The Happy Few

di Aout
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Benvenuto

 
– James, per favore, calmati.
Si alzava, prendeva il giornale, beveva un sorso di caffè, le chiedeva come stava, le chiedeva come stava e poi, ancora, le chiedeva come stava, persistente ed instancabile.
– Vuoi qualcosa? – disse, di nuovo, – Un tè, un bicchier d’acqua? Una fetta di torta, magari? Sai, l’ha fatta…
 – “L’ha fatta Alice e, secondo lei, i lamponi possono diminuire i dolori del parto”. A parte il fatto che Alice di medimagia non s’intende per niente, ma me lo avrai ripetuto sì e no una dozzina di volte, James, e solo nell’ultima mezz’ora…
Fu interrotta da una forte fitta al basso ventre.
– D’accordo, dammi quella tua dannata fetta di torta.
 
 
– Respira con me. Ufh, ufh, ufh…
– James, credo di ricordarmi ancora come si respira. Aaaah! – e pure come si urla, a quanto pareva.
Il sudore sulla sua fronte, le labbra contratte, gli occhi serrati… ma perché far nascere un bambino doveva essere una cosa così traumatica, eh?
Magari li portassero veramente gli unicorni, i bambini, come gli dicevano sempre quando era piccolo! Un po’ di biada, una mela e pari e patta!
– Non lasciarmi James. – gli disse improvvisamente Lily, prendendogli una mano nella sua.
Non l’aveva fatto quando creature molto più oscure di un innocente neonato erano apparse sulla loro strada, perché avrebbe dovuto cedere proprio allora?
– Sono qui, sempre.
 
 
Espressione terrorizzata, fiatone, mani tremanti… James era veramente ridotto in pessime condizioni in quel momento.
Ma non lo stava scodellando lei, il bambino?
– Andrà tutto bene, manca poco.
Una parte della sua mente si chiese se la guaritrice si riferisse a lei o al marito, pallido come un cencio, la parte restante era davvero troppo impegnata a dar forma al dolorosissimo miracolo della vita per preoccuparsene.
– Un’altra ancora, coraggio.
– Aaah!
Un ultimo urlo, un’ultima spinta e poi… poi quel pianto. Quel bellissimo pianto.
– Guarda, Lily! Lily, quanti capelli che ha! – James osservava con le lacrime agli occhi quel fagottino che le stavano appoggiando sul ventre.
– Ciao Harry, benvenuto. – gli disse.
 


 
Note:  Tre drabble da 110 parole esatte ciascuna. Ho da fare solo una piccolissima precisazione, gli unicorni sono al posto delle cicogne perché siamo nel mondo magico e l’idea, per quanto sciocca, mi piaceva un sacco ;)
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate ;)



Questo capitolo si è classificato SECONDO e ha vinto il Premio Commedia al contest "Venire al mondo e dare alla luce" indetto da Sweet Cupcake sul forum di EFP. Ha anche partecipato al contest "The Canon Lovers" indetto da @orny@ sul forum di EFP.




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