La sveglia suona, ma i miei occhi non trovano la forza di aprirsi, così come le braccia la voglia di scostare quelle lenzuola, per favorire la messa in piedi.
Ogni notte è la stessa storia, la sogno, sogno di stringerla fra le mie braccia, come un tesoro perduto appena ritrovato, quando realizzo che non è lei, ma il mio cuscino, quel cuscino che ha visto e assorbito tutte le mie lacrime più amare, quel cuscino, dove più volte ho sbattuto il mio pugno.
Mi alzo, apro la finestra. Eccolo la, il mare con il suo forte odore di sale, con i suoi forti ricordi.
Li cercai di baciarla, li, la persi per sempre.
Eugenia.
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