…..Oceano e deserto….
….Acqua e fuoco….
……Neve e sabbia….
………Bene e male….
…Caldo e freddo…
….Jude e Tommy.
Gli opposti si attraggono sempre. È inevitabile.
Non possono fare a meno l’uni degli altri.
Sono le leggi della natura e dell’amore.
E alle leggi non ci si può ribellare.
Non si può andare contro natura.
E Jude non poteva astenersi dal suo opposto.
E il suo cuore le diceva che il suo opposto e anima gemella
era Tommy.
Erano quasi le due del mattino quando Jude si svegliò.
Aprì lentamente gli occhi.
Lo vide li, ancora addormentato, sul divanetto rosso della
sala prove.
Erano ancora chiusi li, dal pomeriggio precedente.
Dal pomeriggio del suo compleanno.
Jude lo osservò per un po’.
Era veramente bello.
Piano piano con il dito piccolo e mangiucchiato percorse il
profilo di lui, stando attenta a non svegliarlo.
Chissà cosa stava sognando.
Lei forse?
“Non hai bisogno di sognarmi, Tommy, perché ora sono qua.”
Sussurrò piano.
Lei si strinse ancora di più a lui, che la circondava con le
sue braccia.
Era felice che si fossero finalmente capiti, che lui le
avesse chiesto scusa,e lei a sua volta si fosse scusata per come si era
comportata.
Era stata fin troopo acida con lui, forse non per difendere
fino in fondo la sorella, ma a causa della gelosia inconscia che provava per il
suo produttore.
Si avvicinò per dargli un bacio sulla guancia. Non poteva
spingersi oltre.
Ora c’era Speed.
Lui scosse la testa. Lentamente aprì gli occhi.
Era ancora più bello.
La fissò come solo lui sapeva fare. Trasmettendole paura,
amore, gioia, dolore e ansia.
“Hei…” disse strofinando il suo naso su quello di lei.
Lei arricciò il naso freddo.
“Hai il naso gelato…” disse lui, mettendosi più comodo sul
divano.
Lei stette in silenzio.
Adorava la voce di Tommy. Semplicemente l’adorava.
“E tu invece ce l’hai bollente…Mai che siamo d’accordo eh?”
“è la regola degli opposti. Tu oceano e io deserto..” disse
lui.
Lentamente lei appoggiò la sua testa sul torace di lui.
Poteva sentire i suoi battiti cardiaci.
Le piaceva stargli così vicino, da sentire il suo cuore.
Forse solamente così poteva sentirlo realmente.
Poi avvertì
il suo corpo abbandonare la singolare freschezza del divano e si ritrovò
stretta tra le sue braccia, in una morsa da cui non sarebbe fuggita mai. Come
fuggire dai tuoi desideri?
“…sto bene così…” disse piano lui, sussurrandoglielo
all’orecchio.
Lei rabbrividì.
Una lunga scarica elettrica che le percorreva la spina
dorsale, facendola arricciare su stessa. Una sensazione di benessere
improvviso.
“Anche io…” balbettò.
“Starei così per tutta la vita…” disse lui accarezzandole i
capelli.
Fuori era ancora buio.
Jude sapeva che presto qualcuno la sarebbe venuta a cercare.
Sapeva che presto avrebbe dovuto allontanarsi da quelle
braccia.
Presto. Troppo presto.
E al solo pensiero non riuscì a trattenere una lacrima
solitaria, che scendeva libera sulla sua guancia.
Continua…
Contrasti.
Anime simili, ma così diverse.
…Angelo e diavolo…
…Giorno e notte..
…Dolce e salato.
Jude non era più riuscita ad addormentarsi.
Aveva paura.
Paura che il suo bel principe azzurro svanisse dalle sue
mani.
Aveva paura che arrivasse il giorno.
La stessa paura che aveva avuto Giulietta, per il suo Romeo.
“..Vorrei che questo momento non finisse mai…” disse a bassa
voce, quasi non volesse l’armonia dei loro corpi, abbracciati.
Avevano il respiro regolare, coordinato.
Lui sorrise.
Lentamente Jude, lo vide chinarsi sul suo volto.
Lui non si sarebbe frenato, al contrario di Jude.
Lo vide chinarsi sempre di più sul suo viso e rubarle un
bacio; un dolce sapore era il limbo tra di loro.
Passato quel limbo avrebbe raggiunto la città Paradiso.
“Tommy.” Disse lei staccandosi rapidamente dal bacio.
…Dolore e gioia..
“Lo sai che vorrei. Vorrei tanto, ma non si può.” Disse lei
sistemandosi sul divano.
Non lo abbracciava più.
Era triste. Era davvero triste.
Triste di non potersi abbandonare a quella fugace sensazione
di piacere sovrannaturale.
Lui e lei.
Sebbene lei tentasse di allontanarsi il più possibile dal
quel diavolo tentatore, lui si avvicinava pericolosamente.
…Pericolo e salvezza…
Cosa scegliere?
Lei era sempre stata una che amava il rischio.
Si buttava a capofitto nelle sue avventure, senza pensarci.
Suo padre le diceva sempre che se si pensa a cosa potrebbe
succedere, il rischio perde il suo fascino.
Ma stavolta era diverso.
Era in grado, questa volta, di rischiare sia per lei e sia
per Tommy?
E aveva il coraggio di rischiare anche per Speed?
….Codardia e coraggio…
Tommy le prese la mano.
“O Tommy…se fosse così facile, come cerchiamo di farlo
sembrare…..” pensò Jude, inclinando il viso verso di lui.
…facile e difficile…
Tommy continuava a fissarla.
“Sai che non possiamo..” ripeté lei.
“L’oceano e il deserto, lo sai che non si possono unire…”
disse lei alzandosi e sedendosi in un angolo della stanza.
“Se si vuole, si può fare tutto…anche unire oceano e
deserto!” disse lui sedendosi comodo sul divano.
Unico testimone a quel bacio d’amore rubato.
….Unire e disgregare…
…Oceano e deserto… davvero così opposti?
…Felicità e tristezza…
…Oggi e domani….
…..Sorriso e pianto….
Jude era ancora seduta nell’angolo della stanza.
Le ginocchia strette al petto.
Le magre braccia che le circondavano, come ci si circonda
per non avere freddo.
Ma fuori non c’era freddo.
Dentro si.
Dentro c’era tanto freddo. E sul cuore di Jude si stava creando
una piccola patina di gelo e ghiaccio.
Non aveva guardato più Tommy negli occhi dal bacio.
…Guardare e non guardare…
Lo odiava per quello che aveva fatto.
Aveva nuovamente stravolto la vita di Jude e lei come al
solito glielo aveva permesso.
Lo odiava per quel bacio.
Lo amava per quel bacio rubato.
…Odio e amore…
E se prima sperava che il tempo non passasse più, ora non
desiderava altro che Speed o Jamie entrassero da quella porta e portarla
finalmente a casa.
Al sicuro, lontana da Tommy.
…Sicurezza e insicurezza…
….Vicinanza e lontananza…
Ma più lo desiderava, più ciò non accadeva.
Possibile che si
fossero dimenticati di lei?
…Ricordare e dimenticare….
No. Era assolutamente impossibile.
“JUDE!!!!!.....”
Appunto. Era impossibile che si fossero dimenticati di lei.
Speed, accompagnato da Jamie, era davanti alla porta della
stanza, che la guardava allibito.
La scena che gli si presentava non era certo compromettente,
ma era al quanto insolita.
Da quel che ne sapeva la sua ragazza non parlava più con
Tommy da un sacco di tempo, e ora trovarla lì, in quella stanza buia,
illuminata da piccole candele bianche, con il suo ex-produttore…
“Che è successo??” chiese guardandosi in giro.
“Ah..ehm…ecco vedi… si insomma…il fatto è che..” balbettò
Jude, incapace di trovare una scusa credibile.
….Verità e bugie…..
Ma Tommy le venne in soccorso.
“E’ colpa mia…e per causa mia Jude ha perso il suo Caveman
day…. Se devi prendertela con qualcuno, beh quel qualcuno sono io…” disse alzandosi dal divano rosso.
Speed piegò la testa, facendo capire che ci credeva. Credeva
a Tommy.
…Credere e non credere….
Strano che Tommy l’avesse “Salavata” dopo quello che era
successo tra di loro.
Dopo il bacio.
Jude istintivamente si portò le dita alla bocca.
Aveva quel bacio impresso nella mente e nel cuore.
Speed la guardava stranito.
E ora? Cosa inventare?
Ma anche stavolta le venne in aiuto Tommy.
“Vi serve un passaggio a casa?” chiese infilandosi il
giubbotto.
“Magari…” disse Jamie uscendo dalla stanza, seguito poi
dagli altri.
Il viaggio verso casa Harrison fu silenzioso.
Nessuno osò parlare.
C’era troppa tensione nell’aria.
Arrivati a casa i tre scesero dall’auto di Tommy.
“Ciao oceano” disse Tommy alzando la mano e sgommando via.
“Ciao desrto” sussurrò piano Jude, per evitare di farsi sentire.
“Che voleva dire??” le chiese Speed.
“Cosa?” gli domandò Jude distratta.
“Che cosa voleva dire Tommy con “Ciao oceano”?” le richiese
Speed.
“ Niente. Assolutamente niente..:” disse Jude entrando in
casa.
…Ridere e piangere….
….Urlare e stare in silenzio….
Ho voglia di incontrare il mio deserto….
Jude era raggomitolata tra le lenzuola fresche del letto.
Era indecisa se affrontare il nuovo girono combattendo, o
semplicemente arrendersi al nuovo giorno.
Non contrastarlo.
Permettergli di entrare nella sua anima e ricordarle che
aveva assoluto bisogno del suo deserto.
…Combattere e arrendersi…
…Guerra e pace…
Sotto c’era Sadie che canticchiava allegramente.
Era felice?
Anche io dovrei esserlo???
La risposta doveva sembrare ovvia:SI, ma allora perché non trovava
la forza necessaria per ammetterlo a se stessa e agli altri?
…Forza e debolezza…
Jude si girò nel letto.
Non trovava pace ai suoi pensieri e più cercava di pensare a
Speed, più il volto del suo ragazzo si sovrapponeva a quello del suo
produttore.
E ora che fare? Doveva dire a Speed del bacio???
Che cosa doveva fare?
Se qualcuno glielo avesse chiesto tempo prima, avrebbe
risposto affermativamente.
Odiava chi tradiva.
Shay lo aveva fatto con lei e ora lei lo stava facendo a
Speed?
O lo stava facendo al suo cuore?
Chi stava tradendo di più?
…Fedeltà e infedeltà….
Non si era mai vista sotto l’ottica di questa persona. Non
si era mai considerata una “traditrice”.
Mai.
Chiamare Speed e dirgli la verità era la cosa migliore da
farsi.
La cosa più giusta.
…Giusto e sbagliato….
Ma sapeva bene che non avrebbe mai trovato il coraggio per
fare quella mossa.
L’avrebbe evitata fino a che avesse potuto e si sarebbe
arresa alla verità solamente quando il rimorso l’avrebbe obbligata ad essere
onesta.
…Onesta e disonesta…
“Voglio il mio deserto!” sussurrò Jude abbracciando il
cuscino.
“Speed, potrai mai essere il mio deserto?” chiese poi a se
stessa.
Purtroppo conosceva la risposta.
…Conoscere e ignorare…
Ho voglia del mio deserto.
…The e caffè…
….Yin e Yang….
….Sonno e insonnia….
Le piccole dita di Jude premevano frenetiche la tastiera del
cellulare.
Ad ogni numero, corrispondeva un suono diverso.
…Uguale e diverso…
“Io sono uguale a Speed…lui non è il mio deserto… lui non è
il mio opposto” pensava Jude mentre aspettava che qualcuno dall’altra parte le
rispondesse.
“Speed! Ti va di vederci tra cinque minuti al parco?” chiese
incrociando le dita.
Sperava che Speed accettasse.
Si sarebbe finalmente sentita a posto con la coscienza.
Si sarebbe finalmente sentita libera.
…Libertà e prigionia…
Era davvero una prigioniera?
O era semplicemente una a cui piaceva scappare?
La risposta ancora non le era chiara in testa.
Tra pochi attimi sarebbe stato l’inferno.
….Inferno e paradiso….
Scese a gruppi di tre le scale e si avviò al parco.
Speed era già li.
Puntuale come sempre.
…Puntualità e ritardo….
Le sorrideva.
“Aspetta di sentire cos’ho da dirti, prima di sorridere…”
disse Jude senza avvicinarsi troppo a Speed.
“Sapevo che c’era qualcosa nell’aria, l’ho capito dal tono
della tua voce.” Disse Speed, sedendosi sulla panchina verde.
“Speed…ecco..io vorrei che le cose tra noi due andassero
diversamente, lo vorrei davvero ma…”
“Ma c’è Quincy, giusto?”
“No…si..cioè…Speed tu non sei il mio deserto. Vorrei che lo
fossi, ma non lo sei…”
“Deserto?”
“Si, non mi inaridisci d’amore, per quanto io oceano ti
possa inondare d’amore..”
“Adesso capisco, capisco tutto…ecco perché Tommy, ti ha
chiamata oceano….”
“Speed..” disse Jude cercando di abbracciarlo.
“beh…allora io direi che è il caso che la nave Speed e Jude,
abbandoni l’oceano Jude…” disse ricambiando l’abbraccio.
Jude non poté frenare le lacrime.
Quel ragazzo era
veramente un ragazzo d’oro.
Se ne sarebbe pentita?
Non lo sapeva..
…Buttarsi e pentirsi…
“Vai, corri dal tuo deserto” disse Speed baciandole la
guancia.
…Camminare e correre…
Deserto sto arrivando. È ora che oceano e deserto si
uniscano.
….Fatica e Resistenza….
Jude correva veloce verso lo studio di registrazione.
Sapeva che Tommy era
li.
Stava producendo Mason.
Il punto restava come fargli capire che finalmente aveva
capito.
Aveva capito che voleva il suo deserto.
Ora era pronta a far unire il deserto e l’oceano.
Opposti che si attraggono.
Come le pile.
Perché noi ci scarichiamo come queste, ma siamo
ricaricabili, grazie all’amore che ci lega.
…Carica positiva e Carica negativa….
“Abbiamo sprecato, ho meglio, ho sprecato troppo tempo a
fare teorie inutili su quello che ci lega.
Perché oramai è chiaro. Siamo anime gemelle!” pensò Jude
mentre varcava la soglia della G-Major.
….Chiaro e Scuro….
Jude non si preoccupò di nessuno.
Niente e nessuno avrebbero potuto fermarla. Era decisa.
Decisa a fare la mossa giusta.
….Mossa giusta e Mossa sbagliata….
La mossa sbagliata era stata averci messo così tanto a
capire quello che il suo cuore le stava urlando da ormai un anno.
E ora era pronto anche Tommy.
Jude entrò nello studio di registrazione e prese per un
braccio Tommy, costringendolo ad alzarsi e seguirla.
Jude lo trascinò nel famoso stanzino C, abbandonato da
tutti.
Fili intrecciati, chitarre dimenticate, cuffie rotte e
spartiti svolazzanti, non erano certo lo scenario più romantico, ma chi meglio
della musica poteva essere il testimone a quell’evento?
“Che c’è Jude?” chiese Tommy massaggiandosi il braccio.
Jude lo aveva strattonato per bene.
“Avevo bisogno di parlarti….”
“Riguardo a cosa, Oceano?” disse Tommy sollevando il volto
di Jude con la mano.
Un impeto percorse il corpo di JUde.
Si alzò sulle punte e lo baciò.
Stringendosi più che poteva al suo uomo.
Un bacio lungo.
Pieno di passione.
Profondo come l’oceano.
Vasto come il deserto.
Oceano e deserto? Mai uniti come in quel momento.
Oceano e deserto…..
Fine
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