Heart on fire.

di xlovecasillo
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'Lasciatemi in pace, vi prego. Giuro che sto zitta.''

Si, è vero avevo visto tutto quello che stavano facendo a quel ragazzo, ma dalla mia bocca non sarebbe uscito niente.

'E chi l'ha detto che possiamo fidarci di te?' 

'Ve lo giuro.' 

Balbettai. 

Li sentì parlare fra di loro, non riuscivo a capire cosa si stessero dicendo. Ma avevo una paura tremenda, avevo paura di quello che mi potesse accadere, avevo paura di non rivedere più i miei amici e la mia famiglia. 

'Bene, adesso ci divertiremo un pò.' 

Risero. 

Mi slegarono le mani dalla sedia e mi portarono in una macchina.

'Come ti chiami, bella bambola?' 

Mi chiese, un ragazzo al quanto alto e poco robusto.

'Miley.'

Balbettai.

'Vi prego, non fatemi del male. Non dirò niente.'

Risero tutti, risero tutti insieme. Tranne quel ragazzo.

'Allora, cosa facciamo di questa bella bambola?'

Un'altro uomo, mi si avvicino e si mise a cavalcioni su di me. 

Cercai di dimenarmi in qualsiasi modo, ma niente. Non riuscivo a liberarmi dalla presa di questo essere.

Sentì un rumore. 

Era la cerniera del mio jeans, me lo stavano sfilando. 

Le mie gote iniziarono a bagnarsi di lacrime, che pian piano scendevano verso le mie labbra. Le assaporai, erano lacrime salate. 

'Che dici Josh, glielo sfiliamo questo bellissimo jeans?'

Questo Josh rise

'Si, vai.' 

Mi sfilò il jeans, ed inizio a graffiarmi le coscie. Abbassò la testa e iniziò a leccarmele.

'Lasciatemi, vi prego.'

Iniziai a piangere davvero forte, non riuscivo a smettere. Volevo essere libera, volevo essere lasciata in pace. Non avrei detto niente, avrei soltanto voluto soltanto non andare a quel rave, e starmene a casa con la mia famiglia. Tutto qui. 

Continuai a dimenarmi, ma niente non mi lasciò e continuò a leccare e graffiare le mie cosce.

'Adesso basta, ne ho fin troppo di voi.' 

L'uomo che era a cavalcioni su di me si voltò, e si alzò. 

Vidi tutta la scena, c'era quel ragazzo che prima non rideva con una pistola in mano puntata verso tutti quegli uomini enormi. 

'Calma, calma Kyle. Abbassa quella pistola'

'Voi lasciate andare la ragazza e io abbasserò la pistola.'

Avevo sentito bene? Quel ragazzo mi stava difendendo?

'Ho detto lasciate andare la ragazza, e abbasserò la pistola.' 

Fecero quello che gli disse, mi liberarono. 

'Vieni qui.' 

Il ragazzo mi tese la mano, e io l'afferrai senza pensarci due volte. Non volevo che mi accadesse nient'altro. Ero sicura che Kyle, così si chiamava, mi avesse portata via da quel posto.
Strinse la mia mano e mi trascinò fuori da quel posto. 

'Grazie.'

Balbettai.

'Scappa. Prendi quella stradina, ti porterà dritta in città.'

Sospirai a quelle parole, finalmente ero libera.

'Ti rivedrò?'

'Non so, adesso vai.' 

Gli stampai un bacio sulla guancia e andai via.

FINALMENTE LIBERA! 





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