Lettera a un bambino

di Alexander Scarlet Carson
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09/9/2012
Qualsiasi Luogo, Terra

 

 

 

Queste poche righe sono dedicate a te, sì, proprio a te che arrossisci nel candore della tua nuvola. Non avere timore, non ti farò del male. Voglio solo dirti che mi dispiace... avrei voluto vederti crescere, diventare grande, insegnarti ciò che so, vederti apprendere, sbagliare, sostenerti nelle tue cadute ed assistere ai tuoi successi. E tutto questo non è potuto essere... non è colpa mia, vorrei che lo sapessi! Non è colpa mia, figlio di un mai padre, il mio cuore ti voleva, ma il mio corpo no... non avrei potuto ingannare la vita, non avrei potuto metterti al mondo, figlio di due padri, non potrei! Ma se tu sapessi quanto t'amo e ti desidero, figlio mai nato, quanto voglio strapparti a quella prigione di nuvole e di oblio e stringerti a me, figlio di un amore sterile! Questa lettera dedicata proprio a te che sei figlio di nessuno, ma non è vero che sei niente! Non sei niente perché io, in cuor mio, ti sento e ti amo e so che sei lì ad aspettarmi, anche se io non arriverò. Sono sicuro che non puoi capire, dolce angelo mio, sei troppo puro per capire tutto questo. Ti chiedo solo di abbracciarmi una volta, UNA, e lasciarti guardare, accarezzarti la guancia, poter vedere il tuo futuro proibito riflesso nei tuoi occhi e poterti dire, almeno una volta, che t'amo, figlio mio, e che ti voglio bene anche se ora devo andare. Le nuvole si richiudono e ti portano via da me, triste figlio mio, e io muoio dentro a vederti andar via. Ma ti prego, non piangere, tesoro, perché nessun dolce angelo dovrebbe piangere e tu lo sei, figlio mio. Nessun amore che troverò su questa Terra potrà mai coprire la tua mancanza... quindi dormi, dolce angelo mio, che prima o poi anche tuo padre si sveglierà dall'incubo della sua vita e correrà nel tuo mondo di sogni dove finalmente potremo stare insieme.

Con immenso affetto,

Alexander





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