Non
so se vi sia di gradimento questa piccola flashfic. Ci ho messo
parecchio a stenderla, poiché mi viene difficile scrivere su
Bulma e Vegeta. Sappiatemi dire, provvederò alla rimozione
della stessa se vi dovesse schifare! Anzi sarà meglio che me
ne ritorni alle mie Goku/Chichi senza rovinare questa coppia! ^_^
Earthquake
Aria tranquilla nella residenza Brief. I suoi
inquilini stavano dormendo, o per lo meno ci provavano, a causa di
un'elevata umidità che si percepiva che in aggiunta al caldo
soffocante non concedeva sogni tranquilli ai cittadini del Nord.
Tutto era tornato normale, la città era tornata quel piccolo
gioiello di tecnologia caotica e disordinata del pre-Majin Bu.
I climatizzatori di aria erano in funzione emettendo un leggero sbuffo
gelato che rendeva l'atmosfera leggermente più vivibile.
"Stasera non bastano i condizionatori a placare i tuoi bollenti
spiriti, vero?"Chiese Bulma, in un moto seducente.
Indossava un reggiseno nero di pizzo, e un perizomino in coordinato
sgambato che stava facendo uscire di testa il saiyan affianco a lei.
Vegeta rimase taciturno mentre vedeva davanti a lui la moglie, non
più nel fiore sei suoi anni spogliarsi lentamente, in un
moto seducente, come una piccola bambolina di porcellana.
La sua pelle, liscia ancora nonostante gli anni, era illuminata dalla
luce perlacea lunare che entrava di sfuggita attraverso la finestra
semichiusa.
"Ehi, lo sai che non vale vedere tutto lo spettacolo in anticipo?"
Disse Bulma passando un buffetto sulla guancia del saiyan accasciato
sul cuscino mentre Bulma gli aveva passato le mani sui pettorali nudi.
"Avresti dovuto chiudere la finestra del tutto, non credi?"Rispose
Vegeta, in tono malizioso.
La porta era tenuta chiusa.
Trunks era abbastanza grande per comprendere "quel" tipo di faccende,
ma era sicuramente imbarazzante.
"Bra questa sera sembra tranquilla...forse riesce a tirare avanti tutta
la notte, non credi?"
"Non so" Rispose il saiyan secco, che di quelle faccende proprio non se
ne intendeva.
I seni della donna ancora erano gonfi dal latte. Però questo
non era di certo d'impiccio alla scarica che Vegeta provava nel vedere
la sua compagna.
All'improvviso però...
Le mura cominciano a tremare.
La lampadina si rompe, il lampadario oscilla pericolosamente, gli
oggetti sul comodino, l'abatjour, la sveglia cascano per terra.
"Vegeta...il terremoto" Gemette Bulma.
"Che vuoi che sia...qualche istante ed è tutto finito!"
"Sì certo..." Sbuffò la ragazza.
Appena una manciata di secondi. Il cataclisma era stato abbastanza
intenso, ma era durato comunque poco.
Tre secondi dopo...
Un pianto. Squarcia la notte.
Sì fa sempre più stridulo.
" Vegeta è impossibile ignorarla lo sai bene..."Rispose
Bulma a mo' di scusa.
Si ritirò la spallina del reggiseno, s'infilò di
nuovo la maglia e si avviò nella stanzetta adiacente per
calmare Bra.
"Accidenti a te donna! Sappi che sarà per domani sera!"
Bulma tirò su la bambina delicatamente, avendone cura.
"Oh caspita, è spaventata!"
"Che vuoi che sia un terremoto"Fece eco Bulma.
Il principe dal canto suo rispose con un grugnito.
Bra si mise a piangere ancora più forte. "Ma che le
è preso!" Ribattè seccato il saiyan.
"Vegeta ha un mese e mezzo! E' normale che sia spaventata!"
"Sarà..."
"Meno male che il terremoto non era nulla di speciale!" Rispose
beffarda l'azzurra.
Eh certo, una bambina come Bra, sì che
è un vero terremoto!
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