Nuova scuola, nuovi compagni, nuovi insegnati e una vita sociale tutta da rifare.
Mi sono appena trasferita a South Shields.
Primo giorno di scuola, ho paura.
Sono Leigh-Anne Pinnock, nella mia vecchia scuola mi chamavano Fresh Princess, qui al massimo mi chiameranno “quella nuova”; la mia più grande paura e che qui mi prendano in giro per la mia nazionalità: infatti non sono inglese, ma giamaicana.
Prima ora di lezione, entro nella classe e ho tutti gli occhi puntati su di me; abbasso lo sguardo e mi vado a sedere in un banco dell’ultima fila, proprio nell’angolino più nascosto che ci sia.
Iniziai a sfogliari il libro aspettando il professore che stoppasse tutti quegli sguardi su di me.
Le lezioni erano già iniziate da due mesi e io ovviamente ero indietro con il programma e ho dovuto prendere un tutor che nel pomeriggio mi avrebbe aiutata a mettermi in pari; ecco un altro problema: un tutor.
So benissimo che posso farcela da sola a recuperare ma gli insegnanti vogliono che uno studente mi aiuti e mi incitano dicendo “così farai subito un’amicizia”.
Da quanto sappia doveva essere in questa classe, ma le uniche persone che vedevo erano giocatori di calcio e le loro ragazze, che facevano tutte parte del comitato scolastico, che si credevano tanto fighetti e sarei andata nel panico se sarei dovuta stare un mese con uno di quegli individui.
Ero ormai in classe da mezz’ora e la lezione non era ancora iniziata, quando entrò il professore seguito da altre tre ragazze che sembravano “normali”.
Fu un ora lunghissima, la storia non mi appassionava proprio e quell’ora avrei voluto dormire, come facevo a volte in Jamaica, ma qui non potevo fare quella figura o mi avrebbero preso in giro a vita.
La lezione finì e stavo andando verso il mio armadietto quando una delle ragazze che era entrata con il professore si avvicinò a me.
X: - Hey, sei tu Leigh-Anne?
Io: - Sì
X: - Beh, io sono Perrie e sono la tua tutor!
Io: - Piacere!
Dissi allungando una mano e sorridendo.
Lei scambiò il sorriso e mi strinse la mano.
Perrie: - Da dove vieni, Leigh-Anne?
Io: - Dalla Jamaica e puoi chiamarmi semplicemente Leigh
Perrie: - Ok!
Io: - E tu sei di qui?
Perrie: - Sì io e Jade – disse indicandomi una ragazza poco più bassa di me, con i capelli tinti di blu e gli occhi marroni, poi continuò a parlare – siamo di qui, mentre Jesy è di Londra e sta qui da un anno.
L’altra era alta più o meno quando me, capelli marroni, aveva delle curve perfette che già le invidiavo.
Mentre le guardavo da lontano Perrie mi prese la mano e iniziò a tirarmi dicendomi: - Hey non fare la timida e vieni che te le faccio conoscere.
Per ora era andato tutto bene, nessuno mi aveva ancora presa in giro o snobbata e la mia tutor non era nel gruppo delle fighette e stavo per fare due nuove amicizie.
Perrie: - Ragazze lei è Leigh
Jade: - Piacere io sono Jade
Jesy: - E io sono Jesy
Io: - Piacere e Jesy ti devo dire che già invidio una cosa di te
Jesy: - Davvero?? Cosa??
Io: - Le tue curve! Sono fantastiche e perfette!
Jesy: - Grazie, ma tutti mi prendono in giro per la mia corporatura…
Io: - Non ti preoccupare è tutta invidia.
Jesy mi sorrise, a quanto pare mi ero già integrata e avevo trovato delle amiche semplici, che non hanno bisogno di essere popolari per stare bene.
Passarono anche le altre lezioni e poi andai a casa e nel pomeriggio sarebbe venuta Perrie per mettermi in pari.
Arrivata a casa mia madre continuava a farmi domande di tutti i tipi e non avevo il tempo di rispondere ad una che subito me ne faceva un’altra.
Meno male che c’era il mio cagnolino che stava con me senza riempirmi di domande.
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