Il dialogo perduto di Platone
Prefazione
Non vorrei assolutamente ricorrere alla retorica per
presentarvi questa eccezionale scoperta. Ma non ci sono parole
che sofisti non abbiano usa=
to per
descrivere la situazione che abbiamo di fronte. Questo è il famigera=
to
dialogo su cui
per secoli e secoli filosof=
i si
sono sbizzariti nella fantasia, non avendo di e=
sso
che l'unica testimonianza
indiretta di Siffredo
di Afrosidia, storico e po=
rnoattore
del secondo secolo dopo Cristo, che ci riporta il suo
nome : Agatone incazzato,
dialogo censurato volontariamente da Trasillo n=
ella
sua redazione in epoca bizantina.
Il contesto è molto =
simile a
quello del simposio, per non dire identico : ritroviamo Agatone, giovane po=
eta
di successo,
Erissimaco, dottore di suc=
cesso
prima dello scandalo delle valvole del 410, Pausania=
span>,
politico e cabarettista,
Fedro, recluso del grande f=
ratello,
il comico Aristofane, cugino di Max Pisu ed il =
vero
protagonista, Socrate, a cui
le sbronze rovineranno talm=
ente i
neuroni da fargli bere cicuta come lemon soda.<=
o:p>
Non mi dilungherò nella descrizione di come il
dialogo sia stato ritrovato, ansiosi come sarete di attingere dalla fonte
della conoscenza che solo i=
l genio
Socrate ha saputo far zampillare.
§§§
Il campanello della casa di Agatone
suona.
Agatone apre la porta, e si ritrova davanti l'innomina=
bile
comitiva di filosofi, mafiosi e pederasti, già ubriachi con
in mano bottiglie di
super-alcolici.
Agatone : "Ancora qui!=
Porca
puttana è una settimana che vi venite ad ubriacare a casa mia! Pezze=
nti!
Con tutti i bordelli
che ci sono ad atene
proprio a casa mia dovete venire ad ubriacarvi! Ho una famiglia zeus suino!"
Socrate : "Tu dunque d=
evi
trovare la sapienza che già dentro di te attende di essere
estratta..."
Agatone ( sconsolato ) : &q=
uot;Ti
prego...non dirlo..."
Socrate : "Sai...mia m=
adre era
un'ostretrica..."
Silenzio.
Ancora silenzio.
Rutto non identificato. Risate.
Agatone : "Solamente d=
ieci
minuti..."
Agatone non riesce a finire la frase che tutte le gran=
di
menti si intrufolano nella casa del tragico,
impossessandosi
dei vari elettrodomestici ed
ancelle. Pausania accende il televisore, Fedro =
si
getta nella vasca con l'immancabile=
p>
paperetta,
Socrate si siede sulla poltrona di Agatone.
Agatone : "Ehi! Guai a=
sedersi
sulla mia poltrona! Divento una bestia!"
Socrate : "No, caro, n=
on
diventi una bestia. E' ingannevole dire questo - ed intanto si apre una lat=
tina
di birra - è
più corretto dire ch=
e l'idea
della bestialità partecipa in te per qualche tempo, in maniera
contingente - rutto - burp."
Agatone : "Tu mi fai a=
lterare,
o Socrate..."
Socrate : "No, caro mi=
o, anche
questo è un inganno, noi non facciamo altro che ingannarci. A proposito...dov'è la birra?"<=
/p>
Agatone : "Non preferi=
resti un
pò di cicuta?"
Socrate ( alzandosi ) : &qu=
ot;No,
grazie. L'astinenza ci rende più consapevoli che=
noi partecipiamo con le idee...è un salamino
beretta
quello attaccato qui sotto alla poltrona?"
Agatone : "...penso di
sì..."
Socrate : "gnam...bono..."
Agatone si dirige verso il bagno.
Agatone : "Fedro!!!&qu=
ot;
Fedro ( nella vasca idromassaggio ) :
"...burp...prot..."
Agatone : "sai che non=
so chi cazzo tu sia...ho solo il tuo nome..."
Fedro : "...prot..."
Fedro si alza dalla vasca idromassaggio, la quale smet=
te di
funzionare.
Agatone : "Pedro!
S'è rott..."
Fedro : "Non s'è
rotto...ero io che la facevo funzionare...prot.=
.."
Pausania, davanti al telev=
isore,
gioca con il telecomando. Fredo corre in salott=
o,
nudo, sbronzo e bagnato.
Fedro : "Pau',
che stai a fa'?"
Pausania :
"Cerco..."
Arriva Agatone, disperato.
Agatone : "Finalmente.=
..pant...pant...ti ho...pant...trovato...E TU, CHE FAI???"
Nel televisore, immagini del matrimonio di
Agatone, del battesimo del figlio, di Pippo Baudo che lo premia alle
grandi
Dionisie.
Agatone : "TOGLI QUELLA
CASSETTA!!!"
Pausania ( ubriaco ) : "Ok, amico...ma no=
n incazzarti...stai calmo, bello!"
Pausania preme eject
nel tastierino del videoregistratore. La casset=
ta cade
a terra.
Agatone : "Fiuu...è
salva..."
In quel momento, Socrate, vestito con l'armatura barda=
ta
comprata da Agatone nel suo viaggio in Persia, calpesta il
preziosissimo nastro.<=
/o:p>
Agatone : "NOOOO!!!&qu=
ot;
Socrate : "Non preoccu=
parti, o
Agatone, tanto l'idea del ricordo permane nel..."
Fedro mette un bicchierino in mano a Socrate, mentre <=
span
class=3DSpellE>Pausania sporca la mano del filosofo con sale.=
o:p>
Fedro e Pausania
: "TEQUILA! TEQUILA! TEQUILA!"
Socrate : "O dunque, a=
mici,
voi volete che il vostro maestro introduca nel suo corpo dell'alcool?"=
Fedro e Pausania
: "SIII!!!"
Socrate : "Va bene...S=
iete voi
che avete la verità dentro..."
Socrate tracanna un sorso di tequi=
la,
mentre Agatone, a terra disperato, piange sui resti dei ricordi di u=
na
vita.
Giunge dal bagno Erissimaco,
medico e chirurgo.
Erissimaco :
"Mamma mia...quel pesce alla locanda...per me era tossico...ah, Agaton=
e,
il cesso si è intasato..."
Agatone : "grr..."
Erissimaco :
"Ragazzi! Lo sapete che sono un medico...come osate far bere
superalcolici, far fumare droghe pesanti
ed iniettare red
bull in vena ad un vecchio...QUANDO CI SONO IO???"
Socrate : "Erissimaco,
lascia che questi due giovani riempiano di attenzioni il loro maestro,
perché la materia..."
Esce solo con la testa da una botola del pavimento un =
bambinetto calvo con gli occhiali, con in
mano carta e penna,
intento a scrivere.
Socrate : "...che ci f=
ai tu
qui, o Platone?"
Platone : "...i-i-i-io...scrivo quello che le-=
le-le-lei
dice ma-ma-ma-maestro!"
Socrate : "Sì, =
questo
l'avevo capito, ma perché, o figliuolo, tu fai questo?"
Platone : "...io da gr-gr-gr-grande vog-vog-voglio=
span>
fare lo scrit-scrit-scrittore!"=
Socrate : "Così=
tu copi
le mie idee, magari spacciandole per tue?"
Platone : "No, ma-ma-maestro..."
Socrate : "Ragazzi!&qu=
ot;
Fedro, Erissimaco e Pausania prendono Platone, gli aprono la bocca, e vi
versano dentro una botte di distillato di mela.
Socrate : "Così
capisce..."
Filiberto : "FESTIN
BUEO!!!"
Platone cade a terra, si rialza traballando.
Platone : "non mi sent=
o troppo
bene...bleargh!"
Platone comincia a vomitare, tutti=
si
scansano. L'unico che si prende il getto di materia verde
è Agatone.
Agatone : "Corri in ba=
gno!
Idiota!"
Platone arranca verso il bagno.
Platone : "Che puzza! =
Che schifo! E' completamente intasato!"
Erissimaco :
"Modestamente...io ed il mio intestino siamo una coppia formidabile...=
prot..."
Socrate : "Allora non =
eri tu,
o Fedro, a deliziar l'aere con soavi rumori."
Fedro : "prot."
Socrate : "...a quanto=
pare
l'idea del letamaio sta partecipando sempre di più in te, o mio
amico..."
Fedro : "prot.
burp. prot."
Socrate : "...ora, car=
o amico,
posso giungere alla conclusione che ormai l'idea del letamaio si sia incarn=
ata
in te..."
Fedro : "burp."
---
Cari amanti della filosofia, termina qui la pergamena =
del
dialogo "L'agatone in=
cazzato".
Un ringraziamento al traduttore, che si trovava nella =
cella
di massima sicurezza, aizzato a lavorare da un nano sudamericano con la fru=
sta.
Dopo questa edificante lezi=
one di
filosofia, vi consigliamo la lettura della biografia di Cartesio :
"Robocop è mor=
to di
freddo".
Un premio a chi capirà il significato di questa
frase.
ATL