iniziative e lui
non potrà reagire se vuole rimanere nelle grazie di Ginny.
3.
Dovrà rendersi ridicolo a San Valentino per essere ciccio
puccioso come
tutti i ragazzi che vogliono far felice la propria piccioncina, o
subirne le conseguenze in caso contrario.
4. Alla fine, si lasceranno.
5.
Malfoy la rende felice.
FINE
Note della Traduttrice:
Dopo
tanta fatica, ecco che pubblico questa fantastica fic della mitica,
intramontabile Sarea Okelani (luce di tutti gli shipper D/G). Lo so, lo
so. Questo pairing è passato di moda, ma che ci posso fare?
Ci
sono affezionata, ecco. Spero che vi sia piaciuta.
Note di traduzione:
* In realtà Ron dice "Tiddlywinks",
un famoso gioco poco conosciuto in Italia e che qui hanno tradotto
"Gioco delle Pulci". Ho pensato di optare per qualcosa di
più
diffuso e facilmente riconoscibile come giocattolo. I soldatini di
plastica sono la prima cosa che mi son venuti in mente. Avevo anche
pensato al Twister, ma è un tantino compromettente :P
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