L'ho vista, Io, la Morte.

di Mattev
(/viewuser.php?uid=366185)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


L'ho vista, la Morte. Ne ho veduto il volto, ne ho fissato gli assenti occhi e, seppur prima d'incontrarla ne fossi sempre stata intimorita, non ne ho avuto paura. Anzi, la sentivo vicina, la sentivo soffrire, percepivo la tristezza di dovermi portare con sé; era come una cara amica distrutta dal vedermi esalare l'ultimo respiro.
Avvicinò l'indice alla mia fronte e si fermò a pochi centimetri. D'impercettibili lacrime delle anime già rapite ai propri corpi si stavano bagnando i suoi ossuti zigomi, ed una silenziosa voce stanziava nella mia mente come fosse un tonfo all'interno d'una grossa e marmorea stanza vuota.
Il mio nome. Mi domandò il mio nome.
Io... sono... Io sono Vita.
 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1663874