The Miracle

di Aagainst
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PROLOGO
10 giugno. Il giorno, anzi, la notte che non scorderò mai. La notte della mia inconsapevole rinascita. E pensare che, se non fosse stato per mia sorella, io ora non sarei qui a raccontare questa storia. Tutta colpa di mia sorella Silvia e di quel dannato concerto. Già, Silvia. Mia sorella ha vent’anni e adora la musica. Ascolta tutti gruppi che io, boh, neanche conosco per nome. E in quel periodo era in fissa con una band, i Paramore. Beh, io li odiavo. Innanzitutto, non erano per niente il mio genere. Io suono il clarinetto, amo la musica classica e mi stavo per diplomare al conservatorio. Ho ventiquattro anni e mezzo e sono stato il tutore di mia sorella fino a due anni fa, finché era minorenne. I nostri genitori ci hanno lasciati quando avevo solo quattordici anni. Da lì, ho iniziato a odiare Dio. Mi sono arrabbiato. Insomma, perché ci avevano lasciati?  E perché Lui aveva permesso tutto questo? E proprio questo era il secondo motivo per cui odiavo i Paramore. Non potevo ascoltare una band che ne parlasse così tanto. Insomma, io e i Paramore eravamo due mondi opposti. Eppure, ancora per poco.
-Davide, sei pronto? Dobbiamo andare!- urlò Silvia da camera sua. -Si, arrivo.- le risposi. Mi avviai verso la sua stanza. Mia sorella era vestita con una maglietta a maniche corte  riportante una frase di qualche loro canzone e dei jeans. -Sei pronto? Guarda che non voglio restare fuori dall’Ippodromo! -Sì ora andiamo. Prendo le chiavi della macchina.  Salimmo in auto e partimmo per l’autodromo. Mi aspettava la serata più noiosa della mia vita, costretta ad ascoltare musica orrenda. O no? 




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