Fujimo
bussò alla porta della camera.
- Forza, Misato! Siamo in ritardo per il concerto dei Blast!
Il
fratello di Misato le avrebbe accompagnate, altrimenti i suoi genitori
e quelli di Fujimo non le avrebbero lasciate andare al concerto. Erano
tutt'e due così eccitate, da quando avevano ricevuto
l'invito per la
festa privata della band...
- Un momento, un momento...
Misato aprì la porta.
- Ma sei pallidissima! Ti senti bene?
- In effetti no... ma non posso perdermi il concerto, proprio non
posso! C'è Nana, parlerò con lei... capisci?
- Parleremo - la corresse Fujimo - e io vedrò Shin, e mi
sfiorerà la mano...
Il fratello di Misato si intromise:
- Ma è tanto più bello di me, questo Shin?
Fujimo arrossì.
Uscirono dall'albergo, trepidanti. Un taxi li portò al
concerto, dove Nana stava per ricreare la sua magia.
Nana
sorseggiava un Gatorade nel backstage. Mai e gli altri dello staff si
affannavano a tenere lontani i paparazzi, specialmente quelli di
"Search" che già le avevano causato tanto dispiacere.
La pausa stava
per finire. I fan, là fuori, scalpitavano per assaporare
ancora la loro
musica. Nana si alzò per raggiungere gli altri e tornare sul
palco.
All'improvviso la porta si spalancò e apparve Miyake.
Nana ricordò quel viso orribile, beffardo... quella
scatola... quella foto...
- Brutto bastardo! Fuori di qui! Maiiiii! Yasu!
La ragazza giunse, senza fiato.
- Ho provato a fermarlo, Nana! Mi ha quasi buttato per terra!
Perdonami...
- Oh, ma non è colpa tua, lo so come sono fatti questi
avvoltoi. Fuori di qui, schifoso!
Miyake però non aveva l'espressione dell'altra volta. Era
lì per uno scoop, sicuro, ma... sembrava anche triste.
- Che vuoi? Parla! Parla e vattene...
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