Scritta
per la challenge “Preci & Judi AU!Fest”, QUI.
Prompt
“Kid!AU
"Hazza
si è tolto il costumino!"
di x_believeinme.
Kids.
Harry
adora che i Tomlinson, i suoi vicini di casa, abbiano una piscina in
giardino; non è niente di grande o particolarmente
tecnologico, è
una semplice piscina gonfiabile perfetta per accogliere quattro
bambini appena tornati dalla scuola e più che pronti a
giocare con
l'acqua, le temperature stranamente alte per il periodo che lo
permettono.
Louis
è sempre il primo a gettare lo zaino da una parte, quasi
strapparsi
i vestiti di dosso, e buttarsi a bomba nella piscina, seguito
praticamente all'istante da Niall e Harry; hanno preso l'abitudine di
mettersi il costume sotto i vestiti, andando a scuola, per
risparmiare tempo prezioso che altrimenti sprecherebbero ognuno a
casa propria a cambiarsi e prepararsi.
A
Harry dà fastidio, però, il costume che la mamma
gli ha fatto
mettere quella mattina: non solo è brutto, bianco e nero e
senza una
macchia di colore nemmeno a cercarla con la lente d'ingrandimento, ma
è pure stretto e scomodo. Ha la forma di un paio di mutande,
normale, e gli elastici intorno alle cosce mordono la sua pelle fino
ad arrossarla e fargli male; Louis lo sta guardando in modo strano,
quando comincia a grattarsi l'inguine sott'acqua muovendosi come
un'anguilla senza dover scappare dalla stretta di nessuno, e prima di
voltarsi e posare le mani sulle spalle di Niall, che sta parlando con
Zayn dei Power Rangers come ogni pomeriggio, e spingerlo sotto
finché
Zayn non gli dà una spallata e tira su l'amico, lanciandogli
un'occhiata tutt'altro che divertita e abbracciando l'altro ragazzino
finché non smette di tossire e lacrimare.
Louis
sbuffa, alzando gli occhi al cielo perché, dall'alto dei
suoi dodici
anni, non riesce a capire perché quei due si comportino
sempre così
da bambini; era uno scherzo, no? Che senso ha frignare così?
“Hazza,
tutto ok?” chiede, accostandosi di nuovo al più
piccolo che
continua a grattarsi l'inguine e adesso ha praticamente le lacrime
agli occhi; Harry scuote il capo, i capelli umidi che si appiccicano
alla sua faccia, e Louis allunga una mano per spostare alcune ciocche
dalla fronte. “Cosa c'è che non va?”
Harry
è un altro discorso, chiaramente, perché
è il più piccolo di
tutti loro ed è innegabilmente il suo preferito, con il suo
sorriso
tutto fossette e i suoi enormi occhi verdi.
“Il
costume” bofonchia Harry, imbronciandosi, “mi fa
male.”
“Toglilo,
allora” suggerisce, sedendosi davanti a lui e piegando la
testa di
lato, “se ti fa male non devi tenertelo addosso. E poi siamo
tutti
maschi, non devi vergognarti” aggiunge, dopo un secondo,
allungando
una mano per posarla sulla coscia dell'altro bambino. Harry abbassa
gli occhi, mordendosi un labbro e arrossendo per il contatto
inaspettato, poi annuisce perché sì, farebbe
qualsiasi cosa per
smettere di soffrire per uno stupido costume.
Cerca
di non fare caso agli occhi di Louis ancora puntati su di lui, e non
senza difficoltà alza il bacino per riuscire a levarsi
quella roba,
il più grande che lo aiuta a sfilarlo dalle caviglie; Louis
ridacchia quando Harry sospira di sollievo, appoggiando la testa
contro i bordo morbido della piscina, e getta fuori il costume prima
di sedersi accanto a lui ed abbracciarlo.
“Va
meglio, vero?” domanda, il naso di Harry premuto contro il
suo
collo e le sue mani appoggiate sui suoi fianchi; sorride quando
l'altro annuisce, e senza pensarci schiocca un bacio sulla sua
fronte, facendolo arrossire ancora una volta.
“No,
Zayn, il rosso è - oddio, Hazza si è tolto il
costumino!” sbotta
Niall, dall'altra parte della piscina, a voce troppo bassa
perché
gli altri due lo sentano, e Zayn grugnisce una risata vedendo come
Louis si stringa addosso il più piccolo di loro; non
è geloso, è
semplicemente una storia di preferiti: Louis ha Harry e Harry ha
Louis, così come lui ha Niall. Non è sicuro che
lui sia sempre il
preferito di Niall, ma in quel momento non è importante.
“Non
cambiare discorso, il rosso è il migliore!”
esclama, dopo qualche
attimo di silenzio, distraendo l'altro dai due amici ancora
abbracciati contro l'altro lato della piscina.
“Grazie,
Lou” sussurra Harry, ancora rosso per il bacio ricevuto, e
cercando
di non pensarci troppo muove la testa fino a trovarsi di fronte
quella dell'amico; Louis ha un'espressione incuriosita, non
è sicuro
di quello che il più piccolo voglia fare, e di certo non si
aspettava di trovarsi le sue labbra contro le proprie. Dura poco
più
di due secondi, perché nessuno dei due sa esattamente cosa
dovrebbe
fare, e quando Harry torna ad appoggiare il volto contro la sua
spalla, le guance ormai bordeaux, Louis lo abbraccia più
stretto e
sorride felice.
“Oddio,
Hazza e Lou si sono baciati!” la voce di Niall ha una nota
isterica, adesso, e Zayn non può fare a meno di ridere di
cuore
davanti alla sua espressione scioccata. L'altro non capisce cosa ci
sia di divertente, e mette il broncio perché pensa che Zayn
lo stia
prendendo in giro. "Smettila" sbotta, incrociando le
braccia e voltandosi dall'altra parte.
“Oh,
Ni, non fare così” sorride, abbracciando l'amico
da dietro e
poggiando il mento contro la sua spalla bagnata, “non ti
stavo
prendendo in giro, è che sei adorabile quando sei
sconvolto.”
“Non
sono adorabile”
grugnisce in risposta, “i maschi non sono
adorabili” continua,
ripetendo a pappagallo qualcosa che ha sentito non sa dove, qualche
mese prima.
“Tu
sì” ribatte Zayn, e senza pensare morde piano il
collo dell'amico,
“e adesso smettila di farmi il broncio, devi insegnarmi ad
andare
sotto senza affogare.”
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