Questa fanfic nasce da un'esperienza
personale anche se mai lontanamente così drammatica per fortuna.Devo ringraziare
Lori91 per avermi dato il coraggio di scrivere una fanfic del genere che per me
è importante.Lo so che è una situazione assurda ma Draco ed Hermione sono i miei
personaggi preferiti e volevo loro per la mia fanfiction.Non sarà molto
lunga,due-tre capitoli massimo e visto che non sono il tipo da scrivere
recensioni perchè non so mai come complimentarmi adeguatamente vorrei citare
Savannah con la sua "Trilogia"TGBHF,HL e OS che ormai so più o meno a
memoria,merryluna ho letto tutte le sue fanfic su hermione e draco, Ifigenia
sparkling per Matrimonio combinato e mogli e concubine,anfimissi ,8x4 e clavennah e
molte altre:vi ringrazio tantissimo perchè mi avete saputo regalare tante
emozioni.Adoro Draco ed Hermione e tutte le scrittici che parlano di loro perchè
sono tutte mitiche,almeno quelle di questo sito.Non sono ancora brava come
voi,ma spero veramente di diventarlo.Vi prego di commentare anche per dire:Fa
schifo...magic girl
Ricordava precisamente il giorno in cui
tutto quello era iniziato...
"Herm guarda quel vestito è stupendo,e
costa anche poco!Dai entriamo..."
Erano ad Hogsmeade,senza i ragazzi,e
Ginny aveva adocchiato un vestito che le piaceva a prezzo
scontato...
"Gin a che ti serve un
vestito...piuttosto guarda in quella libreria:in vetrina c'è un libro che ti può
essere utile a recuperare quello scarso che hai in pozioni" "NO Herm oggi
voglio pensare a me,non alla scuola.Ti prego,ti prego,TI
PREGO..."
Quando la sua migliore amica
voleva,sapeva diventare snervante e piagnucolona...come si poteva dire di no a
quel broncio adorabile che metteva su?
"VA BENE.Vorrei proprio sapere quando
lo metterai mai quel vestito."
Ma Ginny era già entrata e l'unica cosa
che le restava da fare era seguirla...
Accidenti a lei che si era fatta
convincere...se non fosse entrata in quel negozio a quest'ora non sarebbe
distrutta.DISTRUTTA. Completamente.Accasciata su un pavimento logoro del
bagno,non osava nemmeno tentare di alzarsi.Era consapevole che le gambe
non l'avrebbero retta a lungo.
"Ma questo è magnifico,questo però
costa di meno...Herm che mi consigli?"
Ogni abito per Ginny era magnifico.Un
po' la invidiava...anche lei voleva avere quella spensieratezza negli
occhi...subito si diede della stupida:come aveva osato solo formulare un
pensiero così cattivo nei confronti della sua migliore amica.
"Ginny,ti stanno tutti bene...prendi
quello che costa meno.Ricorda che devi comprare il materiale per il nuovo
trimentre"
Era da poco passato il Natale e con
esso le vacanze...era rimasta ad Hogwarts e aveva partecipato con allegria al
delizioso banchetto che si era svolto il 25 dicembre.Si erano divertiti un mondo
tutti insieme...
"Si hai ragione"ammise Ginny e subito
mise su un'aria pensosa con un dito sul mento e la bocca contratta...anche con
quell'espressione era una bella ragazza,una delle più belle della
scuola..."scelgo questo rosso.Si è quello che mi sta meglio" Non era vero, a lei
stavano tutti bene.
"Herm,perchè non ne misuri uno anche
tu?"
Stava per rispondere che non ne vedeva
il motivo,ma lei la guardò con quegli occhioni azzurri da cerbiatta con
un'espressione supplichevole e Hermione Granger decise che per una
volta poteva anche fare qualcosa da...diciassettenne.Era il suo ultimo anno e
magari poteva indossare quel vestito ad una delle feste che si organizzavano di
consueto il venerdì sera e alle quali non partecipava mai...
"Ma si,per una volta...Gin mi piace
quello bianco"disse con un sorriso,consapevole di farla contenta e infatti lei
con l'espressione di chi veniva avvisato che ci sarebbero di nuovo state le
vacanze natalizie,la guardò con un sorriso che le arrivava fino alle
orecchie.Si,Ginny era una vera amica...
Era giunta la commessa e Ginny le
chiese la 42 del tubino bianco.Era un bel vestito corto fino a metà coscia,senza
bretelline e attillato ma non appariscente.
Entrò nel camerino per provarlo e sentì
Ginny che diceva"Vedrai Herm,con questo vestito Ron ti salterà
addosso"
Hermione imbarazzata scostò le
tende del camerino e la guardò minacciosa e lei per tutta risposta fece la
linguaccia... Ron le piaceva,le era sempre piaciuto sin dal primo-secondo
anno,ma eravano solo amici.Lei si era baciata con Krum al quarto anno e dopo non
aveva più avuto ragazzi...sognava il principe azzurro a livello irrazionale,ma
realisticamente le sembrava probabile che lei e Ron un giorno potevano diventare
una coppia...Hermione e Ron,Ginny eh Harry...una famiglia perfetta,già si
immaginava nel momento di annunciare alla signora Weasley il suo fidanzamento e
al sorriso estasiato che le avrebbe rivolto.Si sarebbe andata
così...
Maledetto quel vestito...non si
chiudeva...
"Scusi signorina,avete la taglia più
grande?"chiesi cercando Ginny con lo sguardo.Era nel reparto biancheria.Meglio
così,per un qualche strano motivo non voleva dirle che la 42 non le
andava.
"Mi dispiace signorina,questo modello
arriva fino alla 42"disse dispiaciuta la commessa.
Improvvisamente analizzò un fattore che
aveva inconsciamente ignorato fino a quel momento...era
grassa.GRASSA.
Andò via dal negozio dicendo a Ginny che
l'avrebbe aspettata fuori.L'amica dopo aver pagato la raggiunse e prima che
potesse dar voce al suo sguardo perplesso Hermione le disse che non le piaceva
come le stava il vestito.era troppo corto disse.Incontrarono i ragazzi
e lei cercò di comportarsi in modo normale.Arrivata al castello decise che
doveva mettersi a dieta. Saltò la cena dicendo che aveva molto lavoro
arretrato.La mattina successiva bevve del succo di zucca e saltò di nuovo il
pranzo...troppi compiti,Ron,mangerò dopo...A cena si rese conto che
saltare di nuovo il pasto avrebbe destato dei sospetti,così si ingozzò
velocemente dicendo che era affamata e che doveva sbrigarsi perche doveva ancora
ripassare per il compito di trasfigurazione del giorno dopo.Dopo aver mangiato
velocemente scattò di corsa sotto lo sguardo rassegnato de suoi amici.Non
cambierà mai.disse Ron,e non sapeva quanto si sbagliava, quanto lei stesse
cambiando.Hermione corse nel bagno e lì vomitò l'anima...la prima volta fu
difficile,non sapeva come fare.Ma pian piano crebbe l'esperienza. Passarono
giorni,mesi e lei andava sempre avanti così...I suoi amici non si erano accorti
di niente,neanche Ginny,ma lei non gliene faceva una colpa.Dopo sei anni passati
ad aspettarlo,infatti,Harry si era accorto di lei e aveva smesso di considerarla
come la sorellina piccola del suo migliore amico;lei era troppo presa dalla sua
storia con Harry che procedeva a gonfie vele per accorgersi che qualcosa non
andava.C'era da dire anche che lei fosse maledettamente brava...La sua vita
ormai era diventata tutto studio e gabinetto,neanche gli insegnanti notarono
quel cambiamento.Infondo i suoi voti rimanevano sempre gli stessi...Tra i suoi
amici ormai non c'era più posto per lei...Ginny ed Harry,Ron e Lavanda ormai
facevano coppia fissa.Gli ultimi due si erano messi assieme da un mese e mezzo
ormai,ma a lei non importava di Ron,non più,non come credeva Ginny almeno. La
sua migliore amica infatti attiribuiva il suo calo di peso,la mancanza di
sonno-con cui lei aveva giustificato le ombre brune sotto gli occhi-,lo scarso
appetito e il cattivo umore a questo fidanzamento improvviso.Hermione non faceva
nulla per farle cambiare idea,anzi era grata al destino di questo,perchè ora
Ginny l'aiutava a mascherare tutti i cambiamenti che stavano avvenendo in lei
per non dare la soddisfazione a Ron come diceva
lei.E così quando le chiedevano come mai fosse dimagrita così tanto ed avesse
quell'aria sciupata Ginny rispondeva assieme a lei che studiava troppo,era
stressata per i MAGO e cose del genere...L'ago della bilancia da 58 chili in due
mesi si era spostato e quel giorno toccava i 47.Quella sera si era alzata di
scatto dalla sedia come se si fosse appena ricordata qualcosa.Scappò di corsa
dicendo di aver dimenticato di finire Antiche Rune per il giorno successivo
inveendo ad alta voce contro la sua stupidità...incredibile quanto fosse
diventata brava a mentire,tanto da darla a bere persino ai suoi amici...fino al
due mesi prima non ne sarebbe stata capace... Faceva di tutto per far si
che i suoi amici non capissero quello che si stava facendo,ma nel suo subconscio
voleva, sperava che qualcuno di loro si accorgesse della cosa...irrazionalmente
desiderava ardentemente che qualcuno la consolasse, le dicesse che andava tutto
bene.
Non
c'e' peggior sordo di chi non vuol sentire. (Proverbio
italiano)
Ma questo in due mesi non era ancora successo e ora lei si
trovava distrutta. Completamente.Accasciata su un pavimento logoro del bagno,non
osava nemmeno tentare di alzarsi.Era consapevole che le gambe non
l'avrebbero retta a lungo.Non aveva ancora finito però e così ricominciò a
mettersi le dita in gola,così non si accorse che qualcuno era appena entrato in
bagno...
Era entrato nel bagno del secondo piano di Mirtilla Malcontenta
per fumarsi una sigaretta in santa pace.Realizzò che quel fantasma fastidioso e
petulante non c'era un attimo prima di sentire un conato di vomito. Qualcuno
doveva aver mangiato molto quella sera, al contrario suo che a cena non ci era
proprio andato.Ghignò,come solo lui sapeva fare,pensando che era stato occupato
in qualcosa di molto più appagante con una ragazza di corvonero di cui al
momento non ricordava il nome.Margaret,Maggie,Mariel una delle tante
insomma...Stava per uscire dal bagno rischiando così di essere scoperto a fumare
oppure di imbattersi in una folla di ragazzine adoranti che a quell'ora di sera
proprio non sarebbe riuscito a sorportare-la pazienza ha un limite...lui non
ce l'aveva proprio la pazienza-quando sentì un conato di vomito insieme ad
un singhiozzo.Sempre fumando si avvicinò,incuriosito e vide una ragazza che
trafficava con le mani in gola.Che schifo...fu il primo
pensiero
Comprese in un attimo che la ragazza in questione era la
mezzosangue zannuta e l'attimo dopo un lampo di comprensione gli balenò negli
occhi.Tutto si poteva dire di lui,tranne che fosse uno stupido e la sua mente
sempre così fredda,razionale e calcolatrice ci mise un secondo per capire cosa
stesse facendo la ragazza.Non aveva mai visto nessuna ragazza farlo,ma sapeva di
cosa si trattava...
A Draco Malfoy cadde la sigaretta di mano...
"Mezzosangue,che cazzo stai facendo?"
Oddio era stata scoperta l'orrore si dipinse nei sui
occhi e si intensificò quando pochi attimi dopo riuscì a ricondurre quella voce
fredda e profonda a Draco Malfoy.Perchè proprio lui.
Senza pensarci si voltò a stento cosciente di quello che lui
avrebbe visto:un volto dilatato dal terrore,sciupato,sfinito.Lo guardò negli
occhi spaventata sicura di trovarci disgusto...da chiunque poteva aspettarsi
anche pietà ma non da lui...era sicura di trovarlo disgustato ma si
sbagliava...il suo sguardo non era compassionevole-cosa che lei forse neanche
avrebbe sopportato,non voleva la pietà di nessuno-ma non era neanche
disgustato...era freddo,privo di qualunque emozione,ma comunque duro.Fin troppo
spesso aveva invidiato quella sua capacità di nascondere le sue
emozioni.
Per la prima volta in tutta la sua vita Hermione Granger non
seppe reggere lo sguardo di Draco Malfoy e abbassò il viso scoppiando
improvvisamente in lacrime...
"Che cazzo stavi facendo,Mezzosangue"il suo tono era duro ma
c'era qualcos'altro.Preoccupazione?Non lo sapeva.Ma a dire la
verità lo sperava...voleva che qualcuno si preoccupasse per lei,anche se quel
qualcuno era Draco Malfoy.
Draco Malfoy non sopportava le lacrime...le considerava una cosa
da deboli,da esseri privi di spina dorsale...Si maledisse per la sua curiosità e
fece per andarsene...Non sopportava di assistere a piagnistei vari...non
sopportava di vedere la gente piangere...Forse non sopportava di
vederla piangere...lei sempre così forte,testarda,la regina dei
Mezzosangue,la migliore amica di Potter,la secchiona zannuta che non mostrava
mai debolezza... non voleva vedere lei piangere...altrimenti
avrebbe fatto di tutto per farla smettere,e a lui per regola non doveva
importare di farla smettere.
Quando udì dei passi Hermione alzò gli occhi...non voleva
restare da sola"Aspetta"-aiutami-non lo disse naturalmente,anche perchè
non sperava che lui si fermasse...Per la seconda volta,quella sera, lei si
sbagliava.Lui si giro lentamente a guardarla,con sul viso un'espressione
interrogativa che non celava però il suo fastidio per dover prolungare la
permanenza in quel posto.Lei non poteva sapere che la lentezza nei movimenti
gli era servita a togliersi un'espressione preoccupata dal viso,per crearne
un'altra che sicuramente gli si confaceva meglio.
Si era girato e lei si accorse di dovergli
dire qualcosa per giustificare quell'ASPETTA..."Tu...tu non lo dirai... a
nessuno vero?"Chiese anche se non gliene importava molto in quel momento,ma
sicuramente se lui avesse spiattellato il segreto che custodiva così bene da due
mesi,per lei sarebbe stato un bel problema."No"la sua risposta secca che avrebbe
dovuto rassicurarla e calmarla,invece incrementò la sua angoscia perchè lui se
ne stava andando di nuovo,lasciandola di nuovo sola...
A quel pensiero un nuovo singhiozzo la colse...no non voleva
restare sola in quel bagno,sarebbe uscita anche se era troppo presto e non era
sicura che le gampe avrebbero retto il suo peso fino alla sala comune.Lui al suo
singhiozzo si era voltato giusto in tempo per vedere che cercava di alzarsi.Con
una mano per terra sul pavimento bagnato e una vicino allo stipite della porta
per sorreggersi. Riuscì nell'impresa e fece qualche passo ma appena si stacco
con la mano dal muro le gambe le cedettero e sarebbe caduta-non che sarebbe
stata la prima volta-se all'improvviso due braccia forti guidate dall'istinto
più allenato non l'avessero sorretta.Si ritrovò
con il viso premuto contro il petto forte del ragazzo,le sue braccia che la
sorreggevano tenendola stretta sulla vita.
Sembra di esser meno disgraziati, quando non si e' soli a
soffrire. (Voltaire)
"Sciacquati il
viso,sembri sfinita..."la sua voce la riscosse da quel momentaneo attimo di
pace...non si era nemmeno accorta di essere stata condotta vicino ad un
lavandino.Lui la lasciò quando fu sicuro che lei fosse appoggiata al lavabo
e che con entrambe le mani si reggesse.Si allontanò da lei di qualche passo
mentre lei buttava dell'acqua sul viso e beveva ...La guardò appoggiarsi al muro
mentre si asciugava il viso con della carta e quando incontrò il suo sguardo,la
trovò smarrita,impaurita...no non impaurita
terrorizzata; terrorizzata di vederlo andare via,di essere lasciata da
sola...
Esiste un solo vero lusso, ed e' quello dei rapporti
umani. (Saint-Exupery)
Comprendere che lei avesse bisogno di un
abbraccio e avvicinarsi a lei per stringerla a sè fu un tutt'uno.Lei appoggiò la
testa sul suo petto e chiuse gli occhi,fiduciosa...serena come non lo era da
tempo.Di colpo non aveva più quell'aria smarrita,ma restava comunque
fragile...così fragile che lui ebbe paura di stringerla più forte.Si rese conto
che lei chiedeva a lui solo una cosa...affetto.La stessa cosa che lui chiedeva
sempre ai sui genitori fino a quando un giorno,prima di iniziare
hogwarts,incontrò lo sguardo impotente e triste di sua madre e comprese,comprese
che non ne avrebbe mai avuto...Vivere nei cuori che lasciamo dietro di noi non e'
morire. (T. Campbell)
A lui era stato negato ma non voleva che
venisse negato anche a lei.
A
vivere senza che nessuno ti voglia bene, si diventa cattivi. (T.
Gautier)
Improvvisamente sentì una mano di lui
circondarle il busto e l'altra arrivare dietro le ginocchia e si sentì
sollevare,come se fosse priva di peso.Appoggiò la testa nell'incavo del suo
collo e lasciò che la fronte e la punta del suo naso toccassero il punto in cui
la pelle era più calda.Portò una mano dietrò il collo e l'altra sul suo petto
all'altezza del cuore credendo di trovare il battito ritmico e rassicurante,che
avesse avuto il potere di calmarla e di rallentare il suo cuore che batteva
all'impazzata.Non restò delusa e si lasciò cullare finchè la voce di Draco la
riportò alla realtà.
"Vuoi che ti porti in infermieria?"il suo
tono era privo di colore,ma potè leggervi,non senza una certa dose di
fantasia,un po' di dolcezza che la fece sorridere.
Come
arrivano lontano i raggi di quella piccola candela: cosi' splende una buona
azione in un mondo malvagio. (Shakespeare)
"No" disse tornando nel suo stato di
dormiveglia.Si sentì trasportare ancora per un po' finchè non sentì una porta
che si apriva e lui che la poggiava su un letto.Desiderò che lui la
abbracciasse,non venne accontentata però scoprì con piacere che il cuscino aveva
il profumo della sua pelle e con un sorriso sereno si addormentò.
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