Scritta
per la challenge “Preci & Judi AU!Fest”, QUI.
Prompt
“Death
Note!AU”
di connieexist.
Kira.
"Questo
Kira è
un folle" commenta Harry, dopo l'ennesima notizia proveniente
dal Giappone; un assassino di assassini, un pazzo convinto di poter
giocare a fare il dio. Harry non crede nemmeno, ma avverte il
comportamento di quello spostato come un affronto personale; Louis
grugnisce soltanto, gli occhi fissi sul manuale di fisica su cui sta
ancora studiando per l'esame del giorno dopo, l'ultimo, e per un
attimo Harry si scorda del maniaco omicida che sta terrorizzando il
mondo intero perché, davvero, Louis è bellissimo
con
quell'espressione concentrata sul viso.
"Perché
non
vai a riposarti un po'?" mormora, sfilando con un sorriso il
libro dalle mani del suo ragazzo. "Hai già praticamente
consumato tutte le pagine, domani sarai perfetto come sempre e lo
sappiamo entrambi. Vai a letto, lavo i piatti e ti raggiungo."
Più
tardi, quella
stessa notte, Harry si sveglia con il ragazzo completamente spalmato
addosso, la sua testa contro il suo petto e le gambe intrecciate con
le sue, e non pensa nemmeno per un attimo che quella possa essere
l'ultima volta. Perché dovrebbe, dopotutto? Non sa che il
giorno
successivo, mentre andrà all'università sul
solito autobus, Louis
morirà; non sa che l'autista è immigrato dal
Giappone per sfuggire
ad una condanna per stupro, non sa che quel maledetto Kira conosce la
sua identità né che il suo potere può
arrivare fino
all'Inghilterra. Non sa che Louis sarà una delle otto
vittime
collaterali dell'incidente che la morte dell'autista
provocherà; non
sa che le parole mormorate nel suo orecchio quella mattina, un "ti
amo, a più tardi" quasi inghiottito nella nebbia
dell'incoscienza, saranno le ultime che Louis avrà la
possibilità
di dire. Non sa nulla, e si limita ad abbracciare la vita del
ragazzo, inspirando l'odore di sudore e shampoo dei suoi capelli, e
sorridere.
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