Tu mio Achille, io tuo Patroclo di mithra (/viewuser.php?uid=317604)
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Tu mio
Achille, io tuo Patroclo
Caro
Alessandro,
non ti ho scritto affinché tu sappia come sta procedendo la
spedizione, perché tu già lo sai che il nostro
esercito sta dando il massimo. Non temere, la battaglia è
nostra, così come gli sconfitti.
Ma non quello di cui ti volevo parlare o meglio scrivere. Non
so se per paura o perché non ne ho mai avuto l' occasione,
non ti ho mai voluto svelare ciò che si celava nella mia
mente quando eravamo vicini. Posso
immaginare il tuo volto corrugato in un' espressione di stupore, ma se
hai un minimo di curiosità che ti pervade allora continua a
leggere.
Ti
ricordi il girono in cui ci conoscemmo? Non ti andava giù il
fatto che io ti battessi a lotta, ma mi dicesti che ero il primo
ragazzo sincero che avessi mai conosciuto. In quel momento la mia anima
ha percepito qualcosa che mi ha costretto, anzi mi ha assicurato, di
stare accanto a te nonostante le difficoltà che avremmo
incontrato.
Il tuo dente lo conservo ancora. Mi potrebbero dare per pazzo, ma
è la cosa più preziosa in mio possesso. E' una
parte di te, qualcosa di te che porterò sempre al mio collo.
Lo estraesti a forza dopo che io ti avevo regalato il mio. Potrei
giurare di aver visto i tuoi occhi lucidi per un momento, ma eri troppo
fiero per far scendere le lacrime. Ora credo che tu versi
più lacrime in solitudine, perché a volte mi
sembra di vederti debole, tu che di debole non hai nulla.
Gli Dei ti hanno dato il loro potere, facendoti diventare grande come
nessun uomo al mondo. Ho paura, paura che tu mi dimentichi, che sia
troppo attratto dal potere che ti acceca.
A Babilonia mi dicesti di rimanere con te per la notte ed io accettai.
Sul terrazzo ti dissi che avevi gli occhi come nessun altro, e che
avevo paura che qualcuno o qualcosa prima o poi ti avrebbe portato via
da me. Ogni parola che ho pronunciato era vera, ogni sillaba era
giusta, perché credo che qualsiasi cosa ci sia tra me e te
sia giusta. Non ti voglio elencare tutto ciò che mi manca di
te, i tuoi capelli, il tuo respiro, i tuoi occhi, la tua bocca, il tuo
cuore. Ma quanto posso essere stupido, ho finito per dirti che mi manca
proprio tutto di te. Vorrei cancellare tutto quello che ho scritto,
vorrei non provare tutto questo, ma siccome ho un foglio solo, io te la
spedisco comunque la mia lettera.
Oh mio Achille, mi promettesti che mi avresti sempre
protetto, ma ora dove sei? La tua lontananza mi distrugge. Ma io so, so
che se il sole si leva in cielo, tu ti alzi insieme a lui e se
tramonta, so che tornerà il giorno dopo, che mi
illuminerà per il resto dei miei giorni. Per questo non ho
mai perso la fiducia in te, in me, in noi.
Giro troppo intorno alle parole, perciò ora ti
dirò solo che TI AMO. Due semplici parole che vorrei gridare
a tutto il mondo. Mi ritrovo a piangere a tuo pensiero, voglio
semplicemente stringerti e farti dimenticare tutto. E se per gli Dei,
tu ti sei mai accorto di come stavo, allora ti devo dire che non hai
fatto nulla per migliorare le cose. Ma le cose le voglio migliorare io,
almeno tentare, perché ogni sforzo mi avvicina
più a te.
Ricordati che la prima cosa che farò quando ci incontreremo
ancora sarà stringerti la mano, perché come
Patroclo amava Achille, io amerò te per l'
eternità.
Salve miei
bellissimi danzatori del ventre (?)
Ho scritto tutto di slancio, con un idea precisa in mente. Liberarmi di
tutto quello che pensavo.
E' uscita un po'
fluff! Vi chiedo di recensire se ne avete voglia. Grazie per aver letto!
Bacioni
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