Take me

di Aagainst
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Sospesa. Me stessa, nessun altro. Bisogna decidere. Andare o restare. Andare: la scelta più facile, la via più comoda. Restare: infiniti dolori, prove, ostacoli. Troppo per me. 
Sospesa. Su una decisione. Vivere mi fa schifo. Eppure non voglio morire. Il mio cuore urla. Vuole essere salvato. Vuole continuare a battere. Il mio cervello è diviso. Una parte mi implora di restare, di ripensarci. Un'altra, prepotente, cerca di spingermi verso il basso. 
Vivere o morire? Morire o vivere? Cos'è ciò a cui teniamo di più? Luce o tenebre? Giorno o  notte? Che cosa voglio veramente? Non esistono ripensamenti. Non esiste una seconda possibilità di scelta. 
Bisogna decidere. Ora.
Guardo in basso. Le mie gambe sono pronte per spiccare un volo in cui non ci saranno ali a sostenermi, fili a cui aggrapparmi. 
Mi volto. Vedo un bambino, il mio fratellino. Sorrido. Cammino verso di lui e lo abbraccio, in lacrime. 
Vita. Gioie, dolori, prove e amori. Ma nessun rimpianto.




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