Benvenuti a tutti! Ecco
servita una nuova fanfic... è completamente diversa da
quelle che ho fatto finora o perlomeno prova ad esserlo... Spero che
possa piacervi, mi raccomando recensite e ditemi cosa ne pensate!
Ne
approffitto per ringraziare tutte le persone che hanno recensito
Mezzosangue e Purosangue - Together, siete mitiche! Vi prego ditemi il
vostro parere anche su quest'altra storia... vale la pena continuarla?
Un
bacione, buona lettura
***LIZZIE***
P.S.
in realtà avevo scritto molto di più ma ho
spezzettato quello che ho scritto se no veniva troppo lungo e non
sapevo dove far finire il capitolo ^^...però questo vuol
dire che aggiornerò presto...^^
1. La fuga
Corro.
Sto correndo come un dannato. Senza una meta. Senza una speranza. Merlino,
cos'ho fatto della mia vita?
Vedo a malapena gli alberi
che mi sfrecciano intorno mentre io procedo a grandi falcate; il buio
mi circonda. Mi Smaterializzerei ma non non ho idea di dove potrei andare. Ho paura, cazzo.
Paura che mi trovino, che mi
riportino indietro obbligandomi a fare ciò che mi
è stato ordinato, o peggio, che mi uccidano. Non ci vuole
niente, un colpo di bacchetta, due parole, un raggio di luce e verde ed
è finita. Morto. Cadavere.
Perchè per la
prima volta nella mia vita mi sono opposto al volore di mio padre... e
al suo volere? Perchè sono stato così pazzo?
Proprio ora, ora che mi conveniva di meno, ho fatto un atto che mai mi
sarei nemmeno sognato. Ribellarmi a Voldemort. Oh Merlino, devo essere
andato fuori di testa. Ma non volevo quella cosa sul mio
braccio, non volevo essere costretto a uccidere, non volevo.
Così, in un momento di coraggio - o di stupidità
- sono scappato, scappato via da casa, dai miei genitori, dal mio
destino di Mangiamorte.
Io non sarò un
Mangiamorte. Forse sono solo troppo codardo, forse invece sotto sotto
non sono un vero 'cattivo'... ma che sto dicendo? Io, Draco Malfoy, il
bad boy per eccellenza? Certo che sono cattivo! Sono perfido, crudele,
meschino e stronzo!
Basta Draco
mi dico, continuando la mia folle corsa Basta. Getta la maschera,
ti stai prendendo in giro da solo.
E dò ragione a quella voce nella mia testa che me lo sta
dicendo. In questo momento non mi importa più, non importa
chi fingo di essere, importa ciò che sono... e importa la
mia vita. Non so per quanto riuscirò a tenermela stretta.
Sì, mi sono preso in giro per troppo tempo. Fingevo di
essere il cattivo ragazzo perchè credevo fosse figo e forse
un po' lo sono, ...cattivo, non figo... anche se devo ammettere di
essere anche piuttosto attraente, modestamente; no, aspetta, non stiamo
parlando di questo, stiamo parlando della mia vita, cazzo! Allora,
dicevo, fingevo e prendevo per il culo la gente ma in realtà
l'unica persona che stavo prendendo per il culo era il sottoscritto.
Cavoli, che pensieri
profondi. Non sono in me in questo momento, sto
divagando. A me non frega niente degli altri, io sono proprio come
sembro, altrochè!
Non è
così, Draco, e lo sai.
Di nuovo quella voce, quella stupida voce. Vorrei che stesse zitta ma
parla comunque, facendomi scoppiare la testa. Tu non sei
così, tu sei più debole di quanto vuoi dare a
vedere. Fai finta che non t'importi degli altri ma in realtà
ti comporti così proprio perchè t'importa. Non
hai sempre voluto l'approvazione di tuo padre? E perchè?
Perchè gli volevi bene. E non hai sempre trattato con
rispetto tua madre? E perchè? Non perchè ti era
stato ordinato, perchè le volevi bene. E le vuoi bene, e
anche a tuo padre, solo che ora hai capito che loro sbagliano.
Stringo i denti, la testa mi
fa male e i piedi stanno ancora peggio; da quant'è che sto
correndo? Ore? Giorni? Tutto mi sembra così confuso e, per
di più, la stupida vocetta mi bisbiglia nel cervello ed
è come se urlasse.
Ti atteggi solo per
ricevere attenzioni, non è vero? Volevi che ti notassero,
che dicessero quello è Draco Malfoy, vale qualcosa,
è un duro.Ma ogni volta si metteva di mezzo quel Potter a
oscurarti, per quersto lo odi tanto, no?
Mi fermo. Non ce la faccio
più, sono stremato. Mi accascio con un gemito sulla terra fredda e umida
del bosco. Perlomeno la voce se ne sta
andando; non voglio ascoltarla. Mi guardo intorno, spaventato da degli
scricchiolii di rami, ma mi rendo conto che si tratta solo di uno
scoiattolo. Cara bestiola, per poco non morivo d'infarto.
Mi inumidisco le labbra
secche. Mi fa male la gola e ho fame e sete. Per quanto
riuscirò a continuare? Purtroppo, l'ho studiato a scuola,
non è possibile far apparire dal nulla nè generi
alimentari nè bevande, è la regola teorizzata da non so che mago inutiòe. Mi metto a
riflettere, cosa posso escogitare? Faccio una veloce rassegna di tutti
gli incantesimi che sono in grado di eseguire ma nessuno prevede
l'apparizione di una casa con cibarie o cose simili. Ho proprio bisogno di
un Whisky incendiario in questo momento!
Dannazione, perchè
me ne sono andato? Mi restano ormai poche ore di vita, ne sono certo. E
mi sembra di essere nel nulla più totale, intorno a me ci
sono solo alberi e ombre inquietanti. Più scricchiolii di
stupidi scoiattoli e terra, foglie, lumache schifose. E il mio bellissimo completo nero si è
irrimediabilmente rovinato.
Oh, insomma, non è
il caso di fare gli schizzinosi in questo momento!
Okay, allora al diavolo i
miei stupendi calzoni e al diavolo la mia magnifica camicia nera...sigh.
Potevo restare dal simpatico
e serpentico Signore Oscuro, almeno avrei avuto da mangiare da bere e
un bel paio di pantaloni puliti! Ma ormai è fatta, stupido,
stupido, stupido Draco!
Ma tu non vuoi quella
vita, quella vita che non si può nemmeno definire tale. Tu
vuoi viverla come ti pare, vuoi seguire il tuo cervello per una volta e
non quello degli altri. Vuoi dare a te stesso un'opportunità
di dimostrare chi sei.
Eccola che ritorna, quella
voce. Ma cos'è? Che sia quell'insulsa cosa che chiamano
coscienza? Scuoto la testa: naa, e chi ce l'ha più una
coscienza al giorno d'oggi? Forse Potter e i suoi amichetti, Weasley e
la Granger. Non mi ricordo nemmeno più i soprannomi che ho
affibbiato loro... com'era?... ah sì, Re Lenticchia e
Mezzosangue Zannuta? Bah, come se un paio di nomignoli del cazzo mi
potessero aiutare in questa situazione.
Un altro scricchiolio. Un
brivido mi percorre la schiena. Io ODIO gli scoiattoli. Scoiattoli,
furetti... tutti quanti quegli stupidi roditori rompiscatole con i
dentoni. Un po' come la Granger. Ridacchio e poi mi dò dello
stupido. Ironizzare e sfottere il magico terzetto non mi
darà una mano, è fuori luogo ogni spacconata in
questo momento.
Bene, e allora che faccio?
Beh, innanzitutto un po' di luce perchè quella lunare
produce delle ombre che sembrano Mangiamorte.
Tiro fuori la bacchetta dalla
tasca dei pantaloni e sussurro "Lumos!"
Finalmente un po' di luce!
Oh, no, adesso le ombre sono ancora peggio, ma cos'ho fatto di male per
meritarmi tutto questo?...come se non lo sapessi...
Sospiro e mi rialzo in piedi.
Devo trovare qualcuno, una casa, un ruscello, un banchetto imbandito da
folletti ubriachi che canticchiano "Perchè Weasley
è il nostro re!". No, sto delirando. Draco, mantieni il tuo
controllo, per l'amor del cielo.
"PER L'AMORE DEL CIELO"? "PER
L'AMOR DEL CIELO"? Ma mi sto strasformando nella Granger? Oh Merlino, i
boschi fanno male alla salute mentale della gente, l'ho sempre detto,
io! Per lo meno questa foresta è meno tetra della Foresta
Proibita di Hogwarts.
Hogwarts. Sembra un ricordo
lontano. In teoria sono le vacanze estive. Ma dubito che riusciro mai a
tornarci, ad Hogwarts, morirò prima, oh povero me! Non
arriverò nemmeno a settembre!
Faccio qualche passo incerto
sul sentierino di terra e mi trovo ad un bivio. Destra o sinistra.
Scelta cruciale? O tanto è lo stesso? Lo
scoiattolo di prima scende giù da un'albero correndo come
un'ossesso come fanno sempre quegli insopportabili animaletti e poi
continua a correre passando sulla strada a destra.
Beh, se io fossi in uno di
quegli stupidi coglioni animati - o come si chiamano - quelli che
guardano i bambocci babbani con il moccio al naso... in quel caso lo
prenderei come un segno e seguirei il consiglio del caro scoiattolino.
Ma io non sono una principessina che deve trovare la strada di casa.
Guardo prima il sentiero a destra, poi quello a sinistra. Che fare?
Alla fine vado a destra.
Purchè non lo sappia nessuno che ho dato retta ad una palla
di pelo.
Comincio a camminare a passo
spedito nel silenzio della notte. Un momento, come mai tutto questo
silenzio? Non ci sono più animaletti bastardi che ti fanno
prendere un colpo quando meno te lo aspetti? Non mi piace.
Accelero, tenendo la
bacchetta davanti a me a rischiararmi il cammino. Mi sembra di
camminare per altre ore, mentre procedo mi metto a pensare nuovamente se avrebbe senso
Smaterializzarsi... anche se fosse, dove? A casa di Pansy? No,
è capace di buttarmi fuori per averla svegliata
a quest'ora della notte.
Già me la vedo,
con i capelli neri tutti arruffati, che sbraita insulti inimmaginabili
in camicia da notte.
E poi i suoi sono
Mangiamorte. Dalla padella alla brace.
Ma alla fine mi importa
qualcosa di Pansy? No, mi rispondo, è solo una Serpeverde
come un'altra che mi adula solo perchè sono maledettamente
popolare. Anzi, che mi adulava, visto che con molta probabilità
non la vedrò mai più... non vedrò mai
più nessuno della mia cara scuola.
In questo momento sarei
felice pure di ritrovarmi il supremo capoccione Silente, quello stupido
vecchietto con quella stupida barba.
Se tu lo avessi ascoltato
qualche volta forse non saresti in questa situazione, forse avresti
ragionato prima di agire e non ti saresti mai ficcato in affari
più grandi di te.
Ma perchè non mi
lascia in pace? Non la voglio una coscienza, io! Voglio solo un letto,
un bicchiere di Burrobirra (anche se è meglio di Whisky
incendiario) e una misera cena... mi basta una sola portata, davvero!
Sbuffo e tiro un calcio ad
una pigna, sperando di colpire il mio amico topastro con la coda
pelosa. Alzo lo sguardo, vedo una luce in lontananza e lo riabbasso di
nuovo.
Un momento, una luce in
lontananza? Eh sì, è proprio una luce! Mi metto a
correre, corro e corro finchè le gambe non urlano
pietà e anche allora continuo a correre. Alla fine esco dal
bosco, ma inciampo sui miei stessi piedi, cadendo supino. Questo
è troppo. Un elegante Serpeverde come me non inciampa nei
suoi piedi! Almeno non mi ha visto nessuno.
Alzo gli occhi sull'edificio
che ho davanti, ancora a terra. Più che una casa
è una catapecchia. Grande ma cadente. Niente a che vedere con la mia. Gemo quando mi accorgo di non avercela più,
una casa.
Va bene, passi la pittura
scrostata, il tetto con una tegola sì e una no, gli scuri
delle finestre tarlati, il... oh cavoli, ma quello è un porcile?
Già, con tanto di grassi maiali. Wow, tanti piccoli Hagrid
rosati.
Ricordi, Draco? Niente
schizzinoserie, è una casa, tanto basta.
Casa. Casa uguale acqua. Casa
uguale cibo. Casa uguale letto. Mi alzo in piedi di scatto e metto la
bacchetta in tasca dopo aver messo fine all'incantesimo che mi rischiarava il cammino; è sufficiente la luce
che esce dalle finestre della baracca. Sono
tutti ancora alzati, a quanto pare. Forse non è poi
così tardi. Forse non è ancora notte, solo sera.
Eppure mi è sembrato di camminare per così tanto!
Si sentono delle voci, tante
voci. Voci allegre che chiacchierano amabilmente e ridono. Sembrano
felici.
Felicità, una cosa
che forse non ho mai realmente conosciuto. Mi si stringe il cuore a
pensarci.
Loro, in quella catapecchia
cadente sono felici, mentre io non lo ero nemmeno nel mio maniero.
Ma chi sta parlando? La mia
coscienza?
No, sono io.
Mi dimentico fame, sete e
stanchezza e mi metto ad ascoltare. Non riesco a capire ciò
che dicono, le voci si sovrappongono. C'è tanta gente
là dentro. Vorrei tanto essere come loro, chiaramente con
un'evidente mancanza di stile ma con la risata sempre pronta, con
qualcuno a cui voler bene. Non come me.
Beh, è il caso che
mi unisca a loro. Insomma, paiono tanto amichevoli, mi ospiteranno, no?
Muovo ancora qualche passo verso la casa ma in quell'istante sento una
voce di donna che si erge sulle altre. Chiama qualcuno e tutti
zittiscono. Solo allora riesco a capire ciò che dice.
"...COME SAREBBE A DIRE L'HAI
PERSA? Te l'ha regalata la zia, per Merlino! Lo sai che che testa mi fa se non te la vede addosso?! Dove l'avresti persa, di grazia?" una donna di carattere, eh?
Una voce di ragazza le
risponde; sua figlia, senza ombra di dubbio. Mi è familiare ma non riesco a capire dove l'ho
sentita prima "Non lo so..." piagnucola "Non lo so, mamma, forse prima
quando disinfestavamo il giardino dagli gnomi!"
Gnomi? Fantastico! Mi guardo
intorno, preoccupato. Io odio gli scoiattoli, i furetti e gli gnomi!
Sono sempre pronti a scambiare la tua gamba per un cosciotto di pollo,
e poi puzzano.
Mentre io mi guardavo le
spalle, preoccupato, mamma e figlia avevano ripreso la discussione, ora
la madre sta incitando la figlia a recuperare qualsiasi cosa abbia
perso "Valla a cercare, no? Dev'essere ancora là fuori!"
"Ma mamma, è
buio!" si lamenta la ragazzina.
"Non m'importa se
è buio, se zia Muriel scopre che non hai più
quella maledetta catenina succede il finimondo!" urla la madre, noto
che tutte le altre persone ora stanno zitte. Deve incutere una certa
paura questa famosa zia "Ora vai a cercarla, Ginny! Ti prego, vai a
cercarla!" ma più che una supplica sembra un'ordinde
implicito.
Io e mia madre non abbiamo
mai avuto simili discussioni, forse perchè mia zia, la dolce
Bellatrix Lestrange, non è solita donarmi catenine.
Però mi rendo conto solo ora che al nostro rapporto
madre-figlio mancava qualcosa.
Aspettaaspettaaspetta! Cos'ha
detto quella donna? Ho sentito male? Ha detto Ginny? Ha detto Ginny?
Che sia...? No, ci sono tante altre Ginny al mondo!
Ooh, ditemi che non
è vero, ditemi che su tutte le case in qui potevo imbattermi
non sono capitato proprio in quella casa! Non ditemi che sono al
cospetto della mirabolante Tana, rifugio dei fratelli Pel di Carota!
E non ditemi che quella voce
da ebete che ora dice "Dai, Ginny, ti diamo una mano!" è la
voce dello Sfregiato.
E non ditemi che la voce
femminile che aggiunge "Certo, basterà fare un paio di Accio
e la troveremo!" è quella della Granger.
No, ditemi che sono in un
incubo. Ditemi che adesso mi sveglierò e avrò un
teschio e un serpente indelebili sul mio braccio sinistro e che
dovrò andare a uccidere un paio di Auror per conto del Gran
Capo il Signore Oscuro. Qualsiasi cosa pur di non capitare a casa
Weasley!
E invece no, invece mentre io
me ne sto immobile, impalato come un'idiota in mezzo al prato infestato
dagli gnomi, fuori dalla casa escono quattro figure, due maschili, due
femminili. Due coi capelli rossi, una dai capelli scuri e una dai
riccioli castani
Voglio morire! Voglio
Azkaban! Voglio i Dissennatori! Voglio Voldemort!
Lo sapevo, lo sapevo che non
dovevo ascoltare quell'imbecille di scoiattolo!
Sono ancora in mezzo al
giardino, e in quell'istante i quattro che mi vengono incontro si
immobilizzano a loro volta, vedendomi.
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