Unexpected.
1
Allora ragazzi, cosa dobbiamo aspettarci dalla più grande
men band del mondo per l'imminente tour, il prossimo anno?
JASON:
(arrossisce) Beh, grazie per il complimento innanzitutto.
HOWARD:
Penso che ce la metteremo tutta per questo tour, che daremo il massimo.
MARK:
La nostra è sempre stata una band creativa. Sin dalla prima
volta, abbiamo progettato tutte le impostazioni sceniche dei tour,
perciò da The Circus potete aspettarvi cose strabilianti,
fuochi, grandi lavori!
Cosa mi dite riguardo gli animali
vivi?
GARY:
(ruota gli occhi) Beh, Mark voleva farmi indossare un costume da zebra,
ma ho rifiutato.
HOWARD:
Solo perchè ne avevamo uno da orso che ti sarebbe stato
meglio!
[Howard
e Gary si guardano accigliati prima di scoppiare a ridere]
JASON:
Calmatevi, ragazzi! (sorride) Non porteremo animali vivi, non sarebbe
giusto nei loro confronti.
MARK:
Nemmeno nei nostri, perchè catturerebbero tutta l'attenzione
loro.
Sembra che dobbiamo aspettarci
molto. Gary, si è conclusa la tua lunga relazione con la tua
fidanzata Amy prima di scrivere l'album. Ci sono tracce ispirate dai
tuoi personali sentimenti?
GARY:
(appare restio) Um.. No. Cerchiamo di tenere la nostra vita privata
separata dal lavoro, a dire il vero.
JASON:
Nessuna delle canzoni presenta esperienze personali, manteniamo certi
limiti! (ride)
Che programmi avete per Natale?
MARK:
Andremo tutti da Gary per una grande festa! (sorride)
HOWARD:
(annuisce) Gary organizza le migliori perchè ha una casa
enorme.
MARK:
Troviamo la birra alla spina facilmente. (ride)
JASON:
Ehi, ragazzi! Non dimenticate le funi e gli animali!
GARY:
Siete voi gli animali! Vi dico che quando si arriva a quel punto non
c'è pace per i vicini!
MARK:
Suvvia, probabilmente sono contenti di non sentire per un po' il tuo
piano!
GARY:
Ma guarda tu!
Insomma, a quanto pare dobbiamo
aspettarci molto dai Take That. Sembra che si stiano divertendo molto
insieme ed è questa amicizia imbattibile che assicura alle
fan un tour imperdibile.
Howard mise giù il giornale e lo rimise nello scaffale.
"Se
vuoi leggere quella roba, amico, devi comprarla!", Mark lo
canzonò mentre sistemava una confezione di birra in un
carrello.
"Non
se ne parla!", protestò Howard e fece la linguaccia quando
Mark scosse la testa.
"Come
no, è la politica del negozio!", lo stuzzicò,
aggiungendo alcune bottiglie di vino accanto alla cassa.
Sospirò e aggiunse delle bottiglie di Sidro nel miscuglio.
"Dio,
pensi sia abbastanza?", chiese Howard sarcasticamente passando lo
sguardo in rassegna nel carrello pieno quasi fino a scoppiare di
alcolici. Osservò il suo amico fare un passo indietro e
posare le mani sui fianchi.
"Hmmm,
lo so", mormorò, "Suvvia", fece con un'alzata di spalle,
"Sono sicuro che Gary ne abbia abbastanza a casa!".
Howard
guardò a bocca aperta il tentativo di Mark di spingere il
pesante carrello alla cassa, provando imbarazzo quando colpì
da dietro la gamba di una donna e poi il banco della frutta.
"Mi
dipiace!"
"Fai
attenzione, ragazzo!"
Il
giorno della festa era arrivato. Avevano trascorso il giorno di Natale
lontani gli uni dagli altri a differenza dell'anno precedente. Questa
volta, Howard era andato in Germania per trascorrerlo con la figlia,
Mark aveva passato un Natale tranquillo con la fidanzata Sarah, e Jason
e Gary avevano visitato i genitori su al nord. Erano passate due
settimane dall'ultima volta che si erano visti ma avevano
già parecchio da dirsi.
"Perciò
a che ora arriveranno gli altri?", domandò Howard non appena
finirono di sistemare la spesa nell'auto di Mark.
"Dovrebbero
essere già lì", rispose l'amico tenendo gli occhi
fissi sulla strada.
"Una
volta eri puntuale, amico", Howard scosse la testa con un sorriso, "Non
è festa finchè non c'è alcool!".
Mark
aggrottò la fronte e si morse il labbro inferiore, poi la
sua espressione si ammorbidì e un sorrisetto maligno
comparve sulle sue labbra. Howard sapeva esattamente cosa stava per
succedere.
"Ecco
perchè dovremmo darci una mossa allora!", Mark
esclamò afferrando il volante con entrambe le mani e
premette il piede sull'acceleratore. Howard si aggrappò alla
cintura di sicurezza disperatamente non appena sgommò in
direzione di casa di Gary.
-
"Non ci sono molte macchine, vero?", disse Howard, "Ci sarà
solo Kyle".
Gli
altri sospirarono. Non che a loro non
piacesse Kyle. Era molto difficile da gestire certe volte,
specialmente se aveva il suo fidanzato spalmato addosso.
"Occupa
sei parcheggi, vero?", rise Jason, "Attento che porti i suoi
menù con sè", i tre uomini soppressero una
risatina mentre Mark parcheggiava nello spazio più vicino
all'entrata.
"Siamo
fortunati che ci sia già qualcuno dentro, Mark",
cominciò Howard.
"Già,
come lo hai capito?", chiese Mark spegnendo il motore.
"Con
la quantità di alcool che hai comprato, amico, ci
vorrà un'intera armata per aiutarci a svuotare la macchina",
Howard si scansò per schivare delle pacche amichevoli che,
per sua sorpresa, non arrivarono.
"E'
vero. Jay, chiama Gaz e la sua banda per darci una mano dunque". Il
piccolo uomo si sfregò le mani.
L'aria
gelida li colpì sui volti delicati, gli occhi che si
stringevano al dolce soffio del vento su di loro.
"Cristo,
Mark, avevo detto di comprare un paio di bottiglie! Non di svaligiare
un intero negozio, idiota", Gary rise precipitandosi verso la macchina,
"C'è di tutto qua dentro!".
"Volevamo
più varietà, bere la stessa cosa tutta la sera mi
annoia, Gaz", tutti annuirono d'accordo.
"Ah,
non importa, portiamo tutta questa roba dentro prima che si raffreddi
ulteriormente".
La
stanza quasi letteralmente esultò non appena il gruppo
portò l'enorme quantità di alcool dalla macchina
di Mark. Fortunatamente c'era già un scelta di succhi di
frutta a disposizione di Jason sul tavolo che non era stata ancora
aperta e si strofinò le mani con soddisfazione mentre vi si
avvicinava.
"Non
gradisci un po' di whisky là dentro?", chiese Kyle con una
smorfia. Jason scosse la testa risoluto.
"L'ultima
volta che ho bevuto è stata quando Patience si è
piazzata al primo posto e alla fine mi sono caduti i pantaloni e mi
sono messo a correre nella stanza dell'albergo", rise mentre mischiava
del succo d'arancia con il frutto della passione in un bicchiere. Kyle
si passò le mani nella chioma corvina e sospirò
voltandosi verso di lui.
"...
Perciò gradisci del whisky là dentro?".
"Forza,
ragazzi! Alzate il volume!", Howard esclamò muovendosi a
passo di danza verso lo stereo e premette il tasto play.
Every now and then I fall apart! And I need you now tonight! And I need
you more than ever!
"Ohhhheuuurgh!", Howard fece una smorfia non appena la voce graffiante
di Bonnie Tyler riempì la stanza. "Noooo!", gridò
inginocchiandosi e rovistò tra i cd di Gary. Qualunque cosa
sarebbe stata meglio di questo!
Mark
si avvicinò a Gary e gli porse un bicchiere di vino rosso
prima di ridere alla vista di Kyle che cercava di ballare con Howard la
canzone che più odiava.
"Ascolti
ancora certa roba quindi?", chiese scuotendo la testa e si
aggiustò la maglia nera. Gary annuì. Gli
ricordava Amy, pur seccandolo, lo faceva sentire come se fosse il suo
unico appiglio, la loro canzone.
"Amico,
devi uscire, sondare il territorio, conoscere altre donne, vivere urlando!"
"Oh,
vattene!". Osservarono Kyle piagnucolare quando un pezzo forte
riempì la stanza. Allungò la mano per spegnere lo
stereo ma Howard lo fermò repentinamente. Gli ospiti
ridacchiarono alla vista della lotta tra i due uomini.
"Sto
vivendo la mia vita, Mark", si affrettò a difendersi Gary,
"Sto ogni sera su un palco ad ascoltare le nostre fan cantare ogni
singola parola di ogni singola canzone, le loro voci così
alte che a stento riesco a udire la mia. Se questo non è
vivere, cosa allora?"
Mark
sorseggiò il suo vino e sollevò un sopracciglio.
"Rimorchiare"
"...
Un punto a tuo favore"
Un
paio di ore dopo la festa era in pieno svolgimento. Kyle e Howard si
erano accordati per ascoltare una compilation che conteneva entrambi i
loro gusti musicali e Jason era immerso in una conversazione con Jenny,
una psicologa che Gary aveva conosciuto durante i suoi 'anni bui'
quando la sua carriera da solista era stata compromessa. Finalmente
qualcuno con cui potesse parlare senza che le parole 'tette' e 'culo'
fossero incluse nella stessa frase.
"A
quel punto gli ho detto 'Non mi interessa se vuoi ficcarlo
lì! Non è piacevole, non succederà, ed
è la mia ultima parola!'". Un'ospite ubriaca
biascicò rivolta a Mark che aveva passato la maggior parte
del tempo a cercare una via di fuga.
"E'..
fantastico!", annuì finendo il suo decimo bicchiere di vino
e versandosene un altro.
"Oh,
sono Janie comunque!", sorrise lei, toccando giocosamente il suo
braccio.
"Mark",
sorrise lui in risposta.
"Perciò
gli ho chiesto, che cosa ci ricavo a parte un sedere dolorante alla
fine, e non voleva ascoltarmi".
Mark
fece una smorfia.
"Scusa,
ti sto annoiando, vero?", chiese lei spostandosi i capelli. Se per
annoiare intendeva farlo quasi vomitare allora sì, era
incredibilmente noiosa.
"Cioccolato?",
Janie gli porse un vassoio di cioccolatini. Mark tentò di
nascondere l'espressione di disgusto sul suo viso non appena scorse i
piccoli pezzi di cioccolato lentamente sciogliersi e ingoiò
ciò che rimaneva del suo vino.
"Non
ora..", sorrise debolmente.
"Hey,
tu!", Janie urlò, facendo quasi perdere l'equilibrio a Mark
con la sua vocetta stridula mentre correva verso un ignaro ospite,
"Cosa ne pensi di un-".
"Eugghhhh!",
grugnì Mark e sussultò mentre letteralmente
correva dalla cucina di Gary verso il salone. Dove aveva trovato questa
gente Gary?!
Non
si rese conto finchè non arrivò in salone di
quanto fosse ubriaco, la testa gli girava mentre osservava gli
altri nella stanza, fermandosi su Gary, il quale sembrava a disagio
alla sua stessa festa. Fece un passo verso di lui.
"Sorridi!
La tua faccia pende quando sei di malumore"
Il
commento non fece altro che accigliare Gary ulteriormente e Mark si
maledì ad alta voce quando realizzò quanto
scocciato fosse.
"L'ultima
volta che ho organizzato una festa Amy era qui.."
Mark
roteò gli occhi. Gary non era stato più lo stesso
da quando lei lo aveva mollato per un altro. Certe volte, immagini di
come era stato tornavano a galla ma quelle volte erano più
uniche che rare. Decise di intervenire.
"Già,
ed è stato anche sei mesi fa. Guardati attorno: sei
circondato da amici e belle donne!", Mark individuò Janie
inciampare nella stanza, la indicò, quasi cadendo, "Quella
ragazza laggiù, adorabile, ti lascerà fare tutto
quello che vuoi.. Ti piace il cioccolato, non è
così?".
"Piantala,
Mark, ti spiace!", lo interruppe Gary aggrottando la fronte, "Che cosa
intendi con il cioccolato?".
"Lascia
perdere", Mark sorrise velocemente mostrando i denti e gli porse un
drink, "Bevici su e divertiti! E' una festa! Balla!".
Nonostante
quanto incredibilmente giù si sentisse dopo aver letto
l'articolo nel giornale di oggi, Gary ascoltò il consiglio
di Mark. Perchè doveva farsi abbattere ancora da lei? Era il
momento di andare avanti.
Il
tempo trascorse velocemente e non molto tempo dopo erano tutti
ubriachi. Se non altro Gary si era rallegrato incredibilmente, stava
chiacchierando con tutti e porgeva drink a chiunque, volenti o nolenti.
"Versane un po' qui, amigggo",
cantò Howard aggiungendo il liquido in un miscuglio di ogni
tipo di drink in una caraffa, riempiendolo infine con ciò
che era rimasto dei succhi di frutta di Jason.
"E
se a Jay venisse sete?", Mark ridacchiò osservando la scena
da sopra la spalla dell'amico.
"E' occupato!",
Howard cantò ancora, gesticolando verso Jason, il quale
sembrava parecchio a disagio con Janie sdraiata sulle sue gambe quasi
senza sensi. Malibu, birra, vodka, whisky, gin, sidro, questa era solo
una parte dei liquidi che Howard aveva versato nel contenitore.
Sorrise, soddisfatto dei suoi sforzi, e si mosse a passo di danza nel
salone dove tutti erano seduti in cerchio.
"Ora,
potrebbe sembrare infantile!", esclamò posizionandolo nel
cerchio, "Ma questo è obbligo o verità, chi non
vuole giocare può lasciare il cerchio!".
"E
se volessimo giocare ma non a obbligo o verità?", chiese uno
degli ospiti.
"Allora
devi bere un bicchiere di questo tesoro!", Howard fece un gran sorriso
dando un colpetto alla caraffa. Tutti sogghignarono osservando come i
liquidi rimanevano separati. Qualcuno si alzò e si
allontanò per sentirsi poi chiamare 'checche!' da Gary
che si era proclamato capo del cerchio.
"Okay,
allora iniziamo con Kyle, e in senso orario con Gary e poi Mark e
così via!", si illuminò Howard, orgoglioso della
propria idea.
Kyle
fu il primo e scelse 'verità' per tranquillizzare tutti. A
lui toccò di dire il nome di una celebrità con
cui sarebbe andato a letto e rispose 'Mark Owen'.
"Lo
sapevo!", flirtò Mark buttando i capelli dietro le orecchie
e facendo l'occhiolino. Gary roteò gli occhi alla 'modestia'
del suo amico.
Il
prossimo era Gary.
"Obbligo!",
sbottò Gary, sentendosi avventuroso dopo una paio di drink.
"Ti
sfido, Barlow", iniziò Mark sbattendo le palpebre un paio di
volte per concentrarsi sulla stanza, "A bere aceto e senape".
"Fatti
sotto, Owen".
Uno
degli ospiti subito andò a preparare l'intruglio letale,
versando le dosi da bere in parti uguali. Prendendo un respiro
profondo, fece una pausa osservando la stanza per poi ingurgitarlo in
un sol sorso, sentendo subito il proprio corpo rifiutarlo.
"Oddio,
no!", urlò terrificato correndo fuori dalla stanza.
"Chi
è la checca adesso?!", gli gridò dietro un ospite
mentre tutti ridevano e plaudivano il suo coraggio.
-
"Okay, okay", disse Kyle raggiante, sistemandosi meglio e ritornando al
gioco, "Mark, ti sfido a baciare Gary per quindici secondi".
"Oh,
eeeew!", riecheggiarono dei lamenti nella stanza mentre Kyle batteva
allegramente le mani seduto al suo posto.
"...
con la
lingua", concluse.
L'intera
stanza proruppe con dei gemiti di disgusto.
"Oh
dai, solo perchè tu sei gay non vuol dire che devi
trasformare noi in finocchi!", scherzò Howard mentre Kyle
metteva il broncio.
"Non
è un problema, ragazzi", disse Mark orgogliosamente bevendo
il resto della sua birra. Erano tutti confusi, quanto era ubriaco
Mark?! Questi si sollevò sulle ginocchia e cercò
di spiegarsi, "Kyle ha dovuto sopportare coppie etero per tutta la
sera, è giusto che anche lui si diverta!".
"Allora
perchè non baci tu Gary, Kyle?", chiese Jason con un ghigno.
Kyle sollevò un sopracciglio e fece un sorrisetto.
"Questo
è decisamente
più sexy, hai idea di quante fangirl morirebbero per
vedere una cosa simile?!"
"Tirate
fuori le videocamere! YouTube, arriviamo!", rise Howard strofinandosi
le mani. Non era una gran cosa per lui, negli anni vissuti vicini l'uno
all'altro avevano fatto e visto certe cose; era solo un'altra volta..
...
A parte il fatto che avevano undici anni in più.
Gary
entrò nella stanza pulendosi la bocca dopo averla sciacquata
con del colluttorio. Si fermò quando vide quindici paia di
occhi incollati a lui, ".. Cosa?".
Kyle
non riuscì a contenersi ulteriormente. "Devi baciare Mark!",
squittì portandosi le mani alle labbra. Gary
sogghignò.
"Ma
fammi il piacere", disse ruotando gli occhi.
"Nuh-uh!
Hai accettato di rispettare le regole, prepara le labbra mister Capo
del Cerchio!", rise Howard spanciandosi mentre Mark muoveva la lingua
in maniera volgare. Gary osservò con orrore la lingua
dell'amico muoversi da un lato all'altro.
"Oh
Cristo, NON intendo baciare quella COSA!".
"Poco
male, ti tocca bere il bicchiere maledetto!", Kyle fece un sorrisetto
compiaciuto mentre sedeva. Gary diede un'occhiata al miscuglio e
sentì i conati di vomito, dopodichè
osservò di nuovo Mark che ora gesticolava poco elegantemente.
"Urgh,
qual è peggio?!"
"Hey!",
si imbronciò Mark e incrociò le braccia. Oddio.
Gary sospirò.
"Bene,
lo bacio. Sarà il massimo dell'azione per un bel po'".
"Oh
mio Dio, oh mio Dio",
esplose l'entusiasmo di Kyle mentre si raddrizzava sul posto.
Gary
si adagiò sulle ginocchia. Non doveva essere così
male, no?
Si
chinò in avanti e Mark fece un gran sorriso.
Abbracciò le spalle dell'amico con esitazione e prese un
respiro profondo.
Ci siamo.
Le
loro labbra si sfiorarono dolcemente, quasi come se una farfalla
volando li avesse accarezzati con le proprie ali. Gary aprì
gli occhi rendendosi conto di essersi inconsciamente tirato indietro.
"Oh
no, non te la caverai con così poco!", Mark
ridacchiò e lo afferrò per la bionda nuca.
Immediatamente, Gary sentì le labbra dell'altro scontrarsi
con curiosità contro le sue e strillò nel bacio.
Stavolta Mark aprì la bocca cercando disperatamente la sua
lingua in cambio di qualche risata. Come previsto, furono avvolti dalle
risate e Gary sussultò non appena la lingua di Mark lo
onorò con la propria presenza e serrò gli occhi.
Non era poi così male. Se avesse tenuto gli occhi chiusi,
sarebbe stato come baciare una donna, caldo e intenso e normale. Solo
che non era esattamente normale, stava baciando il suo migliore amico.
Sentì
le labbra di Mark arricciarsi mentre si muovevano sincronizzati, egli
sorrideva godendosi la scena ovviamente. La labbra di Mark erano
proprio come le aveva immaginate, calde, umide e un po' dolci. Ma
improvvisamente Gary avvertì un'ondata di calore che si
andava diffondendo nel suo stomaco e la stanza scomparì
lentamente, le risate svanirono e ripiombarono repentine non appena
Mark spostò la testa, solo per poi scomparire con la stessa
velocità con cui le loro lingue si incontrarono ancora.
Questo
era strano.
All'improvviso
Gary era consapevole di ogni singola cosa che Mark stava facendo, il
modo in cui le sue dita si strinsero delicatamente attorno al suo
braccio, il suo respiro caldo contro il suo viso. Non gli stava
piacendo. Non gli stava piacendo. Non era stato così a lungo
in astinenza da baci da gradire il sapore del suo migliore amico,
giusto?
Oh,
Dio. Invece sì.
Gary
sentì il suo corpo rilassarsi. Inconsapevolmente il suo
braccio si mosse dietro la testa di Mark e accarezzò le
morbide ciocche castane. Le loro lingue si massaggiarono lentamente, ma
così profondamente e appassionatamente che non si accorse
del subbuglio attorno a loro.
"Animali!",
li prese in giro Howard rilassandosi sulla sedia. Mark
ridacchiò nel bacio, ma Gary lo mise subito a tacere con le
sue labbra, le sue fantastiche
labbra. Cristo, non si sarebbe potuto stancare di loro.
"Mancano
dieci secondi!"
"Dieci..
Nove.. Otto", gli altri cominciarono il countdown battendo le mani.
No, fa' che non finisca.
Gary
grugnì per sbaglio all'inevitabile separazione delle loro
labbra. La lingua di Mark era morbida come la seta contro la sua pelle
accaldata. Doveva assaporare ogni momento. Si accorse di essersi
proteso in avanti e lo squittio scioccato di Mark risuonò
nella stanza quando Gary lo spinse indietro. Howard fece un salto per
spostare la caraffa di alcolici mentre tutti ridevano sonoramente. La
presa di Mark si fece più salda tra i capelli di Gary,
scioccato e ammirato per il bacio.
"Cinque..
Quattro", continuarono.
Ma
Mark si staccò prima degli ultimi tre secondi. Ansante, si
appoggiò sui gomiti.
"Haha,
è stato fottutamente straordinario!", boccheggiò,
leggermente meravigliato per il bacio e tentando di ignorare qualunque
cosa fosse successa. Voltandosi verso il pubblico afferrando la propria
birra, Mark ridacchiò nervosamente mentre Gary stava ancora
sul corpo dell'amico, braccia tremanti, un formicolio sulle labbra.
"Te
la cavi a meraviglia, Gary; avremmo dovuto farlo prima!",
scherzò Mark facendo l'occhiolino, scivolando dalla sua
presa. Gary non potè fare a meno di corrucciarsi per la
veloce separazione. Un momento, non se la sarebbe dovuta prendere
affatto!
"Grazie..",
sussurrò Gary cercando di ricomporsi.
Non
appena la festa riprese in piena regola, Mark andò a
chiacchierare con un gruppo di ragazze. Il gioco venne completamente
abbandonato quando Howard fece un delizioso striptease su una canzone
appena iniziata, Gary sedette sul proprio divano in pelle battendo le
palpebre un paio di volte.
Che
diavolo era successo?
Già,
che diavolo
era successo?
Forse
era passato così troppo tempo dall'ultima relazione o
contatto fisico che era stato tanto.. incredibile baciare lui. Si,
sicuramente era così.
Doveva..
I
suoi occhi seguirono le mosse di Mark. Non era mai stato attratto da
lui, esatto?
Smettila di pensarci!
Si maledì.
Insomma,
certo che scherzavano, Mark gli pizzicava il sedere sul palco e non ci
facevano caso entrambi. Erano amici intimi, solo amici. Niente di
più, niente di meno.
Però
perchè sentiva ancora il sapore della labbra di Mark?
"Credo
di aver bevuto fin troppo", Gary fece una smorfia guardando il suo
bicchiere.
Saaaalve a tutti. First of all, non sono nuova, questo è
l'account delle traduzioni delle storie di electronik_ink e questa
è la prima Barlowen che ho letto, Unexpected :3 Ho sempre
voluto tradurla perchè è praticamente la mia fan
fiction preferita di sempre - riletta una quarantina di volte, lol - e
ne ho approfittato dopo aver finito gli esami. Ho tradotto solo un
capitolo in ogni caso e continuerò solo in caso ne siate
entusiasti, mi eviterò la fatica in caso contrario xD
Oh, e io sono CheNeSo_ quando non traduco xD
Il link alla storia originale è:
http://www.livejournal.com/tools/memories.bml?user=electronik_ink&keyword=Unexpected&filter=all
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Alla prossima :3
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