Ancora

di Nakurisch
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Ancora
 
 
La scelta del destino è alle volte cosa grama
ma è sì quel che ci resta d’una libertà più sana,
una vita di passione ed onore dell’amore
che non può non riportarti alla semina del nome.
 
E’ stato un po’ crudele, in vero, chiederti se quello
che ti acciottola nel cuore sia più frutto d'un tranello,
in cui ricerchi il tempo, perso in mezzo ad osterie
pien di gente viva e vera che si bagna d’allegrie.
 
Certo è che ogni passo trascinato verso il giorno
ci riporta più vicini alla notte in cui ti sogno,
sì ti plasmo in me ogni sera, come fosse primavera
come spuntan allibiti, fior da legni intiepiditi.
 
Non ti trovo ma ti chiamo,
cerco invano nella mano
quell’avanzo di follia,
che al sussulto fugge via.
 
So che un giorno non lontano
sarà stretta quella mano,
dal rispetto per me stesso
ch’è un miraggio per adesso.


Nakurisch




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