Ti presento Carolina

di Nina Sandjakedine
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Erano le 5 del mattino e con tanto coraggio la famiglia di Carolina tornava a casa, a riposare finalmente sul morbido letto senza neanche mettere il pigiama, dopo una scomodissima dormita in auto. Verso le 11 Carolina si sveglia e corre subito a fare colazione. Carolina pensosa guarda il latte dentro la tazza: Carolina: chissą se stanno bene i terremotati... Mamma: buongiorno Carolina!... ehi, cosa ti prende? Carolina: no... niente mamma. Mamma: dai, dimmi tutto... sei cosi triste... La madre di Carolina si siede. Carolina: pensavo ai terremotati, ai feriti, ai bambini senza sorriso, alle cittą distrutte, agli edifici... sono molto preoccupata, non so come potrebbero sentirsi ora. La madre abbraccia forte sua figlia. Mamma: oh tesoro, sai, anche io ho avuto paura di perderti. Temevo qualcosa di orribile! Immaginavo la mia vita senza te e tuo fratello Alex, sono felice di essere ancora qui. Dą un bel bacio alla figlia che annuisce con le lacrime agli occhi e la testa bassa. Mamma: vedrai, tutto si sistemerą. Vai ora, non ci pensare, perchč non vai un po' su Internet? Detto questo la madre va e Carolina si dirige verso la sua camera ed accende il computer. Pił tardi decide di controllare se le scuole sarebbero state riaperte presto ma... scopre che saranno chiuse fino a settembre. Carolina č ancora pił preoccupata, non certo perchč amasse studiare, ma perchč rischia la bocciatura a causa delle sue insufficienze in geografia. Decide allora di andare a parco per prendere aria e convincersi che andrą tutto bene.




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