Lui era il mio migliore amico

di The Edge
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Sono stanco, ormai non ho più il fisico adatto per giocare con i miei nipoti.
Loro sono bambini… e pretendono che una persona anziana come me si metta a rincorrerli. Okay che un buon nonno deve fare questo e altro per i suoi nipotini, però c’è un limite a tutto.
Già ho rischiato di scivolare perché mio nipote ha seminato biglie per la casa, se poi devo mettermi a correre dietro a quelle piccole e graziose pesti.. muoio!
Va bene che metà della popolazione mondiale è convinta che io sia morto, mentre l’altra crede che io sia stato rapito dagli alieni…

Il flusso dei miei pensieri viene interrotto da un’adorabile vocina
“Nonno, chi è il signore che è seduto accanto a te nella foto in soggiorno?”
“Quale foto?”
“Ma nonno! E’ l’unica foto dove c’è quel tipo strano… tutte le altre sono della nonna”
“aaaaaah quella foto! Hai ragione anche tu tesoro, devi avere pazienza. Sono vecchio e rincitrullito. Comunque lo ‘strano signore’ come lo chiami tu è il mio migliore amico”
“Ah sì? Come si chiama?”
“Il suo nome era Freddie”
“Gli volevi bene?”
“Tantissimo”
“Di più che alla nonna?”

Rido di cuore a questa domanda “La nonna è la nonna, il mio migliore amico è un’altra faccenda. Gli volevo tanto bene, se è questo che vuoi sapere”
Mio nipote arriccia le labbra in un sorriso, mi prende per mano e mi trascina in soggiorno.
“Dimmi altro su questo tuo amico”
“Cosa ti posso dire? Era una persona speciale, molto particolare.”
“Perché era particolare?”
“ Io sono una persona molto timida, non mi piace molto conoscere gente nuova… Lui aveva la capacità di togliermi la timidezza di dosso, riusciva sempre a farmi sentire a mio agio. Spesso e volentieri era l’unica persona che riusciva a comprendermi. Era il migliore amico perfetto.”
“Ti manca?”
“Parecchio. E’ come se la parte più estroversa di me se ne fosse andata…”
“Che bello avere un amico del genere! Lo voglio anche io”
“Ti auguro di trovare una persona speciale come l’ho trovata io..”
“Grazie nonno. Adesso giochiamo?”
“Ancora? Ma è tutto il giorno che giochiamo… Non sei stanco?”
“No.”
“Beata gioventù… E va bene, a cosa giochiamo?”
“Nascondino!”
“Andata. Vai a nasconderti, su.”
“Conta fino a cinquanta”
“Si capo”

Mio nipote ridacchia e scappa via a nascondersi.
Ormai ho capito che passerò anche questo pomeriggio a giocare a nascondino.
Prima di iniziare la fatidica conta, do un’occhiata alla foto e sorrido.
Mi manchi amico mio…




Angolo dell'autrice:
Eccomi nuovamente da queste parti.
Innanzitutto voglio ringraziare la mia consigliera personale, ovvero quella santa donna della Socia, che senza il suo maGGico aiuto a quest'ora sarei in alto mare.
Ho immaginato quel folletto del Deacon in versione nonnino ed è venuto fuori ciò.
Spero vi sia piaciuto.
Alla prossima!
The Edge




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