Breathing your love.

di lovatowings
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-Prologo.
 
Quinn camminava frettolosamente verso il portico di casa mentre il vento primaverile sbatteva contro la sua pelle candida.

 

Aveva nascosto prontamente la lettera sotto la giacca, che aveva lasciato scivolare sul pavimento, ormai inutile.

Titubante sul da farsi, si sedette sul divano del suo appartamento. 

Prese la lettera tra le mani, girandola notando ogni particolarità.

Quinn sospirò. 

-Ora o mai più.- e iniziò a spacchettare la lettera, col viso pallido dall'ansia.

Quando la bionda finì il suo lavoro, emise un sospiro straziante.

Chiuse gli occhi e quando si assicurò che il foglio fosse bene aperto, dischiuse gli occhi.

Quelle parole presero velocemente vita nella sua mente.

"Sei solo una stupida, non farti vedere mai più."

Quel giorno, Quinn, si svegliò piangendo.
Era uscita fuori di casa alle 8e35, era ferma accanto alla buca dalle lettere in attesa del postino.
Il suo sguardo si illuminò quando vide il postino svoltare l'angolo e arrivare fino a casa sua. 
Il postino scese dalla moto, sfiorandola.
L'aveva toccata, e lei odiava il contatto fisico, soprattutto se era un estraneo a toccarla.
Le era già successo e come sempre, era corsa in bagno a vomitare.
Solo una persona poteva toccarla, solo il suo ragazzo poteva, ma era morto.
L'aveva ucciso il giorno del suo compleanno, o almeno, è quello che le avevano raccontato il giorno del funerale.
Era per questo che, nervosamente, attendeva quella lettera: avrebbe saputo la verità.
Quinn giunse di nuovo alla cassetta della posta, dopo essersi assicurata che non ci fosse nessuno.
La aprì con cautela e, freneticamente iniziò a cercare al suo interno. 
-L'ho trovata!- annunciò a se stessa la ragazza.
Quinn si sedette a terra, aprendo la lettera. 
Emise un suono, sperando in buone notizie.
Era scappata di casa a soli diciotto anni, sentiva il bisogno di dover essere presa tra le mani e fuggire da tutto.
"Hei bro! 
Come ti va' la vita li a Parigi? Spero bene,
qui  è sempre lo stesso schif.."
Un momento, lei viveva in Canada, non a Parigi.
Quella non era la storia che si aspettava.
Quella non era lettera che stava aspettando da tempo.
Quella non era la lettera che le raccontava perchè aveva strappato la vita dal corpo del suo ragazzo.
Quella non era la sua lettera.
 




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