THE BLOOD
OF THE DRAGON
Di DeChantal
Capitolo
1 -PRIORI OCCURRO-
“
Togliti dai piedi, Granger” ringhiò il ragazzo
mentre si dirigeva verso l’apertura del ritratto che conduceva ai
loro dormitori di Caposcuola.
“
C’ero prima io, Malfoy” replicò lei uscendo dal buco.
“
Levati di mezzo, non voglio sporcare il mio splendido e costoso mantello con il
tuo disgustoso tocco, mezzosangue”.
Ormai
Hermione era più che abituata alla sua scortesia: l’aveva
sopportata per sei anni e adesso gli rispondeva a tono. Al secondo anno aveva pianto quando lui l’aveva chiamata in quel modo per la
prima volta, ma Hermione Granger era diventata più forte.
“
Tutti i Purosangue hanno le tue maniere incantevoli? Accidenti, ora vedo che
tribù civilizzata siete!”.
“
Riserviamo le buone maniere per quelli che contano, mezzosangue”.
“
E anche i vostri cervelli, sembrerebbe”.
Il
ragazzo la superò precipitoso mentre lei si
faceva da parte per farlo passare, ma non abbastanza da evitare di sfiorargli
il mantello col braccio.
Hermione
non riusciva a credere che avrebbe dovuto tollerare altri nove mesi con quello
schifo di Malfoy. Quando Silente li aveva convocati nel suo ufficio per il
colloquio dei Capiscuola aveva detto con molto tatto
che entrambi avrebbero dovuto mettere da parte tutte le loro differenze e
cercare di lavorare insieme per il bene di Hogwarts. Dopotutto erano i due
studenti più brillanti della scuola, e avevano dimostrato di avere le
doti migliori di leader: così toccava loro
essere da esempio agli studenti più giovani. E,
buon Dio, lei ci aveva provato! Era stata civile con Malfoy per il primo mese
di scuola anche se aveva costantemente incontrato la
sua villania. Ma a dispetto di tutti gli sgarbi che lui
le aveva rivolto, lei aveva sempre serrato le labbra e tenuto la bocca chiusa. Ma dopo un mese la sua pazienza si stava esaurendo, e lui
era diventato anche peggio.
Anche
se dividevano una sala comune, Hermione preferiva di
gran lunga trascorrere il tempo a studiare nella Torre di Grifondoro. La
presenza dell’odiato ragazzo nella stessa stanza era troppo deprimente
per lei. Malfoy sembrava voler passare molto più tempo lì che nel
sotterraneo di Serpeverde, e Hermione sospettava il perchè: da quando
Draco, dopo il Torneo Tremaghi di quasi tre anni prima, era diventato
più alto e più muscoloso, le ragazze di Serpeverde gli si erano
appiccicate come un branco di cagne in calore. Quelle più giovani
appartenenti alle altre Case erano state regolarmente viste ciondolare nei
pressi delle aule che lui frequentava, o fargli delle commissioni anche se i
Prefetti avevano detto loro di NON fare cose del genere. Le ragazze delle altre
case del suo stesso anno conoscevano Draco Malfoy troppo bene per innamorarsi
della sua glaciale bellezza: il passato non si poteva cancellare così
facilmente. Però le Serpeverde non gli davano tregua, e dal momento che era in assoluto un ragazzo molto
intelligente in costante competizione con Hermione Granger per le valutazioni
migliori, aveva davvero bisogno di un posto in cui studiare in pace.
Così utilizzava la stanza che divideva con la ragazza.
I
due Capiscuola avevano sviluppato una professionale, anche se in un certo qual
modo fredda, routine che limitava i loro contatti. Si vedevano a malapena
eccetto durante le lezioni e quando, appena svegli, si preparavano per la
scuola. A volte, se Draco usciva per un mattiniero allenamento di Quidditch, o
se Hermione si recava in biblioteca molto presto, non si vedevano per tutto il
giorno. Naturalmente quando venivano convocati dai
professori o dai Prefetti per svolgere i loro “ doveri di
Caposcuola” cooperavano, ma solo in modo molto distaccato. Silente
l’aveva notato, certo, ma poteva solo sperare che avrebbero risolto i
loro contrasti. Non sarebbe stata la prima volta che due studenti che si
odiavano diventavano migliori amici. La loro routine sembrava funzionare bene,
i rapporti erano ridotti al minimo, e non succedeva niente di spiacevole se non
i soliti commenti maleducati di Malfoy. Ma tutto
ciò doveva finire.
Hermione
subì uno shock quando una sera, dopo aver giocato a Gobbiglie nella Sala
Comune di Grifondoro con Ginny e Lavanda, tornò nelle stanze dei
Capiscuola e trovò Draco steso sul pavimento, lamentandosi in quella che
sembrava essere un’agonia di morte.
D’istinto,
più forte dei pregiudizi contro il serpeverde, corse verso di lui e gli si inginocchiò accanto.
“
Malfoy. Malfoy, svegliati! Va tutto bene?”.
I
gemiti continuarono, ma alla fine aprì gli occhi. Poi bruscamente si interruppe quando mise a fuoco il viso di Hermione.
“
Granger...” cercò di parlare ma non
riuscì.
“
Malfoy, tu sei ferito o qualcosa di simile. Vado a chiamare Madama
Chips”.
Hermione
si alzò in piedi per andare, ma sentì una debole mano afferrare
disperatamente la sua.
“
No!” gracchiò Malfoy. “ Fra poco-starò-meglio”.
Il
ragazzo sembrava davvero disperato, così lei tornò ad
accovacciarsi sul tappeto e gli strinse la mano. Non che
avesse voluto farlo di sua iniziativa: più che altro, Malfoy la teneva
così stretta che non aveva scelta.
Draco
trasalì, e Hermione notò una scossa di dolore attraversare il suo
pallido volto, mentre le stringeva più forte la mano. Dopo circa un
minuto sembrò essere passata, e lui cercò di alzarsi dal
pavimento e di sedersi. Tentò di riuscirci, ma era chiaramente uno
sforzo troppo grande.
“
Cosa c’è Malfoy? Cos’è successo?” chiese Hermione, gli occhi incupiti dalla
preoccupazione.
Draco
la guardò. Sembrava che stesse vivendo un conflitto interiore. I suoi occhi grigio-azzurri erano cupi e tempestosi, un
muscolo guizzò nella sua mascella mentre la serrava. Alla fine, spinse
Hermione da parte – non rudemente, era ancora troppo debole per poterlo fare.
“
N-niente. Ho avuto una brutta
reazione al cibo di stasera, è tutto”. Cercò di alzarsi,
ma cadde.
“
Già, certo, Malfoy. Sembri uno che ha bevuto una Pozione da Maleficio,
non che ha mangiato del pesce andato a male”.
“
Non ho bisogno...del tuo aiuto...Granger. Dammi qualche minuto...e
starò...meglio”.
Tentò
di nuovo di alzarsi ma senza successo. Hermione lo guardò come se fosse
matto. Era palesemente ferito e dolorante, ma rifiutava assistenza medica! Cosa nascondeva? Era stato sul punto di
dirle cos’era successo, l’aveva visto poco prima nei suoi
occhi, quando le era sembrato che stesse combattendo con se stesso. Non era mai
stata così vicina al Caposcuola Serpeverde in tutta la sua vita. Praticamente lo teneva in grembo. Altre ragazze avrebbero
ucciso per un momento come quello, ma non Hermione Granger. Con calma lo
sollevò prendendolo sotto le spalle e lo appoggiò contro il
divano. Era molto pesante per lei. Notò i suoi muscoli sotto la camicia.
Quando lo lasciò andare lui sussultò, e
la mano gli scivolò lungo il fianco.
“
Cosa?...Oh mio dio!”.
Hermione
trattenne bruscamente il respiro quando gli vide un
livido attraverso la camicia bianca dell’uniforme che aveva almeno tre
bottoni aperti. Non un livido solo, ma molti. E
l’intero torace era attraversato da cicatrici – alcune rosse e
infiammate, altre in via di guarigione, altre molto vecchie.
“
Stammi lontana, Granger” sibilò Draco debolmente.
“
Malfoy...chi ti ha fatto questo?”.
Lui
chiuse gli occhi: “ Ho detto, stai lontana da me. Sei sorda o
cosa?”.
Che
fortuna essere scoperto da Hermione Granger, la strega più testarda di
Hogwarts, imprecò tra sè.
“
No, io non ti lascio a meno che tu non mi dica chi ti
ha fatto questo. Se non me lo dici dovrò andare
da Silente”.
“
Sei una strega testarda, lo sai?”.
Hermione
fece il broncio mentre gli porgeva un bicchiere
d’acqua preso dal tavolo.
“
Bevila. L’ho stregata in modo da far scomparire
un po’ del dolore”.
Draco era troppo stanco per protestare,
così bevette , e subito sentì buona
parte del dolore scomparire. Nonostante tutta quella
cocciutaggine e le sue colpe, la
Granger era una dannata strega intelligente.
“
Chi è stato, Malfoy?”.
Hermione
si risistemò vicino a lui sul tappeto davanti al caminetto e lo
fissò negli occhi grigio-azzurri. Accidenti!
Stava forse usando un incantesimo su di lui? Draco sentiva di
volerle davvero dire cos’era successo! Era come se avesse bevuto
del Veritaserum o qualcosa del genere!
“
Malfoy...”
Hermione
allungò la mano e la poggiò su quella del ragazzo.Era il primo tocco affettuoso che qualcuno gli dava dopo
molto tempo...Draco crollò.
“
Accidenti a te, Granger. Vuoi sapere chi mi ha ridotto così? E’
stato mio PADRE, capito? Si, proprio mio padre! Contenta adesso?”.
“
Lucius?” mormorò Hermione. “ M-ma come è arrivato a te? E’ qui?”.
“
Sono andato ad incontrarlo ad Hogsmeade poco fa. Non
preoccuparti, non può entrare qui. Papà e io abbiamo
avuto una piccola...discussione. Poi in qualche modo sono riuscito a tornare a
Hogwarts perchè ho usato un Incantesimo Suspendio
su me stesso per un po’, ma non sono riuscito a mantenerlo. Poi sono caduto.
Poi sei arrivata tu”.
“
Oh, Dra-Malfoy! Dovremmo dirlo a Silente! Questo
è...”.
“
NO! Ti ho già detto che non possiamo dirglielo.
Comunque non è la prima volta, come sicuramente
avrai notato. Promettimi che terrai la bocca chiusa. Promettimelo!”.
Sembrava
che l’apprensione gli stesse facendo ulteriori
danni, così Hermione promise immediatamente. Realizzò
che si stavano ancora stringendo le mani.
“
Sei una dannata brava strega, te lo concedo Granger.
L’Incantesimo Anti-dolore sembra funzionare. Se gentilmente mi aiutassi a
raggiungere il mio letto lo apprezzerei
davvero”.