Drabble di mezzanotte

di Rowena
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#1 Neville/Hannah; Whiskey Incendiario

«Te l’avevo detto, non dovevi esagerare», lo redarguisce Hannah, abituata ormai a trattare con ubriachi ben peggiori del suo ragazzo.

«Schiocc… Siocc… Sono ferpettamente sobrio!», bofonchia Neville senza sollevare la testa dal tavolo.

La strega scuote la testa, ma lascia correre. Non capita tutti i giorni di diventare professori di Hogwarts, per cui può permettergli qualche eccesso, pensa mentre finisce di lavare i piatti.

«Hannah, vuoi spo-sposarmi?», lo sente poi biascicare alle sue spalle.

Si volta: Neville è riuscito miracolosamente a mettersi in ginocchio e la fissa speranzoso.

«Se è il Whiskey a farti parlare…»

«Sono sobrio e serissimo».

Sulla prima parte Hannah è dubbiosa, ma per il resto…







#2 Kingsley Shaklebolt, nomen omen

Quando il nome dell’Auror era stato proposto per diventare Ministro, nessuno dei suoi amici e colleghi si sorprese.

Il mago si muoveva con un’aria regale e fiera che trasmetteva sicurezza, e anche in battaglia aveva dimostrato in così tante occasioni il suo valore che tutte le medaglie guadagnate lo avrebbero presto fatto diventare gobbo.

Ordine di Merlino già assicurato.

Kingsley Shaklebolt col suo carisma avrebbe portato la Gran Bretagna in una nuova era, allontanando le ombre della guerra, di questo tutti erano sicuri, perché sapevano che il mago era più che all’altezza del suo nome.

L’unico a sorprendersi della prestigiosa carica fu proprio il nuovo Ministro della Magia.







#3 Elphias/Albus; rating rosso o arancio

Un’elegia per il compianto Albus Silente. Elphias straccia l’ennesima pergamena, sentendo le sue parole piene d’ipocrisia.

Ma non può parlare della forza di Albus per tenerlo stretto, né di quanto fosse eccitante il suo respiro sul collo, o il suo calore contro la schiena… O della piacevole sensazione nell’averlo dentro.

Certo non può raccontare di come due giovani Grifondoro si divertivano, curiosi e affamati, in quel capanno abbandonato conosciuto come la Stamberga Strillante…

Anche se ai tempi tutti gli urli che si potevano sentire erano loro, pensa Elphias ridacchiando.

Quanto gli manca quel sorriso arrogante e soddisfatto, dopo i loro amplessi! Albus…

No, non sono storie per da quotidiano, queste.





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