Autore:
_wayward.
Titolo:
The five times Scott doesn't understand and the last time he does
~
Fandom:
Teen Wolf.
Rating:
Verde.
Genere:
One–shot.
Personaggi/Pairing:
Scott, Stiles/Derek, un po' tutti.
Parole:
~2524.
Avvertimenti:
La stupidità di Scott vale come avvertimento? Btw, arriva
fino alla
fine della seconda stagione (più una sorta di ipotetica
season 3)
quindi SPOILER per chi non l'avesse ancora vista.
Disclaimer:
Tutto © di Jeff Davis, io non ci guadagno nulla ma potete
sempre
pagarmi per smettere.
Note:
Scritta sulla canzone “Per tutte le volte che” di
Scanu. Cosa mi
fanno fare i magici Faràs su COW–T3
#maridichallenge?
Introduzione:
Come
da titolo, le cinque volte in cui Scott non capisce e l'ultima in cui
diventa ovvio – persino per lui.
~
The five times Scott doesn't understand and the last time he does
La
prima volta che succede sono entrambi fradici, dalla testa ai piedi,
appena usciti dalla piscina della scuola dopo due estenuanti ore in
cui Stiles è riuscito – più per
miracolo che per doti personali –
a tenere a galla il corpo paralizzato di Derek.
Discutendo
su cosa, esattamente, possa essere il lucertolone apparso da un paio
di settimane – kanima, sta dicendo Derek mentre Scott si
rigira tra
le mani la chiavetta USB di Gerard.
E
poi, mentre lui è pronto a salire sulla Jeep del suo
migliore amico
e tornare a casa, probabilmente a disperarsi del fatto che la
famiglia della sua ragazza lo odi totalmente, le sue orecchie si
rizzano; accanto a lui, un battito cardiaco che accelera.
Stiles
e Derek si stanno guardando a vicenda e Scott, le sopracciglia
inarcate, non riesce a capire da quale cuore, fra i due, quel veloce
pompare provenga.
Ma
cessa nel momento in cui Derek si avvia verso la Camaro e quindi, si,
Scott dimentica prontamente l'episodio.
Almeno
fino alla volta successiva, quando è anche il corpo di
Stiles ad
essere paralizzato e lui deve trascinarlo fino all'ingresso della
stazione di polizia mentre Derek si libera lentamente del veleno,
ancora steso sul pavimento.
Un
semplice battito più veloce degli altri mentre lui e il suo
migliore
amico, immobile, si allontanano, ma nemmeno in quell'occasione
–
fra un potenziale serial killer adolescente, il capitano
(co–capitano) della squadra di lacrosse travestito da
lucertola
gigante, la guerra portata avanti dai cacciatori che, guarda caso,
sono anche i parenti della sua fidanzata e sua madre
nella
stanza a fianco – Scott vi dà particolare
importanza.
Poi
però qualcosa, o forse tutto, cambia: Jackson se ne va da
Beacon
Hills, così come Allison che, fra l'altro, lo lascia e,
anche se
Scott non sa esattamente come, i suoi pomeriggi iniziano a girare
intorno alla casa bruciata degli Hale, un'eventuale fiducia in Derek
non gli sembra più così mal riposta, Isaac inizia
a tenergli il
posto in mensa ed Erica sorride alle sue battute – un sorriso
vero,
sottolinea Stiles, non il ghigno ben poco promettente che era solito
disegnarsi sulla sua faccia ogni volta che li minacciava per i
corridoi della scuola.
Quindi
è quasi normale che il significato della parola "branco"
diventi molto più tangibile, quando i loro ritrovi diventano
frequenti e slegati dal concetto di
“dobbiamo–fidarci–l'uno–dell'altro–altrimenti–il–cacciatore–di–turno–potrebbe–usare–il–nostro–fegato–come–pranzo–del–giorno–del–ringraziamento”.
Ovviamente
anche Stiles partecipa a qualsiasi raduno e, ovviamente, lui non
è
un licantropo ma sta imparando qualche trucchetto efficace da Deaton
– Scott ride ancora alla faccia oltraggiata che ha fatto
quando lo
ha chiamato strega – e poi è il suo migliore amico
da quel primo
giorno d'asilo in cui Scott aveva bisogno di un pennarello verde e
l'aveva rubato a lui che, per tutta risposta, gliel'aveva infilato
nel naso.
Quindi
è normale che si sieda sotto i portici con il computer sulle
ginocchia a tradurre le pagine del bestiario insieme a Lydia (la
Lydia che conosce il latino arcaico perché quello classico
era
troppo noioso, si) ed è normale che li
osservi ridendo quando
tentano di atterrare Derek e quando, puntualmente e con il solito
sorrisetto di soddisfazione, è lui a sbattere loro a faccia
in giù
nel fango.
Ed
è normale anche quando, girandosi verso Stiles, Scott si
accorge che
il suo battito cardiaco è più veloce del solito:
d'altronde Lydia è
appoggiata alle sue gambe e Scott sorride nel pensare che, forse, il
Piano–Da–Dieci–Anni–Per–Far–Innamorare–Lydia–Di–Me
made in Stiles™
stia
finalmente dando i suoi frutti.
Tranne
per il fatto che, quando qualche mese dopo Lydia sostiene di aver
superato la sua storia con Jackson e chiede a Stiles di uscire, lui
rifiuta con un gran sospiro.
Lydia
scrolla le spalle, chiude il portatile e si incammina per tornare a
casa mentre Stiles rimane seduto sull'erba con lo sguardo basso.
Pochi
secondi dopo Derek sbatte la porta oltre la veranda e, con la solita
espressione imbronciata, gli chiede qualcosa che Scott non riesce a
sentire perché quello è il momento in cui Isaac
sceglie di uscire
dal suo nascondiglio e scaraventarlo verso la cima dell'albero
proprio oltre il giardino.
Allo
stesso tempo, però, Scott può percepire
chiaramente il cuore di
Stiles fare un balzo nel petto mentre segue Derek dentro la casa e,
solo allora, inizia a farsi qualche domanda.
La
quarta volta Scott è piuttosto sicuro che ci sia qualcosa di
tremendamente sbagliato – ed anche tremendamente ovvio
– nel modo
in cui Derek prende a schiaffi la nuca di Stiles ogni volta che
questi dice qualcosa di stupido, quindi praticamente sempre.
Sono
tutti radunati nel salotto di casa Hale perché, data la
tarda ora,
hanno deciso all'unanimità di ordinare una pizza.
E'
la prima volta che si ritrovano insieme nel fare qualcosa di davvero
normale ma la sensazione di casa è
così piacevole che Scott
non ha la minima intenzione di andarsene solo perché Erica
continua
ad essere assurdamente inquietante o perché la camera
è ancora
soffocate dall'odore della cenere e dalla puzza di bruciato.
«Qualche
preferenza?» sta chiedendo Stiles, con il cellulare in mano
ed il
numero del Pizza Express nell'altra – poi, nemmeno mezz'ora
dopo,
il fattorino parcheggia nel vialetto e Derek posa le pizze sul
pavimento mentre i Beta quasi ringhiano per la fame.
Stiles
trangugia la sua pizza super farcita con hamburger, uovo, pancetta,
patatine, maionese e senape e, fra un boccone e l'altro, lancia una
strana occhiata alla porta.
Quando
Scott si gira a seguire il suo sguardo vede Derek appoggiato al muro
con un'espressione divertita sul volto.
Stiles
solleva un trancio di pizza oltre la sua visuale. «Vuohi
assaggiarhe?» chiede, con la bocca piena,
e Scott si aspetta
che Derek scuota la testa senza nemmeno rispondere, limitandosi a
lanciargli uno sguardo terrificante ma, al contrario, Derek si
avvicina, si siede accanto a loro e dà un morso alla fetta
che
Stiles gli tende.
«Buona,
vero?»
Derek
fa una smorfia e si costringe a deglutire e Scott sente un'improvvisa
ondata di comprensione nei suoi confronti anche quando uno
scappellotto colpisce la testa del suo migliore amico perché
nessuno, eccetto Stiles, può seriamente trovare buona una
pizza del
genere.
Stiles,
che si massaggia il collo e ride e inizia a parlare di quanto sia
buona e di quella volta che ha cercato di ordinare per suo padre una
pizza ai carciofi e del fatto che la pizza più grande del
mondo sia
stata cucinata a Roma e che i suoi pizzaioli abbiano dovuto lavorare
per 48 ore di seguito. Derek lo ascolta in silenzio ma nemmeno quelle
chiacchiere o il masticare delle mascelle di Boyd riescono a coprire
il battito veloce del suo cuore.
Scott
alza le sopracciglia ma non riesce a capirne il motivo.
La
quinta volta sono solo lui e Stiles, sdraiati sul pavimento della sua
camera con il joystick in mano, a cercare di uccidersi a vicenda a
Call Of Duty.
È
la prima volta dopo tanto – sembra un'eternità
perché, fra
licantropi, kanima e cacciatori, Scott non ha davvero avuto
più il
tempo nemmeno di accendere la console – e sono soli
perché Isaac
deve prepararsi per il test di chimica, Erica e Boyd avevano
già in
programma di andare al cinema insieme («Un'uscita
romantica», aveva
puntualizzato lei con un sorriso, quando Scott aveva chiesto se
potevano aggregarsi a loro) e Derek, be', non c'è veramente
bisogno
di una spiegazione per giustificare l'assenza di Derek,
no?
La
voce di Stiles lo riscuote dai suoi pensieri solo qualche minuto
dopo.
«Pensi
che Derek sappia giocare ai videogiochi?» chiede, quasi gli
avesse
letto nel pensiero e dallo stupore Scott si volta verso di lui
–
provocando così la morte del suo soldato.
«Non
credo» risponde mentre il gioco carica una nuova partita.
«Pensavi
di invitarlo alla prossima maratona di Halo?»
Stiles
scrolla le spalle. «Deve essere noioso passare le giornate da
solo
in una casa bruciata. Per di più con l'unica compagnia di un
totale
psicopatico, che è allo stesso tempo l'unica persona rimasta
in vita
della tua famiglia, e con il costante ricordo di un'infanzia felice
che non potrai più avere indietro. Sempre che la sua
infanzia sia
stata felice.
Probabilmente
Derek era quel tipo di bambino che passava i pomeriggi a bruciare le
formiche con la lente di ingrandimento.»
«Non
deve essere una vita facile» commenta Scott, senza lasciarsi
scappare il fatto che, nel parlare di Derek, il cuore di Stiles abbia
fatto un paio di capriole e allora chiede: «Ti fa ancora
paura?»
«Paura?!»
Stiles si gira verso di lui con un'espressione indignata.
«Non mi
mai fatto paura!»
Scott
solleva un sopracciglio.
«...
un po' di inquietudine, al massimo. Giusto per la totale mancanza di
empatia, lo sguardo truce e tutta l'aria da "ti squarcio la gola
con i miei stessi denti". Al massimo. Se proprio devo
puntualizzare la cosa, l'ha anche reso chiaro a parole. Subito dopo
"se non stai zitto ti strappo le dita una ad una" e giusto
prima di "tagliami via il braccio per favore altrimenti ti
uccido".»
Scott
ridacchia e, lasciandosi trascinare dal fiume di parole del suo
migliore amico, si ritrova chissà come a decantare la
morbidezza dei
capelli di Allison mentre Stiles spegne la console e gli offre una
birra.
Il
mistero, ancora irrisolto, viene di nuovo accantonato.
La
soluzione si presenta uno degli ultimi giorni di scuola, quando il
profumo dell'estate è già nell'aria e perfino i
test del professor
Harris si fanno meno insistenti.
In
queste settimane Scott è preoccupato per il litigio
silenzioso che,
apparentemente nato dal nulla, Stiles che Derek sembrano portare
avanti. Quest'ultimo, come da manuale, si rifiuta di parlarne e
Stiles scuote la testa pensieroso ogni volta che Scott accenna alla
questione. Pur senza evitarsi platealmente, non si parlano
né
avvicinano l'uno all'altro e sembrano incapaci di rimanere nella
stessa stanza da soli per più di due minuti.
Nemmeno
Lydia – che sembra essere diventata la nuova migliore amica
di
Stiles da quando la sua cotta è evaporata – ne sa
qualcosa, salvo
sorridere compiaciuta quando Scott glielo chiede, e il malumore di
Derek si manifesta anche al resto del branco con sessioni
d'allenamento molto più intensive e meno gratificanti.
Un
giorno, poi, Stiles non si presenta al raduno quotidiano nel salotto
di casa Hale fingendo un malessere che non potrebbe essere
più falso
e quando Derek esce sbattendo la porta fa tremare l'intera struttura.
Scott
si alza e fa per seguirlo perché inizia veramente a temere
per la
salute fisica del suo migliore amico ma Erica lo trattiene per un
braccio, scuotendo la testa, e poi Isaac gli chiede se può
ascoltarlo ripetere la lezione per il giorno dopo e, be', Scott non
può veramente dirgli di no.
Derek
non torna a casa quella sera, nemmeno a notte fonda, quando Scott
decide di incamminarsi, reprimendo l'istinto di andare a controllare
che Stiles sia ancora vivo.
Il
giorno dopo, l'odore di Derek è come un'impronta sulla pelle
di
Stiles.
Scott
guarda il suo migliore amico come a sincerarsi che stia davvero bene
ma non ha lividi o segni che possano attestare che Derek abbia
attentato alla sua vita e il sorriso appiccicato alla sua faccia
è
uno dei più grandi che Scott gli abbia mai visto quindi non
osa
nemmeno chiedere.
In
mensa, mentre Stiles si riempie il vassoio con tutti i tipi di salsa
disponibili, Lydia gli si avvicina e commenta, a bassa voce:
«Era
ora, no?»
Scott
alza lo sguardo dal suo piatto e nota che Erica ha un sorrisetto
soddisfatto sulle labbra, Isaac riserva al pavimento uno sguardo
imbarazzato e Boyd finge di non essere interessato («Magari
convincerà Derek a comprare una TV satellitare»
è il suo unico
contributo alla conversazione).
Scott
rimane comunque con un punto interrogativo stampato sulla fronte fino
a quando Lydia gli infila un gomito sottile nel fianco e indica
Stiles con la punta del suo naso perfetto.
Quando
finalmente capisce, Scott rischia di morire strangolato dalla
rivelazione – e dal pezzo di pane che cerca di arrivare ai
suoi
polmoni invece che allo stomaco. La sua faccia diventa tanto rossa
quando l'ovale scuro che sbuca da sotto la sua maglietta quando
Stiles si siede al tavolo di fronte a lui.
Lydia
sorride. «Hai un succhiotto sul collo» dice,
perfettamente a suo
agio, e il cuore di Stiles rischia la tachicardia mentre inizia a
blaterare su qualsiasi cosa gli passi per la testa – davvero
tante
cose, ringrazia Scott, cercando di dimenticare la sequenza di scenari
in cui il suo migliore amico dalle elementari ed il suo Alpha, che
è
Derek, per Dio!, finiscono per
fare sesso su qualsiasi
superficie disponibile, e grazie tante, Scott non riuscirà
mai più
a guardarli in faccia senza che queste immagini gli lampeggino dietro
le palpebre.
Quello
stesso pomeriggio la casa di Derek è aperta per loro e,
nonostante
le aspettative e l'imbarazzo, non è cambiato niente.
Probabilmente è
solo un'impressione, il sorriso malcelato che Scott è quasi
sicuro
di vedere sulle labbra di Derek ogni qualvolta questi si giri verso
il portico.
Quella
sera sono sulla Jeep insieme, lui e Stiles, quando Allison gli manda
un sms in cui scrive che tornerà a Beacon Hills prima che
finisca
l'estate e Scott è così contento che intavola il
discorso senza
nemmeno pensarci, passando dalla lode degli occhi della sua
ex–ragazza alla domanda che li fa quasi schiantare contro
un'altra
macchina perché Stiles inchioda improvvisamente.
«E'
tutto a posto» ride Scott, nascondendo l'imbarazzo, di fronte
al
panico parlante di Stiles e allora la Jeep viene rimessa in moto.
Finiscono
nel salotto di Stiles a condividere una birra, perché le
birre che
condividono sono sempre le più buone e lo Sceriffo
tornerà soltanto
la mattina dopo.
Non
ne parlano veramente – non che Scott voglia sapere i
dettagli, in
effetti – ma gli occhi di Stiles brillano un po' di
più quando la
conversazione cade su Derek ed il suo cuore batte un po' più
veloce
e Scott pensa che possa essere innamorato veramente se non fosse che,
davvero, è Derek.
O
forse, rettifica una voce pericolosamente simile a quella di Lydia
nella sua testa, ne è innamorato proprio
perché è Derek.
A
un certo punto della serata, appena prima che Stiles inizi ad
elencare i dieci motivi per cui Derek è il più
grande stupido e
sexy acido lupo dell'universo – e,
davvero, lui non è
sicuro di volerlo ascoltare –, Scott lascia la mente a vagare
sugli avvenimenti dell'ultimo anno e pensa che avrebbe dovuto capirlo
ben prima. Si dà dell'idiota per non esserci arrivato e
allora tutto
acquista un senso, dalla stupidità di Greenberg ai misteri
più
profondi dell'Universo, perché sono Derek e
Stiles quelli a
cui sta pensando e si stupisce di non aver notato prima di quanto
possano, a livello teorico, essere effettivamente complementari.
È
allora che ha l'impressione di aver capito qualcosa di ben
più
profondo, qualcosa che forse nemmeno Lydia potrebbe comprende ma che
lui ha capito davvero, ed è talmente
euforico che lo esterna
ad alta voce.
«Sono
contento per te, amico» ridacchia Stiles.
«Perché se devo
spiegarti di nuovo le proprietà delle
pote–pote–potenze,
appendo le tue palle da lupo ad uno scivolo per bambini e chiedo a
Erica di saltarci sopra.»
Nemmeno
un'ora dopo, la testa di Stiles è un macigno che russa
appoggiato
alla sua caviglia, la birra finisce e Scott, così come per
tutte le
rivelazioni dettate da sostanze alcoliche, se ne dimentica.
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