Avevo
un'assoluto bisogno che qualcuno mi spiegasse che cavolo stavo facendo.
Mi ritrovai seduta a gambe incrociate sul letto guardando il vestito
blu che mia madre mi aveva comprato per il ballo, non era la prima
volta che mi proponeva un abito per le feste scolastiche, ma non lo
avevo mai accettato, in quel momento invece, per la prima volta ero
indecisa su cosa fare, solitamente, non avrei nemmeno pensato alla
possibilità di recarmi a quel ballo, ma in quel momento
sembrava che la mia testa avesse perso la ragione..
In quel
momento stavo realmente pensando di recarmi ad una monotona festa con
ragazzi ubriachi e sudigiri, forse perchè Zayn mi aveva
chiesto tutto il pomeriggio di andarci, o forse perchè non
mi andava di passare il venerdì sera da sola..
Mi trovai di
nuovo con lo sguardo in quel bellissimo vestito. Aveva un corpetto
senza spalline con la scollatura a cuore, all'altezza della vita
lasciava spazio poi ad una gonna corta fino a poco più su
del ginocchio in raso. Era davvero un bellissimo vestito, ma il mio
fisico non era adatto a quell'abito, non me lo meritavo, il mio corpo
non lo avrebbe valorizzato al meglio, ne ero certa. Afferrai il
cellulare posto sul comodino, intenzionata a guardare l'ora, ma la mia
attenzione fu attirata da un messaggio:
Da: Zayn:
Ti
aspetto stasera eh! Non voglio che salti un'altro ballo scolastico! Ti
ho lasciato le chiavi della mia macchina in salotto. A dopo! Xx
Ero veramente
contrariata da ciò che avrei potuto fare, una parte di me
era entusiasta che il mio fratellone tenesse a me, ma l'altra parte, mi
convinceva che sarei stata ridicola con quell'abito, che mi sarei
solamente ridicolarizzata davanti alla mia scuola, ero davvero
indecisa, non sapevo cosa fare, la testa aveva perfino iniziato a
girarmi.
ZAYN'S
POV.
Non mi stupii
assolutamente che Allyson non fosse venuta al ballo, e che non avesse
nemmeno risposto al mio messaggio, ma davvero non la capivo, volendo
avrebbe potuto far cadere i ragazzi ai suoi piedi semplicemente
sbattendo le sue lunghe ciglia. Ma lei preferiva di gran lunga stare
nell'ombra, dove nessuno la vedeva, dove nessuno la notava, e ci era
sempre riuscita piuttosto bene.
Non era
assolutamente consapevole del suo aspetto. In quel momento mi imposi
che ero stanco di vederla sola, che doveva uscire con me, e siccome
avevo già tentato di farla uscire, quella volta l'avrei
costretta, non le avrei permesso di stare ancora sola.
Probabilmente
non le avrebbe fatto piacere, ma non mi importava, non poteva rimanere
chiusa in se stessa, chiusa nel suo passato, io non volevo che lei
rimanesse nel suo mondo, non volevo che soffrisse, ero a conoscenza di
quello che aveva passato, io e lei avevamo un legame speciale, sentivo
sempre il bisogno di proteggerla, il problema era che non sarei
riuscito a proteggerla dai suoi demoni se lei non si fosse aperta
totalmente, ed era una cosa che non aveva mai fatto.
Volevo che si
facesse degli amici, che uscisse con un ragazzo... No ok che uscisse
con un ragazzo no, era ancora presto per quello, però volevo
che uscisse dal suo guscio.
-Hey ragazzi! Domani usciamo?-
domandai ai miei amici, eravamo seduti allo stesso tavolo mentre
scambiavamo battute.
-Zayn, usciamo tutti i giorni.. -
sottolineò Harry, okay aveva ragione ma quella
sarebbe stata un'uscita diversa.
-Sì
ma vi voglio presentare mia sorella, voglio farla evadere un po' dalla
sua ombra.
-Ma noi conosciamo già
le tue sorelle Zayn. - puntualizzò Liam.
-Lei
non la conoscete.
Ed
era vero, non avevano probabilmente mai visto Allyson
nonostante vivesse con me da tempo e frequentasse la nostra stessa
scuola, lei era perennemente chiusa in se stessa, e non volevo che
questa cosa andasse avanti ancora, cavolo aveva 18 anni, e io essendo
suo fratello maggiore dovevo farla aprire, magari farla divertire, in
tre anni non ero mai veramente riuscito a vederla spensierata, era
indubbiamente una ragazza speciale, glielo potevo leggere negli occhi,
la sua espressione era sempre la stessa, e mi sentivo impotente davanti
all'immenso dolore che doveva provare dentro, dovevo smetterla di
pensare a lei, avrei avuto tempo per parlare, in quel momento volevo
solamente godermi la festa, iniziai a guardarmi intorno, la sala da
ballo era colma di ragazzi e ragazze, molti dei quali erano
già ubriachi. La mia attenzione si spostò
però verso l'entrata della palestra quando una ragazza ne
entrò.
-Wow!
Commentammo in
coro io e i ragazzi, come se avessimo pensato la stessa cosa, e forse
era così dato che era l'unica cosa pensabile guardando
quella ragazza. Indossava un paio di scarpe con il tacco che
slanciavano ancora di più la sua figura magra, le sue gambe
erano scoperte fino a poco più su del ginocchio, erano
snelle e con un accenno leggero di muscolatura. Sopra il ginocchio
iniziava il raso blu del vestito, in vita lasciava spazio ad un
corpetto blu con la scollatura a cuore e senza spalline, wow, non
riuscivo a pensare ad altro.
Sulle sue
spalle cadevano lunghi ricci scuri che incorniciavano il suo viso
coperto da una maschera bianca, non riuscii a riconoscerla, la cosa mi
infastidiva perchè io conoscevo tutti a scuola, ma la sua
insicurezza e la sua innocente bellezza non miriportavano a nessuna
delle ragazze della scuola, solo una poteva avvicinarsi, ma non si
sarebbe mai presentata al ballo, era troppo timida per farlo.
La ragazza si
guardò timidamente intorno come se avesse paura di farsi
male, sembrava incredibilmente fragile e sentii il desiderio di
proteggerla, ma non come si protegge un oggetto, sentii il bisogno di
proteggerla come si fa con qualcosa di vitale, di sicuro si sentiva
osservata, e la cosa sembrava metterla terribilmente a disagio, era
quasi palpabile la sua paura e la sua insicurezza in quel posto
apparentemente sconosciuto per lei. Timidamente si avvicinò
a me e ai ragazzi, mi stupii molto della sua iniziativa,
dimostrò che nonostante la timidezza aveva coraggio,
coraggio da vendere, tuttavia, mi parve di vederla tremare mentre
camminava nella nostra direzione, teneva qualcosa stretto nel palmo
della mano destra, era rigida, come una macchina già
programmata.
Appena fu
davanti a noi sembrò paralizzarsi, distese rigidamente il
braccio destro verso di me lasciando cadere l'oggetto sul tavolo, il
suo sembrò un gesto inumano, quasi meccanico. Erano le
chiavi della mia atomobile.
-Ma.. C..Come?-
diedi voce ai miei pensieri mentre la vedevo indietreggiare tremante.-Allyson!- affermai
con sua sorpresa, avevo collegato tutto, i movimenti timidi e insicuri
e le chiavi della macchina che le avevo lasciato in salotto. Lei
iniziò a correre verso l'uscita della palestra prima che io
potessi aggiungere altro, aveva vinto di nuovo la sua stupida
insicurezza.
-Amico ma chi era?-
mi chiese Harry vedendo il mio sguardo leggermente stupito, e forse
anche dispiaciuto.
-Era
mia sorella, o meglio.. Sorellastra..
-Wow
ALLYSON'S
POV.
Mi sentii
tremendamente a disagio dopo quella mia azione, avevo sorpreso anche me
stessa. Ero entrata in quella palestra credendo di poter reggere, ma
non fu così, loro, i loro sguardi sembravano essere
disgustati. Non potevo togliermi quell'immagine dalla testa, le persone
presenti che criticavano il mio corpo, le mie gambe. Non potevo
resistere, così corsi fuori tanto velocemente che non sapevo
nemmeno dove recarmi, non ci avevo pensato, volevo solo andarmene.
Camminai velocemente per i corridoi silenziosi, l'unico rumore che
sentivo era quello dei miei tacchi alti, non sapevo dove andare, le
aule e i bagni avrebbero di certo ospitato adolescenti ubriachi con gli
ormoni a mille intenti a consumare la loro passione con persone
più ubriache di loro, ma tanto al mattino successivo non
avrebbero ricordato nulla, grazie all'effeto dell'alcol. A quei
pensieri mi scappò un verso di disapprovazione e disgusto.
Come si poteva donare così velocemente il proprio corpo ad
una persona che non sapeva nemmeno di desiderarlo? Bah, non avrei mai
capito quella logica. Decisi di andare sul retro della scuola dove di
solito mi sedevo per ripassare durante l'ora di pranzo. Mi
sdraiai con la schiena sull'erba fredda e guardai le stelle, era una
bella nottata tutto sommato, e c'era davvero molto da sommare nel mio
caso.
Restai con lo
sguardo perso per una decina di minuti, mi tolsi le scarpe per stare
più comoda e fare aderire i miei piedi nudi all'erba. Mi ero
stancata della mia attuale posizione, così mi sedetti e
raccolsi le mie ginocchia al petto, noncurante del fatto che qualcuno
potesse vedere il mio intimo, tanto ero sola, riuscivo a sentire in
lontananza la musica della palestra posta dal lato opposto
dell'edificio; iniziai a sentire dei brividi percorrere la mia schiena
nuda, l'aria si stava facendo fredda, e io indossavo solo un vestitino
in raso.
**
Quando decisi
finalmente di alzarmi un soffio d'aria fredda mi fece sobbalzare, ma
non fu l'unica cosa a provocare il mio spavento, sentii dei passi alle
mie spalle, quando una mano grande e calda si posò sulla mia
spalla, istintivamente strinsi la mano destra in un pugno che
velocemente e con forza trovò il basso ventre della figura
dietro di me, in quel momento non mi importava di avergli fatto male,
mi aveva spaventata! Ma poi guardai il ragazzo mascherato contorgersi
dal dolore, si era perfino inginocchiato a terra.
-Chi sei? -Chiesi
mentre lui ancora si contorceva, oh andiamo! Non potevo avergli fatto
tanto male!
-Ha.. Harry.. S.. Styles.. S..
Sono un amico di Zayn. .- Disse lui tenendosi le mani sul
punto dolorante, cavolo!
-Merda!
Mi dispiace!
-Tranquilla. -Disse
lui cercando di alzarsi, senza ottenere però un buon
risultato. Tesi la mia mano davanti a lui incredula, lui la
accettò e fece leva per alzarsi, mi dispiaque di aver fatto
male ad un amico di Zayn, ma il mio dispiacere durò molto
poco.
-Però, hai un
discretto gancio destro ragazzina.- A quelle parole tolsi
la mia mano dalla sua facendolo ricadere a terra, odiavo essere
chiamata ragazzina, e non mi importava più di avergli fatto
tanto male.
-Oh andiamo aiutami!-
protestò lui stendendo nuovamente la mano davanti a se.
-Perchè dovrei?- chiesi
io idietreggiando e scuotendo la testa.
-Perchè
è colpa tua se sono dolorante.
-Tu
mi hai spaventata.
-Non
mi sembri una che si spaventa facilmente.
-Oh ok, allora avevo voglia di
prendere a pugni uno sconosciuto.- affermai ironicamente.
Rise
spavaldamente mentre si rialzava da solo. Una volta in posizione eretta
tentò di intimidirmi con la sua altezza, ma ciò
non accadde. Con sua sorpresa non mi allontanai dalla sua figura alta,
anche perchè non era molto più alto di me.
Sembrava stupito dalla mia freddezza, ma conoscendo la fama di Harry
Styles capii il perchè. Lui era abituato a veder cadere le
ragazze ai suoi piedi con uno sguardo, beh io purtroppo per lui, non
ero come tutte le ragazze e poi perchè avrebbe voluto avermi
ai suoi piedi? Io non ero nessuno.
Styles si
avvicinò a me fino a che non fui costretta ad indietreggiare
a causa della troppa vicinanza del suo corpo al mio. Indietreggiai
finchè non mi dovetti fermare sul tronco di un'albero, lui
continuava ad avanzare, io a mantenere il contatto visivo con le sue
iridi verdi. Dopo poco non riuscì più a reggere
il mio sguardo freddo e si fermò.
-Un'altra sarebbe saltata tra le
mie braccia.- sembrava vantarsi della sua fama da
donnaiolo.
-Ti sembro come le stre Styles?-
domandai più per curiosità che per spavalderia.
-No.
E la cosa mi piace ancora di più.
-Mi
stai sfidando?
-Probabilmente.
-Non
sono un gioco.
-Ah no? Per me le ragazze lo
sono, e io mi ritengo molto bravo a giocare.- ero
ufficialmente certa che si vantasse della sua fama.
-Ma davvero? Allora giocheremo in
due.- ero di certo una ragazza molto orgogliosa, ma mi
aveva sfidato apertamente, e non ero una ragazzina, la sua convinzione
mi divertiva, non sarebbe riuscito a farmi cedere tanto facilmente. Io
non ero come tutte quelle che si è portato a letto, mi
dispiacque deluderlo, ma non lo ero, il solo pensiero mi provocava
ribrezzo.
Vidi Zayn
raggiungerci e Harry sorrise spavaldamente, Zayn sembrò
riconoscere lo sguardo dell'amico e poi si rivolse a me:
-Puoi
togliere la maschera adesso.
-Me
ne ero scordata.
-Dai
torniamo a casa Allyson.
Prima di
raggiungere Zayn, mi sfilai la maschera lasciando che l'elastico di
essa facesse sollevare e ricadere i miei capelli sulla schiena, sentii
lo sguardo di Harry e Zayn studiarmi e mi ricomposi subito, non volevo
che mi trovassero talmente brutta da compatirmi, i miei capelli
ricaddero anche su una parte del viso, ma li lasciai lì e
seguii Zayn verso la sua auto rimanenin silenzio.
Non sapevo
cosa sarebbe successo con Harry, probabilmente lui pensava che io fossi
solo un'altro nome da aggiungere alla sua collezione di corpi
sacrificali, ma non gli avrei dato quella soddisfazione.
Aloha,
spero che il
capitolo vi sia piaciuto, questo dialogo tra harry ed allyson
è una specie di inganno, capirete più avanti il
perchè, per scrivere mi ispiro molto spesso a canzoni o
libri che io stessa leggo, perciò spero di poter leggere
qualche vostra opinione.
Grazie mille
di aver letto a presto!
XX
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