A Natural Disaster
DISCLAIMER:Niente,niente,NIENTE di quello che segue corrisponde alla realtà (ma sarebbe così bello *_* ...),e nonostante a me un po' di contante non farebbe poi così schifo,nessuno ha intenzione di pagarmi per il mio operato ç__ç ....Ok,prego,proseguite pure,mentre mi crogiolo nel mio dolore XD!
A Natural Disaster
Il povero fattorino dell’albergo arrancò sotto il peso
della pesante ed enorme valigia di cuoio rosso,biascicando fra
sé e sé qualche insulto rivolto verso la schiena esile
dell’uomo che camminava agilmente e soprattutto libero da pesi
eccessivi davanti a lui.
- Quale….Quale era il numero della stanza,signor Molko?- ansimò il giovane all’indirizzo del cantante.
L’uomo si girò con una graziosa e leggiadra piroetta,osservando il numero inciso sul portachiavi dorato.
- Trecentoventisette….In pratica laggiù!- rispose
Brian,indicando un punto troppo,troppo simile al fondo
dell’interminabile corridoio che si apriva davanti a loro.
Il volto del ragazzo si fece terreo.
- B-bene….- mormorò,riprendendo stancamente a trascinare
il costosissimo fardello,sempre preceduto da un Brian Molko più
saltellante ed energico che mai.
Congedato il fattorino (dopo avergli elargito la generosissima mancia
di due euro e cinquanta centesimi,che gli era valsa l’epiteto di
“brutta checca taccagna” sibilato sottovoce dal provato e
nervosetto ragazzo appena uscito dalla stanza) il leader dei Placebo
gongolò all’idea di concedersi un profumato e
bollente bagno ristoratore a base dei suoi adorati sali alla lavanda
selvatica amazzonica (“raccolta direttamente dagli indigeni della
foresta pluviale nelle notti di luna nuova affinché non perda i
suoi benefici effetti ringiovanenti”,come recitava
l’etichetta sul flaconcino,appena sopra all’infinitesimale
scritta “MADE IN CHINA”) .
Aprì la valigia alla ricerca dei suddetti sali…
…e urlò con tutto il fiato che aveva in gola uno stridulo :- AAAAAAAAARGH!!!!!!!!!-
-Non posso crederci!!- urlò Matthew Bellamy nella stanza di un
hotel praticamente dall’altro capo della
città,aprendo la sua valigia in pellame rosso fuoco e
sbirciandone il contenuto.
- Non puoi credere a cosa?- domandò Dominic,allarmato dal suo
tono,avvicinandosi al suo compagno (….di band,che avete
capito??).
- Questa non è la mia valigia!- ripetè Brian al trafelato
Stefan che lo aveva raggiunto dopo la sua telefonata a base di
“Stefstefstefoddioddioddiolamiavaligiaaaaaaaaa!!!!!”
L’uomo sospirò stancamente,mormorando un : - Gesù,Giuseppe e Maria,ci mancava solo questa…..-
-Ne sei sicuro?- chiese Dom,cercando di calmare Matthew che cominciava
ad avere degli inquietanti accenni di lacrimoni a velare
l’azzurro limpido dei suoi occhi,in aggiunta al labbro inferiore
tremolante.
- Ma certo che ne sono sicuro!Voglio dire…Guarda questi vestiti!!-
-… come può qualcuno con un po’ di sale in zucca
andare in giro con questa roba???- esclamò istericamente
Brian,sollevando un curioso maglioncino colorato di varie sfumature di
blu e intessuto di filamenti argentati,osservandolo come fosse un raro
reperto archeologico o un coleottero da collezione.
- Voglio dire…E’ orribile!! E questo maglione a righe
colorate? Dio,sembra il guardaroba di un hippy strafatto di LSD andato
a male!!-
-…. camicia nera,pantaloni neri,calzini neri…. Ho
scambiato la mia valigia con quella di un prete,o un becchino,o di
Zorro!-
- Mhm….Scarterei l’ultima possibilità,Matt…-
Matt scavava affannosamente e convulsamente fra gli indumenti,cercando
un indizio in grado di rivelare l’identità del misterioso
proprietario della valigia incriminata.
- Ehm… Bri…- disse timidamente Stefan,interrompendo l’esplorazione del bagaglio.
- Che c’è?- rispose Brian,sconsolato e tramortito da cotanto frastuono di colori imbizzarriti.
- Questi vestiti non ti sembrano familiari…?-
- Eh? Una trousse?Ma che ci fa una trousse nella valigia di un uomo?-
mormorò assorto Matt,soppesando sulla mano l’oggetto in
questione che conteneva smalto,ombretti e mascara color ebano come i
vestiti,oltre ad un flacone di sali da bagno deliziosamente profumati
alla lavanda,e un’intuizione cominciò a farsi strada
attraverso la nebbia del suo cervello…
- Vestiti da uomo completamente,o quasi,neri,smalto nero…..Oh,mio Dio…-
- Vestiti coloratissimi,probabilmente provenienti dall’atelier di
uno stilista gravemente daltonico…Oh,mio Dio…-
- Dom,questa valigia appartiene a Brian Molko!!!-
- Stef,questa valigia è di Matthew Bellamy!!!-
Dominic fissò con terrore lo sguardo euforico e il sorriso
eccitato del suo amico,sapendo perfettamente cosa c’era nella sua
testa in quell’istante… Un undicenne che correva in tondo
urlando : - AHAHAHAH,LA VALIGIA DI BRIAN MOLKO,AHAHAHAH!!!-
- Dom,questa è una vera e propria botta di culo!! Ho in mano la
valigia di quell’individuo!! Chissà cosa nasconde fra
tutto quell’abbigliamento funebre…. E se trovassimo
qualcosa che valesse un bel ricatto?-
- Matthew,ti prego!-
- Eddai,sarebbe così divertente!!Che ne so….Un videuzzo
osè,qualche attrezzuccio “particolare”,fotine
compromettenti…. Dai,Dommy,pleeeeeeease….-
Come resistere di fronte all’imitazione del Cucciolo Abbandonato di Matthew Bellamy?
- Bri,non mi sembra una buona idea…-
- E perché? Dai,è un’occasione più unica che
rara… La valigia del carismatico – bah… -
leader dei Muse!Chissà cosa nasconde dietro quella facciata da
innocuo genietto pazzoide assolutamente privo di buon gusto…-
Stefan fu percorso da un brivido gelido,mentre un sorrisetto demoniaco
si dipingeva sulle labbra di Brian e i suoi occhi si assottigliavano in
un’espressione luciferina.
Il trentacinquenne sogghignante che aveva davanti era decisamente
più inquietante dell’undicenne nella testolina di Matthew.
- Non è possibile che non ci sia nulla…. Deve esserci qualcosa di sozzo,lurido e putrido da qualche parte!-
- Ma perché dovrebbe esserci per forza?? Matt,senti,io ho
acconsentito ad aiutarti in questa follia,ma adesso stai diventando
davvero morboso…-
- Shhhh,chiudi il becco e “scava”!Uh,uh,aspetta…Ah,guarda guarda….Una videocamera!-
Matthew proruppe in una risatina gradevole proprio come il rumore di una lavagna graffiata da un gessetto.
- Chissà cosa c’è qui dentro…. Ehm… Dommy?Come si accende?Non sono capace…-
-…premendo il tasto “on”,forse??Ma non vorrei sbagliarmi…-
- Amico mio,sei una volpe!- Matt evidentemente non aveva percepito il
sarcasmo che trasudava copioso dalla voce imbronciata di Dom e accese
l’apparecchio.
- Ecco,vediamo i filmati in memoria…Ci siamo…
Voilà!- esclamò soddisfatto alla fine,pregustando
già i succulenti e sicuramente peccaminosi filmatini forniti
direttamente dalla Brian Molko Pictures…Ma rimase di stucco
davanti alle immagini che comparvero sul piccolo schermo.
- No,Cody,non “ga-ga”…. Papà!Paaa-pààà…. –
L’ambiguo,sensuale e provocante cantante dei Placebo stringeva
fra le braccia un fagottino riccioluto che sembrava avergli staccato la
faccia e stava sillabando in maniera tremendamente buffa e tenera
quella minuscola parola che in quel momento racchiudeva tutto
ciò che quell’uomo era in realtà.
-Brian,lascia stare… Lo imparerà,prima o poi!- si
sentì una voce di donna,la quale evidentemente si trovava dietro
all’obbiettivo.
- Helena,non voglio che lo impari mentre sono in tour… Non
voglio perdermi il suo primo
“papà”…Perciò devo farcela!
Avanti,Codyno,stellina del papà…-
- Ga-ga…-
Matthew spense la videocamera,mestamente.
- Sono un idiota…- mormorò piano,rimettendola al suo posto.
- Mettiamo tutto a posto?- disse Dom,assestandogli una leggera pacca
sulla schiena ed evitando di infierire dando voce al pensiero che gli
era sovvenuto (“Dio,meno male che se lo è detto da
solo….”).
Matt guardò il guazzabuglio di vestiti disordinatamente
ammucchiati nella valigia,vittime della sua furia curiosa….
- Sì.- rispose.
- Ah,ecco… Appunti vergati dalla manina di Matthew James
Bellamy!- sghignazzò Brian,stringendo fra le mani un fascio di
fogli fittamente ricoperti dalla grafia irregolare del cantante dei
Muse seppelliti sotto una camicetta hawaiana e dei pantaloni neri di
pelle che suscitarono un “Però…Niente male!”
ammirato da parte sua.
Il primo foglio portava scritto a mo’ di titolo “ L’apparenza (e il governo) ingannano”.
- Mhm,credo che il ragazzo abbia intenzione di scrivere un saggio sulle
sue strampalate teorie fanta-politiche,Stef…. Fammi dare
un’occhiata,và….. Ci sarà sicuramente da
ridere!- esclamò,andando a sdraiarsi comodamente sul letto a
pancia in giù e immergendosi nella lettura.
Passarono alcuni minuti,ma le risate preannunciate non
arrivarono,sostituite da qualche “Mhm…”,”In
effetti…”,”Cazzo,non lo sapevo!”
- Brian?- lo chiamò interrogativamente Stefan,sorpreso da quella reazione davanti al “vangelo” di Bellamy.
- Shhhhh!!!- lo zittì imperiosamente il compagno,continuando la lettura.
- Senti,io me ne vado!- disse stizzito il bassista.
Brian non diede segno di aver sentito la frase,perché un istante
più tardi pronunciò con tono stupito:- Stef…ma tu
lo sapevi che Osama Bin Laden possedeva gran parte delle Torri Gemelle?-
Quella sera le valige furono riconsegnate ai loro legittimi
proprietari,che si incontrarono e si scambiarono una cordiale stretta
di mano,e i loro sorrisi erano sinceri,non maschere fasulle di
circostanza da cerimonia di premiazione .
“Ragazzo strano ma intelligente,quel Bellamy…”
sentenziò fra sé e sé Brian,tornato nella sua
stanza. L’idea del bagno ristoratore alla “lavanda
selvatica amazzonica raccolta da ecc.” si ripresentò nella
sua mente.
Aprì la valigia e comincio a cercare… Cercò,e cercò….
Stefan maledì con veemenza il cellulare che trillava sul
comodino e che lo aveva risvegliato dal suo sonno duramente conquistato
dopo una giornata davvero stressante.
Lo afferrò e ruggì:- Prrrrrrrrrronto??-
- I miei sali,Stef… Quel bastardo mi si è fregato i sali alla lavanda!!!-
Matthew sogghignò poggiando il barattolino color lilla sulla
mensolina del bagno,sussurrando : - Scusa,Brian…Non ho
resistito!-
Andò a disfare il suo bagaglio finalmente ritrovato per
controllare lo stato della sua roba,e subito si accorse che c’era
qualcosa di strano…Molto strano….
- Cazzo….- imprecò,rovistando fra i vestiti con impeto.
-….quel figlio di puttana mi si è fottuto i pantaloni di pelle!!!!-
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