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Il più grande segreto di Tony - Continua
Prologo
Gibbs: "Detective, si calmi!" disse, trattenendo Tony per un
braccio.
Erano davanti a una villa del quartiere medio-borghese di
Baltimora, sulle tracce di Frank Fisher, ricercato dalla polizia di Baltimora e
dall'NCIS per aver stuprato ed ucciso 10 donne, tra cui anche una Marine. La
villa davanti alla quale si erano fermati era quella dove viveva un detective
della Squadra Omicidi della Polizia di Baltimora con la moglie, incinta
all'ottavo mese, il detective Anthony D. Dinozzo e sua moglie Mary Stephany.
Tony: "Mi lasci, agente Gibbs! Lì dentro c'è mia moglie!" esclamò,
cercando di liberarsi dalla presa ed impugnando la pistola.
Improvvisamente sentirono, da dentro la villa, la donna urlare.
Gibbs e Dinozzo si precipitarono in casa, sfondarono la porta e videro, per
terra, accanto al divano, due persone: sotto Mary Stephany, la bionda moglie di
Tony, terrorizzata e urlante, con i vestiti strappati, e sopra Fisher che,
incurante del fatto che fosse incinta, la violentava.
Tony divenne livido e, senza pensarci troppo, si scaraventò contro
l'uomo che stava sopra la moglie e lo staccò violentemente da lei.
Tony: "Bastardo!" urlò, tirandogli un pugno "Ti farò pentire di
aver fatto questo a mia moglie!" continuò a picchiarlo, finchè Fisher non cadde
a terra, sfinito, poi lo prese a calci, liberandosi più volte dalla presa di
Gibbs. Si fermò solo quando sentì una voce femminile che lo chiamava.
Stephany: "Tony... ti prego, fermati..."
Tony: "No! Questo individuo deve pagare per quello che ti ha
fatto!" rispose, tirandogli un altro calcio.
Stephany: "Ti prego... mi si sono rotte le acque..."
Dinozzo sembrò calmarsi, allarmato, e si voltò verso la moglie. Ma
al suo posto non c'era più lei, bensì un'altra donna, bruna, con i capelli ricci
e i tratti mediterranei.
Ziva: "Aiutami..."
...
Tony si svegliò di colpo, nel suo letto, grondante di sudore
e con il respiro affannato. Aveva di nuovo fatto quell'incubo, che lo torturava
da più di cinque anni, anche se, negli ultimi mesi, era cambiato il finale:
quando si girava verso la moglie defunta che gli chiedeva aiuto non vedeva più
lei, ma Ziva, con cui dai primi di luglio aveva cominciato una relazione
clandestina.
Si sedette sul letto, voltandosi dalla parte in cui dormiva la sua
amante e la guardò, carezzandole i capelli. Ziva si svegliò e, stirandosi, gli
chiese:
Ziva: "Stai bene? Sembri preoccupato..."
Tony: "Ho fatto di nuovo quell'incubo..."
Ziva: "Quello su Fisher?" chiese, sedendosi anche lei e coprendosi
col lenzuolo.
Tony: "Sì, ma questa volta c'eri anche tu." confessò.
Ziva: "Tony, non devi preoccuparti: Fisher è in prigione e ci
rimarrà ancora per molto..."
Tony: "Lo so, ma il ricordo di quello che ha fatto a mia moglie
rimane."
La donna lo baciò e lui parve tranquillizzarsi. Poco dopo si
alzarono dal letto e si vestirono, poi andarono in cucina e, mentre facevano
colazione, Tony accese la TV per ascoltare le notizie della mattina.
Giornalista: "Notizia dell'ultima ora: ci è giunta voce di una
fuga di detenuti dal carcere di San Quentin, si tratta di dieci uomini,
condannati all'ergastolo per diversi reati..." fece un elenco degli evasi, con i
dettagli sulle loro condanne, e per ultimo disse "E Frank Fisher, arrestato
cinque anni fa durante un'operazione congiunta della Polizia di Baltimora e
dell'NCIS per aver stuprato ed ucciso dieci donne."
Tony scattò in piedi ed andò a prendere il cappotto e le chiavi
della macchina, senza dire nulla.
Ziva: "Cosa vuoi fare?" chiese, pur avendo capito che cosa avesse
in mente.
Tony: "Vado a Baltimora a prendere Stephany. Torno domani. Di' a
Gibbs che oggi non verrò al lavoro." e, dopo aver baciato di nuovo la donna,
uscì di corsa di casa.
CONTINUA...
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