Era molto caldo, il sole spendeva nel cielo di agosto. Una ragazza
correva sull’asfalto caldo. Aveva lunghi capelli arancioni e
grandi occhi un po’ più scuri dei
capelli.
Arrivò davanti ad un grande hotel sulla spiaggia.
Appiccicò il dito al campanello e suonò, poi si
appoggio al muro, ansimando.
"chi è?" rispose una voce femminile
"Doumoto, 23" urlò Sara senza staccarsi dal muro
"Ah, sì!"
"Volevo chiederle se mi mandava giu mio fratello!"
*Fratello… che strana parola usata verso di te, amore
mio…*
"Si, certo"
"Ah! Probabilmente nn ci fermeremo a cena, ripartiremo fra poco"
"ok, signorina"
La ragazza si fermò a riflettere mentre aspettava che una
brezza inesistente passasse sotto il portico del grand hotel.
"Sara" disse un ragazzo coi capelli argentati, uscendo dall'hotel
"Gakuto" rispose Sara, sollevandosi dal muro
"Allora?" disse lui
"Allora che?"
"Come mai questo repentino cambio di idea sulla partenza?"
"Ah, chiedilo a Rihito. È stato lui a dire che probabilmente
partiremo tra poco."
"Illuminami. Perchè mi hai fatto venire giù?"
continuò il ragazzo
"Beh… dovevo dirti quella cosa dell’altro
giorno…"
"Ah, sì. Giusto."
"Ecco.. io… io… ti"PESCE FRESCO! PESCE FRESCO!
COMPRATE SIGNORI; COMPRATE!"" Sara aveva una faccia da
funerale.
*è da una settimana che voglio dirigertelo e continuano a
interrompermi…* la ragazza aveva la testa
bassa
*mi hai dimenticata… mi hai dimenticata così in
fretta… è vero che ero innamorata di Taro, ma ora
sono rivolta a te con tutta me stessa…
Gakuto…perchè… quando mi sono resa
conto che tu avevi bisogno di me… ma soprattutto che io
avevo bisogno di te, all’improvviso mi tratti come una
sorella… perché…*
Stava per piangere, lo sentiva… ecco… una lacrima
le scesa sul volto, seguita da tante altre…
"Sara, che hai?" la dolce voce di Gakuto fu come un risveglio da un
sogno per Sara…
"Niente…" disse lei alzando lo sguardo girandosi, con un
grande sorriso
"Sicura? Guarda che se stai male possiamo…"
"No, no… sto bene…"
"Davvero?"
"Certo! Ma ora andiamo, no?" disse lei e prese per una manica il
ragazzo, poi cominciò a correre sulla sabbia
"Sara! Ma che ti prende?"
"Niente!" poi si mise a ridere.
Una risata vera, che le illumino il suo viso. Non sapeva
perché rideva, rideva perché voleva.
Voleva ridere per dimenticare … dimenticare i suoi
sentimenti, le sue sensazioni quando era con lui… voleva
dimenticarle, cancellarle dalla sua mente per far spazio a una nuova
idea, l’idea di poter essere la sorella che Gakuto
desiderava… Sara si gettò sulla sabbia
trascinandoci anche Gakuto, che le cadde addosso
"ah!" disse il ragazzo
"…"
"Sara?"
"…"
"Gakuto…kun…" era da molto ke nn pronunciava
quelle tre lettere… kun…
"Sara…"
Gakuto avvicino il suo viso a quello di lei…
DRINNNNN!! "AAAAAAAAAAHHH!!!" urlò Sara, saltando in piedi
"Che cavolo è stato?" continuò
"Ufff… il cellulare…mi ha fatto prendere un
colpo" rispose il ragazzo e disse
"Pronto? Cosa?" la sua voce si fece improvvisamente fredda. E
tremava
"Sì… è qui con me…
ok… gliela passo subito…" Gakuto passò
il telefono a Sara. Sorrideva, ma la sua espressione era
indecifrabile, si alzò e fece per andarsene, poi,
all’improvviso, si voltò.
"Io… vado a… fare le valige" disse voltandosi e
continuò a camminare.
Sara ebbe l’impressione che volesse dire tutt’altra
cosa…poi rispose
"Si. Qui Sara Doumoto"
"Perché..." una voce dall'altro capo del telefono
"Uh? Perché cosa?" chiese Sara
"Perché quel cognome, Sara?"
"Ma… chi è lei?" una risposta.
Alla ragazza cadde il cellulare di mano.
Poi cadde in ginocchio.
"Sara, ci sei?" si sentì una voce dal cellulare.
Una voce che Sara conosceva molto bene, ma che aveva rimosso dalla sua
mente. La voce di colui che aveva amato fino alla disperazione.
Taro Mitsuki…
Intanto in albergo Gakuto stava ficcando tutto dentro una valigia.
Quando ebbe finito, tirò un calcio al comodino e si
gettò sul letto.
*quel bastardo… come diavolo ha fatto a
rintracciarla… vuole di nuovo portarmela via…
nemmeno lei sa quanta fatica ho fatto a nascondere i miei
sentimenti…*
Pianse silenziosamente, per molto, molto tempo…
In spiaggia… "Allora ci vediamo la" disse Mitsuki
"Io… non lo sapevo… non credevo che suonassi
nell’orchestra di Rihito…" disse lei, con un filo
di voce.
"Chi era prima?" continuò lui.
"Cosa?" chiese interrogativa Sara.
"Chi era al telefono, prima?" insistè lui.
Sara parlava piano, rannicchiata di fianco agli scogli…
perché quella domanda? Perché voleva saperlo? Lei
non lo sapeva… non voleva dirglielo… ma
poi…
"Sara?"
"Gakuto…"
"E come mai era con te?" disse con voce dura
"Ah, scusa, mi stanno chiamando, ciao..." disse la ragazza e
riattaccò, calde lacrime le scendevano sul viso…
*Perché proprio ora? Perché
adesso…perché salta fuori così
all’improvviso?* e, continuando a rimuginare su questo, si
addormentò.
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Fine primo capitolo! È la mia prima ff, quindi siate
clementi… e recensite… mi raccomando!
L'ho aggiustata un po... ora è più chiaro quando
parlano? Ah, giusto, quello che è successo prima
è nel secondo capitolo!
Ringrazio tanto Veronica85 per i suoi consigli! Glaccie!
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