Dance
with...who!?
Stava
dando di matta. Non voleva ammetterlo o pensarlo realmente ma si
trovava in una situazione veramente di merda! E quelle lì,
davanti a lei che le sorridevano con fare falsamente gentile…doveva
ancora considerarle sue amiche!? Si morse un labbro cercando
mentalmente di tenere un certo contegno e soprattutto la calma. Non
doveva farsi vedere così vulnerabile e soprattutto, non voleva
dar loro un pretesto per andare a urlare ai quattro angoli della
scuola quella succosa nuova rivelazione.
Nami
Cocoyashi era senza un cavaliere per il ballo scolastico.
E come
mai?
Mha,
semplicemente perché era stata malata per un intera settimana
ed era rientrata proprio quel giorno. Nessuno le aveva riferito
niente. Niente!
E ora
come doveva fare? Cosa doveva fare!? Invitare qualcuno dei ragazzi
più carini e che nei precedenti giorni di scuola aveva
adocchiato, era senza dubbio fuori luogo. Caspita! Come faceva a
sapere chi era libero!?
-Allora
Nami-Bonney le sorrise prendendola per un braccio-Verrai vero?-
-Non
puoi mancare!-La incalzò Perona.
-Senza
dubbio-Hancock le lanciò un occhiata di sfida.-Ma immagino che
tu ti sia già preparata per questo evento- Quale certezza!
Certamente non avrebbe potuto dire “no”. Questo
equivaleva all’allontanamento dal gruppo. Il gruppo più
famoso e popolare della scuola!
Era
l’ultima arrivata ok, ma che diavolo!?
-Certo
che ci verrò!-Rispose con una piccola e leggera nota di
preoccupazione della voce.-Voi…avete già il
cavaliere?-Le tre annuirono in coro.
-Anche
Bibi, Robin e Kaya sono accompagnate-Bene…tutte tranne lei.
-Mi
raccomando quindi per domani!-L’intero gruppo la salutò
lasciandola in piedi da sola per il corridoio cosparso in quel
momento di potenziali maschi.
Gettò
i cuscini contro il muro e al contempo, li prese anche a pugni.
Non
poteva essere vero! Era un incubo! Un enorme grossissimo incubo!
Quello era stato un colpo basso! Eccome se lo era stato. Si erano
prese gioco di lei per quell’assenza…
Ma che
ci poteva fare!?
Aprì
la finestra osservando la strada piena di gente sotto di se. Tutte
coppiette…mano nella mano, a sbaciucchiarsi senza
ritegno…AHHH! Ma perché non aveva un ragazzo!?
Ah,
giusto! Si afflosciò, avere un ragazzo non era un requisito
per far parte del gruppo.
Si
chiese il perché ci era entrata e non trovò risposte.
Mentalmente,
passò a rassegna tutti i maschi occupati dalle sue amiche…
Sanji,
era il cavaliere di Bibi.
Rufy,
quello di Robin.
Usopp,
quello di Kaya.
Hancock
si era trovata addirittura Mihawk, un tipo affascinante ma
impossibile da accalappiare. Come aveva fatto era un mistero!
Bonney,
Trafalgar.quel figone pazzesco di classe sua.
Perona
un certo Absaloon…un pervertito che spiava le ragazze nei
bagni.
Sospirò
e poggiò le mani contro i palmi. Aveva fame…Ancora non
aveva cenato. Chiuse la finestra e si infilò le ciabatte per
scendere al minimarket sotto casa sua.
I suoi
da qualche giorno erano partiti per andare a trovare sua sorella. Lei
e Ace vivevano lontani e coltivavano mandarini. Indossando dei
pantaloncini da ginnastica e una maglietta lunga fino alle ginocchia,
avanzò dentro il negozio. Prese un carrellino da portare
sottobraccio e si indirizzò verso il reparto schifezze. Prese
patatine fritte, cioccolato, marshmallow, birra e qualche alcolico,
in modo da gettarsi nella disperazione più totale.
Arrivata
alla cassa, aspettò che la fine si muovesse per circa due
minuti fino a che, toccò a lei.
-Roba
genuina e salutare-Commentò il commesso facendo venire un
nervoso a Nami. Aveva i capelli coperti da una bandana nera, degli
occhiali e una mascherina. Evidentemente, era raffreddato.
-Ho i
soldi per pagare, quindi non rompere!-Prese una busta e cominciò
a buttarci dentro il cibo che aveva battuto.
-Umh…-Mormorò
alla vista degli alcolici-Documenti prego.-
-EH!?-Sollevò
lo sguardo verso di lui, incredula.-Come scusi?-Osservò i suoi
occhi assottigliarsi e capì che un sorriso spuntò tra
le sue labbra nonostante la mascherina.
-Le ho
chiesto i documenti-Impallidì. Aveva con se solo un biglietto
da venti, ma i suoi effetti, chiavi a parte, erano rimasti in casa.
-Non
li ho-
-Bene
allora-Digitò qualcosa sulla cassa e poi, le mise fuori
portata la birra e l’altra bottiglia.-Fanno 5 dollari e 46
cent- Digrignò i denti Nami andando davanti al cassiere e
autoindicandosi.
-Ho
vent’anni-
-Non
posso saperlo-Fece spallucce e tolse dalla cassa lo scontrino-5 e 46
prego-
La sua
serata passò piatta. Mangiò in un modo disastroso come
aveva sperato ma si accontentò solo di una tazza di thè.
Era seduta sul divano a guardarsi un vecchio film romantico e a
ingozzarsi di patatine. Faceva caldo quella sera e la finestra, la
lasciò aperta.
Proprio
sul punto della scena più bella, il telefono prese a
squillare. Stoppò il film e si precipitò a rispondere.
Fissò il display, era Bonney.
E ora
che voleva!?
-Pronto?-
-Nami
carissima-Le rispose con fare quasi strascicato, evidentemente, aveva
bevuto-Mi sono scordata di chiederti a scuola se hai il cavaliere-
Sgranò
gli occhi Nami. Cosa poteva fare!? Dire di no equivaleva a mandare a
quel paese la sua reputazione. Dire di si…anche se non avrebbe
dovuto, era l’unica soluzione.
-C-certo-Mentì
facendosi sentire allegra-Perché me lo chiedi?-
-Ascoltamiiii-Prolungò
la vocale-Domani sera andiamo assieme ai nostri ragazzi ci siamo
capiti!?-Sentì dei mormorii di sottofondo e oggetti che si
colluttavano tra di loro-aspetta che ore sono?-
Si
rigirò una ciocca di capelli Nami e per rinfrescarsi, andò
verso la finestra.
-Le
nove e mezzo-
-Giusto-Assentì
ridendo poco dopo-Vengo a prenderti alle otto in punto ok?!-Sentì
uno schiocco-Baci baci-
Riagganciò
e con disperazione, buttò il telefono sul divano. Ohhh come
poteva fare!?
-Ho i
documenti-Provò nuovamente a rientrare nel minimarket
mostrandogli patente e libretto-Se adesso mi dici che occorre un
biglietto scritto dai miei, giuro che ti spacco le bottiglie in
testa-
Ridacchiò
il commesso davanti a quella minaccia. Le prese il libretto e lesse.
Non aveva mentito e anzi, era una sua coetanea. Era più
piccola di lui di un solo anno. College quindi…bha!
-No,
va bene così-Passò gli alcolici alla cassa e si allarmò
quando li trovò raddoppiati. Con uno sguardo interrogativo,
riconsegnò gli effetti alla ragazza. Nami, si chiamava.
-Hanno
figliato?-
-Sono
depressa-Spiegò incrociando le braccia.-Ho bisogno di bere,
ora più che mai-
-Non
dovresti-Fissò i liquori e il sakè-è roba
forte…senza contare che la birra è sparita-
-Come
ho gia detto-Sospirò-Fortemente depressa- Con la coda
dell’occhio, fissò le telecamere del minimarket
completamente funzionanti. I corridoio erano vuoti…nessun
cliente.
-Ne
vuoi parlare?- La osservò stringersi nelle spalle. –Non
ne sei obbligata-Digitò sulla cassa la sua spesa e prese lo
scontrino.-Sei dollari e 75.- Consegnò gli spiccioli che gli
erano rimasti e imbustò l’acquisto.
-Ho il
ballo-Ammise con frustrazione-Non ne sapevo niente fino a questa
mattina-Il ragazzo rimase in attesa-E si terrà domani-Non notò
nessuna reazione e quindi, lo incalzò-Domani!-
-Ho
sentito-
-Sono
senza cavaliere-Lo osservò annuire finalmente con la testa.
-Vacci
col tuo ragazzo-Facile a dirsi…
-Ad
avercelo!-Sbuffò.
-Oh…Portaci
un amico-
-Gia
tutti prenotati-Ecco il brutto di avere amici in comune…
-Portati
tuo cugino-
-Dio!-Imprecò-è
più patetico che portarsi il fratello-
-Ho
finito le idee-Fissò l’orologio-E anche il turno-Si alzò
e chiamò un collega per prendere il suo posto.
-Ok
ciao e grazie mille-Lo salutò girandogli le spalle,
abbracciando la sua spesa.
Un
idea passò per la testa del ragazzo non appena lei, sparì
dalla sua vista. Gettò il grembiule e corse fuori per andarle
incontro. La trovò che tentava di aprire il portone
dell’appartamento sopra al negozio.
-Aspetta-La
raggiunse e con estremo stupore di lei, le espose i suoi piani.
-Nami
cara-Con il dito, tenne premuto il campanello.-Siamo pronti!?-
Bonney
assieme a Law, erano ad aspettarla. Un inconveniente però
stava facendo venire un infarto a Nami. Il suo cavaliere mancava
all’appello.
Con
fare tremante, scese le scale e si diresse verso il portone. Lo aprì
e trovò l’amica pronta e con un espressione
insoddisfatta nel vederla, come gia si aspettava, sola.
-Scusatemi-Borbottò
rigirandosi tra le mani la borsetta nera.-Io…lo stavo
aspettando-Finse un sorriso-Ancora non è arrivato-
-Siamo
in ritardo!-Pestò un piede per terra, molto
infastidita.-Comunque-Con il pollice indicò dietro di
se-Questo è Law-Il ragazzo annuì con la testa e le fece
l’occhiolino. Era bello, non c’era che dire. Molte volte
aveva sbavato sul suo posteriore quando lo vedeva per i corridoio
indossando il camice da laboratorio.
-Molto
piacere-Chinò il capo e fissò l’ora nel telefono:
Le otto e venti. Diavolo! L’avrebbe ucciso!-Mi dispiace Bonney
io…-Alzò lo sguardo verso l’amica e la trovò
a bocca spalancata. Che stava facendo?
Si
voltò e quasi andò a sbattere contro la distrazione di
Bonney.
Aprì
gli occhi e si trovò davanti ad un perfetto sconosciuto. Un
sconosciuto assolutamente perfetto.
-Perdona
il ritardo-Parlò portandosi una mano dietro la testa-Mi sono
perso-
Non
poteva essere vero…Non poteva essere lui!
I
pezzi del puzzle si ricomposero immediatamente quando capì che
chi aveva di fronte era niente meno che il ragazzo di eri alla cassa.
Aveva
dei capelli verdi e ribelli, delle spalle larghe e un fisico da far
impallidire chiunque. Era vestito elegante. Giacca e camicia nera,
con qualche bottone lasciato aperto sul davanti. Tre orecchini che
pendevano dal suo orecchio sinistro e degli occhi scuri e
penetranti…niente occhiali.
Dunque
quel figo era quell’imbecille che ieri le aveva chiesto
realmente patente e libretto?
-Non-Cercò
le parole adatte-Non fa niente-Con uno scatto, cercando di non
arrossire, indicò i suoi amici-La mia amica Bonney e il suo
amico Law-Il ragazzo si fece avanti e allungò una mano al
moro.
-Piacere-
-Piacere
mio-Bonney si avvicinò e lo fissò con aria sognante-E
tu sei?-
Già…come
si chiamava!?
-Zoro
Roronoa-Si presentò sorridendole. Girò il volto e
concentrò poi su Nami.-Direi che siamo pronti o stiamo
aspettando qualcun altro?- Nami scosse il capo.
-Nessuno-
-Allora
possiamo andare-Con il capo, le fece segno di seguirlo-Fate strada,
vi seguiamo-I due amici, non appena Nami lo raggiunse, impallidirono
di fronte alla macchina nuova e scattante del nuovo arrivato.
-COME
DIAVOLO HAI FATTO!?-Urlò rossa sprofondando nel comodo
sedile.-Cioè, questa macchina, te la puoi permettere!?- Era a
bordo di una mercedes! Nera e nuova!
-Con
il mio stipendio da cassiere!?-Scosse il capo ingranando la
marcia-Certo che no…è di mio padre-Le spiegò-Ho
chiesto se me la prestava e lui ha acconsentito-Ridacchiò e le
lanciò un occhiata.-Sei carina-Stinse la labbra Nami per quel
complimento. Non doveva arrossire per così poco!
Si era
sistemata i lunghi capelli in una morbida acconciatura e aveva
indossato un comodo ed elegante vestito nero che le arrivava più
o meno a metà coscia.
-Grazie-Tossì-Anche…anche
tu stai…bene- Nuovamente, si permise di fissarlo. Era
strepitoso. Non aveva mai visto niente di più bello! E pensare
che lo aveva sottocasa!
-Troppo
elegante?-Storse il naso-Mi ha aiutato mia madre ma lei è
fissata con queste cose-Si trovò a sorridere e scosse il capo.
-Sei
splendido-si rilassò contro il sedile-Ti immaginavo
differente…-
-Cioè?-
Quasi si pentì di quella confessione.
-Bhe…ti
immaginavo con gli occhiali, con i brufoli…-Sospirò-Sei
ben oltre le mie aspettative-
-Ne
sono lieto-Sorrise. Pochi minuti dopo, giunsero al parcheggio.
Insieme, si incamminarono verso la scuola.
-Ricorda-Zoro
la prese sottobraccio e le parlò all’orecchio-Ho
ventun’anni, sono dello scorpione, non mangio roba sospetta e
bevo come una spugna-Nami annuì valutando bene la sua età.
Un bocconcino decisamente molto prelibato.
-Nami!-All’entrata,
Bibi e Perona erano pronte all’assalto. Strabuzzarono gli occhi
quando la videro in compagnia di Zoro. Lanciarono un occhiata a
Bonney e lei in risposta, si strinse nelle spalle.
-Sera
ragazze-Sorrise vittoriosa Nami stringendosi a Zoro-Questo è
il mio cavaliere-
-Cavolo-Sbraitò
Perona fissandolo a bocca aperta-Dove lo hai trovato!?-
-è
un mio vecchio amico-Mentì agitando una mano qua e là-Le
altre?-
-Sono
sulla pista da ballo!-Con una mossa, Bonney arpionò per un
braccio Law che lo costrinse a scendere in pista.-Non sarò da
meno!-
-Umh…-Gemette
Zoro.
-Già-Annuì
Nami-Umh-Bibi, sorrise all’amica cercando di trovare il suo
cavaliere tra la folla.
-è
da prima che Sanji è sparito!-
-Mi
domando perché!-Borbottò la rossa sapendo già la
risposta.
-Abasalon
doveva essere qua!-Pestò i piedi la rosetta-Altro che Ponch!-
-Non
te la prendere-Bibi le mise una mano sulla spalla-Vieni, andiamo a
cercarli assieme-Tra la musica vibrante e adolescenti arrapati, i due
rimasero soli.
-Sta
iniziando bene-Cercò di vedere la luce Zoro.
-Meglio
di quanto sperassi-Ammise nuovamente i suoi timori avvicinandosi al
tavolo dei buffet-E così sei una spugna…-
-Quello
che hai comprato ieri sera tu è niente in confronto a quello
che bevo io!-Un sorriso solcò il volto di Nami.
-Interessante!-
-Un
giorno dovremo fare una gara-Propose prendendo un bicchiere e
versandoci dentro da bere.
-Non
vinceresti-Rispose fiera imitandolo-Non mi sono nemmeno ubriacata!-
-Bhe,
eri sola…come fai a saperlo?-Soffiò dal naso e con
sguardo attento, sondò la folla in mezzo alla pista da ballo.
-Odio
tutto questo-
-Non
me ne parlare-Si grattò una guancia Zoro assaggiando il
contenuto del bicchiere. Pochi secondi dopo lo sputò-Che
diavolo di schifezza…!?-Si fermò quando vide Nami fare
altrettanto.
-MA
CHE SCHIFO!-Glielo prese di mano e trovando un cestino, lo buttò.
-Evitiamo
questa parte-Propose lei massaggiandosi la fronte.-Anzi, passiamo
ogni cosa-Lo incoraggiò-Andiamo a ballare e poi salutiamo!-
Inarcò un sopracciglio Zoro non capendo la sua fretta.
-Ok
che il da bere fa schifo…ma non vuoi goderti niente?-La
osservò scuotere il capo energica.
-Queste
arpie stanno solo aspettando che faccia un passo falso!-Gli sussurrò
ad un orecchio-Perché riferirmi del ballo solo ieri sennò?
E perché la cortesie di andare assieme!?-
-Pura
e semplice dimenticanza e generosità?-Assottigliò gli
occhi Nami e poi, prese Zoro per una mano e lo condusse sulla pista.
-Facciamo
veloce e andiamocene-
-Come
vuoi tu-L’afferrò per i fianchi e cominciarono a
muoversi lenti. Lei teneva entrambe le braccia posate sulle sue
spalle a circondargli il collo. Fronte contro fronte, si
studiavano…stavano facendo conoscenza in silenzio.
Ogni
quanto la musica terminava, una delle sue amiche veniva a
disturbarla. Lei sorrideva a loro e riprendeva a ballare e a
fulminare con lo sguardo tutte le ragazze che gettavano gli occhi sul
suo cavaliere.
-Vado
al bagno-Zoro la lasciò andare per dirigersi alla toilette. La
musica copriva i suoi, ma non le grida che giungevano dal bagno
accanto.
-Non è
giusto-Urlò Perona in preda ad una crisi di nervi-Perché
Nami a quel ragazzo con se!?-
-Dice
che è un suo amico-Spiegò Bibi incrociando le
braccia-Io non ci credo!-
-Vedo
che si diverte come una pazza-Bonney voltò le spalle alle
amiche-Non ne ha il diritto-
-Roviniamogli
la serata!-Porpose Hancock alla fine-Facciamogli rimpiangere per
essersi fatta viva.-
No.
Sicuramente la pausa al bagno, l’avrebbe fatta in un altro
momento.
Corse
verso di lei e la trovò circondata da ragazzi. Si fece largo e
sorridente lei, li presentò come i cavalieri delle sue amiche.
-Dobbiamo
andare-Le annunciò Zoro prendendola per mano.
-Aspetta!-Non
capì al momento quella sua fretta improvvisa nonostante prima
fosse stato così reticente.-Devo…salutarle!-
-No
che non le saluti!-Erano ad un passo dall’uscita quando eccole
comparire…
-Vai
già via?-Domandò Bibi fissandola dispiaciuta.
-Si-Annuì
Nami sentendo la mano di Zoro stringere la sua.-Ma è stato
divertente-
-Senza
dubbio-Hancock le prese una mano-Pensavamo di fare una cosa
divertente…sai, un ballo a coppie scambiate-Aprì bocca
Nami, quando Zoro, si intromise e la superò.
-Sarebbe
stato senza dubbio divertente…-Mormorò con voce
pacata-Ma adesso dobbiamo andare-
Le
salutarono e appena mossero un passo all’uscita, Perona e
Bonney comparvero con in mano l’enorme bacinella del Ponch.
Presero lo slancio e con un colpo, lo gettarono addosso a Nami
facendo zittire l’intera sala. Rimase inebetita Nami fissando
le goccioline rosse che le cadevano dai capelli.
Uno
scrosciare di risate si formò dopo pochi secondi.
Con
vergogna, si portò le mani a coprirsi il volto per non
scoppiare a piangere.
Due
mani l’artigliarono e la strinsero con forza.
-VI
SEMBRA COSì DIVERTENTE!?-La voce che squassò l’ilarità
della sala, non era stato altro che Zoro, il suo cavaliere. Si tolse
la giacca e gliel’avvolse sulle spalle.
-Andiamocene-Sentenziò
accompagnandola verso il parcheggio.
-è
stato orribile!-Nami era da un ora che, dopo essersi fatta una bella
doccia, continuava a piangere come una disperata. Continuava a
chiederselo: che cosa aveva combinato per meritarsi quel gesto?
Non
aveva fatto niente di male! Forse era la più bella del gruppo,
ma cavolo! Non ne era un motivo.
Accanto
a lei, Zoro le passava paziente i fazzoletti. Si era tolto le scarpe
e aveva la camicia aperta.
-Scusami-Si
soffiò il naso-Non sono…un bello spettacolo!-
-Ho
visto di peggio-Le poggiò una mano sulla testa e le smosse i
capelli.-Comunque Nami, quelle non sono amiche!-
-L’ho
notato-
-Voglio
dire…che sono delle stupide! Nessuno dovrebbe fare una cosa
del genere-Sospirò e si lasciò cadere sul
divano.-Amiche così è meglio perderle credimi!-
-Ti
credo!-Soffiò forte e fissò l’amico-Comunque-Fissò
l’orlogio-è tardi…-
-è
mezz’anotte-
-Lo
so…ma tu…-
-Non
importa-Le sorrise-Non ho impegni-Nami annuì appoggiandosi
anche lei, contro il divano.-e poi…-La fissò radioso in
volto avvolgendola con un braccio le spalle e attirandola verso di
se-Sono o non sono il tuo cavaliere?-Un sorriso finalmente si dipinse
sul volto di Nami, mentre felice, poggiava la testa contro la sua
spalla.
-Il
mio cavaliere eh…?-
-Uhuh-Annuì
poggiando il mento contro la sua testa.
-Allora-Si
distanziò per fissarlo in faccia-Allora mi fai lo sconto sugli
alcolici!-
-Aahahahaa-Rise
di gusto imitato da lei. Tornò serio e la strinse forte a
se.-Scordatelo!-
-TACCAGNO!-
A
quanto risale questa cosa?
Ve lo
dico subito: Al 27 Novembre del 2011.
Che
cavolo avevo in testa quel giorno?
|