Io non credo nell'amore a prima vista

di Sherlock Holmes
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POV IRENE ADLER
 
Io non credo nell’amore a prima vista.
Non ci ho mai creduto.
Forse, in realtà… non credo nemmeno nell’amore in sé.
 
Infatti, ciò che provo per Godfrey è semplice affetto. Ma tanto mi basta, per sposarlo.
Mi illudo che quel bell’avvocato sia l’uomo della mia vita. Magari, lo sarà…
 
Eccomi dunque qui, su questa carrozza sferragliante, lanciata a tutta velocità verso la chiesa di Santa Monica…
Per diventare moglie, un’altra volta.
Ma questa volta non fuggirò.
Sì.
Godfrey mi vuole bene… Mi ama, persino!
 
Basta ingannare gli uomini. Basta ingannare il mio cuore.
 
 
Entro in chiesa, e vedo il caro Godfrey aspettarmi all’altare, raggiante.
Con un sorriso appena accennato, lo raggiungo.
 
Il prete fa rimostranze.
Non ci conosce, e perdipiù ci siamo presentati nella sua chiesetta senza un testimone…
 
D’improvviso, la porta si apre, ed un uomo col berretto calcato in testa per, pare, nascondere parzialmente il suo viso, si incammina lungo la navata.
Un fedele, forse…
Provvidenziale.
Godfrey lo ferma, chiedendogli di acconsentire a farci da testimone…
Lo accompagna, circondandogli le spalle con un braccio, fin da me.
- I-Io…- mormora l’uomo, indeciso se accettare o declinare…
Fissa il mio promesso sposo. Poi…
 
I suoi occhi si posano nei miei.
Occhi scuri, espressivi… Occhi che celano una tristezza d’animo disamante…
 
Perché il mio cuore sobbalza al solo vederli?
 
Perché le mie guance si imporporano… per uno sconosciuto?




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