Non
ci credo, non posso crederci, non può essere vero,
è impossibile, sto sicuramente sognando, e ho bisogno che
qualcuno mi schiaffeggi il viso, mi tiri un pizzicotto o faccia
qualunque cosa purchè riesca a svegliarmi, prima
che mi immerga troppo in questo sogno e finisca per non distinguere il
confine tra reale e immaginario, prima che finisca per credere sul
serio di essere dove vorrei essere.
Ci credete se vi dico che ce l'ho fatta? Ci credete se vi dico che sono
a un passo, giusto uno, dal realizzare il mio sogno? Sono
felice, davvero.
Mi
guardo intorno piuttosto spaesata, i miei occhi focalizzano la
realtà che mi circonda, una realtà troppo diversa
dalla mia,e troppo bella. Sin da piccola, ho sempre avuto una fissa per
Londra, non so spiegarvi nemmeno io il motivo per cui ho sempre
idolatrato questa città, non so, l'ho sempre vista come un
posto speciale, l'ho sempre considerata la meta perfetta...ma non
pensavo che sarei riuscita a renderla lo sfondo per la realizzazione
del mio sogno.
Sono
qui da due giorni, e ci resterei per l'eternità se
solo potessi! E' diversa dal modo in cui l'ho sempre immaginata,
è molto più grande di ciò che mi
aspettavo, non pensavo di dovermi perdere per ben due volte prima di
giungere a Trafalgar Square, non pensavo che mi sarei messa la mani nei
capelli all'uscita di uno Starbucks non avendo la più
pallida idea della strada da prendere per proseguire...ed è
molto più caotica delle metropoli italiane, c'è
gente dappertutto, e per certi aspetti è anche
più pericolosa delle nostre città, ma
è intrigante, in una maniera che mi affascina sempre di
più e mi spinge a godermi questi pochissimi giorni che ho a
disposizione nel modo più assoluto. Amo Londra, ed
è bello poterlo dire ad alta voce, sorridendo sotto il Big
Ben, camminando poggiando saldamente i piedi sul suolo di questa
città e provando un vuoto allo stomaco sulla vetta del
London Eye...persino la nebbia qui, ha un non so che di caratteristico,
persino il freddo pungente di fine febbraio che penetra nelle ossa
è quasi piacevole, fa parte del pacchetto che ho accolto con
tutte e due le mani, quel pacchetto che ha trasformato un giorno come
tanti nel migliore della mia vita, anche se credo che quel giorno
sarà sorpassato da questo che mi aspetta, proprio qui,
proprio ora.
Sono
in fila da non so quanto tempo, ma non mi importa niente, ho fame, ma
non mi sposterei per nulla al mondo, sono circondata da
migliaia e migliaia di ragazze e ragazzi come me, che provano quello
che provo io, che sentono l'adrenalina scorrere nelle vene come sta
accadendo a me, che sono irrequieti e impazienti di raggiungere i
propri posti, che urlano, ridono, piangono travolti da mille emozioni,
emozioni che appartengono anche a me, ragazze e ragazzi che segneranno
questo giorno, 23 febbraio, sul calendario e vi aggiungeranno una nota
speciale sotto.
Avete
capito di cosa parlo? Avete capito perchè sono felice? Penso
proprio di sì, ma nel caso in cui vi foste persi qualche
passaggio, vi rinfresco la memoria.
23
Febbraio 2013, Londra, O2 Arena, posto 28, fila 4, concerto dei One
Direction.
Ecco
il vero motivo per cui sono salita su un aereo e sono arrivata fin qui,
per loro, per sentire le loro canzoni dal vivo, per sentirmi morire
mentre le loro voci rimbombano nell'arena e giungono dritte dritte al
mio cuore abbattendo ogni barriera e scalfendolo nel profondo, sono qui
per sentirmi tremare da capo a piedi quando loro cinque saliranno su
quel palco e daranno inizio a un tour mondiale, sono qui per cantare
insieme a loro, per sgolarmi urlando quanto li amo, sono qui per
averli, a pochi, pochissimi passi da me, per perdermi nei loro occhi,
per vederli saltare sul palco, prendersi in giro, farsi dispetti a
vicenda, ridere, fare gli idioti, sono qui per assistere a un abbraccio
di gruppo, immaginando di essere in mezzo a loro.
Sono
qui per provare emozioni che non ho mai provato prima, sono qui
perchè lo desidero, tantissimo, follemente..come nient'altro
al mondo.
Nell'estate
del 2011, quando li ho conosciuti, non avrei mai pensato di poter
arrivare a tanto, non avrei mai immaginato di svegliarmi la mattina e
pensare a loro, di non poter trascorrere la giornata senza ascoltare
quelle meravigliose canzoni, senza farmi prendere per pazza
dalla gente, senza parlargli come se parlassi ai miei migliori amici,
senza pensare a che cosa stessero facendo in quel preciso istante, e se
fossero felici...Harry, Zayn, Niall, Liam e Louis ormai fanno parte
della mia vita, anche se non fisicamente, sono la parte migliore di me,
il mio sorriso, e non scherzo, perciò sono qui anche per
dirgli 'grazie'. Grazie per cosa?
Beh
vediamo...grazie innanzi tutto per esistere, per aver partecipato a
x-factor, per non essersi arresi pur arrivando terzi, ma soprattutto
grazie perchè riempiono le mie giornate, grazie
perchè quando mi capita sotto gli occhi una loro foto o un
video non riesco a non sorridere, grazie per aver registrato i video
diary che hanno la capacità di ribaltare una giornata
cominciata male, grazie perchè sono gli unici in
grado di emozionarmi, di farmi tremare le mani, di far diventare i miei
occhi lucidi soltanto con una canzone. Si, mi è capitato di
piangere ascoltando le loro voci e le loro parole, e non me ne
vergogno...ma ho anche saltellato su una gamba, corso per tutta la
casa, urlato a squarciagola ogni volta che hanno vinto un premio o un
riconoscimento importante, mi sono immobilizzata davanti alla tv, non
riuscendo a dire o fare nient'altro il 17 febbraio e il 1 novembre
2012, e mi sono maledetta in silenzio anche il 3 ottobre 2012....avrei
dato qualunque, qualunque cosa per poter essere lì, e mi
sono sentita vuota quando quel maledetto 3 novembre non sono riuscita a
prendere il biglietto, ed è per tutti questi motivi, che
oggi mi sento come se potessi volare, come se non ci fosse nulla che
possa andare storto, mi sento come se questo fosse il mio giorno,
quello che aspetto da quanto le mie orecchie si sono sintonizzate sulla
prima nota di 'What makes you beautiful' e il mio cuore ha scoperto
qualcosa che ancora non conosceva, una sensazione di assoluta
spensieratezza, di libertà, di...non so come definirla, non
esistono parole che le rendano giustizia, so soltanto da quel giorno, i
One Direction si sono catapultati nella mia vita e non hanno mai
più smesso di farne parte.
E'
pazzesco, stento a credere di essere proprio qui, di far parte di una
folla infinita di persone con il mio stesso sogno, è
qualcosa di impareggiabile, un'emozione che non dimenticherò
mai. L'atmosfera è cambiata, la gente è esausta
ma non molla, sono sballottata a destra e sinistra, a momenti rischio
di cadere, ma non mi importa, mancano poche ore e nessuno questa volta
mi impedirà di respirare la loro stessa aria; vorrei poter
scavalcare tutti, finire in prima fila, e invadere il palco buttandomi
tra le loro braccia mentre tengono il micofono in mano, e sentirmi
protetta e sicura, intrappolata in un abbraccio, vorrei poterli
guardare negli occhi e riuscire a distinguere ogni sfumatra, vorrei
trovare la forza di aprire bocca e dirgli ciò che tengo
soltanto per me, vorrei che interrompessero per un attimo l'abbraccio
per sorridermi, e vorrei che un obiettivo nascosto immortalasse questi
momenti, così da poterli guardare e riguardare ogni volta
che mi sentirò come se il mondo mi fosse crollato addosso
con tutto il suo peso, così da non farmi dimenticare di
essermi sentita maledettamente bene, in modo da ricordarmi di aver
realizzato un sogno, e non c'è niente di più
bello.
I
cancelli dell'02 arena sono stati aperti e le persone stanno facendo di
tutto per raggiungere i propri posti nel minor tempo possbile, corriamo
tutti, impazienti, elettrizzati, felici, superiamo l'ingresso in un
batter d'occhio, ogni passo che compio mi avvicina a loro, ogni passo
che compio il mio cuore accellera, ho seriamente paura, non regge tutto
questo, sta per scoppiare, è troppo, troppo bello per essere
vero.
Un
uomo mi blocca, mi chiede di mostrargli il bigletto, io glielo consegno
con le mani tremanti, lo oblitera, un po' come si fa per i biglietti
dell'autobus, ma qui è tutta un'altra cosa, il biglietto
dell'autobus al massimo mi porta a scuola, questo biglietto, lo stesso
che ho desiderato con tutta l'anima, quello che ho stretto tra le mani
ancora incredula per mesi e mesi, quell'insignificante pezzo di carta
per i miei compagni, per i miei genitori, quel simbolo, quella
certezza di
realizzare il mio sogno, quel rettangolo prestampato e bagnato dalle
mie lacrime di gioia, quel benedetto biglietto mi permetterà
di stagli accanto per poche, pochissime ore... ma mi
basterebbe anche un fottuto secondo per avere un sorriso ebete stampato
in faccia per tanto, tanto tempo.
L'uomo mi restituisce frettolosamente il biglietto e io mi ritrovo a
stringerlo di nuovo, poi lo rimetto in tasca, lo terrò per
sempre, giuro; continuo a camminare facendomi strada tra le gente e
tentando di capire la direzione da prendere, mi sento il classico ago
nel pagliaio, l'arena è grandissima e non so dove mettere i
piedi, delle ragazze continuano a spingere e a urlare, altre hanno lo
stesso sguardo perso che si manifesta sul mio viso, scambio qualche
parola con le persone che mi circondano, cerchiamo di capire insieme
dove andare, e intanto mi sento vibrare il corpo da capo a piedi, mi
soffermo a pensare che tra un'ora, sessanta minuti, tremilaseicento
secondi, il concerto inizierà. Dire che sono elettizzata,
entusiasta, emozionata, felice, è dire poco o nulla...sto
scoppiando, trattengo a stento le lacrime, ho le mani sudate per
l'ansia, non capisco più nulla, ho il cervello completamente
fuso, non ragiono più, non ce la faccio, soltanto il mio
cuore è più attivo che mai. Quando finalmente
riesco a raggiungere il mio posto, mi sento un po' più
sollevata, poso lo sguardo sul palco, è qui, è
vicino, è semplice e nemmeno tanto grande rispetto
all'arena, è completamente vuoto, ma gli strumenti sono
tutti già posizionati e pronti per essere suonati, potrebbe
sembrare un palco qualunque, ma il telone che porta la scritta 'One
Direction' cattura immediatamente il mio sguardo, qualcuno mi dica che
tutto vero, perchè non ci credo ancora, sono qui, sto per
assistere a un concerto ma non ho ancora realizzato che tra poco i
ragazzi occuperanno quello spazio e ci regaleranno lo spettacolo
più bello di sempre.
Guardo l'orologio al mio polso impaziante, il tempo sembra essersi
fermato, sembra che voglia prendermi in giro, ma i minuti passano e
manca veramente poco. Sono felice, felicissima, è la prima
volta che li vedrò con i miei occhi e non tramite uno
stupido desktop, è la prima volta che li
ascolterò senza interferenze, coglierò ogni
vibrazione nella loro voce e avrò l'impressione di morire a
ogni singola canzone, e non tratterrò più nessuna
emozione, questo è il posto dove sarò me stessa
fino in fondo, mi libererò di tutto ciò che tengo
dentro, che ho custodito per quasi due anni, e li amerò in
ogni modo possibile.
So di essere una delle ragazze più fortunate della terra e
voglio godermi questo giorno fino alla fine, voglio ricordare in eterno
questi momenti, perchè non credo che mi capiterà
di nuovo; mi accorgo di avere gli occhi lucidi, era inetivabile, e
persino la voce mi trema, non sono mai stata così in ansia
per qualcosa, non sono mai stata così emozionata, e nemmeno
così contenta, quei cinque ragazzi sono la mia vita, stop.
Minuti, a minuti Harry, Zayn, Niall, Liam e Louis saliranno su quel
palco; i musicisti sono già saliti, tutto è
pronto, ogni cosa è al suo posto, l'arena si è
riempita, non riesco vedere un solo posto vuoto, concerto sold out, la
gente intona Torn, e lì non riesco a trattenermi, porto le
mani sul viso per scacciare le lacrime, non è nemmeno
iniziato il concerto e già piango, no, devo resistere, non
posso crollare così, non da adesso, ma è tutto
inutile, e una lacrima prepotente mi riga la guancia, le persone
intorno a me continuano a cantare, fin quando, di colpo, si spengono
tutte le luci e un grido assordante si leva dalla platea, sta
iniziando, sta iniziando.
Fisso il palco incapace di distogliere lo sguardo, si sentono le note
di Up all night, e un secondo dopo i ragazzi compaiono sul palco...loro
lì, sono loro sul serio e ciò che mi separa dai
loro corpi è soltanto aria, non una distanza oceanica, non
una tv, non una telecamera, niente, li vedo benissimo e stiamo
respirando la stessa aria; sorridono, e sono emozionati quanto
noi, la folla si ammutolisce e il concerto inizia ufficialmente.
Iniziamo insieme questa avventura, loro sono qui per noi e noi siamo
qui per loro, queste ore sono soltanto nostre, e ci stiamo scambiando
un regalo, loro cinque sono il nostro regalo, e la nostra presenza qui
è il loro. Iniziano a cantare e io mi sciolgo come se fossi
un cumulo di neve abbagliata dal sole, sono dannatamente perfetti, e le
loro voci dal vivo mi fanno vibrare l'anima, porto una mano al petto
cantando a squarciagola, e riesco a sentirlo, il cuore batte forte, lo
sto seriamente mettendo a dura prova.
Termina la prima canzone ma non le mie emozioni, Liam scambia qualche
parola con noi, ci da il benvenuto, ci ringrazia e ci augura di
divertirci, gli altri ragazzi gli fanno eco, poi parte la seconda
canzone, la terza, la quarta, sta andando avanti troppo in fretta, ho
bisogno che qualcuno fermi il tempo, ora, vi prego, fermatelo, o fatemi
vivere tutto a rallentatore, voglio che duri per sempre.
Questa volta è Louis a prendere la parola, prende in giro
Niall, fanno gli idioti, si divertono su quel palco e mi fanno ridere
tra le lacrime, sono loro stessi, ci siamo soltanto noi e loro, li amo
con tutto il mio cuore, è il giorno più bello
della mia vita; il tempo scorre, hanno già cantato dodici
canzoni, non manca molto alla fine, i ragazzi si siedono ai lati del
palco, Zayn è quello più vicino a me, le luci
sono basse e non riesco a ditogliere lo sguardo da lui mentre continua
a cantare, è meraviglioso tutto questo, è un
sogno a occhi aperti.
Dopo l'ultima canzone, tento di asciugarmi le lacrime, è
finito. I ragazzi si abbracciano, si stringono forte ed è
una scena tenerissima, poi prendono la parola uno per volta e ci
ringraziano, ci dicono parole bellissime, frasi che mi fanno piangere
ancora, ma sono emozionati anche loro, corrono da un lato all'altro del
palco inchinadosi, ci ringraziarono ancora, ma siamo noi a essergli
debitrici, gli applausi non terminano facilmente, i ragazzi vanno
via...ho assistito al loro concerto, ed è stato stupendo,
qualcosa che non dimenticherò, un ricordo che
resterà sempre vivo nel mio cuore.
La gente inizia a spostarsi, ma tutto si blocca di nuovo e nuove
emozioni prendono il sopravvento su di me quando Harry, Zayn, Niall,
Liam e Louis ritornano sul palco per un ultimo saluto, ancora applausi,
ancora grida, ancora occhi umidi, poi finisce tutto sul serio e le
persone si muovono verso l'uscita, faccio lo stesso anche io, ma
cammino il più vicino possibile al palco, non so nemmeno io
in cosa sto sperando, di certo non posso intrufolarmi nel backstage e
soffocarli di abbracci, c'è la sicurezza, non posso farcela.
Continuo a camminare e quando arrivo proprio di fronte all'ingresso del
backstage, spingo lo sguardo fin dove posso, desidero vederli un
ultimissima volta, scorgo Harry, è proprio lui, è
lì, non resisto, corro con tutta la forza che ho nelle
gambe, devo abbracciarlo, la sicurezza mi blocca, due uomini mi tengono
ferma, e lui è esattamente dietro di loro, forse non ci
separano nemmeno due metri, lo vedo avvicinarsi, il cuore non regge,
succede tutto in pochissimi secondi, si è formata una fila
dietro di me, qualcun'altro ha scorto Harry, e la sicurezza tenta di
tenerci tutte lontane, ma all'improvviso proprio lui, fa un
cenno a quei robot umani.... non ci credo, mi stanno lasciando passare,
me e poche altre ragazze, meno di dieci, dicono alle altre di stare
calme e aspettare. Non è possibile, tutte si sono
catapultate addosso a lui, quasi non respira, io mi addentro in quel
posto e riesco a trovare gli altri ragazzi, sono di fronte a me, mi
sorridono, mi parlano, mi abbracciano per qualche secondo, ho le
lacrime agli occhi e loro se ne accorgono, sono dannatamente
meravigliosi, gli sussurro un grazie che arriva diretto dal cuore, poi
altre persone mi portano via da loro, sono di nuovo all'ingresso, ma le
ragazze che sono entrate con me non ci sono più, e l'altro
gruppo è ancora impaziente di entrare, Harry è a
pochi passi da me, sono immobile, non mi reggono nè le gambe
e nè il cuore, ma all'improvviso mi scuoto e corro verso di
lui, come mossa da chissà quale forza, forse dall'amore, mi
butto tra le sue braccia, sento il mio corpo aderire al suo, e le sue
mani prima sui miei capelli poi sulla schiena, affondo il viso sulla
sua spalla mentre mi tiene stretta a sè, sono soltanto
pochissimi secondi, ma esattamente come quando ho abbracciato Niall,
Louis, Zayn e Liam, prendono la grandezza dell'eternità.
Quando mi stacco da lui, mi perdo nei suoi occhi, sono una calamita per
me, non so resistergli e dal vivo sono ancora più belli, e
poi mi sorride, ha un sorriso che mi fa dimenticare tutto il resto,
vorrei dirgli tutto ciò che provo ma non ce la faccio
"Harry.." azzardo lentamente, in poco più di un sussurro,
lui mi mi accarezza una guancia asciugandomi le lacrime, mi sento
morire, mi stringe a sè ancora, ha capito tutto, sa quello
che provo.
...E la sveglia mi coglie così, tra le braccia di
Harry. Apro gli occhi realizzando di essere a casa, è
lunedì e devo andare a scuola, sospiro, poi mi alzo
rassegnata, raggiungo il bagno e mi accorgo di avere gli occhi
arrossati, ho pianto sul serio, come se fosse stato vero, ma
è stato soltanto un meraviglioso sogno, e non riesco a
trattenere altre lacrime, non sono mai andata a quel concerto e non
andrò agli altri programmati per quest'anno.
L'avevo detto, qualcuno avrebbe dovuto svegliarmi prima, ho confuso la
realtà con i desideri e fa male, veramente male; ma
è stato bello finchè è durato,
desidero assistere a un concerto così ardentemente che mi
sono autoconvinta di viverlo, pazzesco.
Ma sapete una cosa? Ora andrò a prepararmi per la scuola, mi
annoierò a morte come sempre, tornerò a casa e
farò i compiti, poi arriverà la sera e allora
prenderò i miei auricolari e ascolterò quelle
canzoni, tramite un ipod, mi addormenterò con le cuffie
nelle orecchie e riprenderò il mio sogno esattamente dove
l'ho interrotto.Passeranno mesi, forse un anno,o anche due,
vivrò la mia vita, ma arriverà il giorno in cui
non suonerà nessuna sveglia, arriverà il giorno
in cui tutti i pizzicotti del mondo non avranno effetto sulla mia
pelle, sarò perfettamente cosciente, e sarò
lì, con loro, a pochi metri da quel palco, le loro voci
penetreranno la mia anima e i loro sorrisi, i loro sguardi, le loro
parole faranno sciogliere il mio cuore.
Un giorno o l'altro, in un modo o nell'altro il mio sogno
smetterà di essere un sogno. Io ci credo.
Salve a tutti!
Beh che dire...mi riesce più facile scrivere
che confidarmi con qualcuno per esprimere ciò che provo.
Ho immaginato di essere lì sul serio, ieri, all'apertura del
tour mondiale, sarebbe stato meraviglioso! :))
Spero di essere riuscita a trasmettervi qualcosa, spero di avervi fatto
provare almeno un briciolo di ciò che ho provato io
scrivendolo....
Fatemi sapere cosa ne pensate :)) Mi rendereste felice!
Alla prossimaaa ♥
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