La Sala Comune dei Grifondoro era deserta, tutti,
ormai, si
erano ritirati nei propri dormitori. Erano le due di notte, quando
Hermione
Granger scese le scale, con i capelli spettinati più del
solito, stringendosi le braccia per
il freddo. Si avvicinò al camino ed accese velocemente il
fuoco con la
bacchetta. Si sedette lì davanti, portandosi le gambe al
petto. Quella notte
non riusciva a prendere sonno; aveva sentito, chissà da chi,
che quando non si
riesce a dormire è perché si è svegli
nel sogno di qualcuno. Chi è che
mi sogna? Si chiese Hermione,
fantasticandoci su. Nella sua mente si presentarono vari volti di suoi
amici,
Hermione ci giocò per un po’, scartando chi non
pensava potesse essere ed
immaginandosi situazioni dolci, ma imbrarazzanti, con gli altri. Poi,
però,
tornò nel mondo reale, pensando che non sarebbe mai potuto
succedere nulla del
genere. Sospirò, lasciando andare le fantasie, e
concentrandosi sul calore che
emanava la legna in fiamme.
Chiuse gli occhi, poggiandosi con il mento sulle
gambe,
lasciando che il calore le arrivasse sul viso. Era una bella
sensazione, che
andava a braccetto con quel silenzio così rilassante.
Hermione ebbe la
sensazione di essere in quel piacevole dormiveglia nel quale,
solitamente, ci
si ritrova la mattina, prima di svegliarsi del tutto, oppure in quel
breve
momento che passa prima di addormentarsi nel vero senso della parola.
Sentì il
fuoco scoppiettare davanti a lei ed aprì gli occhi. Si è fatto tardi,
pensò, alzandosi lentamente, anche se avrebbe
voluto restare lì per sempre. Prese la bacchetta e spense il
fuoco, arricciando
le labbra come segno di contrarietà quando vide la fiamma
sparire. Svogliata,
risalì le scale ed entrò nel dormitorio
femminile. Si infilò velocemente nel
letto, addormentandosi poco dopo.
Nel dormitorio maschile dei Serpeverde, era
rimasto tutto
tranquillo: dormivano tutti, si sentiva solo qualcuno russare
lievemente,
qualcun altro che si rigirava fra le coperte. D’un tratto,
però, Draco Malfoy
aprì gli occhi. Non sapeva cosa l’avesse
svegliato, dopotutto la stanza era
troppo silenziosa. Si mise a sedere, poggiando la schiena contro il
muro; si
stropicciò gli occhi sbadigliando e rimase a guardare il
dormitorio per un po’.
Non riusciva a prendere sonno, era arrivato al punto di entrare
in sintonia con il respiro di Goyle. Cosa alquanto
inquietante. Provò a chiudere gli occhi e riaddormentarsi,
ma ormai si poteva
dire che il suo riposo si era pressoché concluso, per quella
notte.
Hermione
aveva sentito che se non si riesce a dormire, è
perché si è svegli nel sogno di
qualcuno. Che fosse vero?
Buongiorno – o
buonasera –. Era da un mese
che cercavo di concludere questa oneshot. Inizialmente doveva essere
una
Fred/Hermione, ma poi ho deciso di cambiare... Le decisioni prese alle
due di
notte, insomma. Nulla, spero che vi sia piaciuta, anche se non
è niente di che.
Giusto una sciocchezza in attesa dell’ispirazione per la
longfic.
Alla prossima,
burrobirra xx
Si, è
sempre la solita storia. Se
deciderete di farmi sapere cosa ne pensate, una lettera da Hogwarts vi
arriverà
u.u #l’importante è crederci.
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