The
Life that not must Die
{Perchè
se ami qualcuno gli salverai la vita,anche più di una volta.
Per sempre}
Obito
fissò truce Kakashi.
“ Che
tu sia maledetto, Kakashi” sibilò.
Lo
Shinobi si rialzò da terra, era stanco e il suo corpo dava
segno di cedimento, da un momento all'altro.
Alzò
lo sguardo su quello, che una volta, considerava il suo migliore
amico.
Obito
era impassibile e sorrideva crudele all'uomo davanti a lui.
Naruto
e Gai si stavano occupando di Madara e del Decacoda, poco lontano da
loro.
“ Io...io
volevo salvarla” mormoro Kakashi, alludendo a Rin, la loro
defunta compagna di squadra.
Obito,
assunse un' espressione a dir poco iraconda.
“ Bugiardo!
L' hai lasciata morire! Hai lasciato morire una tua compagna di
squadra! Una tua amica” calcò l' ultima parola,
sprezzante.
Il
risultato fu quello sperato.
Un
guizzo di dolore passò attraverso lo sguardo esausto del ninja
dai capelli gessati.
Non
gli rispose.
Non
c'era niente da negare.
Niente.
Perchè
era vero.
Perchè,
Obito ha ragione.
“ Ma
adesso tu morirai, e Rin rivivrà di nuovo”.
Kakashi
non si mosse, nonostante avesse capito l' intenzione dell'altro.
Volevo
ucciderlo.
E
lui, voleva lasciarglielo fare.
Obito
afferrò un kunai per terra, vicino a lui.
“ Addio,
Kakashi”.
Quest'ultimo
chiuse gli occhi.
Kakashi
attese.
Attese
una morte che non arrivava.
“ No!”
un urlò soffocato, gli giunse a pochi centimetri dal volto.
Aprì
di nuovo gli occhi, ritrovandosi a fissare due iridi castane,
sbarrate.
Poi
passò velocemente in rassegna il volto pallido davanti a lui.
Lo
conosceva.
Troppo
bene.
Ma
non riusciva a crederci.
Era
già morto?
Rin,
una giovane donna che oramai aveva la sua stessa età, gli
aveva afferrato il gilet, spingendolo indietro.
E
prendendosi nella schiena, il kunai al posto suo.
Rin.
Lei,
gli aveva salvato la vita.
E
lui, di nuovo.
Non
c'era riuscito.
La
vide, inarcarsi indietro per il dolore, poi, senza pensarci due
volte, era balzato su di lei.
Permettendole
di atterrare tra le sue braccia, oramai in fin di vita.
“ Rin!No
no...Rin!No!” disse in tono sommesso Kakashi, scuotendola piano
mentre la teneva per le spalle.
Rin
aveva gli occhi socchiusi e al tempo stesso, un rivolo di sangue le
colava a lato della bocca.
Aveva
già visto quella scena.
“
Ka..Kaka...shi...”
sussurro fievole, con un sorriso.
Anche
in mezzo alla sofferenza, lei riusciva a sorridere, dimostrando una
grande forza d' animo.
Obito
osservò la scena, sconvolto.
Aveva
pugnalato Rin.
Rin
che in realtà, era ancora viva.
“ No,
Rin!!” urlò lui dolorosamente, fiondandosi verso di
loro.
“ Non
osare avvicinarti, lurido essere” Gai, era apparso dal nulla
davanti a Obito.
Il
rumore assordante di un pugno, risuonò per la zona.
Kakashi
posò la ragazza a terra, girata su un fianco, verso di lui.
“ Fà...fà
male...” sibilò lei tra i denti.
Maledizione...
“ Non
posso togliertelo, Rin. Ho paura di ferirti ancora di più. Ti
prego, perdonami...” Kakashi chinò la testa a terra,
stupendosi di vedere delle goccioline d' acqua bagnare il suolo.
Non
era pioggia.
Stava
piangendo?
Rin,
a fatica, spostò una mano verso di lui, stringendo la sua,
debolmente.
“ No...sei
tu...che devi perdonarmi...mi dispiace per averti fatto credere di
essere morta...” la ragazza tossì”...Kakashi...io...io...ti..”.
Il
ninja la sollevò, stringendola a sé il più
delicatamente possibile.
“ Shh...non
sforzarti...andrò tutto bene...te lo prometto” seppellì
il viso tra i soffici capelli di lei, sentendo le lacrime ritornare.
“ ...amo...”
concluse la frase, Rin.
Kakashi
la spostò da sé.
Gli
occhi chiari della giovane danzarono morbidi sul volto dell'uomo.
“ Rin...”
la chiamò ancora una volta lui.
Lei
sorrise dolcemente.
E
chiuse quelle bellissime iridi.
Per
sempre.
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