NEVERT
Cap. 14
IT'S ALL ON YOU
Rimango incantato a guardarla, mentre lei dorme tranquilla.
Non riesco a prendere sonno, soprattutto se ho lei a distrarmi.
Le accarezzo il viso scostando una ciocca di capelli dalla sua fronte e
subito un leggero sorriso si dipinge sulle sue labbra, continua a
dormire stretta al cuscino, immersa nei suoi sogni.
Mi alzo lentamente cercando di non far rumore, entro in cucina e guardo la mia chitarra.
Era passata qualche settimana dall'ultima volta che avevo ritrovato la
voglia di suonarla, quella voglia che lei era riuscita a farmi tornare.
Apro la custodia e accarezzo le corde. Un leggero tintinnio di note suona delicato.
L'afferro e chiudo gli occhi.
-Ho un gancio per te fratellino!-
urla trionfante Michael buttandosi a peso morto sul mio letto -Un mio
amico, conosce uno che ha un locale in centro, e mi ha detto che
può mettere una buona parola per te, per farti suonare! Su
avanti, inchinati ai miei piedi e baciameli!-
-Mike, lo sai che non ho mai suonato in pubblico e...- dico allontanando i suoi piedacci dalla mia faccia.
-E allora? avrai mica paura? Sei bravo, hai talento....meriti di dare un'opportunità a te stesso-
-No grazie- mi limito a rispondere
-Non fare il cagasotto!-
-Non faccio il cagasotto! E' solo che la mia musica, è MIA e non
sono pronto per condividerla con altri- raccolgo i miei vestiti da
terra e sistemo i libri nello zaino
-Con me l'hai fatto!- incrocia le braccia assumendo un'espressione da
snob -Non vedo cosa ti cambia canticchiare in un locale pieno di gente
e di ragazze che magari a fine serata moriranno dalla voglia di
slacciarsi il reggiseno e lancartelo sul palco!- inizia a dimenarsi
fingendo di lanciare un reggiseno che in reatà è un mio
calzino.
-Deficiente!- scoppio a ridere -E io sto per fare tardi a scuola!-
-Dai dimmi che suonerai...- incrocia le mani pregandomi
-No!- mi accendo una sigaretta e apro la porta della mia stanza -e non insistere perchè non cambierò idea-
-Sei un coglione fratellino!- mi tira una gomitata prima di uscire anche lui dalla mia stanza.
Riapro gli occhi e la mia mano stringe con forza la chitarra.
Mi mancava suonare, ma mi mancava molto di più lui.
Mio fratello.
Lui non ha mai smesso di credere in me, mi ha sempre incoraggiato, ha
sempre voluto che il mondo conoscesse la mia musica, che non la tenessi
per me...sognava per me qualcosa di grande.
Ma io non ero pronto, non ero pronto ad aprirmi agli altri, a me
bastava suonare per me, quello mi appagava. La mia musica apparteneva a
me, e non volevo venderla. Per me la musica significava libertà,
e io mi sentivo esattamente così, ogni volta che tenevo in mano
la chitarra.
Ora che non suono più però...mi sento vuoto, come se
oltre che perdere mio fratello io stia perdendo anche me stesso.
Michael non vorrebbe questo.
Lui non vorrebbe vedermi così...non vorrebbe che io rinunciassi a quella parte di me.
Inizio a suonare, liberando la mente da ogni pensiero, dimenticandomi
di Michael, dell'incidente, di me...di tutto. Mi concentravo solo sulla
musica, sulle mie dita che danzavano su quelle corde.
Mi lascio trasportare dal mio cuore, e mentre suono, chiudo gli occhi e
vedo il suo volto, i suoi occhi verdi, il suo sorriso...vedo Mallory,
che danza su quelle note.
____
POV MALLORY.
Sento una musica dolcissima cullarmi, apro gli occhi e capisco che non la stavo solo sognando.
Mi alzo senza fare troppo rumore.
Tyler è seduto sulla sua poltrona in cucina, abbracciato alla
sua chitarra, ha gli occhi chiusi e continua a suonare senza accorgersi
della mia presenza.
Mi appoggio alla porta e rimango in silenzio ad ascoltarlo.
E' perso nel suo mondo, incatenato alla sua chitarra, le sue mani corrono veloci su quelle corde che sembrano esseregli schiave.
Non ho mai sentito nessuno suonare in quel modo, nessuno così
totalmente perso nella sua musica come lui in quel momento.
Lui è fatto per quello. La musica è fatta per lui.
Apre gli occhi all'improvviso e mi vede, gli sorrido.
-Ti prego non smettere- dico avvicindandomi a lui.
Lui ricambia il sorriso, quasi imbarazzato per non so quale motivo, e questa volta inizia a cantare.
There are pictures in her eyes, they're a thread up for the skies
So I wait
Now with our souls misunderstood
And our minds they saw a map of a way
For how looong.
Le parole escono dalle sue labbra e danzano perfettamente con la musica
che le sue mani stanno creando. I suoi occhi fissi sui miei, sento il
mio cuore iniziare a battere all'impazzata.
For how long, how long must you take.
I was set for that mistake but you moved.
And when there was nothing then that I couldn't take
Its all on you, darlin'
You took me when my eyes were turned
Its all on you, baby
Ed è come se ogni parola
fosse stata scritta per me. Non so con quale presunzione riesca a dire
questo, so solo che più lo ascolto cantare più i miei
occhi si riempiono di lacrime.
Non so come sia riuscito a farmi questo.
Mi ero promessa di non fargli del male, di stargli lontana, senza
rendermi conto che però ero proprio io la prima a non riuscire a
stare senza di lui.
Era diventato davvero importante per me, e nonostante sapessi quanto
questa relazione fosse rischiosa, non potevo più farne a meno.
Seduta con le gambe accavallate, davanti a lui, rimango immobile ad ascoltarlo, incantenata ai suoi occhi e alla sua voce.
You turned your back when I tried to learn
Still I cannot lift my eyes
If your hands are turning mine
But you dared not
What you said our souls could contain
They could contain
But now I'm gone
With a broken twisted soul in mind
But for how long?
Cause I've wasted this train of youth all on you, all on you
Its all on you
Its all on you
Its all on you
La sua voce spinge quelle ultime parole dritte al mio cuore, quasi impedendomi di respirare.
Una lacrima scende sul mio viso, nonostante abbia cercato a lungo di trattenerla.
Lui allunga la sua mano verso di me e l'asciuga.
-E'...è meravigliosa...- dico con la voce tremante
-Dici davvero?- lo vedo quasi arrossire ed è la prima volta che succede.
-Dico che non ho mai sentito nulla di così...profondo-
-Hai i tuoi meriti- dice sorridendo e mi fa l'occhiolino
-Bene, allora il titolo di questa canzone è ufficialmente
Mallory!- scherzo cercando di cacciare via l'imbarazzo di quella
confessione
-Non esagerare...- esclama pizzicandomi il fianco
In un attimo, posa la sua chitarra e le sue mani sono su di me.
-Il solletico NO!!- lo rimprovero mentre tenta di stuzzicarmi -Tyler
Hawkins il solletico NO!!-ribadisco d'un fiato cercando di divincolarmi
dalla sua presa. Ma è troppo tardi. Mi ha messa al tappeto, lui
sopra di me, mi tiene in trappola sotto il suo corpo.
-Mallory odia il solletico!- esclama divertito con le mani che continuano a torturarmi.
Le nostre risate rimbombano in quella stanza dove pochi istanti prima la sua canzone aveva fatto vibrare le corde del mio cuore.
-Tyler ti prego- lo imploro
Ma lui continua senza darmi tregua.
Presto però i suoi movimenti diventano più dolci e delicati, fino a trasformarsi in carezze.
Carezze cariche di desiderio.
Le sue labbra sprofondano sulle mie mentre i nostri corpi si incastrano uno all'altro.
Le sue dita afferrano la zip della mia felpa e la aprono.
Le mie mani ormai avide fanno scivolare via la sua t-shirt e si ancorano alla sua schiena.
Il mio respiro si fa sempre più affannato mentre le sue labbra
scorrono sul mio collo lasciando una scia di baci poco casti.
Mi lascio andare totalmente perdendomi nel suo corpo, lasciando che le
sue mani accarezzassero me con la stessa vemenza con cui stavano
accarezzando poco prima la chitarra.
Mi perdo in quella passione che infuoca il mio corpo.
Lo sento in me e mi sento finalmente felice.
Non esiste nient'altro, solo lui ed io, in quella stanza.
Niente poteva rovinare quel momento.
____________________________
Vorrei riuscire a dirgli la verità.
Quella verità che lui merita.
Ma non posso, non riesco. Non voglio.
Sola, su un letto di ospedale, scrivo sul mio diario, mentre la
flebo ancorata al mio braccio mi ignetta chissà quale farmaco.
Stringo la penna forte nella mia mano.
Per quanto tempo potrò reggere ancora tutto questo?
A volte penso, perchè proprio a me?
Perchè non posso avere una vita come tutti gli altri, un cuore, come tutti gli altri.
Ma subito penso che non sono l'unica, e non è nemmeno giusto
augurare che sia qualcun'altro a dover sopportare tutto questo.
Vorrei solo che tutto finisca presto.
Vorrei solo trovare un cuore, non dover per forza stare seduta in un
letto d'ospedale a scrivere su un diario mentre prego che il mio cuore
regga ancora.
-Mallory tutto ok?- la dottoressa Sawyer entra nella stanza e subito chiudo il mio diario.
-Si, alla grande!- mi sforzo di sorriderle
-Abbiamo quasi finito per oggi, ho aumentato le dosi quindi potresti
sentirti più stanca del solito oggi pomeriggio, ti consiglio di
non andare a lavorare e di riposarti- segna qualcosa sulla mia cartella
clinica.
-Nessuna novità su....-
-Ancora niente, non abbiamo ancora un donatore compatibile, ma vedrai,
presto arriverà- tampona con una pallina di cotone il punto in
cui ho l'ago della flebo, e me lo sfila.
-un altro livido per la mia collezione!- esclamo continuando a tener premuto il batuffolo bianco.
-Ci vediamo dopo domani Mallory, se hai bisogno..chiamami- mi sorride con dolcezza prima di uscire dalla stanza.
So di essere spesso sgradevole con lei, e questo non per colpa sua,
anzi, lei è sempre molto gentile con me, ma davvero non riesco a
non odiare tutto questo.
Le sono grata per quello che fa per me, ma la paura che non sia abbastanza mi tormenta.
Ritiro le mie cose ed esco.
Mentre cammino per il corridoio, passo davanti ad una camera, attaccato
a delle macchine c'è un ragazzo giovane, carino...che assomiglia
molto a...
-Michael!- esclamo a voce bassa riconoscendo nonostante la fasciatura alla testa e la mascherina in bocca, il ragazzo che Tyler abbracciava nella foto che avevo visto in camera sua.
Non so nemmeno cosa mi spinge a farlo, ma decido di entrare.
Mi avvicino lentamente al suo letto, sul comodino fiori, e una foto.
Un Tyler sorridente abbraccia suo fratello.
Sento una fitta al cuore, e mi costringo a non piangere.
-Non puoi nemmeno immagnare quanto tua fratello stia male nel vederti
così- dico a voce bassa mentre mi siedo sulla sedia li a fianco.
-Continua a darsi colpe e a credere di non meritare di essere vivo
mentre tu sei qui.- faccio un lungo respiro -Spero che tu ti riprenda
Michael, perchè non meriti questo, e nemmeno tuo fratello-
Mi alzo e gli accarezzo la mano.
-Ciao Michael, spero di conoscerti un giorno-
Esco dalla stanza e mentre chiudo la porta alle mie spalle non riesco più a trattenere le lacrime.
Non posso dire a Tyler la verita.
Non potrò mai dirgliela.
Non merita di soffrire ancora.
___________________________________________________________________________
Rieccomi
dopo tanta attesa con il nuovo capitolo.
So che mi odierete, ma...
purtroppo molti avvenimenti nuovi nella mia vita mi stanno
impedendo di dedicarmi pienamente a questo xD
ma GIURO che nonostante questo, questa storia continuerà e finirà come è giusto che sia.
Ringrazio tutti coloro che mi seguono con affetto, e non hanno mai smesso di farlo. VI ADORO davvero, meglio pochi ma buoni ;)
e ringrazio le NEW ENTRY che mi stanno dando tanto affetto .... spero di non deludervi.
e ora...sono curiosa di sapere che ne pensate ;)
baci baci
a prestissimo.
|